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giulidia

Gatto in condominio - come posso fare per non tenere il gatto sequestrato in casa ?

Buongiorno,

scrivo perchè ho bisogno di un consiglio.

nel maggio del 2011 abbiamo adottato un gatto che circolava libero nel complesso residenziale, in pratica gironzolava per tutti i giardini dei condomini adiacenti.

Abbiamo iniziato a dargli da mangiare e poi a tenerlo in casa la notte ma lo lasciavamo sempre libero di giorno.

Quindi questo micio è stato abituato a vivere liberamente fin quando alla riunione condominiale del marzo 2012 i condomini mi hanno posto il divieto di farlo circolare nelle parti comuni, inteso come giardino e come palazzo, perchè il micio girovaga anche nel palazzo, soggiornava sui zerbini di altri, e passeggiava anche nel vano cantina.

Dopo il primo richiamo (che mi è sembrato giusto) e invito a tenerlo chiuso in casa il micio faceva il pazzo per poter uscire, abbiamo allora iniziato a farlo uscire solo la sera, quando tutti erano a casa, e richiamarlo per la notte.

Sembra che nessuno abbia avuto a che dire ma oggi ci è arrivato un altro richiamo scritto, con la minaccia di un successivo sanzionatorio.

Credo che sia legato all'ultimo mese perchè lo stiamo facendo uscire anche di mattina nel parco confinante con il giardino condominiale e stiamo sempre attenti che non resti nel palazzo ma qualche volta succede che il micio aspetta fuori (quindi in giardino) in attesa che il portone venga aperto e se qualcuno lo fa entrare resta dentro il palazzo, nell'atrio, in attesa che usciamo per chiamarlo.

Come posso fare per non tenere il gatto sequestrato in casa ?

Possono veramente sanzionarmi ? e in virtù di quale legge ?

 

Premetto che so che ci sono già 2 normative: una che permette di tenere animali domestici anche se il regolamento lo vieta; l'altra riguarda le colonie feline che hanno il permesso di circolare nelle parti comuni dei condomini. Ma il mio è diventato un gatto "domestico" anche se libero.

Aspetto Vs. notizie e speriamo incoraggianti.

 

N.B.: nel condominio ci sono anche 2 cani.

Caro signore , se alle persone nel suo condominio danno fastidio i gatti (magari perché passano sotto al muso dei loro cagnolini e li sbeffeggiano) bhè....allora questa gente è solo da compiangere.....i gatti vanno dove vogliono da sempre,è la loro natura,le leggi condominiali li proteggono,come del resto i cani che abbaiano e che spesso hanno il pelo maleodorante,ma è natura,tolleranza e sorrisi e buona vita.

SI ma c'e' anchi chi e' allergico e quindi trovarselo sullo zerbino di casa propria da' un pochino di fastidio!!!

Ti capisco! Vivo anch'io in condominio ed ho un gatto. Con una coppia di vicini di casa ho avuto non pochi problemi per questo. La cosa assurda è che anche loro hanno un gatto... che rimane davvero sequestrato in casa (o quasi). Il mio, invece, continuo a farlo uscire, ma nel parco di fronte a dove vivo e cerco di tenerlo d'occhio il più possibile. Più di così... Questa vicina continua comunque a lamentarsi con gli altri condomini ma almeno a me non ha più detto niente. La infastidisce il solo vederlo passare per la strada. Assurdo. L'unica cosa che mi sento di consigliarti è di evitare davvero che entri e rimanga nell'atrio... meno lo vedono i tuoi vicini e meglio è. Un'uscita in meno ma sotto il tuo occhio vigile. Lo so, non è semplice ma è l'unico modo per far convivere un micio con certa gente. In bocca al lupo!

Scritto da giulidia il 31 Gen 2013 - 11:53:48: ...

Premetto che so che ci sono già 2 normative: una che permette di tenere animali domestici anche se il regolamento lo vieta; l'altra riguarda le colonie feline che hanno il permesso di circolare nelle parti comuni dei condomini. Ma il mio è diventato un gatto "domestico" anche se libero.

1) Che ci sia la normativa che permette di tenere animali anche se il regolamento (contrattuale) lo vieta è tutto da vedere, a me al momento non risulta, in ogni caso varrebbe per le parti private, non per quelle comuni, che è dove tu hai il problema.

 

2) Le colonie feline non "hanno il permesso di circolare nelle parti comuni dei condomini", casomai la norma prevede che non possano essere allontanati da dove si è formata la colonia ma questo non significa che se i gatti randagi frequentano anche il cortile del tuo condominio e tu decidi di dar loro da mangiare poi tu non debba pulire i resti del cibo o quant'altro hai contribuito a produrre di "dannoso" per gli altri.

 

Premesso questo il tuo gatto a questo punto è "privato" e quel che è certo è che non dovrebbe circolare da solo nelle zone interne del condominio (scale, pianerottoli, cantine, ecc.); ovviamente dovrebbe esserci collaborazione anche da parte dei tuoi vicini nel senso che se lo trovano al portone non dovrebbero farlo entrare senza assicurarsi che poi tu gli apra subito la porta di casa, in ogni caso è tutto da vedere cosa intende l'amministratore con la minaccia di sanzionarti: avete un regolamento che prevede delle multe?

 

In ogni caso, le prime settimane sarà difficile ma poi si abituerà anche a stare chiuso dentro casa, se questa sarà la tua decisione...

 

Staff

1. I gatti presenti in colonie riconosciute che vivono negli spazi condominiali sono tutelati dalla legge 281 del 1991 e dalle leggi regionali di attuazione, che garantiscono ai gatti diritto di territorialità e libero transito, diritto all’alimentazione, e diritto di ricovero.

2. I gatti appartenenti alle colonie feline riconosciute ai sensi del punto 1 non possono essere trasferiti né spostati per nessun motivo dal loro territorio, se non a causa di gravi motivi igienico-sanitari.

3. È vietato maltrattare, allontanare, spaventare, ferire o uccidere i gatti anche attraverso l’uso di bocconi avvelenati o veleno in genere. Tali fatti sono considerati reati penalmente perseguibili e punibili con un’ammenda fino a 25.000 € e con la reclusione fino a 2 anni, ai sensi dell’art. 544 del Codice Penale.

4. I gatti appartenenti alle colonie feline riconosciute hanno diritto alla sterilizzazione o alla castrazione gratuita, che deve essere effettuata dalla ASL Veterinaria o da veterinari convenzionati.

5. I gatti appartenenti alle colonie feline riconosciute hanno il diritto di caccia anche nelle cantine condominiali allo scopo di effettuare derattizzazione naturale, svolgendo di fatto una funzione meritoria di pubblica utilità.

6. Si intendono colonie feline condominiali riconosciute tutte le colonie, anche se composte da 1 solo gatto, regolarmente censite presso il Comune di residenza e la ASL veterinaria di riferimento, site sia all’interno di condomini composti da 1 o più palazzi, sia presenti all’interno di cortili composti da uno o più appartamenti.

7. I gatti hanno diritto ad avere sempre a disposizione – in uno spazio comune ben delimitato e il più lontano possibile dalle abitazioni e dai parcheggi – ciotole contenenti acqua per 24 ore al giorno.

 

Aggiungo che Secondo una sentenza del Tribunale di Milano infatti, i gatti, in quanto "animali sociali che si muovono liberamente" possono circolare nelle aree comuni dei condomini, anche quando facenti parte di una "colonia libera" e non sono quindi di proprietà di un condomino o inquilino.

La sentenza è giunta dopo che una coppia di condomini ha citato in causa una "gattara" che dava da mangiare a gatti di una colonia.

Era stato richiesto dai citanti in giudizio l'allontanamento dei gatti ed un risarcimento da parte della donna.

La sentenza è stata giudicata "storica" dall'Aidss (Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente), che ha così commentato:

"La decisione del giudice civile richiama per la prima volta le normative della legge 281, riconoscendo che i gatti sono animali sociali che si muovono liberamente [...] I gatti che stazionano e vengono alimentati nelle zone condominiali non possono essere allontanati o catturati per nessun motivo".

Se quindi temete che i vostri condomini possano impedirvi di dar da mangiare ai gatti che passano per il vostro cortile, o dall'altra parte sperate di poter impedire una cosa del genere, ricordate questa sentenza-

Tutto molto bello giusto legale e democratico.

A me però l'odore di urina non è che mi entusiasmi molto e non mi pare giusto che io sia costretto a sopportarla.

1. I gatti presenti in colonie riconosciute che vivono negli spazi condominiali sono tutelati dalla legge 281 del 1991 e dalle leggi regionali di attuazione, che garantiscono ai gatti diritto di territorialità e libero transito, diritto all’alimentazione, e diritto di ricovero.

...

Sei fuori tema. Il mio messaggio sottolineava che il divieto di tenere animali nelle proprietà PRIVATE, quando c'è, è valido così come lo è il divieto di far circolare animali "privati" incustoditi nelle parti comuni.

 

Le colonie feline e relative normative non c'entrano un piffero.

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