#1 Inviato 22 Settembre, 2021 Buongiorno a tutti, combatto da anni con il problema dei rumori provenienti da vicini confinanti e ho maturato un'ampia conoscenza in merito. In passato, durante i periodi più problematici, mi sono anche rivolta a studi legali e sono riuscita, seppur temporaneamente a risolvere il problema. Mi è sempre rimasto però un dubbio che spero di poter chiarire per affrontare in futuro il problema da un'altra prospettiva. Il mio caso è particolare perché, oltre ad essere causato da una categoria molto difficile di vicini (gruppi di studenti che cambiano spesso), è esacerbato dalle condizioni architettoniche del mio appartamento. La mia unica camera da letto (il mio appartamento è piccolo e non sarebbe possibile spostare il letto in altre stanze) è quasi interamente rientrante all'interno della casa dei vicini, confinando infatti su due pareti (il loro ingresso e il loro salone, quindi le stanze più rumorose). Una terza parete confina con il loro balcone, altro ambiente da cui arrivano le immissioni rumorose, sebbene in forma più lieve. Considerando che le pareti di confine sono costituite dai classici 10 centimetri di foratini, la situazione è piuttosto drammatica. Inutile precisare che un simile contesto strutturale rende invadenti perfino i rumori normali, figuriamoci i rumori provenienti da feste, cene, musica o tv ad alto volume o in generale la routine quotidiana di studenti che vivono la notte molto più di noi lavoratori. Importante precisare che né la mia famiglia (da cui ho ereditato l'appartamento) né i proprietari dell'appartamento a fianco erano consapevoli della situazione architettonica al momento dell'acquisto dei rispettivi appartamenti, ma l'abbiamo tutti quanti scoperta una volta entrati. Come sempre accade, le agenzie immobiliari forniscono planimetrie dei singoli appartamenti, ma è molto difficile farsi un'idea della struttura dell'intera colonna o degli appartamenti a fianco. Sicuramente entrambe le famiglie coinvolte peccarono di ingenuità. Parliamo in ogni caso di acquisti di 25 anni fa. Un'altra precisazione importante è che, a mie spese, anni fa (ovvero quando i vicini iniziarono ad affittare l'appartamento a studenti), ho fatto insonorizzare le due pareti confinanti in maniera professionale, ottenendo un abbattimento dei rumori, a mio avviso di circa il 30%. Esempi di rumori che sentivo perfettamente prima dell'insonorizzazione da parte mia: notifiche whatsapp, rumore di passi, sbadigli e addirittura il clic dei loro interruttori della luce. Questi rumori più lievi sono stati fortunatamente abbattuti con l'insonorizzazione. Il problema permane su quella gamma di rumori a confine tra l'ordinario e lo straordinario, come ad esempio la classica tv a volume medio, ma in orari come mezzanotte o l'una, o il vocio da cene con amici. Rumori che, in appartamenti strutturati meglio (dove ad esempio la parete confinante sia solo una, o dove la camera da letto confini magari con un'altra camera, anziché con un salone) sarebbero tollerabili o quasi impercettibili, ma nel mio caso rendono impossibile il sonno. Sto pensando di iniziare un percorso di querela civile con la speranza di costringere i vicini ad insonorizzare a loro volta le loro pareti. Ho studiato a fondo quali sono gli elementi che un giudice di pace prende in considerazione quando si tratta di rumori ( intensità, orario, frequenza, insistenza, natura dei rumori, ecc). Ed eccoci alla mia domanda: in caso io intraprendessi di nuovo la strada legale, la situazione architettonica verrebbe presa in considerazione? La struttura dei due appartamenti potrebbe giovare a mio favore, oppure al contrario sfavorirmi nel momento in cui ho scelto di vivere nel suddetto appartamento conoscendone le problematiche? Ma, d'altro canto, le problematiche coinvolgono anche l'appartamento confinante, pertanto non dovrebbero indurre gli inquilini a comportamenti maggiormente sensibili? L'aver insonorizzato le mie pareti potrebbe essere un altro elemento a mio favore (esempio: prova tangibile di un disagio, volontà di risolvere privatamente senza coinvolgere i vicini)? O rimane irrilevante? Ultime informazioni, non so se rilevanti o meno: - so che il contratto di affitto degli studenti con cui confino è sempre a nome di uno solo di loro, gli altri 2 (o a volte 3) sono in subaffitto. Su citofono e cassetta delle lettere è sempre rimasto il nome dei proprietari, anche se affittano da circa 7 anni; - non vivo da sola, ma con il mio compagno, che per lavoro si deve alzare alle 6 di mattina, spesso anche il sabato; - per motivi personali non possiamo trasferirci altrove. Mi rendo conto che la richiesta è molto tecnica e specifica ma grazie in anticipo a chi saprà/vorrà dare un contributo!
#2 Inviato 22 Settembre, 2021 Secondo il mio parere, sottolineo da non esperto, in una causa di questo tipo viene presa in considerazione l'emissione sonora indipendentemente dalla configurazione dell'appartamento. Se da una perizia questa risulta superare le normali soglie di tollerabilità hai ragione altrimenti no. Differentemente se questi studenti infastidiscono non solo te ma anche altre persone del condominio allora potreste fare causa comune e sarebbe valutato il disturbo al condominio (soprattutto nelle ore notturne) indipendentemente dai decibel emessi o dalle perizie che potrebbero anche non essere necessarie. Procedendo da sola invece dovrai richiedere la perizia ed è chiaro che avendo tu insonorizzato la tua stanza da letto la misurazione ne sarà inficiata e non so come in tal senso ci si regolerà processualmente. Costringerli a coibentare però faccio fatica a credere sia possibile, al più sarà stabilito un risarcimento danni poi saranno loro a decidere se smetterla con i festini, coibentare o perseverare... Infine il fatto che potrebbero essere studenti con contratto in nero e pure con probabile subaffitto (da quello che lasci intendere) non ti avvantaggia se non per il fatto che potresti contattare il proprietario e fare le tue rimostranze facendogli chiaramente capire che se non la smettono sei pronta a trascinarli in causa con tutto quello che comporta. Magari di fronte allo scenario di un processo il proprietario, se veramente non ha tutte le carte in regola, preferirà intervenire pesantemente con i suoi affittuari a scanso di eventuali problemi. Modificato 22 Settembre, 2021 da angus 1
#3 Inviato 22 Settembre, 2021 Ciao, grazie della risposta! In questi anni ho capito che è inutile coinvolgere gli studenti affittuari poiché cambiano spesso. Devo dire che i gruppi che si sono avvicendati sono stati tutti mediamente rumorosi e cafoni, ma non si può generalizzare perché abbiamo avuto sia ragazzi normali a cui al massimo ogni tanto dovevamo bussare per far abbassare la televisione, sia individui violenti che organizzavano piccoli rave in appartamento alle 4 di notte e hanno tentato di spingermi giù dalle scale e picchiare mia madre (tanti interventi della polizia, alla fine querelati). In ogni caso non si fa in tempo a vincere la battaglia con un gruppo, che il gruppo si scioglie e in pochi mesi arrivano nuovi affittuari con cui bisogna iniziare tutto da capo, a partire dalla prima presentazione amichevole in cui io e il mio compagno spieghiamo che praticamente dormiamo all'interno di casa loro. Noi in questa casa dovremo vivere per tutta la vita, quindi la strategia deve essere a lungo termine e coinvolgere i proprietari. Il mio obiettivo non è né ottenere soldi né vendicarmi, ma solo quello di poter continuare a vivere nel mio appartamento e condurre una vita normale, per questo punto all'insonorizzazione completa e non al risarcimento per danni biologici. So che è una strada folle, ma cinicamente penso che, dato che non ho problemi economici e posso sicuramente permettermi avvocati di gran lunga migliori dei vicini, tentar non nuoce. Può sembrare un discorso meschino ma non mi vergogno a farlo visto che ho sempre subìto e voglio rivendicare solo il mio diritto al sonno e a poter andare al lavoro. 1
#4 Inviato 22 Settembre, 2021 Ho dimenticato di precisare che i proprietari naturalmente sanno tutto poiché sono già stati in passato diffidati da me durante la convivenza con il gruppo peggiore (quello dei festini e delle violenze sulle scale, dove per l'appunto diffidammo i proprietari e denunciammo l'aggressore). Ma ogni volta che subentra un gruppo nuovo loro si guardano bene dallo spiegare ai nuovi ragazzi la situazione acustica, altrimenti affitterebbero con molta più difficoltà. Quindi è come se ogni volta lo storico dei rumori venisse cancellato.
#5 Inviato 22 Settembre, 2021 DavidBowieSC dice: Ciao, grazie della risposta! In questi anni ho capito che è inutile coinvolgere gli studenti affittuari poiché cambiano spesso. Devo dire che i gruppi che si sono avvicendati sono stati tutti mediamente rumorosi e cafoni, ma non si può generalizzare perché abbiamo avuto sia ragazzi normali a cui al massimo ogni tanto dovevamo bussare per far abbassare la televisione, sia individui violenti che organizzavano piccoli rave in appartamento alle 4 di notte e hanno tentato di spingermi giù dalle scale e picchiare mia madre (tanti interventi della polizia, alla fine querelati). In ogni caso non si fa in tempo a vincere la battaglia con un gruppo, che il gruppo si scioglie e in pochi mesi arrivano nuovi affittuari con cui bisogna iniziare tutto da capo, a partire dalla prima presentazione amichevole in cui io e il mio compagno spieghiamo che praticamente dormiamo all'interno di casa loro. Noi in questa casa dovremo vivere per tutta la vita, quindi la strategia deve essere a lungo termine e coinvolgere i proprietari. Il mio obiettivo non è né ottenere soldi né vendicarmi, ma solo quello di poter continuare a vivere nel mio appartamento e condurre una vita normale, per questo punto all'insonorizzazione completa e non al risarcimento per danni biologici. So che è una strada folle, ma cinicamente penso che, dato che non ho problemi economici e posso sicuramente permettermi avvocati di gran lunga migliori dei vicini, tentar non nuoce. Può sembrare un discorso meschino ma non mi vergogno a farlo visto che ho sempre subìto e voglio rivendicare solo il mio diritto al sonno e a poter andare al lavoro. Vuoi passare la vita a fare cause su cause che non porteranno a nulla? Ho capito che non hai intenzione a cambiare casa, ma passerai la vita fra processi e legali. Può darsi che il proprietario della casa, si stuffera' delle tue cause, ma se lui affitta, non gli frega nulla, di spiegare il regolamento condominiale e gli orari di silenzio. A lui interessa riscuote affitto e basta. Esperienza personale.
#6 Inviato 22 Settembre, 2021 Elenatosi dice: Vuoi passare la vita a fare cause su cause che non porteranno a nulla? Ho capito che non hai intenzione a cambiare casa, ma passerai la vita fra processi e legali. Hai perfettamente ragione, ma come hai scritto anche tu non ho proprio modo di cambiare casa, quindi non vedo alternative
#7 Inviato 23 Settembre, 2021 DavidBowieSC dice: Hai perfettamente ragione, ma come hai scritto anche tu non ho proprio modo di cambiare casa, quindi non vedo alternative Non potrai fare molto, perché per la Cassazione il proprietario, tranne in casi particolari, non risponde dei rumori che provengono dal suo fondo, se questo è gestito da altri. Ispirato proprio da questo post, ho scritto un rant in offtopic. La colpa è dell'art 844, scritto da cani, e che lascia troppa libertà interpretativa.