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Paciccio

Impianto di riscaldamento in comune

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Buona sera,

 

vivo in condominio, che per comodità chiamerò PALAZZO1, e l'impianto di riscaldamento centralizzato è in comune con altro condominio affianco, PALAZZO 2; quindi con un impianto vengono serviti PALAZZO1 e PALAZZO 2, con due civici diversi ed ingressi diversi, edifici indipendenti l'uno dall'altro.

 

L'impianto di riscaldamento centralizzato è nel vano cantina di PALAZZO1 (quello in cui vivo io) ed è oramai vetusto, sarebbe da sostituire con un nuovo impianto, sicuramente più performante. L'impianto di riscaldamento centralizzato è fornito da gas metano cittadino ed il contatore è montato in PALAZZO 2, dove l'amministratore di PALAZZO 2 gestisce il contratto di fornitura del gas; i condomini di PALAZZO 1 versano la quota gas, delle bollette, al loro (mio) amministratore che poi li versa all'amministratore di PALAZZO 2.

 

Purtroppo l'amministratore di PALAZZO 2, non il mio, sovente negli ultimi anni, non ha pagato le bollette del gas, cambiando, anche più volte, gestore e generando Cmor  con decine di migliaia di euro di insoluti.

Molti condomini di PALAZZO 2 sono renitenti e non pagano, l'amministratore di PALAZZO 2 non fa nulla per recuperare i soldi delle quote di gas e la fornitura si mantiene attiva grazie alle quote che i condomini di PALAZZO 1, pagano regolarmente.

Si è rischiato nell'ultimo anno il distacco della fornitura; PALAZZO 2 ha concordato piano di rientro, senza coinvolgere PALAZZO 1 e pagato le rate del piano di rientro con soldi, di alcuni condomini di PALAZZO 2 e di quote pagate, per intero, da PALAZZO 1.

 

L'amministratore di PALAZZO 2 insiste affinché venga creato un super-condominio per l'impianto di riscaldamento centralizzato ma noi di PALAZZO 1 ci opponiamo, non tanto perché dovremmo pagare ulteriore quota o comunque per rispettare la legge, ma solo per evitare che un eventuale distacco, messa in mora, ecc. ecc. possa ripercuotersi sui condomini di PALAZZO 1.

Oggi il contratto di fornitura gas è intestato a PALAZZO 2, anche se la fornitura di gas serve pure PALAZZO 1, dove è presente l'impianto di riscaldamento. La nostra paura e, che avendo PALAZZO 2 miglia di euro di insoluti, nel caso dovessimo creare un super-condominio e dovessero nascere problematiche inerenti la fornitura ed il pagamento, poi PALAZZO 1, che già paga le sue quote di gas, in base ai millesimi degli appartamenti, venisse chiamato in solido e pagare di nuovo per quote non pagate dai condomini (non tutti) di PALAZZO 2.

 

Palazzo 2 vuole fare richiesta del bonus 110% e come attività trainante, la sostituzione dell'impianto di riscaldamento centralizzato.

Anche qui, l'amministratore di PALAZZO 2 senza coinvolgerci ha fatto intervenire geometra, associato a grossa multinazionale, e dopo aver indetto assemblea in comune, PALAZZO 1 e PALAZZO 2, chiede i nostri volti per approvare in assemblea la sostituzione dell'impianto di riscaldamento che in automatico approverà richiesta bonus 110 %.

Per la cronaca il geometra intervenuto e chiamato dall'amministratore PALAZZO 2, ha spiegato che la pratica del 110 % richiede un progetto di 1 milione e 500.000 €.

Quindi su un progetto di questo importo, PALAZZO 1 è coinvolto "solo" per la sostituzione dell'impianto di riscaldamento (domandato al geometra quanto costa impianto di riscaldamento, non ha risposto) altri interventi sarebbe solo su PALAZZO 2.

 

Anche qui non abbiamo accettato, rimandando indietro la richiesta, perché non coinvolti nella decisione ed inoltre, perché un progetto di tale entità, 1,5 milioni di euro, ci spaventa in caso di problemi con l'Agenzia delle Entrate.

Inoltre si è proposto di scindere l'impianto di riscaldamento ma non vi è stata unanimità, PALAZZO 1 ha voltato compatto per staccare l'impianto da PALAZZO 2, viceversa questi ultimi hanno votato contro la separazione dell'impianto di riscaldamento in comune, quindi non si è fatto nulla.

 

PS i condomini di PALAZZO 1 voglio sostituire l'impianto di riscaldamento ma non vogliamo entrare nel progetto 110 % di PALAZZO 2 ma vorremmo usufruire di ecobonus 65 %.

 

Dopo aver fatto tutto questo preambolo, serviva per farvi capire quale legame vi è tra PALAZZO 1 E PALAZZO 2, si è chiamato nuovamente l'amm.re di PALAZZO 2 per domandare se volessero sostituire solo la caldaia in comune; la risposta è stata negativa e solo se PALAZZO 1 accetta di approvare il 110%.

 

La mia domanda è:

1) possiamo noi di PALAZZO 1 cedere l'impianto di riscaldamento a PALAZZO 2? 

cosicché questi ultimi si fanno il loro 110 % e se dovessero nascere problemi sono solo loro, PALAZZO 2 a risponderne?

la cessione è possibile con una scrittura privata, avvocati, notaio ecc. ecc?

 

2) PALAZZO 1 installerebbe sempre un impianto di riscaldamento centralizzato, quindi, che va a servire solo i condomini di PALAZZO 1 e chiedendo ecobonus 65 %?

 

Scusate se sono stati prolisso e spero di aver spiegato tutto in maniera chiara ed esauriente.

 

grazie Alessandro

 

 

Ciao @Paciccio, il consiglio che posso darTi è di concordare con tutti i condomini del palazzo dove abiti per chiedere al Vostro amministratore di ingaggiare un legale, in primis per capire quali accordi sono stati presi tra i due condomini per l'impianto in comunione e poi cosa molto importante per diffidare l'altro condominio ad accettare le Vostre intenzioni di rendere autonomo il riscaldamento del vostro palazzo. Per il 110% l'impianto di riscaldamento risulterebbe poi di proprietà dell'altro condominio a mio avviso e non avrete più potere decisionale su quell'impianto. Il costo di un nuovo impianto di ultima generazione per esempio a Milano si aggira intorno ai 26.000,00 € per una palazzina di 6/7 piani composto da 23 appartamenti (lo so' perché ho chiesto un preventivo). Mi spiace non poterti aiutare diversamente.in bocca al lupo

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