#1 Inviato 19 Novembre, 2015 Buongiorno a tutti. Ad inizio ottobre abbiamo cominciato lavori di ristrutturazione nel nostro appartamento, lavori che ci obbligheranno a stare fuori casa per almeno 4 mesi. Avendo a che fare con un'impresa, i lavori non possono essere fatti nel periodo che più ci aggrada, ma dobbiamo rispettare le disponibilità degli operai/elettricisti/idraulici/piastrellisti dell'impresa. Tra i lavori che dobbiamo fare c'è lo spostamento di 4 termosifoni, lavoro che non può essere fatto con il congelatubi, ma necessariamente a impianto scarico. Ovviamente il costo di scarico e carico è a carico nostro. Il lavoro, come precedentemente accordato con l'amministratore, era previsto per oggi, scarico impianto alle h.8.00 (quindi i condomini avrebbero avuto il riscaldamento dalle 6-8) e poi la ricarica sarebbe avvenuta alle h.16 a fine lavori. Questa mattina, un condomino (che paga come pago io) si è opposto e lo scarico impianto è stato bloccato dall'amministratore, con conseguente costo per l'inattività degli operai (circa 1000€ al giorno). Non trattandosi di semplice manutenzione o sostituzione di termosifoni, i lavori non possono essere rimandati in primavera (i termo devono essere spostati di 3-4 metri intervenendo sulla mandata principale, non sulla derivazione). Non esistono delibere assembleari che impediscano questa procedura. Ci sono normative nazionali o sentenze in merito? Ovviamente, la questione andrà avanti anche per vie legali, dati i costi di inattività degli operai e i danni derivanti dal ritardo di consegna dell'appartamento (l'affitto che sto pagando nella casa in cui ci troviamo ora, il costo di deposito dei pacchi presso il traslocatore, danni morali). Mi sembra assurdo che, per i capricci di un condomino, l'intero condominio (ovviamente me no essendo parte lesa) si debba poi trovare a dover sostenere delle spese legali. Grazie in anticipo.
#2 Inviato 19 Novembre, 2015 Per l'installazione dei termosifoni non dovrebbe essere necessario bloccare il riscaldamento a tutto il condominio, si può intervenire sui rubinetti delle colonne o interrompendo in altro modo il flusso, questo tipo di lavori poi viene generalmente eseguito non in periodo invernale. Cè una domanda analoga a questo link https://www.condominioweb.com/forum/quesito/distacco-dal-riscaldamento-senza-pagare-le-spese-di-manutenzione-188271/
#3 Inviato 19 Novembre, 2015 lo stesso tecnico del condominio ha dichiarato all'amministratore che il lavoro può essere fatto solo ad impianto scarico. L'amministratore in principio aveva dato il consenso al lavoro, ma poi, per colpa dei capricci di un solo condomino (su 70 alloggi che siamo), si dovono bloccare i lavori obbligando il condominio a sostenere delle spese legali? (anche l'avvocato contattato dall'amministratore gli ha detto che ci voleva il "buon senso", facendogli capire che sarebbe una battaglia persa in partenza.
#4 Inviato 19 Novembre, 2015 Inoltre la domanda che ha citato non è simile: in quel caso si parla di semplice sostituzione di caloriferi, qui si parla di spostarli di metri e aggiungendone uno.
#5 Inviato 21 Novembre, 2015 Se avevi l'accordo dell'amministratore dovevi procedere con i lavori. Sicuramente installerete per il futuro le valvole di interettazione per gli stacchi ai piani. Ma il solone che si é opposto ,in caso di guasti al suo piano durante l'inverno cosa farebbe? Resta al freddo sino a primavera?
#6 Inviato 22 Novembre, 2015 Se avevi l'accordo dell'amministratore dovevi procedere con i lavori. Sicuramente installerete per il futuro le valvole di interettazione per gli stacchi ai piani. Ma il solone che si é opposto ,in caso di guasti al suo piano durante l'inverno cosa farebbe? Resta al freddo sino a primavera? Il problema è proprio questo. L'amministratore aveva dato l'ok, solo che da quando questo condomino e il suo vicino (il gatto e la volpe) si sono opposti, ha chiamato il nostro impresario per fermare lo scarico (10 min prima che iniziassero). Abbiamo più volte richiesto all'amministratore le basi legali su cui si basa questa opposizione (ricordo che in principio ci era stata accordata), ma non abbiamo mai avuto risposta! Per il "solone" l'impianto potrebbe essere scaricato solo in caso di allagamento, non per lavori giornalieri derivanti dalla ristrutturazione. In ogni caso, anche se volessimo adire le vie legali, prima di un mese anche in via di urgenza, non avremmo l'autorizzazione del giudice a scaricare, quindi sarebbe un ulteriore perdita di tempo. Questa via la teniamo come estrema ratio. Voi sapete darmi suggerimenti?
#8 Inviato 22 Novembre, 2015 Sicura che congelando i tubi non si possa? Sisi, sicuro. Lo ha confermato lo stesso idraulico del palazzo all'amministratore.
#9 Inviato 22 Novembre, 2015 vai a capirli di che cosa hanno paura, per esempio da noi la caldaia funziona qualche ora al mattino e la sera il resto della giornata vanno solo le pompe di ricircolo, e le volte che ho controllato non ricordo tutto sto bollore. e comunque una felpa in più per mezza giornatala possono mettere tutti. offri ai signori di piazzare una di quelle termoventole con prolunga da casa tua o che firmino lo scarico di responsabilità nel caso il metodo del congelamento dei tubi fallisca (non ci vuole un genio per capire che caldo+freddo=...scarico impianto:rolleyes:)
#10 Inviato 22 Novembre, 2015 Inoltre la domanda che ha citato non è simile: in quel caso si parla di semplice sostituzione di caloriferi, qui si parla di spostarli di metri e aggiungendone uno. Mi sorge spontanea una domanda, come ha fatto l'amministratore a dare il consenso allo svuotamento dell'impianto in periodo in cui i termosifoni sono in funzione senza chiedere ai condomini? Inoltre se si deve aumentare di una unità non è necessario rifare i millesimi?
#11 Inviato 22 Novembre, 2015 Mi sorge spontanea una domanda, come ha fatto l'amministratore a dare il consenso allo svuotamento dell'impianto in periodo in cui i termosifoni sono in funzione senza chiedere ai condomini?Inoltre se si deve aumentare di una unità non è necessario rifare i millesimi? Non capisco su quale base legale debba essere richiesta l'autorizzazione ai condomini per scaricare. Lei la sa? In ogni caso, l'impianto sarebbe stato scaricato e ricaricato nel giro di 5-6h, nell'arco della giornata in cui l'impianto solitamente sarebbe spento.
#12 Inviato 22 Novembre, 2015 Il problema è proprio questo. L'amministratore aveva dato l'ok, solo che da quando questo condomino e il suo vicino (il gatto e la volpe) si sono opposti, ha chiamato il nostro impresario per fermare lo scarico (10 min prima che iniziassero).Abbiamo più volte richiesto all'amministratore le basi legali su cui si basa questa opposizione (ricordo che in principio ci era stata accordata), ma non abbiamo mai avuto risposta! Per il "solone" l'impianto potrebbe essere scaricato solo in caso di allagamento, non per lavori giornalieri derivanti dalla ristrutturazione. In ogni caso, anche se volessimo adire le vie legali, prima di un mese anche in via di urgenza, non avremmo l'autorizzazione del giudice a scaricare, quindi sarebbe un ulteriore perdita di tempo. Questa via la teniamo come estrema ratio. Voi sapete darmi suggerimenti? A mali estremi estremi rimedi ecco il mio suggerimento: stai subendo un notevole danno economico e sicuramente avrai anche l'autorizzazione del Comune per effettuare i lavori di ristrutturazione. Invia una pec -fax -telegramma ( vedi tu) all'amministratore dove segnali un problema nella rete di distribuzione interna dicendo di avere riscontrato una strozzatura o una notevole usura nel tratto che adduce la tua proprietà ( o qualunque scusa plausibile ( non è difficile per un esperto causarlo nella rete sia essa in ferro che in rame) e lo diffidi ad intervenire immediatamente, con minaccia di adire le vie legali per danno temuto e procedura ex art 700. Certo lui pretenderà un riscontro de visu ma tu in casa tua sei dominus...
#13 Inviato 22 Novembre, 2015 Non capisco su quale base legale debba essere richiesta l'autorizzazione ai condomini per scaricare. Lei la sa?In ogni caso, l'impianto sarebbe stato scaricato e ricaricato nel giro di 5-6h, nell'arco della giornata in cui l'impianto solitamente sarebbe spento. Non sono tanto esperto da dire su quale base legale l'amministratore debba chiedere il permesso, infatti è una domanda che mi soni posto. Comunque piacerebbe anche a me conoscere su quale base legale l'amministratore possa farlo. Inoltre penso a rigor di logica che una qualsiasi limitazione dei miei diritti debba avere il mio consenso a meno che non trattasi di cosa urgente o di pericolo
#14 Inviato 22 Novembre, 2015 Non capisco su quale base legale debba essere richiesta l'autorizzazione ai condomini per scaricare. Lei la sa?In ogni caso, l'impianto sarebbe stato scaricato e ricaricato nel giro di 5-6h, nell'arco della giornata in cui l'impianto solitamente sarebbe spento. Non avevo letto con attenzione il fatto che l'impianto sarebbe stato svuotato nell'orario di inutilizzo, comunque tutte le sopracitate domande restano validi