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Alessandra Curcio

Fobia dei gatti nelle zone comuni

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Salve a tutti, ho bisogno di confrontarmi per capire come agire al meglio. Ho una forte fobia dei gatti del tutto irrazionale che come tutte le fobie non è controllabile: quando mi trovo davanti un gatto mi blocco, comincio a tremare e ho dei veri e propri attacchi di panico. Abito in un condominio da qualche mese e la coppia che vive al piano terra ha dei gatti e un giardino: uno dei gatti, però, è sempre stato abituato ad entrare ed uscire a piacimento dal portone d'ingresso e a sostare nelle zone comuni, come androne e pianerottolo, per ore intere, in attesa che i suoi proprietari si decidano ad aprire la porta e farlo entrare. Per me la situazione è insostenibile perché più di una volta mi sono trovata da sola con il gatto nell'androne, mi è saltato davanti appena ho aperto l'ascensore ed è stato lì a fissarmi impedendomi di entrare o uscire dal mio palazzo. Capirete che vivere così è impensabile, perché ho il terrore ogni volta che devo uscire o rientrare a casa. Ho già chiesto a loro di controllare il gatto e di evitare di farmelo trovare nelle zone comuni senza nessun controllo, ma non hanno fatto nulla. Vorrei chiedere aiuto all'amministratore per far approvare nel regolamento condominiale il divieto di far circolare il gatto senza nessun controllo nelle parti che mi permettono di accedere all'ascensore e al mio appartamento, quindi androne d'ingresso e pianerottolo. Non sto discutendo la loro libertà di tenere dei gatti domestici nel loro appartamento o giardino, ma anche loro devono rispettare la mia fobia e quindi rispettare la libertà negli spazi comuni. Posso farlo? Grazie anticipatamente per la risposta.

Alessandra

Non credo proprio.

Ti conviene cercarti una casa indipendente, dove vivere senza gatti.

(Peccato, sono animali bellissimi)

 

Baccello dice:

Non credo proprio.

Ti conviene cercarti una casa indipendente, dove vivere senza gatti.

(Peccato, sono animali bellissimi)

Sinceramente credo che sia nel mio diritto poter entrare e uscire di casa senza morire di paura ogni volta. Penso che in questa situazione ci siano, per i proprietari dei gatti diritti e doveri, e non solo diritti. Io ho il diritto di vivere la mia vita senza terrore, loro hanno il diritto di avere gatti in casa, ma non di ledere la mia libertà personale.

Modificato da Alessandra Curcio
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Alessandra Curcio dice:

Sinceramente credo che sia nel mio diritto poter entrare e uscire di casa senza morire di paura ogni volta. Penso che in questa situazione ci siano, per i proprietari dei gatti diritti e doveri, e non solo diritti. Io ho il diritto di vivere la mia vita senza terrore, loro hanno il diritto di avere gatti in casa, ma non di ledere la mia libertà personale.

Capisco la tua fobia: io per esempio ho il terrore degli ascensori e giusto oggi mi sono fatta nove piani di un ospedale a piedi. So che è del tutto irrazionale e viene facile farla sembrare una stupidaggine. Dovremmo, io e te metterci di impegno a superare queste paure poco alla volta: tu abituandoti piano piano alla presenza di questi stupendi animali e io affrontando poco alla volta l'ascensore inziando a fare solo un piano...poi due...un passo alla voltae ne gudagneremo tutte e due

  • Mi piace 1

Il tuo diritto non potrai farlo inserire in un regolamento condominiale, che dovrebbe essere di tipo "contrattuale" per potere essere opposto anche ai futuri condomini.

Comunque, servirebbe l'unanimità dei condomini, quindi ritengo tu abbia scarsissime possibilità di successo.

Buona fortuna.

bedelia67 dice:

Capisco la tua fobia: io per esempio ho il terrore degli ascensori e giusto oggi mi sono fatta nove piani di un ospedale a piedi. So che è del tutto irrazionale e viene facile farla sembrare una stupidaggine. Dovremmo, io e te metterci di impegno a superare queste paure poco alla volta: tu abituandoti piano piano alla presenza di questi stupendi animali e io affrontando poco alla volta l'ascensore inziando a fare solo un piano...poi due...un passo alla voltae ne gudagneremo tutte e due

Il problema è che ci ho provato, ma i gatti si accorgono della fobia e si avvicinano, provocando in me un aumento del terrore.

Alessandra Curcio dice:

Il problema è che ci ho provato, ma i gatti si accorgono della fobia e si avvicinano, provocando in me un aumento del terrore.

ma no, se si avvicinano è perchè sono socievoli

 

Baccello dice:

Il tuo diritto non potrai farlo inserire in un regolamento condominiale, che dovrebbe essere di tipo "contrattuale" per potere essere opposto anche ai futuri condomini.

Comunque, servirebbe l'unanimità dei condomini, quindi ritengo tu abbia scarsissime possibilità di successo.

Buona fortuna.

Servirebbe l'unanimità per impedire loro di avere gatti in casa, ma io non sto chiedendo questo. Sto solo chiedendo loro di evitare che il gatto circoli indisturbato nell'androne del palazzo e sul pianerottolo. Io non credo di stare chiedendo un'eresia, dal momento che abbiamo lo stesso diritto di vivere con tranquillità le zone comuni. Dovrebbero solo stare attenti al gatto nel momento in cui esce o entra. Io capisco che ci siano dei gattari accaniti, ma dovete anche capire le ragioni di chi ha paura di questi "animali bellissimi" e trovare un compromesso. Ah, e per la cronaca, gli altri condomini sono d'accordo a chiedere loro di rispettare questa semplice regola civile di convivenza.

bedelia67 dice:

ma no, se si avvicinano è perchè sono socievoli

 

Ma io non voglio che si avvicinino, vorrei solo poter entrare ed uscire da casa mia senza attacchi di panico. Io non voglio avere niente a che fare con il gatto, semplicemente.

Certo, chiedere si può.. venirti incontro è cortesia.

Ma col regolamento condominiale non c'entra nulla.

Non serve l'unanimità per impedire di tenere animali domestici in casa.. la legge non permette questo divieto.

Baccello dice:

Certo, chiedere si può.. venirti incontro è cortesia.

Ma col regolamento condominiale non c'entra nulla.

Non serve l'unanimità per impedire di tenere animali domestici in casa.. la legge non permette questo divieto.

Da quello che ho letto nelle altre discussioni di questo forum le leggi in materia dicono che:

“E’ consentito tenere animali domestici a condizione che non diano fastidio agli altri condomini.", in questo caso la loro libera circolazione senza controllo mi arreca fastidio. Si tratta di gatti di proprietà, non di gatti randagi, e io chiedo solo che non vengano lasciati liberi nelle zone comuni. Quindi se il gatto dovesse graffiarmi non posso prendermela con nessuno?

Hai frainteso. 

In un appartamento di proprietà, la legge consente detenere animali domestici.

Ovviamente, se un animale provoca un danno a persone o cose, il proprietario sarà chiamato al risarcimento.

Modificato da Baccello
Baccello dice:

Hai frainteso. 

In un appartamento di proprietà, la legge consente detenere animali domestici.

Ovviamente, se un animale provoca un danno a persone o cose, il proprietario sarà chiamato al risarcimento.

Io non discuto che nel loro appartamento di proprietà abbiano anche uno zoo, non è questo il mio problema. Ma mi state dicendo che io non posso pretendere che negli spazi comuni di accesso a portone e ascensore, cioè negli spazi di necessario transito, il gatto non possa sostare libero e incontrollato per diverso tempo, impedendomi di uscire o entrare in casa? Mi sembra follia non poter chiedere una cosa del genere.

Il gatto è un animale "libero" e tutelato dalla legge.

Non lo puoi pretendere, puoi chiedere.

Ma un gatto non è così facile da controllare.

Ti ripeto il mio consiglio: cerca una casa indipendente, "cat-free".

Ma, forse, la cosa migliore sarebbe cercare di superare questa fobia.

Quello che chiedi non è possibile.

I gatti sono liberi di circolare dove vogliono, è stato dichiarato, detto e ripetuto ovunque.

La tua fobia non è una situazione di vita normale, è a carico tuo lavorarci.

Sarebbe come dire che se uno ha il terrore dei bambini allora questi non devono più transitare nelle zone comuni.

La fobia dei gatti, fino al vero e proprio terrore, come dici, deve essere curata e gestita solo ed esclusivamente da te.

Non sono leoni e non fanno apposta ad avvicinarsi se sentono la paura (...), sono semplicemente curiosi.

 

(le peggiori assurdità in tema di animali le ho lette tutte su questo forum)

Fairy82 dice:

Quello che chiedi non è possibile.

I gatti sono liberi di circolare dove vogliono, è stato dichiarato, detto e ripetuto ovunque.

La tua fobia non è una situazione di vita normale, è a carico tuo lavorarci.

Sarebbe come dire che se uno ha il terrore dei bambini allora questi non devono più transitare nelle zone comuni.

La fobia dei gatti, fino al vero e proprio terrore, come dici, deve essere curata e gestita solo ed esclusivamente da te.

Non sono leoni e non fanno apposta ad avvicinarsi se sentono la paura (...), sono semplicemente curiosi.

 

(le peggiori assurdità in tema di animali le ho lette tutte su questo forum)

Le peggiori assurdità le leggo in questo commento e in quelli di tutti i gattari accaniti. Ma vi pare che se voi volete avere gatti in casa, il problema deve essere il mio? Teneteli in casa, punto, è a carico vostro tenerli. Io non ho scelto di convivere con un gatto e credo debba essere rispettata la mia libertà di non aver scelto di vivere con un gatto. Perché la scelta altrui deve ricadere sulla mia vita? Ma siamo impazziti! Non sta a me dovermi adeguare: mi sembra assolutamente assurdo e inconcepibile limitare la libertà di un essere umano a favore di quella di un animale. Ribadisco: a me non interessa se loro hanno in casa uno zoo, io chiedo loro di stare attenti a non far transitare "incustodito" il gatto nelle zone comuni facendolo sostare lì per ore e impedendomi di muovermi. La mia richiesta non è assurda: se aspettassi un bambino sai cosa potrebbe succedere per il forte spavento? Hanno un giardino, lo tenessero lì e ci stessero attenti. Ma pensa un po' se viviamo in un mondo in cui ognuno può fare quel che gli pare e se la vita di un animale conta più di quella di un essere umano. Secondo me state perdendo il lume. Io rispetto le regole condominiali e quelle della convivenza e non costringo gli altri ad accettare il modo in cui vivo in casa mia. Ergo, nelle zone comuni controllare il gatto mi sembra il minimo.

Alessandra Curcio dice:

Le peggiori assurdità le leggo in questo commento e in quelli di tutti i gattari accaniti. Ma vi pare che se voi volete avere gatti in casa, il problema deve essere il mio? Teneteli in casa, punto, è a carico vostro tenerli. Io non ho scelto di convivere con un gatto e credo debba essere rispettata la mia libertà di non aver scelto di vivere con un gatto. Perché la scelta altrui deve ricadere sulla mia vita? Ma siamo impazziti! Non sta a me dovermi adeguare: mi sembra assolutamente assurdo e inconcepibile limitare la libertà di un essere umano a favore di quella di un animale. Ribadisco: a me non interessa se loro hanno in casa uno zoo, io chiedo loro di stare attenti a non far transitare "incustodito" il gatto nelle zone comuni facendolo sostare lì per ore e impedendomi di muovermi. La mia richiesta non è assurda: se aspettassi un bambino sai cosa potrebbe succedere per il forte spavento? Hanno un giardino, lo tenessero lì e ci stessero attenti. Ma pensa un po' se viviamo in un mondo in cui ognuno può fare quel che gli pare e se la vita di un animale conta più di quella di un essere umano. Secondo me state perdendo il lume. Io rispetto le regole condominiali e quelle della convivenza e non costringo gli altri ad accettare il modo in cui vivo in casa mia. Ergo, nelle zone comuni controllare il gatto mi sembra il minimo.

Da come la descrivi è una fobia invalidante, rischiosa, pericolosa.

E ancora stai qui a chiedere che la gente si tenga il gatto in casa quando potresti incontrarne ovunque?!

Se tu aspettassi un bambino e incontrassi un gatto randagio in un vicolo stretto cosa fai? Fai causa al Comune?

Ma cose da pazzi, alla tua salute pensaci tu per prima.

Fairy82 dice:

Da come la descrivi è una fobia invalidante, rischiosa, pericolosa.

E ancora stai qui a chiedere che la gente si tenga il gatto in casa quando potresti incontrarne ovunque?!

Se tu aspettassi un bambino e incontrassi un gatto randagio in un vicolo stretto cosa fai? Fai causa al Comune?

Ma cose da pazzi, alla tua salute pensaci tu per prima.

Semplicemente, in un vicolo stretto non ci vado. Nell'androne del palazzo devo transitare necessariamente, genio. Ma ti rendi conto che il paragone è assurdo tra la strada e il pianerottolo del mio palazzo? Boh, leggo cose veramente assurde. E da come parli penso che tu non abbia nemmeno lontanamente idea di cosa sia una fobia. In ogni caso questa è casa mia, io ho il diritto di uscire ed entrare senza essere infastidita da gatti altrui, chiederò che il gatto non resti da solo nelle zone comuni e se i proprietari sono persone intelligenti, contrariamente a molti gattari a quanto pare, capiranno la mia paura e proveremo a trovare insieme una soluzione.

Alessandra Curcio dice:

Semplicemente, in un vicolo stretto non ci vado. Nell'androne del palazzo devo transitare necessariamente, genio. Ma ti rendi conto che il paragone è assurdo tra la strada e il pianerottolo del mio palazzo? Boh, leggo cose veramente assurde. E da come parli penso che tu non abbia nemmeno lontanamente idea di cosa sia una fobia. In ogni caso questa è casa mia, io ho il diritto di uscire ed entrare senza essere infastidita da gatti altrui, chiederò che il gatto non resti da solo nelle zone comuni e se i proprietari sono persone intelligenti, contrariamente a molti gattari a quanto pare, capiranno la mia paura e proveremo a trovare insieme una soluzione.

La tua arroganza si percepisce anche da come scrivi, hai diverse pretese e sono tutte definitive e inappellabili. ("genio?" ma come ti permetti?)
Questo atteggiamento è lo stesso che hai usato o pensi di usare nel chiedere ai proprietari del gatto di non farlo transitare nelle zone comuni? Beh, tanti auguri.

In ogni caso è anche la casa dei proprietari del gatto e del gatto stesso.

Per quanto riguarda la tua certa convinzione di come siano fatti gli altri gattari (negativa, direi) ti fermo subito dicendoti che i miei gatti non sono mai usciti da casa in tutta la loro vita, quindi, come vedi, sei anche abbastanza ignara di come vivano i padroni di gatti.

Fairy82 dice:

La tua arroganza si percepisce anche da come scrivi, hai diverse pretese e sono tutte definitive e inappellabili. ("genio?" ma come ti permetti?)
Questo atteggiamento è lo stesso che hai usato o pensi di usare nel chiedere ai proprietari del gatto di non farlo transitare nelle zone comuni? Beh, tanti auguri.

In ogni caso è anche la casa dei proprietari del gatto e del gatto stesso.

Per quanto riguarda la tua certa convinzione di come siano fatti gli altri gattari (negativa, direi) ti fermo subito dicendoti che i miei gatti non sono mai usciti da casa in tutta la loro vita, quindi, come vedi, sei anche abbastanza ignara di come vivano i padroni di gatti.

Io non ho diverse pretese, ma solo una e anche abbastanza legittima, cioè che gli animali domestici altrui restino domestici altrui e non diventino animali condominiali, che non ho scelto di avere. Io chiedo di lasciare libero l'accesso e di rispettare la mia paura, non sto dicendo loro di non avere gatti, ma semplicemente di andare incontro alle esigenze degli altri. Il gatto ha necessità di stare nell'androne del palazzo? Non credo, è semplicemente perché loro lo fanno uscire e poi non gli aprono per ore. Io ho necessità di uscire di casa? Sì. Quindi chiederò gentilmente di comprendere la mia paura e di trovare una soluzione.

 

Alessandra Curcio dice:

Io non ho diverse pretese, ma solo una e anche abbastanza legittima, cioè che gli animali domestici altrui restino domestici altrui e non diventino animali condominiali, che non ho scelto di avere. Io chiedo di lasciare libero l'accesso e di rispettare la mia paura, non sto dicendo loro di non avere gatti, ma semplicemente di andare incontro alle esigenze degli altri. Il gatto ha necessità di stare nell'androne del palazzo? Non credo, è semplicemente perché loro lo fanno uscire e poi non gli aprono per ore. Io ho necessità di uscire di casa? Sì. Quindi chiederò gentilmente di comprendere la mia paura e di trovare una soluzione.

 

Fallo con un tono gentile, perché la legge è dalla loro parte e non dalla tua.

Se usi il tono che hai usato con me penso proprio che non otterrai nulla.

Dammi retta Alessandra, trova la maniera di superare questa fobia, non tanto per risolvere il problema del gatto nell'androne, ma perchè senza questa paura immotivata vivresti mille volte meglio. Posso chiederti da dove deriva questa tua paura?

Alessandra Curcio dice:

Io non ho diverse pretese, ma solo una e anche abbastanza legittima, cioè che gli animali domestici altrui restino domestici altrui e non diventino animali condominiali, che non ho scelto di avere. Io chiedo di lasciare libero l'accesso e di rispettare la mia paura, non sto dicendo loro di non avere gatti, ma semplicemente di andare incontro alle esigenze degli altri. Il gatto ha necessità di stare nell'androne del palazzo? Non credo, è semplicemente perché loro lo fanno uscire e poi non gli aprono per ore. Io ho necessità di uscire di casa? Sì. Quindi chiederò gentilmente di comprendere la mia paura e di trovare una soluzione.

 

Come già detto da chi mi ha preceduta, i gatti possono circolare liberamente anche nelle parti comuni ed un eventuale, improbabile, divieto in tal senso andrebbe sottoscritto all'unanimità e quindi anche dai proprietari degli stessi, che dubito concorderebbero. Credo anch'io che la soluzione migliore sarebbe cercare di risolvere questa tua fobia, che influisce in maniera così pesante sullo svolgimento di normali attività come l'uscire di casa oppure, in alternativa, cercarsi un'abitazione indipendente che comunque non è detto che ti metta al riparo completamente, vista la natura girovaga dei gatti che potrebbero entrare anche nel tuo giardino.

Alessandra Curcio dice:

Io non ho diverse pretese, ma solo una e anche abbastanza legittima, cioè che gli animali domestici altrui restino domestici altrui e non diventino animali condominiali, che non ho scelto di avere. Io chiedo di lasciare libero l'accesso e di rispettare la mia paura, non sto dicendo loro di non avere gatti, ma semplicemente di andare incontro alle esigenze degli altri. Il gatto ha necessità di stare nell'androne del palazzo? Non credo, è semplicemente perché loro lo fanno uscire e poi non gli aprono per ore. Io ho necessità di uscire di casa? Sì. Quindi chiederò gentilmente di comprendere la mia paura e di trovare una soluzione.

 

Purtroppo in questa società di oggi vengono tutelati tutti tranne gli umani. Quelle di Alessandra Curcio non sono pretese, ma la necessità di aver una vita accettabile. Difendere gli animali oggi fa scic, è un vezzo. C'è chi ci ha fatto la propria vita politica ... I gatti sono animali liberi,  ma io no!!!

Dino40 dice:

Purtroppo in questa società di oggi vengono tutelati tutti tranne gli umani. Quelle di Alessandra Curcio non sono pretese, ma la necessità di aver una vita accettabile. Difendere gli animali oggi fa scic, è un vezzo. C'è chi ci ha fatto la propria vita politica ... I gatti sono animali liberi,  ma io no!!!

Dino, non credo che si tratti di "difendere" il gatto in questione da qualcosa o qualcuno, poiché in questo caso lo stesso non crea oggettivamente problemi reali. Capisco bene come la sua presenza possa provocare uno stato ansioso anche grave nell'autrice della discussione, però la responsabilità non è del gatto ma della fobia pregressa, che andrebbe opportunamente trattata e possibilmente risolta. Non si tratta a mio avviso di una problematica di tipo condominiale, quanto piuttosto psicologica.

 

Modificato da Esmeralda
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Come dice @Esmeralda , il gatto creerebbe problemi anche se lo incontrasse sotto i portici di un centro commerciale o in una qualsiasi situazione dove sente di non poter scappare e nella quale deve per forza transitare, ma in questo caso viene facile provare a farla diventare una questione condominiale che, per l'appunto, non è.

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