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crismi

Inquilino chiama il tecnico caldaia e non paga la fattura dell'intervento tecnico ricevuto

Salve, è il mio primo intervento in questo forum che consulto da anonimo già da molti anni.

Ho vissuto l'esperienza dell'inquilino moroso e successivo sfratto esecutivo con sentenza.

Oltre al danno economico dovuto a tutta la procedura legale ed ai mancati introiti, oggi mi ritrovo con un'altro problema:

prima di cominciare la trafila giudiziaria (quindi quando già non pagava da alcuni mesi) si è rotta la caldaia ed, essendo pieno inverno, si è affrettato a chiamare il tecnico.

Si è rivolto alla stessa ditta a cui mi rivolgevo da anni e che gli avevo suggerito per i controlli annuali.

Il tecnico ha effettuato la riparazione (sostituzione scheda elettronica) ed ha emesso ricevuta fiscale a nome dell'affittuario senza farsi pagare perché "la spesa compete al proprietario".

Io non sono stato preventivamente avvisato da nessuno della necessità dell'intervento tecnico, ma solo dopo per il pagamento della fattura.

Ora, sebbene il buon senso dovrebbe già suggerire che il tecnico lo paga chi lo chiama e poi la competenza delle spese è un fatto solo mio e del mio (ex) inquilino, la ditta mi ha chiesto più volte di saldare il debito contratto dall'inquilino "perché la caldaia e mia" e siamo arrivati al punto che mi ha fatto sollecitare da un avvocato.

Ciò detto, avrei bisogno di qualche suggerimento con indicazione degli specifici articoli di legge per evitare di rivolgermi nuovamente ad un avvocato.

Non sono certo nemmeno che se le cose fossero state fatte correttamente, la spesa sarebbe stata a mio carico visto che durante i 5 anni di permanenza dell'inquilino non è mai stata fatta la manutenzione e nemmeno di questo sono mai stato avvisato, ma pur sorvolando su questi dubbi, può l'inquilino far intervenire un qualsivoglia artigiano e lasciare un insoluto a mio carico?

Penso proprio di no. Penso che avrebbe dovuto pagare e chiedermi il rimborso o, al limite, concordare con me il pagamento diretto da parte mia (cosa che ho sempre fatto all'inizio di ogni rapporto e credo sia per questo che la ditta si è fatta raggirare).

Ma come rispondo alla ditta ed al suo avvocato che quella spesa non mi compete?

O mi sbaglio?

Grazie.

Poichè parli di ex inquilino, almeno per quanto mi riguarda dovresti precisare

- quando ha lasciato la casa;

- per quale motivo: (ordinanza di sfratto o sentenza di risoluzione per grave inadempimento o altro provvedimento)

- quando sono stati ordinati e effettuati i lavori di riparazione.

- La descrizione in fattura se possibile dei lavori effettuati.

Premesso che prima scrivi ricevuta fiscale e poi fattura, a mio avviso rileva che il documento sia intestato all'inquilino. In caso di opposizione (tua), ad eventuale decreto ingiuntivo, potrebbe non essere sufficiente, necessitando il presunto creditore di prova che il servizio è stato da te richiesto, ad es via mail.

https://www.condominioweb.com/una-fattura-non-%E8-sufficiente-la-sussistenza-di-un-rapporto.12410

 

Nel merito della forma, per me hai ragione, ma nella sostanza no. Purtroppo, la sostituzione spettava a te e l'inquilino ha chiamato chi gli hai detto tu. Se vi fossero stati motivi di contenzioso o debiti non pagati, attaccarsi a questo potrebbe non essere una buona idea, anche se capisco bene i presupposti. L'opposizione al DI la devi far svolgere all'avvocato, previo tentativo di mediazione, sempre che il tecnico voglia azionare un DI per tale importo, che dovrà pagare anch'egli, salvo eventuali facilitazioni personali.

 

--link_rimosso--

 

Preciso che erano solo opinioni e non un parere professionale.

Vi ringrazio per le risposte che mi avete fornito. Confesso che avevo scritto per avere conferma del mio pensiero, ma leggendovi mi sa che contatterò un avvocato.

Ad ogni modo :

 

Poichè parli di ex inquilino, almeno per quanto mi riguarda dovresti precisare

- quando ha lasciato la casa;

- per quale motivo: (ordinanza di sfratto o sentenza di risoluzione per grave inadempimento o altro provvedimento)

- quando sono stati ordinati e effettuati i lavori di riparazione.

- La descrizione in fattura se possibile dei lavori effettuati.

Ha lasciato la casa 6 mesi dopo la sostituzione della scheda per non aver pagato l'affitto.

Il lavoro lo ha commissionato l'inquilino senza avvisarmi. Nemmeno la ditta mi ha avvisato in alcun modo.

 

Premesso che prima scrivi ricevuta fiscale e poi fattura, a mio avviso rileva che il documento sia intestato all'inquilino. In caso di opposizione (tua), ad eventuale decreto ingiuntivo, potrebbe non essere sufficiente, necessitando il presunto creditore di prova che il servizio è stato da te richiesto, ad es via mail.

https://www.condominioweb.com/una-fattura-non-%E8-sufficiente-la-sussistenza-di-un-rapporto.12410

 

Nel merito della forma, per me hai ragione, ma nella sostanza no. Purtroppo, la sostituzione spettava a te e l'inquilino ha chiamato chi gli hai detto tu. Se vi fossero stati motivi di contenzioso o debiti non pagati, attaccarsi a questo potrebbe non essere una buona idea, anche se capisco bene i presupposti. L'opposizione al DI la devi far svolgere all'avvocato, previo tentativo di mediazione, sempre che il tecnico voglia azionare un DI per tale importo, che dovrà pagare anch'egli, salvo eventuali facilitazioni personali.

 

--link_rimosso--

 

Preciso che erano solo opinioni e non un parere professionale.

Fattura o ricevuta non riesco a precisarlo perché non c'è scritto chiaramente ed io non sono in grado di stabilirlo. Sul documento c'è scritto il nome dell'inquilino ed il tipo di lavoro effettuato : scheda accensione.

Presumo sia una fattura.

La ditta gliel'ho indicata perché all'ingresso (5 anni prima) gli ho fatto fare ed ho pagato io la prima manutenzione, poi per la manutenzione ordinaria ed i controlli periodici poteva continuare a rivolgersi a loro. Non ho dubbi che in condizioni normali la spesa sarebbe stata a mio carico, ma è impensabile (per me) che qualcuno vada in giro a lasciare debiti per mio conto senza che io lo sappia ed abbia preso accordi in tal senso.

Sono stato avvisato dopo la sostituzione e mi sono preoccupato io di chiamare la ditta per dirgli di farsi pagare dal committente dei lavori. Ma ormai era tardi.

Ma non sarebbe proprio così che dovrebbero andare le cose?

Credo che il contratto di affitto vincoli solo me e l'inquilino per cui l'uno nei confronti dell'altro, in virtù del contratto in essere, chiede all'altro ciò che pensa gli spetti.

Mah?!?

Ancora grazie per le vostre opinioni.

Ho notato che l'avvocato che mi chiede il pagamento la definisce ricevuta fiscale.

Fai bene a rivolgerti da un avvocato, se la questione andrà avanti.

A mio giudizio comunque NON sei tenuto a pagare il tecnico, il quale ha errato a chiedere i soldi a lei, se non ho capito male, che nulla centra.

Il tecnico deve chiedere il corrispettivo a chi ha chiesto la sua prestazione, in questo caso all'inquilino. Il tecnico è estraneo al come vengono regolati i rapporti tra l'inquilino ed il locatore;

l'inquilino avrebbe dovuto pagare e poi chiedere il rimborso al locatore SE sussistenti i presupposti di cui all'art.1577 c.c.

giusto, anche perché con lo stesso criterio un inquilino potrebbe sostituire tutti gli infissi, caldaia, far insufflare i muri e lasciare da pagare al proprietario....impensabile

Aggiungo a quanto detto da efisio che la sostituzione della scheda della caldaia rientra nelle spese straordinarie e spetta quindi al proprietario pagarla.

 

Sono d'accordo sul fatto che l'inquilino avrebbe dovuto pagare il tecnico e poi chiederti il rimborso, cio' non toglie che mettere in mezzo un avvocato per una spesa di questo importo trovo che sia abbastanza antieconomico. Fossi in te pagherei quella scheda e morta lì.

Aggiungo a quanto detto da efisio che la sostituzione della scheda della caldaia rientra nelle spese straordinarie e spetta quindi al proprietario pagarla.

 

Sono d'accordo sul fatto che l'inquilino avrebbe dovuto pagare il tecnico e poi chiederti il rimborso, cio' non toglie che mettere in mezzo un avvocato per una spesa di questo importo trovo che sia abbastanza antieconomico. Fossi in te pagherei quella scheda e morta lì.

C'è da dire che loro hanno in mano una ricevuta a nome di terza persona: sarebbe altrettanto, se non di più, sciocchi a rivalersi in tribunale su di lui. L'urgenza della riparazione la si può tirare fuori se non era già stato sentenziato lo sfratto.

Vicenda complicata... dal punto di vista del locatore.

Difficile riuscire a convincersi al rimborso della spesa relativa alla caldaia, quando contemporaneamente si è esposti ed in perdita a causa di morosità e sfratto dell'inquilino.

Il problema e' che l'inquilino, che sia disonesto o in difficolta' economica, la fattura probabilmente non la paghera' mai e se quello che ha firmato e' una ricevuta il conto prima o poi lo dovrai pagare tu, meglio quindi ingoiare subito anche questo rospo piuttosto che aprire un altro fronte di scontro che puo' solo portare ad altre spese inutili. E comunque, se questo puo' confortarti, puoi dirti che l'inquilino avrebbe anche potuto non fare niente ma tu, presto o tardi, avresti dovuto cambiarla comunque questa benedetta scheda.

 

Il mio consiglio -se non si fosse ancora capito- e' pertanto quello di lasciar perdere in quanto purtroppo quando ci si trova a dover agire per principio questo puo' portare a prese di posizioni emotive e controproducenti.

Scusate, eh, ma secondo me pesa molto a che "punto" era il procedimento di sfratto. Crismi ci dice che c'è stata una sentenza con sfratto esecutivo e che il moroso se n'è andato sei mesi dopo l'intervento: per quel che ne sappiamo in quel momento era già stato sentenziato che dovesse rilasciare l'immobile e a quel punto NULLA DOVREBBE alla ditta, che è intervenuta su sollecito di una persona senza titolo senza curarsi di interpellare il proprietario.

 

Oltretutto, mi piacerebbe vedere di che documento parliamo: una ricevuta fiscale la si emette SEMPRE dopo che si viene pagati (se non è seguita da pagamento immediato deve recare la dicitura "NON PAGATO") e a nome della persona che la deve onorare: Crismi non ne ha copia alcuna. Se l'inquilino avesse pagato in contanti e avesse una copia in cui non c'è scritto "non pagato", magari apposto successivamente (ovviamente sto facendo dell'azzeccagarbuglismo)?

 

La ditta si deve rivalere sulla persona alla quale ha ricevutato (o fatturato) la prestazione: sarà secondariamente l'inquilino a pseudo-rivalersi sul proprietario. E il fatto che non pagherà mai perché è un nullatenente.. che c'entra?

 

Io richiederei copia del documento e gli contesterei di andarsi a fare dare i soldi da chi ha richiesto, ricevuto la prestazione ed è in possesso dell'altra copia del documento.

 

Vedrà l'azienda se vale la pena andare in tribunale contro uno che le fatture a suo nome le ha sempre pagate, che sventola in mano una sentenza di sfratto e che non è titolare di nessun documento.

Cara Marion, l'unica maniera, a mio modo di vedere, sarebbe di dimostrare che il tecnico sapesse di trattare con una persona, che essendo sfrattata, non aveva piu' nessun titolo per farlo intervenire. Siccome non credo che sia questo il caso, purtroppo il proprietario dovra' pagare, al massimo potrebbe eventualmente rifarsi sull'inquilino per aver agito senza averne la facolta'.

 

Per farti un esempio, e' come se prestassi la mia auto a qualcuno e questi chiamasse un carro atrezzi perche' si ferma improvvisamente a causa di un guasto facendosi rilasciare una ricevuta a mio o a suo nome. Chi dovrebbe saldare il conto? L'automobile e' la mia quindi l'assistenza chiedera' i soldi a me in quanto non spetta a loro sapere i rapporti intercorsi con chi in quel momento la stava guidando ma solo il fatto che per loro la persona che li ha fatti intervenire ne aveva titolo legittimo, non credi?

Vi ringrazio per le vostre opinioni. Consulterò un legale e ve ne darò conto. Intanto leggo il codice civile e mi illudo di aver ragione.

Per completezza di informazione, il contratto era ancora in essere e tralasciando l'emotività per il fatto che già non percepivo l'affitto da 4 mesi, io sono stato completamente estraneo alla commissione della prestazione fino a dopo il rilascio della ricevuta fiscale non intestata a me e dove è stato scritto che si lasciava un bollettino postale per il pagamento.

Vi ringrazio per le vostre opinioni. Consulterò un legale e ve ne darò conto. Intanto leggo il codice civile e mi illudo di aver ragione.

Per completezza di informazione, il contratto era ancora in essere e tralasciando l'emotività per il fatto che già non percepivo l'affitto da 4 mesi, io sono stato completamente estraneo alla commissione della prestazione fino a dopo il rilascio della ricevuta fiscale non intestata a me e dove è stato scritto che si lasciava un bollettino postale per il pagamento.

Moralmente hai pienamente ragione, legalmente la questione non è scontata e devi valutare costi/benefici. Ovviamente le ditte quando devono fare il lavoro si interessano il giusto per poi cercare in qualche modo di incassare da chi può pagare. E' un caso classico.

Fossi in te, valutata la cifra in ballo, valuterei di chiedere uno sconto alla ditta a fronte del pagamento immediato. Se sono in buona fede vedrai che accettano.

Non penso che la questione sfratto c'entri molto, ma chi richiede una prestazione è obbligato a pagarla, sia che sia in regola con i pagamenti o meno. Al limite la ditta potrebbe chiedere la restituzione dei pezzi utilizzati, ma il pagamento della fattura no. Bastava una chiamata per chiedere come fare, lui poteva anche come proprietario decidere di sostituire la caldaia, ma non ne ha avuto la possibilità. Hanno fatto una prestazione non richiesta.

A me avevano messo i tubi del gas interrati già che stavano allacciando quelli del vicino. mi hanno creato un danno perché io e quello che abita sotto di me avremmo dovuto passare sa altra parte. In questo caso non hanno nemmeno provato a emettere la fattura, accortosi probabilmente del casino combinato

Fai bene a rivolgerti da un avvocato, se la questione andrà avanti.

A mio giudizio comunque NON sei tenuto a pagare il tecnico, il quale ha errato a chiedere i soldi a lei, se non ho capito male, che nulla centra.

Il tecnico deve chiedere il corrispettivo a chi ha chiesto la sua prestazione, in questo caso all'inquilino. Il tecnico è estraneo al come vengono regolati i rapporti tra l'inquilino ed il locatore;

l'inquilino avrebbe dovuto pagare e poi chiedere il rimborso al locatore SE sussistenti i presupposti di cui all'art.1577 c.c.

Infatti io sono convinto di avere ragione anche a norma di Legge. Leggendo il codice civile lo si dovrebbe desumere dall'articolo che ha citato Lei che dicendo:

Se si tratta di riparazioni urgenti, il conduttore può eseguirle direttamente, salvo rimborso, purché ne dia contemporaneamente avviso al locatore.
non lascia dubbi sul fatto che l'inquilino avrebbe dovuto pagare e poi chiedere a me il rimborso;

Art. 1372

Il contratto ha forza di legge tra le parti. Non può essere sciolto che per mutuo consenso o per cause ammesse dalla legge.

Il contratto non produce effetto rispetto ai terzi che nei casi previsti dalla legge.

per cui nessun altro oltre all'inquilino mi può chiedere qualcosa e la stessa cosa vale per loro. Anche tra loro è stato stipulato un contratto, si sono accordati per una prestazione ed ora deve chiedere il corrispettivo al committente ed a nessun altro;

Art. 1325

I requisiti del contratto sono:

1) l'accordo delle parti;

e

Art. 1326

Il contratto è concluso nel momento in cui chi ha fatto la proposta ha conoscenza dell'accettazione dell'altra parte.
Io non ne sapevo niente, ed infatti sono estraneo ai fatti;

Infine se volessero affermare che io ero stato avvisato preventivamente, io posso dimostrare che non è così e l'art. 2697 dice :

Onere della prova.

Chi vuol far valere un diritto in giudizio deve provare i fatti che ne costituiscono il fondamento.

quindi sono loro che devono provare ciò che affermano.

Grazie.

Scusate, eh, ma secondo me pesa molto a che "punto" era il procedimento di sfratto. Crismi ci dice che c'è stata una sentenza con sfratto esecutivo e che il moroso se n'è andato sei mesi dopo l'intervento: per quel che ne sappiamo in quel momento era già stato sentenziato che dovesse rilasciare l'immobile e a quel punto NULLA DOVREBBE alla ditta, che è intervenuta su sollecito di una persona senza titolo senza curarsi di interpellare il proprietario.

 

Oltretutto, mi piacerebbe vedere di che documento parliamo: una ricevuta fiscale la si emette SEMPRE dopo che si viene pagati (se non è seguita da pagamento immediato deve recare la dicitura "NON PAGATO") e a nome della persona che la deve onorare: Crismi non ne ha copia alcuna. Se l'inquilino avesse pagato in contanti e avesse una copia in cui non c'è scritto "non pagato", magari apposto successivamente (ovviamente sto facendo dell'azzeccagarbuglismo)?

 

La ditta si deve rivalere sulla persona alla quale ha ricevutato (o fatturato) la prestazione: sarà secondariamente l'inquilino a pseudo-rivalersi sul proprietario. E il fatto che non pagherà mai perché è un nullatenente.. che c'entra?

 

Io richiederei copia del documento e gli contesterei di andarsi a fare dare i soldi da chi ha richiesto, ricevuto la prestazione ed è in possesso dell'altra copia del documento.

 

Vedrà l'azienda se vale la pena andare in tribunale contro uno che le fatture a suo nome le ha sempre pagate, che sventola in mano una sentenza di sfratto e che non è titolare di nessun documento.

concordo in toto

Salve.

Chiarisco che in questo caso la causa di sfratto non c'entra perché non era nemmeno iniziata.

 

Ho consultato un legale che pur accordandomi la ragione sia dal punto di vista morale che giuridico ha poi aggiunto che la decisione del giudice potrebbe discostare da ciò che ci si aspetta.

(Com'è possibile???)

 

Potrebbe considerare che giovando, infine, a me la riparazione, debba essere io a corrispondere al prestatore d'opera ciò che gli è dovuto.

(E' un po' la storia che chi è onesto e paga deve pagare anche l'energia elettrica che altri non hanno pagato ?!?!)

 

Non ho dubbi.

Attendo la sentenza di condanna.

 

Grazie a tutti.

(Com'è possibile???) perché colui che giudica e' appunto il giudice e non l'avvocato . 🤣

potresti però anche sostenere che la caldaia in questione la volevi sostituire quindi tale spesa non la avresti sostenuta. Non è detto che uno ne abbia realmente giovamento da una riparazione.

potresti però anche sostenere che la caldaia in questione la volevi sostituire quindi tale spesa non la avresti sostenuta. Non è detto che uno ne abbia realmente giovamento da una riparazione.

Già, soprattutto dopo 5 anni di mancata manutenzione.

Vedremo.

Aggiorno.
Mi ha riferito  il Legale che il Giudice si è un tantino adirato quando ha letto che avevamo chiesto il suo intervento per 'soli 138,00 euro' ed ha preteso un accordo che di fatto non si è trovato, com'era logico aspettarsi.
Alla seduta successiva ha 'suggerito caldamente' che entrambe le parti rinunciassero a procedere accollandosi le proprie spese.

Entrambi abbiamo (ovviamente) aderito (nessuno voleva rischiare di perdere la lite per ripicca di un giudice stizzito) e l'agognato giudizio non c'è stato.

Non sapremo mai chi aveva legalmente ragione.

Fine.
Grazie

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