#1 Inviato 13 Aprile, 2013 Salve, volevo sapere se è possibile applicare alla ditta la penale per ritardo nell'esecuzione dei lavori straordinari e quali sono i termini per farlo. Spiego le circostanze: condominio da 9 appartamenti tutti affittati a studenti ela mai è l’unica famiglia che ci abita (come proprietario). Due anni fa si approva si approva ordinatamente la spesa per lavori straordinari e si pagano quote mensili. L'aspetto economico sembra ok (al momento i lavori sono passati solo da 120.000 a 140.000, ma siamo in dirittura di arrivo). La ditta appaltatrice scelta inizia i lavori a luglio 2012 con un tempo di esecuzione di 150gg (fino a dicembre 2012). Il contratto cita una penale di 100 euro per ogni giorno di ritardo (siamo ad aprile 2013 - circa 120gg). Penso che dal punto di vista contrattuale non ci siano dubbi sull'applicabilità ma in questa fase stanno sorgendo delle incomprensioni. La prima incomprensione è che sia l'amministratore che gli altri condomini (proprietari che non vivono nello stabile con una bella impalcatura tutto intorno) non hanno nessuna intenzione (e voglia) di far valere i propri diritti (tanto a loro non cambia quasi nulla). Domanda: può un solo condomino (12% dei millesimi) applicare alla ditta la penale per ritardi - solo per i suoi millesimi di competenza? In termini economici sono circa 1.500 euro sui 17.000 che stiamo pagando. Se non è possibile far valere la propria ragione perchè troppo piccola (solo il 12%) come si potrebbe procedere? Devo raccogliere il consenso degli altri millesimi dello stabile? Per l'applicabilità di una penale bisogna per forza passare alle vie legali? Seconda questione: mi immedesimo nella parte della ditta appaltatrice, che come giustificazione annovererà la pioggia (o meglio “condizioni climatiche avverse”). La mia domanda: La pioggia è da considerarsi un evento tale da ritardare del doppio il tempo previsto inizialmente? A mio avviso la pioggia, specie in inverno è un fatto normale, che va sempre tenuto in conto dal principio. Inoltre la ditta, nel riparare i cornicioni, per via dell'umidità accumulata dalle pareti sul lato nord, ha dichiarato di aver speso di piu(rispetto al capitolato) per l'acquisto di cemento (è stato aggiunto al conto un circa 15%). L'assemblea approva. Solo io chiedo un prova (numerica) dell'incremento di cemento richiesto. Assunto che sia vero, non lo so, potrebbe la ditta affermare che un incremento del 15% sul costo ha comportato un incremento dell' 80% di tempo? Inoltre,quali sono evidenze documentate che possono giustificare gli incrementi (tipo bolle di acquisto cemento, fatture varie, ecc)? So benissimo che il DDL dovrebbe vigilare e bla bla bla, ma la sua parcella è stabilita con una %, quindi più si va su più si è tutti contenti! Chiedo scusa per l'esposizione poco ordinata ma sono disponibile a dare qualsiasi altro chiarimento in merito. Grazie Saverio
#2 Inviato 14 Aprile, 2013 In molti punti ti sei dato tu stesso le risposte. Il ritardo è dovuto a causa di forza maggiore: è necessario leggere il contratto. C'è un direttore dei lavori è lui che deve avallare l'incremento dei costi con le dovute giustificazioni. Non ti sarà facile contrastare se non attraverso tecnici di parte per poi arrivare ad una controversia giudiziaria. gl
#3 Inviato 14 Aprile, 2013 1)per la penale chiedi un'apposito odg nella prossima assemblea:in mancanza di delibera favorevole tu conservi pro-quota la legittimazione ad agire contro la ditta per il solo tuo spettante.Questo è certo,solo che devi citare in giudizio la ditta,ma prima la metti in mora minacciando le vie legali.E' un tuo diritto e proviene dal contratto. 2)Sugli incrementi non te la prendere:succede sempre ed è la conseguenza in genere di quando si tira sui prezzi finali,loro fanno uno sconto apparente,che poi fanno pagare in altro modo. 3)sul conteggio dei giorni dovrete invece verificarli anche con un bollettino ufficiale,tipo quelli della capitaneria di porto,o simili,e calendario alla mano controllare davvero,perché fai l'esempio di un condominio che deve l'imposta di suolo pubblico,più giorni dura il lavoro e più paghi,e allora non è giusto che l'impresa sottovaluti questo aspetto.
#4 Inviato 14 Aprile, 2013 La pioggia è una di quelle cause che può dar luogo alla sospensione delle attività cantieristiche. In questo caso, se diffidi di quanto detto e probabilmente scritto dal D.L., non ti rimane che consultare un cronologico meteo come sopra suggerito. Sul discorso del 15% del cemento o altro che sia e la percentuale indicata per le prestazioni di posa in opera (manovalanza), è fatto possibilissimo e che tra l'altro leggo che avete discusso e approvato. Brevemente, come avviene in diversi settori, non si può applicare quell'agire consumistico del sostituisco e getto. Penso che l'approvazione sia avvenuta alla disamina dei contenuti della nuova richiesta (una relazione?) e quindi accettata da una relativa e regolare maggioranza. Per applicare una penale, bisognerebbe verificare attentamente il giornale di cantiere redatto dal D.L. che certamente avrà contemplato sia le cause ed eventi di forza maggiore (pioggia, scioperi, modifiche concordate, feste, frizzi e lazzi vari) che la sua esposizione giuridica a fronte di dati mendaci e lo scopo da perseguire per cui è stato preposto, circa la corretta posa e le relative garanzie che in questo lo lega a quelle dovute dalla ditta (vedi sentenza Cass. 14 ottobre 2004, n. 20294 e la sentenza Cass. 30 maggio 2003, n. 8811 ). Un saluto. ROI
#5 Inviato 17 Luglio, 2017 come quantificare un danno per il ritardo di circa 109 giorni per ultimazione dei lavori
#6 Inviato 17 Luglio, 2017 @lgiul sei pregato di aprire una nuova discussione nell'apposita sezione senza aprirne di datate. Questa è di 4 anni fa. Grazie