#1 Inviato 15 Novembre, 2013 In un Condominio due ex coniugi sono comproprietari di un appartamento, ma poiché i loro rapporti sono molto tesi comunicano tra loro solo tramite avvocati. In assemblea partecipa regolarmente la moglie, che abita nell'immobile. Al marito, invece, viene inviata la convocazione ma non la ritira, in quanto all'ultimo recapito conosciuto (e dove ha ancora la residenza) in realtà non abita più; lo stesso per il verbale. Nessuno sa dove attualmente è domiciliato. Il voto della moglie, che partecipa sempre all'assemblea ovviamente senza alcuna delega da parte del marito visto che non solo non si parlano ma nemmeno sa dov'è, è valido o potrebbero sorgere problemi se l'altro coniuge, ad un certo punto, decidesse di intromettersi? Quando lei dice "di votare solo per se stessa" non conoscendo il punto di vista dell'ex marito, conviene soprassedere o come è meglio comportarsi? Specifico che lei mi ha chiesto di intestarle tutte le spese e che le ha sempre regolarmente pagate (ordinarie e straordinarie). Grazie
#2 Inviato 15 Novembre, 2013 Quando lei dice "di votare solo per se stessa... --------------------------------------------------------------------- Anch'io non capisco la battuta. Per il resto è tutto a posto,compresa la sola presenza della signora. Non sai che quando un'immobile ha più proprietari,solo 1 ha il diritto di partecipare all'assemblea.
#3 Inviato 15 Novembre, 2013 Qualora un'unità immobiliare appartenga in proprietà indivisa a più persone, queste hanno diritto a un solo rappresentante nell'assemblea, che è designato dai comproprietari interessati a norma dell'articolo 1106 del codice.
#4 Inviato 15 Novembre, 2013 la signora "non vota per se stessa " ma partecipa e vota in rappresentanza della proprieta' (ovvero della comproprieta' )eventuali dissidi tra i comproprietari e' un problema interno alla comunione e non del condominio .
#5 Inviato 15 Novembre, 2013 Quando lei dice "di votare solo per se stessa ---------------------------------- vota per se stessa !!!! ma paga per due .....
#6 Inviato 15 Novembre, 2013 Sì, so che in caso di comproprietà uno solo partecipa e vota in assemblea, e ciò che esprime è valido per tutti i comproprietari. La mia domanda è un'altra: lei dichiara espressamente, davanti a tutti i condòmini, di dare un voto senza alcuna delega da parte del comproprietario (ex coniuge). Sicuramente è un problema interno alla "comunione", non nel condominio; però è anche vero che si presenta in assemblea senza alcuna "delega", e, anzi, esprime chiaramente di non averla. Il voto è valido comunque?
#7 Inviato 16 Novembre, 2013 Quella presa di posizione è solo una battuta (non tutti conoscono le leggi),comunque giusto verbalizzarlo come richiesto,ma non ha nessun valore. Certo che è valido,non ha bisogno della delega dell'ex,come comproprietario è rappresentato dall'ex moglie. Se si presentavano tutte e 2,lo sai che dovevano fare il sorteggio,in modo che 1 rimaneva in assemblea e l'altro uscire o chiedere hai presenti di essere autorizzarlo a rimanere ma senza diritto di voto e interventi. Più tosto,fatti dire il recapito del marito da poter inviare le convocazioni e quant'altro.
#8 Inviato 16 Novembre, 2013 Comunicazioni e verbale vengono inviate al marito dove ha la residenza, che è l'ultimo recapito conosciuto. Ufficiosamente si sa che non è più lì, e infatti le raccomandate ritornano per compiuta giacenza, ma nessuno sa dove sia andato, tantomeno la moglie; forse solo il suo avvocato, che però non è stato per nulla collaborativo dicendo che il suo mandato riguarda solamente la separazione e quindi non ha nessun'altra competenza. Capisco che l'avvocato non può violare la privacy se vuole nascondersi al mondo, ma quando l'ho contattato si trattava solamente di dirgli che lo stavo cercando e se poteva per favore telefonarmi; quindi nulla di che, ma si è rifiutato anche se era una piccola richiesta senza implicazioni né ulteriore lavoro per lui. Quindi le comunicazioni vengono inviate all'indirizzo di residenza ufficiale, per cui da questo punto di vista è tutto regolare.