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Esercizio contabile di impugnazione del risarcimento assicurativo

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Un saluto a tutti (neutro). Ho il problema esposto nel titolo e sarei grato a chi volesse darmi delle dritte per risolverlo.

    Nel 2016, un gruppo di condòmini serviti dallo stesso contatore acqua "ufficiale" si accorge di una grave perdita a valle di questo; viene informata la Compagnia di Assicurazione del condominio, si sostituisce una parte delle condotte e i condòmini coinvolti pagano l'impresa (circa 2500 € a testa), sempre nello stesso 2016.

    Nel 2018, uno dei condòmini vende e subentra un nuovo proprietario.    

    Nel 2019 si arriva ad un primo accordo economico con l'Assicurazione per il risarcimento dalle spese sostenute, importo che, però, non ci viene accreditato.

    Nel 2020 sorgono problemi e il primo accordo lascia il posto ad un secondo accordo, peggiorativo, però, finalmente, il risarcimento arriva, sul ccb del condominio.

    L'Amministratore trattiene sul ccb i soldi del risarcimento finché, nel 2021, l'Assemblea gli ordina di accreditarli ai condòmini, cosa che viene fatta nello stesso 2021.

    Ora sorge la domanda: la quota parte del risarcimento avuto dall'Assicurazione spetta al nuovo proprietario, subentrato nel 2018, oppure al precedente proprietario, che aveva pagato nel 2016 e che, stipulando la compravendita,  non sapeva ancora esattamente quanto avrebbe avuto dall'Assicurazione?

    In altri termini, di contabilità, l'indennizzo avuto dall'Assicurazione per il danno e la spesa subìti, va messo in competenza dell'esercizio 2016, che è quello in cui si è rivelato il danno, si è attivata l'Assicurazione e si è pagata la riparazione?

    Oppure, l'indennizzo va esposto come competenza dell'esercizio 2020, perché in quell'anno l'Assicurazione ha pagato?

    Io penserei di porre l'analogia con quanto avviene per gli esborsi, per i quali la competenza è dell'anno in cui è avvenuto l'impegno di spesa e non quello in cui si sono fatti i lavori, né quello in cui è stata pagata l'impresa.  Ciò, in particolare, per avere chiari i rapporti economici fra vecchio e nuovo proprietario. 

    Per questa analogia, io penserei più corretto se la competenza del risarcimento fosse assegnata all'anno 2016, e quindi l'indennizzo fosse reso disponibile al vecchio proprietario, il quale comunque sa esattamente cosa dice il contratto sottoscritto col subentrante, con il quale potrà confrontarsi.

     Quando parlo di competenza per il 2016 o per il 2020, intendo che, nei due Registri di Contabilità 2020 e 2021, accanto alla registrazione dell'accredito dall'Assicuratrice (2020) e alle uscite a favore dei singoli condòmini coinvolti (2021), dovrebbe essere riportato l'esercizio al quale gli importi "sono relativi".  In subordine, le annotazioni potrebbero essere messe nei due Riepiloghi finanziari, 2020 e 2021.

    Ringrazio fin d'ora chi vorrà molto cortesemente dare riscontro a questo quesito.

    

Mia opinione. 

Va inserito nell'esercizio 2020 poiché solo in tale anno c'è stata l'effettiva entrata economica nel cc del condominio. 

 

Ringrazio Giovanni Inga per il parere sulla scelta dell'anno contabile al quale imputare il risarcimento ottenuto dall'Assicurazione . 

Ne terrò buon conto. 

Buona giornata e Buona Pasqua 

Civis dice:

Ora sorge la domanda: la quota parte del risarcimento avuto dall'Assicurazione spetta al nuovo proprietario, subentrato nel 2018, oppure al precedente proprietario, che aveva pagato nel 2016 e che, stipulando la compravendita,  non sapeva ancora esattamente quanto avrebbe avuto dall'Assicurazione?

La somma spetta al vecchio proprietario in quanto ha provveduto ad anticipare le somme per l'intervento di ripristino.

Civis dice:

In altri termini, di contabilità, l'indennizzo avuto dall'Assicurazione per il danno e la spesa subìti, va messo in competenza dell'esercizio 2016, che è quello in cui si è rivelato il danno, si è attivata l'Assicurazione e si è pagata la riparazione?

    Oppure, l'indennizzo va esposto come competenza dell'esercizio 2020, perché in quell'anno l'Assicurazione ha pagato?

    Io penserei di porre l'analogia con quanto avviene per gli esborsi, per i quali la competenza è dell'anno in cui è avvenuto l'impegno di spesa e non quello in cui si sono fatti i lavori, né quello in cui è stata pagata l'impresa.  Ciò, in particolare, per avere chiari i rapporti economici fra vecchio e nuovo proprietario. 

    Per questa analogia, io penserei più corretto se la competenza del risarcimento fosse assegnata all'anno 2016, e quindi l'indennizzo fosse reso disponibile al vecchio proprietario, il quale comunque sa esattamente cosa dice il contratto sottoscritto col subentrante, con il quale potrà confrontarsi.

     Quando parlo di competenza per il 2016 o per il 2020, intendo che, nei due Registri di Contabilità 2020 e 2021, accanto alla registrazione dell'accredito dall'Assicuratrice (2020) e alle uscite a favore dei singoli condòmini coinvolti (2021), dovrebbe essere riportato l'esercizio al quale gli importi "sono relativi"

Credo che la sua ricerca sia quella di una rappresentazione contabile veritiera, chiara e comprensibile da parte di chiunque, quindi do per scontato la corretta redazione dei rendiconti dal 2016 al 2020 comprensivi di nota sintetica esplicativa della gestione, ovviamente con l'indicazione della pratica assicurativa ancora in corso. In questo caso, visto che il pagamento dell'indennizzo da parte dell'assicurazione non è avvenuto nell'esercizio di competenza, è sufficiente inserire in rendiconto una voce tipo "indennizzo assicurativo esercizi precedenti". L'approfondimento di tale voce, ovviamente, sarà fatto nella nota sintetica per chiarire il tutto.
Per quanto riguarda il rendiconto del 2021, cioè l'anno in cui l'assemblea ha deliberato l'accredito a chi nel 2016 ha anticipato le somme, si potrebbe inserire l'evento di accredito (per una questione di continuità) nella nota sintetica esplicativa tra i fatti rilevanti verificatosi nel corso dell'esercizio (visto anche il coinvolgimento di un soggetto ormai terzo).
Nel registro di contabilità, contenente tutti i movimenti in ordine cronologico, si troverà la descrizione delle operazioni unitamente a importo, destinatario del pagamento ecc.

 

Questa è solo la mia opinione dato che il legislatore in merito ai bilanci condominiali e alla contabilità non ha previsto una specifica forma e neanche dei principi contabili da applicare.

Ringrazio Martina_

    La posizione di Giovanni Inga la capisco, almeno in parte, nel senso che l'Assicurazione paga anche se ha solo un preventivo o una perizia sul danno e non necessariamente se il danneggiato ha pagato la riparazione; quindi l'anno del pagamento dell’indennizzo, 2020, ha una certa importanza, mentre mi sembra non essenziale che i lavori siano già stati pagati nel 2016.

   Però, mi trovo più d’accordo con Martina_ nell’attribuire l’indennizzo ai proprietari del 2016, ma per il motivo che il ristoro avviene, appunto, per un danno relativo al 2016 (prontamente segnalato all'Assicurazione) subìto dai proprietari esistenti nel 2016 dai quali, perciò, secondo me non si può prescindere come invece si farebbe attribuendo l'indennizzo al 2020.

   Secondo me, il modo più semplice e immediatamente riscontrabile per evidenziare che il danno era stato subìto dai proprietari del 2016, sarebbe stato quello di attribuire all'anno 2016, nel Registro di contabilità 2020, l'indennizzo ottenuto nel 2020, chiarendo anche, nella Nota sintetica esplicativa della gestione, perché non si intendeva girare subito l’importo ai destinatari.  L’unico motivo di attesa, secondo me, poteva essere il necessario chiarimento fra vecchio e nuovo proprietario.  Per l'utilità di mettere l'osservazione nella Nota sintetica concordo con Martina_.

   L'attribuzione al 2016 si dovrebbe ora replicare nel Registro di Contabilità 2021 per la ripartizione in accredito avvenuta nel 2021 a favore dei singoli attuali condòmini interessati e ancora con una spiegazione nella Nota sintetica per l’avvenuto chiarimento fra vecchio e nuovo proprietario, sempreché il chiarimento sia stato cercato, il che non è.

   Il tutto, comunque, per avere una contabilità veridica, completa e facilmente comprensibile da chiunque.

   Solo di passaggio accenno al fatto che l’Amministratore non ha mai redatto, in 8 anni, un Registro di Contabilità per cassa e relativo al preciso anno contabile, né alcuna Nota sintetica esplicativa della gestione e che nessun indennizzo pagato dall’Assicurazione e poi girato ai destinatari è stato mai fatto comparire nel Consuntivo, neppure come partita di giro.

   Ma questo è un altro problema.

Modificato da Civis

Dire che il risarcimento sia di competenza del precedente proprietario perché all'epoca ha contribuito ai lavori, per equità, ci potrebbe stare. Ciò, tuttavia, cozza con il fatto che egli non è più condomino quindi è un estraneo al momento in cui il condominio riceve il rimborso. 

Pertanto, l'amministratore ha solo la possibilità di consegnare la quota al nuovo proprietario sperando che si trovi un accordo tra le parti. 

Ma questo, è un'altro discorso. 

 

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