Vai al contenuto
GianniComeg

Il General contractor del superbonus ricarica i costi dei subappaltatori. Sono detraibili questi ricarichi?

Il GC con cui andiamo a firmare il contratto non ha dipendenti. La sua funzione è di organizzare e affidare lavori ai terzisti.

Alla fine emetterà fattura al condominio che verrà scontata totalmente. Resterà traccia delle fatture dei professionisti che richiamerà nella sua, ma non di quelle dei subappaltatori. 
Leggendo qualcosa a riguardo, in particolare gli interpelli 254 e 261 AdE del 2021, ma anche altrove, sorge un dubbio legittimo circa l’indetraibilità dei ricarichi sui subappaltatori.

Cosa ne pensate?

GianniComeg dice:

Come fai ad esserne così sicuro?

Concludete un contratto con una ditta per l'esecuzione di lavori agevolati al 110%.

Che questa ditta li esegua con personale proprio o meno, poco importa.

Poco importa anche la forma di remunerazione che la ditta esecutrice riconosce a chi materialmente svolge il lavoro.

Ben diverso nel caso di professionisti, perché questi comunque lavorerebbero direttamente per il committente, il GC sarebbe mandatario e non prestatore d'opera.

 

 

In particolare, i suddetti professionisti - incaricati direttamente dai soggetti beneficiari della detrazione Superbonus - addebitano la propria prestazione nei confronti del GC che, in applicazione dello schema giuridico del mandato senza rappresentanza, ribalta il costo del servizio - senza aggiungere alcun margine proprio - sui beneficiari dell'agevolazione.
Ne consegue che, anche questi importi riaddebitati costituiscano parte integrante del corrispettivo per il servizio fornito dal GC al committente. Nella sostanza, infatti, si determina il medesimo fenomeno che caratterizza l'affidamento in subappalto della realizzazione degli interventi, seppur senza la previsione di alcun margine attribuito a GC in relazione alle prestazioni professionali.

[Risposta n. 261]

 

Come dire: nell'affidamento in subappalto invece la previsione di un margine attribuito al GC è la norma.

Modificato da condo77
  • Grazie 1

La tua deduzione è auspicabile, ma opinabile. Nel senso che non chiarisce quello che l’AdE vuol dire. Potrebbe significare anche che nel superbonus i subappalti non possono avere un extra compenso per il GC, come invece avviene normalmente.  C’è inoltre quella specifica della circolare 30/E dell’AdE che dice che sono agevolabili gli interventi (quindi anche le lavorazioni) strettamente correlati all’ottenimento del risultato che da un certo punto di vista escluderebbe gli oneri da subappalto dall’agevolazione… ma nemmeno qui si può arrivare a una conclusione univoca, perché l’AdE nella circolare 30/E non si riferisce apparentemente a questo, ma al fatto che anche i lavori accessori sono agevolabili.

GianniComeg dice:

La tua deduzione è auspicabile, ma opinabile. Nel senso che non chiarisce quello che l’AdE vuol dire. Potrebbe significare anche che nel superbonus i subappalti non possono avere un extra compenso per il GC, come invece avviene normalmente.  C’è inoltre quella specifica della circolare 30/E dell’AdE che dice che sono agevolabili gli interventi (quindi anche le lavorazioni) strettamente correlati all’ottenimento del risultato che da un certo punto di vista escluderebbe gli oneri da subappalto dall’agevolazione… ma nemmeno qui si può arrivare a una conclusione univoca, perché l’AdE nella circolare 30/E non si riferisce apparentemente a questo, ma al fatto che anche i lavori accessori sono agevolabili.

Aspetta capiamoci: se metti in fattura una voce "oneri da subappalto" quella non è agevolabile (solito discorso che solo quanto necessario ad effettuare il lavoro lo è).

Inizialmente parlavamo di ricarico, cioè del fatto che per l'EPS del cappotto il fornitore fattura al cappottista 10 €/mq, il cappottista al GC 13 €/mq e il GC al committente 16 €/mq

Si, chiaramente quando dico onere di subappalto non mi aspetto che il GC sia talmente stupido da scrivere una voce riportante appunto “onere da subappalto”.  Però il GC non ha dipendenti ed effettua naturalmente il ricarico che da una successiva eventuale verifica dell’AdE potrebbe essere individuato come costo non diretto.  Nel mio caso il GC compra il materiale però, prende gli artigiani per fare i lavori e li paga a prestazione manodopera. Poi non farà costo materiale+ costo prestazione manodopera = costo committente, ma farà: costo cappotto o costo serramenti o costo fotovoltaico ecc… = tot che è superiore alla somma del costo manodopera + costo materiale.

condo77 dice:

Aspetta capiamoci: se metti in fattura una voce "oneri da subappalto" quella non è agevolabile (solito discorso che solo quanto necessario ad effettuare il lavoro lo è).

Inizialmente parlavamo di ricarico, cioè del fatto che per l'EPS del cappotto il fornitore fattura al cappottista 10 €/mq, il cappottista al GC 13 €/mq e il GC al committente 16 €/mq

Esatto.

Gianni devi essere preciso, perchè i ricarichi sono l'utile che ogni impresa aggiunge ad ogni passaggio, in sostanza è la trafila che ti ha illustrato Condo.


 

GianniComeg dice:

Però il GC non ha dipendenti ed effettua naturalmente il ricarico che da una successiva eventuale verifica dell’AdE potrebbe essere individuato come costo non diretto

No, sono costi d'impresa "normali".

L'iva significa imposta sul valore aggiunto, se ad ogni passaggio le imprese non aggiungessero valore al costo di acquisto, l'iva non esisterebbe, ma non esisterebbero neppure gli utili. (stesso discorso per i servizi)

  • Grazie 1
Danielabi dice:

L'iva significa imposta sul valore aggiunto, se ad ogni passaggio le imprese non aggiungessero valore al costo di acquisto, l'iva non esisterebbe, ma non esisterebbero neppure gli utili. (stesso discorso per i servizi)

Voi due avete sempre ragione. Però non mi posso basare su questo “pregiudizio” per convincermi. 😂. Normalmente, non col superbonus, ma in un normale lavoro, se riporto nel bilancio  che ho venduto un prodotto al prezzo di acquisto , l’AdE che mi controllasse non accetterebbe per niente il mio profitto pari a zero e mi imputerebbe le tasse sul guadagno presunto derivante dallo studio di settore.

 

Nemmeno l’AdE dice però che è illecito ricaricare i subappalti nel superbonus.

Da una parte potrebbe sembrare che per i fini degli studi di settore il ricarico deve esserci e dall’altra che per l’agevolazione non possono rientrarci. 
Ovvero con questa interpretazione si concluderebbe: 

i lavori del superbonus non sono tutti agevolabili, perché i ricarichi sui subappaltatori sono obbligatori e vengono esclusi.

GianniComeg dice:

Nemmeno l’AdE dice però che è illecito ricaricare i subappalti nel superbonus.

La frase quotata significa che per AdE è lecito il ricarico.

Quindi, dov'è il problema?

Nessun problema. Ci sono tante cose lecite ma non detraibili. E questa potrebbe essere una di quelle!

 

Fermo restando che per me un GC che si limitasse a prendere gente in subappalto col materiale, comunque lo descriva in fattura, esporrebbe solo oneri di subappalto non detraibili,

 

credo adesso di poter concludere che nel mio specifico caso il GC non vi rientri perché compra di suo il materiale e si avvale di prestazione manodopera per dare il lavoro finito. In pratica la sua catena dal semilavorato al prodotto finito si compone di prestazione manodopera come normalmente succede nelle imprese quando si fa ricorso alle cooperative. 
Nessuno potrà mai accusarlo di “onere di subappalto”. 
 

restano fermi naturalmente tutti gli altri dubbi espressi sui casi generali e in particolare se l’AdE intenda che i subappalti debbano essere ribaltato tel cuel per l’agevolazione oppure no.

Modificato da GianniComeg

 

ricominciamo: dove hai letto che  AdE ritiene non detraibili i "ricarichi" dei subappaltatori?


 

per inciso: l’illuminazione mi è arrivata dopo che @Danielabi mi ha ricordato il significato di IVA.

se non ci fossi, bisognerebbe inventarti!

  • Haha 1

 

grazie, anche se non tutti sono dello stesso parere.

Comunque, dove hai letto che AdE ha dei problemi con i subappaltatori?

Danielabi dice:

 

grazie, anche se non tutti sono dello stesso parere.

Comunque, dove hai letto che AdE ha dei problemi con i subappaltatori?

Da nessuna parte. Però mi è sorto il dubbio quando ho letto l’interpello 254 e il 261 AdE che parla di detraibilità solo per gli interventi DIRETTI, richiamando la circolare 30/E. Poi nello specifico parla di ribaltare tel cuel solo i costi dei professionisti, ma per estensione si può arrivare a ritenere che anche quelli del subappalto andrebbero girati tali e quali.

GianniComeg dice:

Da nessuna parte. Però mi è sorto il dubbio quando ho letto l’interpello 254 e il 261 AdE che parla di detraibilità solo per gli interventi DIRETTI, richiamando la circolare 30/E. Poi nello specifico parla di ribaltare tel cuel solo i costi dei professionisti, ma per estensione si può arrivare a ritenere che anche quelli del subappalto andrebbero girati tali e quali.

No sono due casistiche molto diverse.

Il GC nel caso del professionista è solo un passacarte, formalmente il professionista lo sceglie il committente e per eventuali inadempienze risponde direttamente il professionista, non il GC (rapporto di mandato).

Per l'opera invece il GC è l'esecutore, anche se non ci mette mano in prima persona.

Se c'è qualcosa di non eseguito a regola d'arte, il committente si rivolge al GC e questi non può dire "eh lo so quel giorno il montatore era ubriaco, vai a lamentarti da lui".

Quella del GC è prestazione d'opera con garanzia di risultato.

Come si organizzi per procurarsi i materiali ed eseguire il lavoro è una questione privata del GC e se i prezzi praticati sono compresi in quelli massimi specificati dai vari prezzari di riferimento (regionali, DEI) allora puoi detrarre.

  • Grazie 1
GianniComeg dice:

Da nessuna parte. Però mi è sorto il dubbio quando ho letto l’interpello 254 e il 261 AdE che parla di detraibilità solo per gli interventi DIRETTI, richiamando la circolare 30/E. Poi nello specifico parla di ribaltare tel cuel solo i costi dei professionisti, ma per estensione si può arrivare a ritenere che anche quelli del subappalto andrebbero girati tali e quali.

Interpello 261/2020:

 

Resta fermo che il riconoscimento dello sconto in fattura da parte del fornitore unico anche per servizi professionali necessari per lo svolgimento dei lavori e per l'effettuazione delle pratiche amministrative e fiscali inerenti l'agevolazione èconsentita, a condizione che gli effetti complessivi siano i medesimi di quelli configurabili nell'ipotesi in cui i professionisti che rendono i servizi in questione avessero effettuato direttamente lo sconto in fattura al committente, beneficiario dell'agevolazione.

Per completezza si rileva che la citata circolare n. 30/E del 2020 ha confermatoche sono agevolabili tutte le spese caratterizzate da un'immediata correlazione con gliinterventi che danno diritto alla detrazione

 

Condo ti ha già risposto, cerco di rendere concreta la questione.

In genere i GC sono imprese edili, o esco, cioè sono imprese che, al di là del superbonus, effettuano interventi in edilizia e di efficienza energetica, diciamo "è il loro lavoro"

Essendo il loro lavoro, si possono avvalere di manodopera diretta (dipendenti) o indiretta (subappaltatori); ma chi fa la fattura finale al committente è il GC. Quindi i ricarichi che si sommano nella trafila fra prestatore d'opera e ditta appaltata fanno parte dei ricavi d'impresa e formeranno quello che è il costo finale fatturato.

Come ti ha spiegato Condo, i professionisti coinvolti dal GC fatturano la propria prestazione al GC per "semplicità", ma di fatto è il committente che li paga. In questo caso è ovvio che non debba esserci ricarico di sorta, perchè i professionisti hanno lavorato per il committente.

  • Mi piace 1
condo77 dice:

rofessionista, non il GC (rapporto di mandato).

Per l'opera invece il GC è l'esecutore, anche se non ci mette mano in prima persona.

Se c'è qualcosa di non eseguito a regola d'arte, il committente si rivolge al GC e questi non può dire "eh lo so quel giorno il montatore era ubriaco, vai a lamentarti da lui".

Quella del GC è prestazione d'opera con garanzia di risultato.

Anche qui potrei risponderti che l’AdE non riconosce la detrazione per il mero coordinamento. Anche se è obbligatorio direi.

Danielabi dice:

Essendo il loro lavoro, si possono avvalere di manodopera diretta (dipendenti) o indiretta (subappaltatori); ma chi fa la fattura finale al committente è il GC. 

Per la manodopera va tutto bene. Sei già stata dirimente -senza saperlo a quanto pare e quasi quasi ritiro il grazie 😂- parlando di iva.

per la lavorazione finita invece non è così semplice. Il ricarico e l’onere di subappalto si fondono.

Modificato da GianniComeg
GianniComeg dice:

Anche qui potrei risponderti che l’AdE non riconosce la detrazione per il mero coordinamento. Anche se è obbligatorio direi. 

No il coordinamento del GC non è obbligatorio, c'è già un DL per coordinare le varie ditte in cantiere (quello sì è obbligatorio)

condo77 dice:

No il coordinamento del GC non è obbligatorio, c'è già un DL per coordinare le varie ditte in cantiere (quello sì è obbligatorio)

Quindi il committente se il subappaltatore fa male le cose va dalla DL o va dal GC? Se per te il GC può fregarsene di chi c’è in cantiere e non controllare i particolari esecutivi, non portargli il materiale al piano, non assisterlo, allora come può avere responsabilità sul suo operato?

(Domanda retorica naturalmente)

Danielabi dice:

Per completezza si rileva che la citata circolare n. 30/E del 2020 ha confermatoche sono agevolabili tutte le spese caratterizzate da un'immediata correlazione con gliinterventi che danno diritto alla detrazione

Immediata- diretta. Chiamala come vuoi, ma significa sempre la stessa cosa

GianniComeg dice:

Quindi il committente se il subappaltatore fa male le cose va dalla DL o va dal GC? Se per te il GC può fregarsene di chi c’è in cantiere e non controllare i particolari esecutivi, non portargli il materiale al piano, non assisterlo, allora come può avere responsabilità sul suo operato?

(Domanda retorica naturalmente)

Il GC deve fare il lavoro a regola d'arte, se può fidarsi dei suoi operai/capocantiere o delle ditte subappaltatrici e non viene mai in cantiere di persona non è un problema, basta che sia garantito il risultato.

Diversamente il DL: ha l'obbligo di sorvegliare il cantiere e l'operato delle ditte che vi lavorano, quindi la sua presenza non può essere un optional.

In caso di problemi io mi sono rivolto sempre sia al DL che alla ditta (non proprio un GC nel mio caso, diciamo ditta coordinatrice).

Più raramente ai subappaltatori e comunque in presenza di DL + ditta coordinatrice, perché non vi siano "buchi" informativi e confusione di ruoli (del tipo subappaltatore a cui la ditta dice di fare X, il DL Y, il committente Z... facile che non capisca più nulla e faccia W).

Veramente! Il mio mondo è un altro. Nel mio il direttore lavori (cioè l’architetto), in cantiere ci capita ogni tanto. I subappaltatori devono essere serviti al piano di lavoro. Ogni 3 x 2 chiamano l’impresa principale per segnalargli qualcosa. Durante la giornata, se sono presenti due o più diverse lavorazioni di subappaltatori differenti bisogna evitare che si incrocino e intralcino. La DL… beh la DL se va bene arriva il giorno in cui inizia un sub e magari quando finisce 

GianniComeg dice:

Immediata- diretta. Chiamala come vuoi, ma significa sempre la stessa cosa

Immediata o diretta significa che si capisce subito che la prestazione è stata fatta per un determinato motivo, senza girarci troppo attorno.

 

Pero', ora ho un po' perso il senso della tua richiesta: quali altri dubbi hai?

Per quanto mi riguarda concretamente, ho risolto il dubbio, trattandosi di lavori che il GC fa con l’ausilio di prestazione manodopera. Lui compra il materiale e la manodopera verrà fatturata esattamente come “prestazione manodopera” senza incidere sulla titolarità della lavorazione.

 

il discorso prosegue solo in maniera accademica, perché per quanto possa essere condivisibile tutto quello che dite a favore della detraibilità del subappalto, alla fine possono esserci sempre motivi per sostenere l’opposto. Un’interpretazione univoca che può dare solo l’AdE non c’è.

 

Voi stessi avete finito col dire che l’onere di subappalto non sarebbe detraibile. E cos’altro è il ricarico del costo di subappalto esposto in fattura da un mero GC che sia privo di personale e che si limiti ad affidare appalti completi? Enel e SNAM hanno questa funzione nel superbonus, in maniera più ampia: sono contraenti principali e non fanno altro che firmare per conto dell’impresa che effettuerà i lavori (e che a sua volta forse li subappalterà). Questi due GC si guardano bene dal mandare in detrazione il costo del finanziamento che fanno all’impresa (hanno preferito questa forma piuttosto che esporre un prezzo diverso da quello di lavorazione) e riportano esclusivamente i conti di quest’ultima in sconto fattura.

In situazioni diverse, che sono la normalità, dove il GC è l’impresa, restano ancora le ambiguità dei costi diretti o immediati (sostenuti da chi fa le lavorazioni e quindi non mediati dall’imputazione riportata in altri documenti contabili). Ripeto: per me nella circolare 30/E parlando di costi diretti il riferimento era al fatto che la detrazione andava ampliata anche alle lavorazioni accessorie, perché sono finalizzate alla realizzazione dell’intervento. Poi con gli interpelli 254 e 261 hanno assunto altri significati utilizzati per scorporare dalle detrazioni gli oneri di coordinamento dei professionisti e su quest’equivoco finisce per reggersi anche il dubbio che il subappalto (il suo onere o ricarico) sia un costo NON diretto e  pertanto non detraibile per quanto necessario e persino obbligatorio.

Modificato da GianniComeg
×