#25 Inviato 14 Gennaio, 2019 biagio64 dice: L' interesse potrebbe esserci facendo credere di pagare l' Iva ma nella sostanza no. Le fatture potrebbero non reali. Si studiano prima i condomini e poi si agisce. Se partiamo dal presupposto che si puo' sempre imbrogliare, be'...Biagio, allora tutto è possibile. 😉
#26 Inviato 15 Gennaio, 2019 secondo me qualcuno sbaglia scrivendo che il condominio paga la mia ritenuta d'acconto del 20% la ritenuta è TRATTENUTA dal mio compenso e versato al fisco dal condominio con soldi miei! ovvero se sono in regime IVA io fatturo 100 + iva 22 = 122 (tralasciamo la cassa) l'iva 22 euro la verso quasi tutta, restano 100 diciamo 88.....e qualcosa recuperi di iva... se la recuperate tutta vuol dire avere acquisti pari alle entrate = reddito zero....impossibile....a fine trimestre e a me arrivano quindi solo 70 poiche anche 20 vanno in ritenuta d'acconto ma erano soldi miei....e a fine anno pago anche l'aliquota che E' SUPERIORE al 20% di ritenuta....scaglioni 23% 27% 38% e a salire vedete Voi dove siete quindi dei 70 euro se va bene ci lasci ancora per irpef dal 3 al 18% .....e resti con 56 o 68 euro (conto della serva) in regime forfettario io fatturo 100 + zero iva = 100 e a me arrivano tutte e 100 di imponibile (tralasciamo sempre la cassa anche qui) poi pagherò 15 di imposta sostitutiva sul 78% reddito ovvero 11,70 euro 100 -11,70 = 79,30 restano puliti scuri certo che se ti presenti in riunione con bilancio e chiedi invece di imponibile 1000 euro + iva = 1220 chedi 1220 euro di imponibile - secondo me stai "rubando" e ti licenziano meglio meditare come quantificare il compenso in regimi agevolati Modificato 15 Gennaio, 2019 da IBAlberto22
#27 Inviato 15 Gennaio, 2019 IBAlberto22 dice: la ritenuta è TRATTENUTA dal mio compenso e versato al fisco dal condominio con soldi miei! 👍 Infatti, la ritenuta non è un costo per il condomìnio, ma rappresenta un debito nei confronti dello stato; per questo il condomìnio è il sostituto d'imposta e l'amministratore il sostituito; i soldi passano dalle tasche dell'amministratore a quelle del condomìnio che li gira all'erario. IBAlberto22 dice: e resti con 56 o 68 euro (conto della serva) IBAlberto22 dice: 100 -11,70 = 79,30 restano puliti scuri come già calcolato; e come già detto, stiamo facendo conti molto semplificati. IBAlberto22 dice: meglio meditare come quantificare il compenso in regimi agevolati Direi che si dovrebbe partire sempre da quello che riteniamo essere il nostro compenso congruo, nel tuo esempio, secondo me, al di là del regime il compenso è di € 1.000,00. Comunque sono d'accordo che i conti andrebbero meditati meglio.
#28 Inviato 15 Gennaio, 2019 IBAlberto22 dice: secondo me qualcuno sbaglia scrivendo che il condominio paga la mia ritenuta d'acconto del 20% la ritenuta è TRATTENUTA dal mio compenso e versato al fisco dal condominio con soldi miei! ovvero se sono in regime IVA io fatturo 100 + iva 22 = 122 (tralasciamo la cassa) l'iva 22 euro la verso quasi tutta, restano 100 diciamo 88.....e qualcosa recuperi di iva... se la recuperate tutta vuol dire avere acquisti pari alle entrate = reddito zero....impossibile....a fine trimestre e a me arrivano quindi solo 70 poiche anche 20 vanno in ritenuta d'acconto ma erano soldi miei....e a fine anno pago anche l'aliquota che E' SUPERIORE al 20% di ritenuta....scaglioni 23% 27% 38% e a salire vedete Voi dove siete quindi dei 70 euro se va bene ci lasci ancora per irpef dal 3 al 18% .....e resti con 56 o 68 euro (conto della serva) in regime forfettario io fatturo 100 + zero iva = 100 e a me arrivano tutte e 100 di imponibile (tralasciamo sempre la cassa anche qui) poi pagherò 15 di imposta sostitutiva sul 78% reddito ovvero 11,70 euro 100 -11,70 = 79,30 restano puliti scuri certo che se ti presenti in riunione con bilancio e chiedi invece di imponibile 1000 euro + iva = 1220 chedi 1220 euro di imponibile - secondo me stai "rubando" e ti licenziano meglio meditare come quantificare il compenso in regimi agevolati Penso, e nel concreto di fornitori e colleghi mi si dimostra, che qualunque calcolo al riguardo non possa prescindere dal concreto-vero assetto di ogni singolo operatore. E' evidente che le variazioni DEBBANO essere comunicate al cliente (condominio), e già ieri mattina ho avuto il piacere di vederlo fare in modo più che lineare e limpido da un fornitore che è manutentore del verde. E' passato in forfettario, ma era da qualche anno che non aggiornava le sue tariffe, per cui ha inviato comunicazione formale in cui dice molto chiaramente che dal 2019 non ci sarà più IVA e RA sulle sue fatture, ma che andrà a lui corrisposto quasi lo stesso importo che il condominio ha sempre speso per lui (meno circa un 2%...a occhio e croce). I condominii da lui trattati ...risparmiano persino qualche euro, rispetto agli anni passati. Lui pensa di aver fatto una buona operazione, visto che l'ha fatta. Io (fermo restando che ammiro e stimo la sua linearità e trasparenza) mi chiedo se sia proprio sicuro che abbia fatto "un affare", perchè la sua è una di quelle attività in cui il costo di mezzi-materiali-trasporti-collaborazioni è ...notevole... E...prima li detraeva ai fini Irpef e compensava l'Iva sui propri acquisti aziendali, mentre d'ora in poi avrà l'iva dei suoi acquisti e fornitori come costo e non detrarrà più alcun costo d'esercizio. Ha fatto un affare? Io penso di no, ma...per fortuna si è almeno curato super-correttamente che quanto gli entra in cassa non sia inferiore rispetto a prima!
#29 Inviato 16 Gennaio, 2019 MADDY60 dice: E' passato in forfettario, ma era da qualche anno che non aggiornava le sue tariffe, per cui ha inviato comunicazione formale in cui dice molto chiaramente che dal 2019 non ci sarà più IVA e RA sulle sue fatture, ma che andrà a lui corrisposto quasi lo stesso importo che il condominio ha sempre speso per lui (meno circa un 2%...a occhio e croce). I condominii da lui trattati ...risparmiano persino qualche euro, rispetto agli anni passati. Lui pensa di aver fatto una buona operazione, visto che l'ha fatta. Io (fermo restando che ammiro e stimo la sua linearità e trasparenza) mi chiedo se sia proprio sicuro che abbia fatto "un affare", perchè la sua è una di quelle attività in cui il costo di mezzi-materiali-trasporti-collaborazioni è ...notevole... E...prima li detraeva ai fini Irpef e compensava l'Iva sui propri acquisti aziendali, mentre d'ora in poi avrà l'iva dei suoi acquisti e fornitori come costo e non detrarrà più alcun costo d'esercizio. Ha fatto un affare? Io penso di no, ma...per fortuna si è almeno curato super-correttamente che quanto gli entra in cassa non sia inferiore rispetto a prima! non sono proprio d'accordo... lui incassava 1000 + iva 22 e ora 1200 di imponibile esente iva lui detrae un tot % di forfettario mi pare il 75% ricavi e quindi 25% spese se per caso nel 2020 dovesse ritornare in regime normale il super trasparente scommettiamo che purtroppo prospetterebbe 1200 + iva e non ritorna a 1000 + iva?!?!?? ;o) 1
#30 Inviato 16 Gennaio, 2019 IBAlberto22 dice: non sono proprio d'accordo... lui incassava 1000 + iva 22 e ora 1200 di imponibile esente iva lui detrae un tot % di forfettario mi pare il 75% ricavi e quindi 25% spese se per caso nel 2020 dovesse ritornare in regime normale il super trasparente scommettiamo che purtroppo prospetterebbe 1200 + iva e non ritorna a 1000 + iva?!?!?? ;o) Infatti lui l'ha prospettato come adeguamento tariffario (= aumento) e precisando che non saranno più dovute IVA e RA. Chiaro che se questo regime fiscale dovesse cambiare...lui avrebbe tutto il diritto di aggungere nuovamente l'iva, tanto quanto i suoi clienti avrebbero tutto il diritto di cambiare giardiniere.
#31 Inviato 7 Gennaio, 2020 Salve, riprendo questa vecchia discussione perchè dai vari interventi effettuati ho recepito varie informazioni ma non ho avuto un chiarimento sulla mia situazione. Cercherò di esemplificarla e chiedo scusa in anticipo ma sono ancora alle prime armi. Gestendo un condominio per 580 oltre iva, oneri fiscali, ritenute e rivalsa (così recita la delibera) il costo per il condominio è di 823,60 di cui 580 somma pagata, 127,60 iva e 116 ritenuta acconto. Passando al forfettario, lasciamo stare l'iva, ma il condominio dovrebbe versarmi 580+15%(RITENUTA)+4%(RIVALSA) e su questa somma dovrei calcolare la ritenuta del 15% (con il relativo abbattimento al 86%), così almeno dovrebbe evincersi dalla delibera nella quale loro si accollano i miei oneri fiscali. La mia è una interpretazione troppo estensiva o ha delle basi? Ringrazio chi mi vorrà illuminare
#32 Inviato 7 Gennaio, 2020 Papinoso dice: Passando al forfettario, lasciamo stare l'iva, ma il condominio dovrebbe versarmi 580+15%(RITENUTA)+4%(RIVALSA) e su questa somma dovrei calcolare la ritenuta del 15% In sostanza stai sostenendo che in delibera l'assemblea ha stabilito che "gli oneri fiscali" fossero a carico del condomìnio. Pero', per oneri fiscali si intendono quelli gravanti sul compenso fatturato, non quelli relativi alla tua denuncia dei redditi. Cerco di spiegarmi..... Il 15% che indichi come ritenuta è la percentuale di imposte stabilita forfettariamente sul reddito che denuncerai in sede di dichiarazione dei redditi; sostituisce le aliquote dell'Irpef (dal 23% al 43% in base agli scaglioni di reddito) che pagavi prima di accedere al regime forfettario, quindi in 15% è un onere a carico tuo. La tua attuale fattura è formata da: € 580,00 come compenso pattuito € 23,20 come rivalsa Inps del 4%. In totale il condomìnio pagherà € 603,20. L'iva e la ritenuta del 20% non sono piu' applicabili con il regime forfettario, pertanto gli unici oneri a carico del condomìnio riguardano il 4% di rivalsa Inps.
#33 Inviato 8 Gennaio, 2020 Grazie della risposta. Io parto dal presupposto che il condominio agendo da sostituto di imposta e pagando la mia quota versa mensilmente 580+116 che sono il mio compenso ed una quota di tasse a mio carico che il condominio ha accettato di pagare per mio conto in delibera. Quindi, in realtà, il compenso deliberato è di euro 696. Ora, accedendo al regime forfettario non esiste più l'obbligo di conteggiare in fattura la ritenuta e quindi la stessa non deve essere versata dal condominio come sostituto di imposta, ma questo credo che non faccia venire meno l'obbligo del condominio di farsi onere nel pagamento della mia ritenuta, sia essa versata tramite ritenuta alla fonte, sia essa versata dal sottoscritto in dichiarazione. Oltretutto, in questo caso, il condominio risparmia perchè oltre a non pagare Iva pagherà una ritenuto dal 15 e non del 20%. Ovviamente questa è una mia analisi.
#34 Inviato 8 Gennaio, 2020 Art. 64 del D.P.R. 29-9-1973, n. 600 il sostituto d’imposta è colui «che in forza di disposizioni di legge è obbligato al pagamento di imposte in luogo di altri per tutte le situazioni a questi riferibili ed anche a titolo di acconto». Art. 25 dpr 633/73: I sostituti d’imposta che versano a soggetti residenti in Italia «compensi comunque denominati, anche sotto forma di partecipazione agli utili, per prestazioni di lavoro autonomo», anche se occasionali, devono operare all’atto del pagamento una ritenuta «a titolo di acconto» dell’Irpef. Come puoi leggere il sostituto d'imposta è tale quando previsto dalla legge, per il pagamento di imposte individuate dalla norma. Nel nostro caso la norma (art. 25) stabilisce che debba operarsi una ritenuta in acconto sull'Irpef. Chi è in regime forfettario non paga l'Irpef, ma una imposta sostitutiva (che va dal 5 al 15%), calcolata con proprie regole, che non da' diritto a detrazioni, previste, appunto, per l'Irpef. Quindi, non è previsto che il condominio e nessuno dei soggetti indicati nell'art. 25 (imprenditori persone fisiche, società ecc.ecc.....) debbano sostituirsi all'erario nella riscossione dell'imposta sostitutiva, ne' in acconto ne' a titolo d'imposta. Di conseguenza l'imposta sostitutiva è interamente a carico del contribuente e il condomìnio non ha alcun obbligo quale sostituto d'imposta.
#35 Inviato 8 Gennaio, 2020 Grazie, sei stata chiarissima. Ne godrà il condominio che spenderà diverse centinaia di euro in meno al mese.
#36 Inviato 8 Gennaio, 2020 Papinoso dice: Grazie, sei stata chiarissima. Ne godrà il condominio che spenderà diverse centinaia di euro in meno al mese. Eh si....infatti molti hanno aumentato le tariffe, puoi chiedere in una prossima assemblea che venga rivisto il tuo compenso.
#37 Inviato 8 Gennaio, 2020 Diciamo che alla fine basterà fargli i conti in assemblea e si renderanno conto......speriamo.. 😉
#38 Inviato 8 Gennaio, 2020 Papinoso dice: Diciamo che alla fine basterà fargli i conti in assemblea e si renderanno conto......speriamo.. 😉 🤞
#39 Inviato 10 Gennaio, 2020 Ho visto solo adesso questa discussione sul forfetario, e ho letto che secondo alcuni con il forfetario si risparmia molto sulle tasse da versare, ma non sempre è così e, anzi, spesso non è così. Personalmente sono passata a questo regime solo ed esclusivamente per la semplificazione, ma prima ho fatto minuziosamente i conti e i confronti. Alla fine mi sono resa conto che per mantenere lo stesso guadagno netto di prima devo chiedere compensi più o meno simili a quelli precedenti comprensivi di IVA, nonostante sembri che il mio reddito sia ora circa il 20% in più; questo mi farebbe passare automaticamente nella categoria degli imbroglioni o di chi si ne approfitta 😊 ... Per correttezza in ogni preventivo specifico che i compensi sono assoggettati a regime forfettario, e che se si verificasse la transazione a regime ordinario devono intendersi con IVA inclusa (così da togliere ogni dubbio). Facendo i confronti si può vedere che fino a un certo reddito si paga di più rispetto al regime ordinario, perché non si possono dedurre i costi (solo una percentuale, che spesso è inferiore anche di molto al reale); si perdono gli ammortamenti dei beni acquistati, non si applica più la detrazione sui redditi da lavoro autonomo (che cala in proporzione all'aumento del reddito, ma si azzera solo oltre i 55.000) e non si recupera l'IVA pagata sugli acquisti; non è più possibile alcuna detrazione personale quindi nulla per le spese mediche, per eventuali costi legati a ristrutturazioni e/o risparmio energetico, e per tutta la lunga serie di spese che nel regime normale è possibile portare in detrazione o deduzione, così come niente detrazioni per figli o familiari a carico e per le spese sostenute per loro (anche scolastiche, universitarie, e via dicendo). Si possono dedurre esclusivamente i contributi previdenziali. Ovviamente le perdite in detrazioni sono molto legate alle condizioni personali, ed è difficile prevedere da che reddito cominci a essere favorevole il forfetario; credo però che probabilmente sia necessario arrivare a importi di reddito abbastanza alti (quindi una buona differenza di aliquota IRPEF) con costi per l'attività contenuti, tali da rientrare nella percentuale forfetaria prevista. Ho avuto conferma di questo anche negli ultimi giorni: un giardiniere a inizio 2019 mi ha comunicato che i Condomini dove lavora avrebbero risparmiato l'IVA, perché entrato nel regime forfetario mantenendo lo stesso imponibile di prima. Gli ho chiesto se fosse sicuro e se si fosse fatto bene i conti; mi ha detto che gliel'ha consigliato la commercialista. Bene, qualche giorno fa mi ha portato le fatture 2019 e mi ha confermato di non avere alcuna convenienza: i costi per l'attività sono alti, non può recuperare l'IVA spesa e la percentuale di detrazione forfetaria è molto inferiore rispetto ai costi sostenuti, così alla fine il guadagno netto è decisamente più basso rispetto a prima. Per il 2020 ci ha rinunciato, quindi quest'anno per lui torna l'IVA in fattura. Modificato 10 Gennaio, 2020 da Sjlva
#40 Inviato 11 Gennaio, 2020 Sjlva dice: non sempre è così Si, sono d'accordo sulla disamina che hai fatto, la differenza (a parte la deducibilità dei costi e l'iva, sui quali sarebbero da fare diversi discorsi) è essenzialmente nell'impossibilità di poter applicare detrazioni. La convenienza del forfettario, a mio avviso, è da considerare, pero', in una visuale piu' ampia: la semplificazione che ti ha fatto scegliere tale regime non è affatto da poco. Solo il fatto di poter escludere gli ISA è una manna...... Per il resto, pero', personalmente non sono favorevole al forfettario tout court, non è sempre "un regalo", come giustamente affermi è necessario verificare caso per caso. 1
#41 Inviato 13 Gennaio, 2020 Danielabi dice: Si, sono d'accordo sulla disamina che hai fatto, la differenza (a parte la deducibilità dei costi e l'iva, sui quali sarebbero da fare diversi discorsi) è essenzialmente nell'impossibilità di poter applicare detrazioni. La convenienza del forfettario, a mio avviso, è da considerare, pero', in una visuale piu' ampia: la semplificazione che ti ha fatto scegliere tale regime non è affatto da poco. Solo il fatto di poter escludere gli ISA è una manna...... Per il resto, pero', personalmente non sono favorevole al forfettario tout court, non è sempre "un regalo", come giustamente affermi è necessario verificare caso per caso. E infatti l'ho scelto esclusivamente per la semplificazione; non mi sono mai appoggiata a un commercialista e ho sempre fatto tutto da me, quindi non ho risparmio economico ma sicuramente ho un risparmio in tempo (per adempimenti e per tenermi aggiornata sugli stessi) oltre a una maggiore tranquillità perché la paura di qualche errore era continua. Effettivamente è un grande sollievo 😉
#42 Inviato 26 Febbraio, 2020 E allora, alla fine mi sembra che di tutta questa bella discussione si sia fatta un pò (anzi molta) confusione. Iniziamo con l'IVA. Premesso che l'IVA non è una retribuzione del professionista ma sono soldi dello Stato che il professionista versa all'Erario per conto del cliente, se costui non la deve versare non è deontologicamente corretto che la richieda al cliente, in quanto in questo modo aumenterebbe di fatto la sua retribuzione senza un accordo esplicito. Seconda questione: se convenga il forfettario o il regime ordinario. Detto in anticipo che la ritenuta d'acconto non è una somma che viene detratta dal compenso del professionista ma una parte di tasse che viene versata dal cliente per conto del professionista stesso che a fine anno la conguaglierà con la cifra totale da versare a titolo di tasse (IRPEF), la valutazione su quale regime fisclae applicare è una valutazione che dovrà fare il contribuente ( il professionista) sulla base dell'IRPEF che andrebbe a pagare nell'uno o nell'altro caso valutando la differenza delle aliquote tra i due regime, la base di calcolo (per il forfettario) e la convenienza a portare le spese in detrazione (per il regime ordinario. Stesso discorso per quanto riguarda i contributi INPS: si versano nei 2 regimi con la stessa aliquota sul reddito netto ma bisogna valutare se il reddito netto convenga calcolarlo applicando il coefficiente di redditività (regime forfettario) o con la detrazione delle spese (regime ordinario). Da considerare infine che tale ultima distinzione potrebbe essereconsiderata irrilevante in quanto essendo contributi pensionistici in regime di capitalizzazione CONTRIBUTIVA, il versamento di un maggiore importo dovrebbe TEORICAMENTE determinare un un conseguente aumento dell'assegno pensionistico percepibile a suo tempo.