#1 Inviato 4 Maggio, 2020 Gli appartamenti in questione sono 2, uno di proprietà di mio zio (sub. 2) e uno di proprietà di mio padre (deceduto, siamo più eredi, sub. 3). L'appartamento di mio padre è affittato ad una persona. Facendo una verifica da catasto ho scoperto che le piante dei due appartamenti (che sono identici come forma, cambiano da catasto solo di 0,2 m², stesso piano) sono invertite (le piante risalgono agli anni 60). I contratti di affitto, fin dagli anni 60, sono sempre stati fatti sul sub 3. L'errore è solamente riferito alla pianta che è depositata a catasto. Il problema si pone per la successione. Come è possibile risolvere la situazione? Si può semplicemente fare una correzione al catasto oppure è necessario andare da notaio? Grazie Modificato 4 Maggio, 2020 da LaCie
#2 Inviato 6 Maggio, 2020 in tutta franchezza non è chiaro quale sia l'errore sul sub. a cui fai riferimento. - che i due sub differiscono di 0.20 mq ? oppure - che il sub 3 è invertito rispetto al sub 2 ? oppure cosa ?????
#3 Inviato 6 Maggio, 2020 Il problema è relativo alle piante che sono depositate a catasto. Le piante sono invertite, ovvero la pianta del sub. 2 è associata al sub. 3 e viceversa.
#4 Inviato 6 Maggio, 2020 non chiarisce la situazione cosa si intende con <la pianta del sub. 2 è associata al sub. 3 e viceversa.> se le piante catastali corrispondono al titolo edilizio oppure corrispondono alla legittimità edilizia conseguita successivamente, allora non vi sono anomalie. Per ogni buon conto sarebbe opportuno consultare un tecnico professionista; ing oppure Arch Modificato 6 Maggio, 2020 da marcanto
#5 Inviato 6 Maggio, 2020 Provo a spiegarmi meglio. Mio padre risultava essere proprietario del sub. 3; noi eredi abbiamo fatto una verifica a catasto, per fare la successione, e abbiamo scoperto che al sub. 3 è depositata la planimetria di mio zio. Di conseguenza, andando a verificare a catasto le proprietà di mio zio, lui possiede sì il sub. 2 ma la planimetria associata al sub. 2 risulta essere quella dell'appartamento di mio padre. Le uniche piante che possediamo dei 2 appartamenti sono queste prese da catasto.
#6 Inviato 6 Maggio, 2020 ok, ora è chiaro il contesto. l'immobile è degli anni 60, ma questo non esclude che il comune in quella data fosse già dotato di uno strumento edilizio e urbanistico. quindi supponendo che vi era uno strumento urbano si deve verificare se l'immobile sia stato edificato in modo legittimo, ossia dietro richiesta di regolare titolo edilizio. se il comune non aveva strumento urbano, di sicuro se ne sarà dotato negli anni successivi.......e se l'immobile è stato modificato o ristrutturato nel seguito, si deve verificare che gli interventi siano stati sempre assentiti da regolare autorizzazione edilizia. insomma si deve prima controllare che l'immobile sia legittimato poi, premesso che il catasto non è comprovante, gli elaborati catastali devono essere conformi al titolo edilizio ( di costruzione iniziale e per gli interventi fatti successivamente) per questo è importante verificare la sussistenza della illegittimo edilizia del immobile.......poi ancora in ultimo lo stato di fatto deve essere conforme al titolo edilizio, eventuale, e alla situazione catastale. se collima il tutto titolo edilizio > catasto > stato di fatto ......per risolvere il problema che indichi si deve ripresentare le planimetrie catastali dei due immobili con nota: correzione planimetrica. Ma per fare tutto questo torna quanto ti dicevo prima > Per ogni buon conto sarebbe opportuno consultare un tecnico professionista; ing oppure Arch Non puoi procedere senza l'ausilio di un tecnico.