#1 Inviato 29 Ottobre, 2013 buongiorno a tutti. possiedo un appartamento in condominio avente una veranta regolarmente condonata anni fa che é situata tra le due camere da letto (una media e l'altra matrimoniale) e il giardino privato: questa veranda dalla parte delle camere ha una parete formata da mattoni forati con una intercapedine (non risulta essere portante quindi volendo puo essere demolita) e dalla altra ovviamente lato giardino c é nella parte inferiore un muro alto circa un metro e al disopra fino al soffitto c è questa benedetta veranda in vetro e alluminio. sarebbe mia intenzione abbattere il muro che separa camere e veranda per creare un ambiente unico e avere di conseguenza due camere piu ampie ma di conseguenza vorrei abbattere anche la veranda di alluminio per crearvi una parete in muratura laciando una apertura per le due finestre. considerando che questa veranda si affaccia sulla strada principale e quindi a vista e inoltre tutti li altri condomini hanno o il terrazzo aperto o la veranda uguale o simile alla mia secondo voi avro difficolta a effettuare questa modifica ? a chi dovrei rivolgermi ? l' amministratore a questa mia richiesta deve porre all'attenzione dei vari condomini questo fatto e se si ci vorrebbe l'unanimita o la maggioranza ? grazie e saluti.
#2 Inviato 29 Ottobre, 2013 ciao devi fare richiesta all'amministratore di mettere all'ordine del del giorno la tua richiesta di variazione estetica della facciata se la cubatura della veranda è già tua ( il condono non ha sanato eventuali diritti dei condomini, salvo completo disinteresse per oltre 20 anni), oltrimenti devi anche chiedere di acquisira la cubatura, acquisizione che può anche non esserti concessa e potrebbe anche essere onerosa.
#3 Inviato 29 Ottobre, 2013 Per le variazioni edilizie sarà bene affidarsi ad un tecnico abilitato, che effettuerà il progetto da proporre e far approvare al Comune e le relative modifiche al catasto (DOCFA se non erro) Per quanto riguarda il condominio, se la veranda già esiste, non vedo quali permessi devi chiedere al condominio, anzi secondo me è sufficiente il procedimento che avevo espresso in precedenza.
#4 Inviato 29 Ottobre, 2013 caro camillo per quanto riguarda il fatto di fare richiesta all amministratore per effettuare tale opera é ovvio ma il problema è che i condomini sono tanti (ben 59) e sicuramente qualcuno rompera le scatole ma tieni conto che la veranda che è stata regolarmente condonata e pagati i vari oneri è di mia esclusiva proprieta anche perche si affaccia subito sul mio giardino privato.
#5 Inviato 29 Ottobre, 2013 io nella mia ignoranza credo che sia necessario il consenso condominiale anche perche si tratta di una facciata esterna che da sulla via principale di accesso dove inoltre tutti li altri condomini hanno la veranda come la mia o il terrazzo aperto e quindi creerei un cambiamento della morfologia del fabbricato.
#6 Inviato 29 Ottobre, 2013 Una richiesta riguardante il decoro all'assemblea può essere valida ma non risolutiva in quanto ci potrebbe essere sempre qualcuno dei condomini che si rivolgerà al Giudice per una lesione, a parer suo della facciata, in pratica per non turbare nessuno dovresti ottenere l'unanimità dei consensi, per cui secondo il mio parere è meglio avvisare l'assemblea che sarà modificata la veranda ma non chiedere permessi; In materia di condominio di edifici, il codice civile, nel riferirsi quanto alle sopraelevazioni (art. 1127, comma terzo, cod. civ.), all' aspetto architettonico dell'edificio e, quanto alle innovazioni (art. 1120, comma secondo, cod. civ.), al decoro architettonico dello stesso, adotta nozioni di diversa portata, intendendo per aspetto architettonico la caratteristica principale insita nello stile architettonico dell' edificio, sicchè l'adozione, nella parte sopraelevata, di uno stile diverso da quello della parte preesistente comporta normalmente un mutamento peggiorativo dell'aspetto architettonico complessivo, percepibile da qualunque osservatore. La relativa indagine, condotta in stretta correlazione con la visibilità dell'opera con l'esistenza di un danno economico valutabile, è demandata al giudice di merito, il cui apprezzamento sfugge al sindacato di legittimità, se congruamente motivato, senza comportare l'obbligo di una espressa motivazione sulla sussistenza del pregiudizio economico, quando questo è da ritenersi insito in quello estetico, in conseguenza della gravità di quest'ultimo. (Corte di Cassazione, sez. Il, 22 gennaio 2004, n. 1025)