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paul_cayard

Figlio del proprietario (inquilino) chiede dettagli bilancio prima dell'assemblea

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buondì.

un mio amico amministratore si trova nella situazione di avere un appartamento abitato dal figlio della proprietaria.

la proprietaria ha chiesto che le comunicazioni vengano recapitate alla pec del figlio e il figlio rappresenta sempre per delega sua madre (proprietaria) ad ogni assemblea.

costui quindi ha ricevuto la documentazione del rendiconto e chiede spiegazioni/chiarimenti all'amministratore.

il mio amico non vorrebbe essere sgarbato nei confronti di questa persona (figlio) però si chiede se è corretto dare corso alla richiesta.

 

io gli ho detto che il rendiconto è dovuto alla proprietaria e che lei voglia farselo recapitare dal figlio va bene, ma le spiegazione vanno date alla proprietaria ...

casomai, in assemblea con la delega della madre potrà chiedere ciò che vuole per suo conto.

cioè io dico che non è tenuto a dare spiegazioni ad un inquilino per cose che riguardano il proprietario.

il fatto che sia delegato è solo per quel che riguarda quella specifica assemblea, non per tutti i fatti riguardanti il condominio sebbene comunque ne venga a conoscenza per via del fatto che riceve al suo indirizzo le comiunicazioni (come voluto dalla proprietaria).

 

in concreto però significa solo rimandare le spiegazioni ...

 

considerazioni ?

Modificato da paul_cayard
paul_cayard dice:

io gli ho detto che il rendiconto è dovuto alla proprietaria e che lei voglia farselo recapitare dal figlio va bene, ma le spiegazione vanno date alla proprietaria ...

Caro Paul ci nascondiamo dietro una foglia di fico? Vogliamo fare solo del formalismo spicciolo? Per me state sbagliando entrambi. Primo perché non è un estraneo come potrebbe essere un affittuario come me, secondo se per caso il padre non ci sia più è già, in parte, erede e perciò potrebbe partecipare alle assemblee senza delega e richiedere tutto ciò che gli serve. Inoltre non so gli anni della madre e perciò....

Se volete essere solo fiscali potete costringerlo a richiedere il tutto in assemblea, ma a che pro?

paul_cayard dice:

la proprietaria ha chiesto che le comunicazioni vengano recapitate alla pec del figlio e il figlio rappresenta sempre per delega sua madre (proprietaria) ad ogni assemblea.

Parli sempre della madre ma non del padre. Siamo sicuri quindi che il figlio non sia, in realtà comproprietario? a parte questo, fossi nei panni dell'amministratore e l'appartamento -da anagrafe- avesse un solo proprietario solo a lui risponderei. Anche se è il figlio e i rapporti tra lui e i genitori fossero quelli più aperti e distesi di questo mondo.

ULISSSE dice:

Primo perché non è un estraneo come potrebbe essere un affittuario come me, secondo se per caso il padre non ci sia più è già, in parte, erede e perciò potrebbe partecipare alle assemblee senza delega e richiedere tutto ciò che gli serve.

la proprietaria è la madre come ho scritto.

non fantasticare sulla eredità che non c'entra nulla ...

lui per il condominio è un perfetto estraneo: qual'è la differenza con un altro inquilino qualunque non parente ? non ha un contratto di affitto ? ha un comodato d'uso verbale ? all'amministratore non interessa, sull'anagrafica condominiale c'è la proprietà e chi abita

 

 

desperados dice:

Parli sempre della madre ma non del padre. Siamo sicuri quindi che il figlio non sia, in realtà comproprietario? a parte questo, fossi nei panni dell'amministratore e l'appartamento -da anagrafe- avesse un solo proprietario solo a lui risponderei. Anche se è il figlio e i rapporti tra lui e i genitori fossero quelli più aperti e distesi di questo mondo.

se parlo della madre è perche la madre è proprietaria ...

ma pensate davvero che se fosse stato comproprietario non avrei saputo rispondergli ?

  • Mi piace 1
paul_cayard dice:

la proprietaria è la madre come ho scritto

Forse la madre potrebbe risolvere con una delega?!? in ogni caso sarebbe meglio farsi mettere le cose per iscritto oppure attenersi alla normativa vigente, altro che foglia di fico... oppure continuare a non fare torto all'amica ma prepararsi ad affrontare delle rogne se qualcosa si incrina nel rapporto madre-figlio.

paul_cayard dice:

ma pensate davvero che se fosse stato comproprietario non avrei saputo rispondergli ?

veramente io pensavo di più a un mancato aggiornamento dell'anagrafe condominiale.

ULISSSE dice:

Inoltre non so gli anni della madre e perciò....

... cosa c'entrano gli anni della madre poi ...

desperados dice:

Forse la madre potrebbe risolvere con una delega?!? in ogni caso sarebbe meglio farsi mettere le cose per iscritto oppure attenersi alla normativa vigente, altro che foglia di fico... oppure continuare a non fare torto all'amica ma prepararsi ad affrontare delle rogne se qualcosa si incrina nel rapporto madre-figlio.

la delega risolverebbe la questione assemblea, (per questo ho detto che in concreto si tratterebbe solo di rinviare le spiegazioni) ma per il resto forse ci vorrebbe una procura ?

  • Mi piace 1
ULISSSE dice:

non so gli anni della madre e perciò

dov'è finito l'ulisse che quando io sostengo che un 60% delle sciocchezze che scrivi è imputabile alla senilità se e parte in quarta dicendo che non contano gli anni della carta di identità ma quelli che uno si sente?

desperados dice:

veramente io pensavo di più a un mancato aggiornamento dell'anagrafe condominiale.

no, è aggiornata ...

 

è una questione di rapporti tra il mio amico e il tipo ... non vorrebbe dispiacergli ma neanche vorrebbe divulgare di persona a chi non compete alcune informazioni andando poi lui in difficoltà.

Modificato da paul_cayard
paul_cayard dice:

ma per il resto forse ci vorrebbe una procura ?

eh boh... ma di preciso di che chiarimenti stiamo parlando? io prima di diventare comproprietario con mia mamma dell'immobile dove lei risiede seppur non stessi a tampinare l'amministratore capitava di chiedergli delucidazioni sui lavori che si stavano facendo nelle parti comuni e lui me le ha sempre date, di buon grado. Insomma un minimo di elasticità ci vuole e senza entrare un po' nel merito è anche difficile dare una risposta.

paul_cayard dice:

non vorrebbe dispiacergli ma neanche vorrebbe divulgare di persona a chi non compete alcune informazioni

ma se sono davvero amici non potrebbe parlare dicendo la pura e semplice la verità: io non voglio finire nei guai mi serve una delega\procura di tua mamma per poterti dire tutto.

 

Semmai bisogna capire che strumento usare per fargli fare il lavoro una volta sola e farlo valere fino a un'eventuale revoca.

desperados dice:

eh boh... ma di preciso di che chiarimenti stiamo parlando? io prima di diventare comproprietario con mia mamma dell'immobile dove lei risiede seppur non stessi a tampinare l'amministratore capitava di chiedergli delucidazioni sui lavori che si stavano facendo nelle parti comuni e lui me le ha sempre date, di buon grado. Insomma un minimo di elasticità ci vuole e senza entrare un po' nel merito è anche difficile dare una risposta.

infatti, ripeto, è quel che considero anche io: comunque al soggetto (figlio) le informazioni/chiarimebnti andranno date quando si presenterò in assemblea con la delega della madre.

... però lui non vorrebbe fare passi falsi: se si attiene alle norme non da nessuna spiegazione ora (e magari i due discutono) ma all'assemblea glie le deve dare, percui meglio ora senza malanimi (secondo me) ma lui tituba ...

paul_cayard dice:

se si attiene alle norme non da nessuna spiegazione ora (e magari i due discutono) ma all'assemblea glie le deve dare, percui meglio ora senza malanimi (secondo me) ma lui tituba

e se un giorno la madre per un motivo X la regola la da al marito o a un altro parente? il tuo amico\amministratore ha fatto la frittata.

Art. 1136 c.c., 6° comma:

L'assemblea non può deliberare, se non consta che tutti gli aventi diritto sono stati regolarmente convocati

 

L'inquilino è fra gli aventi diritto per effetto dell' art. 10 della Legge n. 392/1978 che riconosce al conduttore il diritto di voto nelle assemblee condominiali aventi ad oggetto le delibere inerenti al riscaldamento e al condizionamento d’aria nonché la partecipazione, senza però diritto di voto, quando discute la modifica dei servizi comuni.

I servizi comuni sono pagati dall'inquilino, che, pertanto è legittimato ad avere informazioni al riguardo.

 

Prima della riforma del condomìnio del 2012, l'amministratore doveva convocare i "condòmini"; dal 2012 la convocazione è estesa agli aventi diritto: condòmini, detentori di diritti reali di godimento e soggetti previsti da altre leggi (come quella sull'equo canone)

 

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Danielabi dice:

I servizi comuni sono pagati dall'inquilino, che, pertanto è legittimato ad avere informazioni al riguardo. 

e se il contratto d'affitto non c'è? si può definire lo stesso inquilino?

desperados dice:

ma se sono davvero amici non potrebbe parlare dicendo la pura e semplice la verità: io non voglio finire nei guai mi serve una delega\procura di tua mamma per poterti dire tutto.

no, non sono proprio amici ...

per questo cerca di fare le cose che lo mettano un po' al riparo ... però ...

 

desperados dice:

e se un giorno la madre per un motivo X la regola la da al marito o a un altro parente? il tuo amico\amministratore ha fatto la frittata.

per questo vorrebbe stare tranquillo.

paul_cayard dice:

per questo cerca di fare le cose che lo mettano un po' al riparo

allora un motivo più per dire la verità senza girarci tanto intorno: attenersi alle regole del CC.

desperados dice:

e se il contratto d'affitto non c'è? si può definire lo stesso inquilino?

Ovviamente no.

Ammetto che avevo letto male: pensavo che il figlio avesse un contratto d'affitto, sorry.

Basterebbe che la madre delegasse il figlio anche per le richieste extra assembleari.

Danielabi dice:

Art. 1136 c.c., 6° comma:

L'assemblea non può deliberare, se non consta che tutti gli aventi diritto sono stati regolarmente convocati

 

L'inquilino è fra gli aventi diritto per effetto dell' art. 10 della Legge n. 392/1978 che riconosce al conduttore il diritto di voto nelle assemblee condominiali aventi ad oggetto le delibere inerenti al riscaldamento e al condizionamento d’aria nonché la partecipazione, senza però diritto di voto, quando discute la modifica dei servizi comuni.

I servizi comuni sono pagati dall'inquilino, che, pertanto è legittimato ad avere informazioni al riguardo.

 

Prima della riforma del condomìnio del 2012, l'amministratore doveva convocare i "condòmini"; dal 2012 la convocazione è estesa agli aventi diritto: condòmini, detentori di diritti reali di godimento e soggetti previsti da altre leggi (come quella sull'equo canone)

 

si, conosco questa modifica e interpretazione ma mi sembra sia abbastanza discussa e discutibile.

da noi ad esempio non c'è portierato nè riscaldamento centralizzato ... si devono obbligatoriamente convocare gli inquilini che devono stare muti come pesci ?

 

come in quest'altra discussione 

 

 

paul_cayard dice:

la proprietaria ha chiesto che le comunicazioni vengano recapitate alla pec del figlio e il figlio rappresenta sempre per delega sua madre (proprietaria) ad ogni assemblea.

costui quindi ha ricevuto la documentazione del rendiconto e chiede spiegazioni/chiarimenti all'amministratore.

il mio amico non vorrebbe essere sgarbato nei confronti di questa persona (figlio) però si chiede se è corretto dare corso alla richiesta.

Buon giorno @paul_cayard , conosco una situazione simile in cui i genitori hanno delegato il figlio per tutte le "incombenze condominiali". Il figlio non è neanche residente nella casa dei genitori, ma partecipa alle assemblee (con delega), effettua i pagamenti con bonifico, riceve le email e, se è il caso, risponde....

L'amministratore ha accettato "di buon grado" questa situazione (perché manda email invece di raccomandate, riceve bonifici invece di assegni, ....). 

Anche io personalmente ho - a volte - richiesto informazioni per conto di mio suocero (che abita nello stesso condominio) e non ho ricevuto dubbi da parte dell'amministratore (anzi in passato mi è capitato di ricevere telefonate dalla vecchia amministratrice del tipo "non trovo tuo suocero a casa, gli puoi dire che ..." 😉).

 

Del resto se la mamma chiamasse l'amministratore chiedendo chiarimenti e poi dicesse "guardi, le passo mio figlio ..." il tuo amico chiuderebbe la telefonata? oppure darebbe le spiegazioni chieste?

 

 

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Danielabi dice:

Ammetto che avevo letto male: pensavo che il figlio avesse un contratto d'affitto, sorry.

Non mi pare che abbia scritto il contrario, ma come si dice i figli so' pezzi 'e core. Difficile credere che ci sia un contratto d'affitto.

Danielabi dice:

Ovviamente no.

Ammetto che avevo letto male: pensavo che il figlio avesse un contratto d'affitto, sorry.

Basterebbe che la madre delegasse il figlio anche per le richieste extra assembleari.

ok.

ma basta una semplice delega o è necessaria una procura ?

 

@fris situazione non troppo diversa a quella che avevo io con mia mamma. Forse io con il mio amministratore, il tuo conoscente con il suo e tu con il tuo abbiamo dato l'impressione di essere persone con la testa sulle spalle....

Modificato da desperados
  • Mi piace 1
fris dice:

Buon giorno @paul_cayard , conosco una situazione simile in cui i genitori hanno delegato il figlio per tutte le "incombenze condominiali". Il figlio non è neanche residente nella casa dei genitori, ma partecipa alle assemblee (con delega), effettua i pagamenti con bonifico, riceve le email e, se è il caso, risponde....

L'amministratore ha accettato "di buon grado" questa situazione (perché manda email invece di raccomandate, riceve bonifici invece di assegni, ....). 

Anche io personalmente ho - a volte - richiesto informazioni per conto di mio suocero (che abita nello stesso condominio) e non ho ricevuto dubbi da parte dell'amministratore (anzi in passato mi è capitato di ricevere telefonate dalla vecchia amministratrice del tipo "non trovo tuo suocero a casa, gli puoi dire che ..." 😉).

 

Del resto se la mamma chiamasse l'amministratore chiedendo chiarimenti e poi dicesse "guardi, le passo mio figlio ..." il tuo amico chiuderebbe la telefonata? oppure darebbe le spiegazioni chieste?

 

 

ma sì, ... sono di quelle situazioni in cui uno magari ha paura di sgarrare e quindi si frena e magari l'altro si risente, oppore fa lo sciolto e si ritrova una contestazione da parte di qualcun altro.

 

io gli darei spiegazioni : settimana prima o settimana dopo (in assemblea con delega ...) glie le dovrò dare

desperados dice:

Non mi pare che abbia scritto il contrario, ma come si dice i figli so' pezzi 'e core. Difficile credere che ci sia un contratto d'affitto.

infatti credo sia il solito "permesso" di utilizzare l'appartamento oppure è una intestazione diversa per chissà quali motivi fiscali ...

a lui è stato solo comunicato dalla proprietaria che in quell'appartamento ci abitail diglio.

 

Modificato da paul_cayard
paul_cayard dice:

ok.

ma basta una semplice delega o è necessaria una procura ?

 

ollapeppa......vive con lei, partecipa alle assemblee, vota... direi che una delega sia piu' che sufficiente 🙂

  • Mi piace 1
Danielabi dice:

ollapeppa......vive con lei, partecipa alle assemblee, vota... direi che una delega sia piu' che sufficiente 🙂

no, non vive con lei ...

ci abita solo lui, ma è vero che partecipa alle asemblee con delega e ovviamente vota per conto della madre proprietaria

paul_cayard dice:

non vive con lei

Prima o poi l'azzecco....😄

 

Vive in condomìnio....ecc.ecc.

Mi sembra che esigere un documento come la procura sia eccessivo, ma se fa star piu' tranquillo il tuo amico...

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