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primacasa

Informazioni su possibile abitabilità parziale del sottotett

Buongiorno,

 

spero di aver postato il mio quesito nella sezione giusta, altrimenti me ne scuso.

 

Sono proprietario di un appartamento su due livelli, dove il secondo è un semplice sottotetto accatastato come locale di sgombero e, ad oggi, usato esclusivamente come tale. Ho adesso la necessità di "allargarmi" essendo in arrivo liete novità nel mio nucleo familiare e sarebbe mia intenzione creare un bagno nel locale di sgombro, ovviamente rispettando tutte le leggi. L'altezza media del sottotetto è di 2.60 m pertanto non ho i requisiti per creare una camera da letto, ma ho letto sul regolamento comunale del mio paese che un bagno provvisto di WC deve avere con altezze medie minime di 2,40.

 

La domanda che pongo (perchè ho ricevuto risposte contrastanti dagli esperti che ho consultato e sono sinceramente confuso) è la seguente: posso creare legalmente un bagno con WC rendendo di fatto abitabile solo una parte del mio locale? In pratica, è legale creare un bagno con WC in un locale che, al di fuori di esso, resta un locale di sgombero (nel quale potrei magari creare una sala giochi)?

 

Grazie a chiunque voglia rispondere cercando di chiarirmi questo dubbio.

Ciao, certamente puoi farlo.

E' perfettamente legale creare un bagno, creare una stanza, insomma rendere abitabile questo locale.

Immagino che il sottotetto sia di tua proprietà, quindi nominerai un tecnico abilitato(geometra, ingegn. ecc.ecc..) che produrrà la relativa richiesta all'ufficio tecnico del Comune, a tuo nome, e, se verrai autorizzato da questo organo competente, potrai iniziare i lavori tranquillamente.

Ciao

Non è detto che sia così legale. Tutto dipende dal regolamento edilizio e di igiene del tuo Comune. Qui, per esempio, non è possibile creare bagni nelle zone non abitabili. Si può creare una lavanderia, ma metterci WC, doccia e vasca è un abuso bello e buono.

L'altezza media è 260, per cui potresti anche verificare se la tua regione ammette il recupero del sottotetto: se è così, l'altezza media dovrà essere almeno di 240, per cui ci siamo. Ovvio che per farlo dovrai presentare una pratica edilizia, eventualmente aprire qualche finestra e soprattutto pagare gli oneri di urbanizzazione e richiedere poi l'agibilità.

Alternativa, lo lasci a sottotetto, creerai la lavanderia e ci metterai abusivamente un WC. In questo caso fai pratica edilizia più semplice e variazione catastale, senza oneri oe agibilità...

Infatti io ho detto:

 

quote: ... quindi nominerai un tecnico abilitato(geometra, ingegn. ecc.ecc..) che produrrà la relativa richiesta all'ufficio tecnico del Comune, a tuo nome, e, se verrai autorizzato da questo organo competente....,

Dipende dal Comune.

Io, personalmente, sconsiglio di fare lavori non autorizzati e quindi ritenuti abusivi dagli organi competenti.

 

Quindi l'osservazione di lollolalla,

quote: Alternativa, lo lasci a sottotetto, creerai la lavanderia e ci metterai abusivamente un WC. In questo caso fai pratica edilizia più semplice e variazione catastale, senza oneri oe agibilità...

non mi trova d'accordo, personalmente.

Anche perchè a quel punto, non c'è ragione di alcuna

"pratica edilizia più semplice e variazione catastale"

non c'entra nulla.

La pratica edilizia viene posta in essere se c'è una richiesta ufficiale di ciò che si deve trasformare ed, una volta ottenuta una risposta favorevole, si procede anche alla variazione catastale, se non sei autorizzato quale variazione fai?

Non capisco.....!

Ciao

Per brico:

se devi rendere abitabile un sottotetto, nelle regioni ove possibile (o anche nelle altre se hai volumetria libera), normalmente la pratica edilizia da presentare (o le pratiche) non è delle più corte. Alla fine si pagano gli oneri (non pochi) e si deve ottenere l'agibilità e si farà la variazione di destinazione d'uso in catasto.

Ove non è possibile, si può creare comunque un locale hobby con lavanderia annessa: se devi tirare su una parete dovrai presentare comunque una CIAL/CIL/CIA a seconda di come l'hanno chiamata nel tuo Comune e fare la variazione della planimetria catastale senza variazione della destinazione d'uso.

Nel primo caso aumenta il valore dell'immobile. Nel secondo no, perchè un locale sgombero hai e avrai, ma almeno il muro in più è regolare dal punto di vista edilizio e catastale.

Ma cosa avrei detto io di diverso?

Scusa, non devi sempre chiedere una autorizzazione per poter fare quello che tu hai descritto anche senza chiedere il cambio di destinazione d'uso?

Se te lo bocciano?

Che fai la variazione catastale senza autorizzazione dell'ufficio tecnico?

Non rappresenta sempre un abuso?

Lollolalla, qualsiasi variazione edilizia all'interno di un appartamento, di un locale, di un sottotetto, di quello che vuoi tu, deve sempre essere autorizzato, anche se non chiedi il cambio di destinazione d'uso, ovviamente, si tratterà della semplice variazione di spazi interni.

Poi, se ci aggiungi anche il wc, come si diceva all'inizio, dichiarerai, anche, questa costruzione in più, nella richiesta.

Tu, se ben ricordi, dicevi:

 

quote: Alternativa, lo lasci a sottotetto, creerai la lavanderia e ci metterai abusivamente un WC. ......

ed io ho detto che è meglio evitare abusi ma piuttosto è meglio chiedere ed agire, a seconda di ciò che ti fanno fare.

Alla fine stiamo più o meno dicendo la stessa cosa, solo che, se permetti, prima tu la dicevi un pò diversa.

Non so se sono stata chiara.

Ciao

Entrambe le soluzioni sono regolari, e in entrambe si presenta la pratica edilizia prima di quella catastale.

Nella seconda soluzione l'abuso riguarda solo il WC, non la creazione di muri o della lavanderia.

La seconda soluzione non deve essere autorizzata, ma comunicata al Comune mediante CIAL (in ogni Comune la chiamano in modo diverso, si tratta di comunicazione di inizio lavori in attività edilizia libera). Presenti la pratica (che non è titolo abilitativo, ma comunicazione) e inizi i lavori. Il controllo viene fatto dal tecnico asseverante che se ne assume ogni responsabilità.

La libertà di costruire non significa che lo si possa fare senza permessi: ogni cittadino deve dotarsi di verifiche e permessi necessari, autocertificando, attestando e asseverando. L'ufficio tecnico di ogni Comune è chiamato a controllare che non inizino i lavori privi di necessari requisiti.

Dopo 30 giorni dall'inizio dei lavori l'amministrazione non puó piú bloccare i lavori se non per motivi di sicurezza.

Una volta finiti i lavori questi possono essere oggetto di controlli.

Se nel sottotetto ci fai un nuovo bagno devi presentare l'ex DIA oggi SCIA (il documento che l'ha sostituita).

Se lo costruisci dentro una abitazione dove già ce ne è uno fai solo una semplice comunicazione.

Se non fai un wc e crei delle pareti divisorie,farai una SCIA.

Se cambi destinazione d'uso hai bisogno di una autorizzazione in base ai criteri di urbanizzazione se per esempio in quella zona è satura la cubatura abitativa ecco che ti verrebbe vietata.

Se aumenti i volumi esistenti ci sono determinati oneri da pagare.

Quindi tornando semplicemente alla domanda iniziale di primacasa, per quanto mi riguarda, vale la mia prima risposta, almeno per me.

Ciao

 

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