#1 Inviato 22 Settembre, 2017 Buongiorno, vi sottopongo la mia situazione per capire se l'unico modo di uscirne è ricevere un'ingiunzione.. La situazione non è semplicissima da spiegare ma spero si capisca, mi scuso per la lungaggine.. La vicenda inizia nel 2005 quando il sig . "pippo" proprietaro di un appartamento ed un box, delibera dei lavori "straordinari", che iniziano e che Lui inizia a pagare. Nel 2006 vende l'appartamento al sig "pluto" che sull'atto di mututo fa specificare che tutte le spese ordinarie e straordinarie deliberate in precedenza sono a carico del precedente proprietario (sig. Pippo) . Il Sig. Pippo smette di pagare quanto dovuto, e solo l'intervento dell'avvocato del sig. pluto fa si che lui, riprenda a pagare alcune rate di quanto dovuto.. Nel corso degli anni i lavori straordinari deliberati nel 2005,sono stati fermati di comune accordo tra condominio ed impresa, perchè altri lavori molto più urgenti si sono resi necessari.. Nel 2010, mio malgrado, divento proprietario dell'appartamento, nell'atto di mutuo faccio indicare che tutte le spese ordinarie e straordinarie deliberate in precedenza sono a carico del precedente proprietario (sig. Pluto). Nel 2014 l'amministratore mi invia delle rate da pagare relative ai lavori staordinari deliberati nel 2006, io fornisco tutta la documentazione in mio possesso ed anche il precedente proprietario sig. Pluto fa altrettanto, dove appare nitida ed inconfutabile la situazione in cui il sig. Pippo(colui che deliberato nel 2005 i lavori), tutt'ora condomino in quanto possessore del box deve pagare. L'amministratore sostiene che essendo in ogni caso io il proprietario attuale dell'appartamento sul quale pende il debito deve rivalersi su di me. Vi sembra corretto? non potrebbe fare un'ingiuzione direttamente a colui che ha deliberato i lavori tutt'ora condomino moroso?? Sperando lo scenario sia chiaro vi ringrazio anticipatamente per le risposte. Simone
#2 Inviato 22 Settembre, 2017 La situazione è piuttosto ingarbugliata e occorrerebbe cominciare a mettere qualche punto fermo: cominciamo col dire che chi subentra nei diritti di una unità immobiliare (art. 63 dacc comma 4) è responsabile solidalmente con l'alienante per le spese di esercizio dell'anno in corso (all'acquisto) e di quello precedente. Dal momento che, mi pare di capire, l'oggetto di trasferimento è il SOLO appartamento e non il box, il subentrante sarà responsabile solo per le spese che (in millesimi) sono da attribuire all'appartamento e non anche al box, che non c'entra nulla. Nel tuo caso saresti quindi responsabile in solido per le spese in capo a QUELLA unità immobiliare nel 2010 e nel 2009. La norma parla di "subentro nei diritti" riferendosi quindi ai diritti sull'unità immobiliare acquistata e non già su quella (il box) rimasta di proprietà dell'alienante. Bada bene che la norma parla di "spese di esercizio" non A DEBITI PREGRESSI del venditore. I lavori deliberati nel 2006 rimangono a carico di chi li ha deliberati all'epoca e non possono gravare su chi subentra successivamente, nè l'amministratore ha titolo per chiedere a te quelle spese. Se per l'esercizio 2010 e 2009 (SPESE di esercizio) le rate sono state pagate, tu non devi pagare nulla. L'amminsitratore, che non sa più come fare a recuperare i soldi, ci sta solo provando. In sostanza tu sei responsabile in solido delle spese ma non del debito ... sono due cose totalmente differenti.
#3 Inviato 22 Settembre, 2017 Intanto grazie della risposta!! Confermo.. le spese di esercizio ordinarie relative ad anni 2009 e 2010 sono state saldate tutte regolarmente dai precedenti proprietari..ho riportato l'informazione relativa al box solo per farvi capire che l'amministratore nonostante sappia benissimo a chi chiedere i soldi preferisci cercarli al sottoscritto!! Sa indicarmi a quali articoli di legge posso verificare che l'amministratore non ha nessun titolo per chiedermi quelle spese?? La ringrazio . Simone