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bud

Ecobonus 110% - quello che mi sfugge e la parte pecuniaria in particolare la cessione del credito

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Buona giornata a tutti, dell'ecobonus ho capito che riguarda alcune tipologie di lavoro, ed e vincolato al miglioramento di 2 classi energetiche, quello che mi sfugge e la parte pecuniaria in particolare la cessione del credito, in pratica se il condominio deve pagare 100.000.   € come funziona ,chi effettivamente tira fuori i soldi

bud dice:

Buona giornata a tutti, dell'ecobonus ho capito che riguarda alcune tipologie di lavoro, ed e vincolato al miglioramento di 2 classi energetiche, quello che mi sfugge e la parte pecuniaria in particolare la cessione del credito, in pratica se il condominio deve pagare 100.000.   € come funziona ,chi effettivamente tira fuori i soldi

In sostanza chi acquista il credito paga.

La ditta che esegue il lavoro emette fattura per € 100.000,00, a questo punto il condomìnio cede (vende) il credito: se lo cede alla ditta, si vedrà scontare l'intero importo e quindi la fattura avrà totale zero; se lo cede ad altri (banche, assicurazioni, persone fisiche, finanziarie....) l'importo della vendita (€ 100.000,00) servirà a pagare il lavoro.

Chi acquista il credito lo utilizzerà per compensare le proprie imposte sul reddito; lo Stato incrementa i posti di lavoro e il Pil....e tutti vissero felici e contenti. (credo poco alla considerazione della rispercussione sullo Stato, ma questo è il risultato auspicato)

Danielabi dice:

In sostanza chi acquista il credito paga.

La ditta che esegue il lavoro emette fattura per € 100.000,00, a questo punto il condomìnio cede (vende) il credito: se lo cede alla ditta, si vedrà scontare l'intero importo e quindi la fattura avrà totale zero; se lo cede ad altri (banche, assicurazioni, persone fisiche, finanziarie....) l'importo della vendita (€ 100.000,00) servirà a pagare il lavoro.

Chi acquista il credito lo utilizzerà per compensare le proprie imposte sul reddito; lo Stato incrementa i posti di lavoro e il Pil....e tutti vissero felici e contenti. (credo poco alla considerazione della rispercussione sullo Stato, ma questo è il risultato auspicato)

Premetto che di queste questioni non mi sono mai interessato e non è nemmeno un caso in cui si troverà il mio condominio per cui non dovrò nemmeno approfondire ne con la mia banca ne con il mio commercialista ma il  dubbio che mi sono posto è:

"si può fare tutto sulla carta senza anticipare un centesimo" come credo di aver capito che intende la maggior parte dei forumisti che viene a chiedere informazioni sulle decine di discussioni aperte al riguardo?

Ad esempio, per vendere un credito alla banca, non lo si deve prima maturare?

Non occorre prima fare il lavoro e poi la banca che concederà il credito dovrà verificare che il credito sia esigibile e che non sia disconosciuto da ADE?

E se si tratta di lavori di qualche centinaia di migliaia di euro, si può pensare che un'impresa anticipi tutto il lavoro in attesa che il condominio incassi il credito girato alla banca per pagare il fornitore (con il rischio che il credito non venga riconosciuto)?

Leonardo53 dice:

E se si tratta di lavori di qualche centinaia di migliaia di euro, si può pensare che un'impresa anticipi tutto il lavoro in attesa che il condominio incassi il credito girato alla banca per pagare il fornitore (con il rischio che il credito non venga riconosciuto)?

la cessione del credito è stata già praticata con l'ecobonus, ora la detrazione si è alzata, il meccanismo è rimasto lo stesso.

Sino ad ora sono state soprattutto le cosidette Esco (Energy Service Company) ad acquisire i crediti, e le Esco propongono di farsi carico dell'intervento e di diventare fornitori dell'energia del condomìnio.

Non so quali garanzie chiedano le banche o le finanziarie o le assicurazioni, essendo interessata alla questione sto cercando acquirendi di credito, sino ad ora ho ricevuto diversi no e un forse, confido nel forse così avro' chiari anche i termini di cessione del credito.

Penso anche che le ditte che acconsentono di scontare il credito abbiano già accordi per cederlo, sicuramente nessuno si muoverà alla cieca.

 

Leonardo53 dice:

Premetto che di queste questioni non mi sono mai interessato e non è nemmeno un caso in cui si troverà il mio condominio per cui non dovrò nemmeno approfondire ne con la mia banca ne con il mio commercialista ma il  dubbio che mi sono posto è:

"si può fare tutto sulla carta senza anticipare un centesimo" come credo di aver capito che intende la maggior parte dei forumisti che viene a chiedere informazioni sulle decine di discussioni aperte al riguardo?

Ad esempio, per vendere un credito alla banca, non lo si deve prima maturare?

Non occorre prima fare il lavoro e poi la banca che concederà il credito dovrà verificare che il credito sia esigibile e che non sia disconosciuto da ADE?

E se si tratta di lavori di qualche centinaia di migliaia di euro, si può pensare che un'impresa anticipi tutto il lavoro in attesa che il condominio incassi il credito girato alla banca per pagare il fornitore (con il rischio che il credito non venga riconosciuto)?

Hai individuato uno dei punti più fragili del meccanismo: qualcuno deve anticipare i soldi fino a quando si matura il credito fiscale e questo risulta cedibile.

Nel caso dello sconto in fattura sarà la ditta, nel caso della cessione sarà il condominio, che però non avrà la disponibilità necessaria.

Dovrà quindi o convincere la ditta a non chiedere anticipi e sal, o trovare un finanziamento bancario, con tutte le problematiche del caso anche se grazie alla prospettiva del rientro entro breve con la cessione del credito, le banche saranno sicuramente più disponibili.

Modificato da condo77
condo77 dice:

qualcuno deve anticipare i soldi fino a quando si matura il credito fiscale e questo risulta cedibile.

Con un progetto approvato, (abilitazioni comunali, ditta, costi, ecc. ecc.) è possibile (teoricamente perchè è sempre necessaria la disponibilità della controparte) redigere un contratto di cessione; dal progetto sono evidenti le lavorazioni da porre in essere, quindi è già possibile stabilire la percentuale di detrazione che sarà applicata, di conseguenza l'importo che si potrà incassare dall'acquirente del credito.

Si tratta di un normale contratto, presumibilmente sarà possibile contrattare anticipi a favore della ditta, è quanto potrò appurare non appena qualcuno si dimostrerà interessato all'acquisto del credito.

Penso che, salvo interventi veramente molto onerosi, non sia necessario il prefinanziamento, altrimenti la maggiora parte dei condomìni non si convincerebbe ad intervenire neppure con la prospettiva di vedersi rimborsare tutto.

Danielabi dice:

Con un progetto approvato, (abilitazioni comunali, ditta, costi, ecc. ecc.) è possibile (teoricamente perchè è sempre necessaria la disponibilità della controparte) redigere un contratto di cessione; dal progetto sono evidenti le lavorazioni da porre in essere, quindi è già possibile stabilire la percentuale di detrazione che sarà applicata, di conseguenza l'importo che si potrà incassare dall'acquirente del credito.

Si tratta di un normale contratto, presumibilmente sarà possibile contrattare anticipi a favore della ditta, è quanto potrò appurare non appena qualcuno si dimostrerà interessato all'acquisto del credito.

Penso che, salvo interventi veramente molto onerosi, non sia necessario il prefinanziamento, altrimenti la maggiora parte dei condomìni non si convincerebbe ad intervenire neppure con la prospettiva di vedersi rimborsare tutto.

Quello che tu descrivi è molto realistico e sensato, ma si tratta appunto di un prefinanziamento, o a favore della ditta esecutrice o a favore del committente.

La convenienza di farlo all'uno o all'altro dipenderà anche dalle rispettive dimensioni: un general contractor che fattura milioni di euro avrà più facilità di un piccolo condominio, un grosso condominio con qualche centinaio di u.i., magari in centro città con buoni volumi di compravendite degli appartamenti / uffici, avrà più facilità della piccola ditta con bilancio già "tirato", sopratutto se le u.i. sono libere da ipoteca.

condo77 dice:

Quello che tu descrivi è molto realistico e sensato, ma si tratta appunto di un prefinanziamento, o a favore della ditta esecutrice o a favore del committente.

La convenienza di farlo all'uno o all'altro dipenderà anche dalle rispettive dimensioni: un general contractor che fattura milioni di euro avrà più facilità di un piccolo condominio, un grosso condominio con qualche centinaio di u.i., magari in centro città con buoni volumi di compravendite degli appartamenti / uffici, avrà più facilità della piccola ditta con bilancio già "tirato", sopratutto se le u.i. sono libere da ipoteca.

Infatti ritorniamo al solito problema già evidente con il "normale" ecobonus: la cessione del credito sarà realistica solo verso "grandi" realtà, i piccoli medi artigiani potranno portare a casa le briciole oppure sperare di lavorare per i "grandi".

Le Esco propongono contratti all inclusive: ti rifaccio a mie totali spese l'impianto di riscaldamento, mi tengo il credito (65/70/75%), il rimanente me lo paghi a rate e ti fornisco anche la materia prima, gas o elettricità.

In sostanza il finanziamento è la Esco a sottoscriverlo e a "ribaltarlo" in parte sul condomìnio.

Ora non so come e se ci saranno variazioni, lo scrivo per l'ennesima volta: sto cercando acquirenti del credito e non ne trovo, direi che il problema è risolto alla radice!

Spero di acchiappare qualche buon'anima che acquisisce il credito (sto tentando con banche e assicurazioni, le imprese, di piccole dimensioni, si sono messe a ridere...) così poi capiro' meglio come possano funzionare queste cessioni. Ma ho qualche dubbio che  si verificherà lo shock in positivo del rilancio dei lavori....

Danielabi dice:

Infatti ritorniamo al solito problema già evidente con il "normale" ecobonus: la cessione del credito sarà realistica solo verso "grandi" realtà, i piccoli medi artigiani potranno portare a casa le briciole oppure sperare di lavorare per i "grandi".

Le Esco propongono contratti all inclusive: ti rifaccio a mie totali spese l'impianto di riscaldamento, mi tengo il credito (65/70/75%), il rimanente me lo paghi a rate e ti fornisco anche la materia prima, gas o elettricità.

In sostanza il finanziamento è la Esco a sottoscriverlo e a "ribaltarlo" in parte sul condomìnio.

Ora non so come e se ci saranno variazioni, lo scrivo per l'ennesima volta: sto cercando acquirenti del credito e non ne trovo, direi che il problema è risolto alla radice!

Spero di acchiappare qualche buon'anima che acquisisce il credito (sto tentando con banche e assicurazioni, le imprese, di piccole dimensioni, si sono messe a ridere...) così poi capiro' meglio come possano funzionare queste cessioni. Ma ho qualche dubbio che  si verificherà lo shock in positivo del rilancio dei lavori....

Anch'io sto prendendo contatti e le mie esperienze non sono molto diverse delle tue.

Penso però che appena partiranno alcune cessioni pilota e si vedrà che funzioneranno, il meccanismo si metterà in moto.

Quando in gioco ci sono i miliardi, si trovano le soluzioni. 🙂

SISSIFI dice:

Scusate ma il decreto attuativo è uscito già?

 

magari! No, e niente di piu' facile che ci voglia tempo....

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