Vai al contenuto
Difio

Dubbi su gestione autonoma contabilizzazione ripartitori di calore

Salve a tutti, il mio condominio, come tanti altri si apprestano a fare visto le scadenze, sta valutando una serie di preventivi per la riqualificazione energetica avendo un impianto di riscaldamento centralizzato.

 

La gran parte delle aziende, nel proprio preventivo, prevedeva l'acquisto di un ricevitore radio usb e software per poter effettuare la lettura dei vari ripartitori e conseguente contabilizzazione in modo autonomo per il condominio (che, in quanto piccolo, non ha amministratore). Il preventivo più economico, invece, è di una società che, non fornendo alcun dispositivo/software, offre un servizio di lettura a fine stagione e seguente contabilizzazione ad un certo costo annuo per ogni appartamento.

 

Parlando con il responsabile di quest'ultima, mi è stato detto che la UNI 10200 prevede che la contabilizzazione debba essere fatta in un certo modo e che, per questo, sia molto difficile e complicato per un condominio, seppur piccolo, provvedere alla ripartizione dei costi in modo autonomo. Io inizialmente ero infatti convinto che la ripartizione venisse fatta per un 30% in base ai millesimi di proprietà (per la dispersione) e il restante 70% in base ai consumi registrati dai ripartitori. Leggendo altri thread in questa sezione, sempre che abbia capito bene, mi sono effettivamente reso conto di sbagliarmi: in sostanza se la quota variabile dipende dal consumo registrato dall'apparecchio, la quota fissa varia di anno in anno sulla base dei millesimi di riscaldamento, variabili a loro volta in funzione della potenza dei termosifoni installati nell'appartamento, dalla presenza di infissi nuovo o vecchi, dalla presenza di coibentazione delle pareti esterne etc. (pure della temperatura media della stagione fredda in quell'anno mi ha detto il tecnico di questa società).

 

In sostanza, è necessario un termotecnico che anno in anno valuti e corregga i millesimi di riscaldamento della quota fissa per poter effettuare una ripartizione a norma di legge. (il che, in caso di condomini che si rifiutassero di pagare, è senza dubbio un documento che legalmente ha il suo peso). La cosa, mi è stato detto, è anche importante perché se un condomino ristrutturasse casa installando, per esempio, infissi nuovi e isolanti termicamente vedrebbe una variazione dei propri millesimi di riscaldamento. Ho capito bene oppure qualcosa ho sbagliato?

 

Se avessi capito bene, un dubbio mi viene spontaneo: con queste normative si è quindi "obbligati" a dipendere da tecnici esterni per queste ripartizioni dei costi/aggiornamento millesimi etc.? Come mai, allora, le altre ditte forniscono il software e dispositivi per la gestione se poi questi non permetterebbero il rispetto della normativa vigente?

 

Grazie a tutti coloro che sapranno illuminarmi.

No. Non serve un termotecnico tutti gli anni. Solo il primo anno il termotecnico ti dirà quali sono le perdite di rete espressi in kilowattora (kwh). Questo valore lo detrarrai dal consumo totale letto sul ripartitore in centrale e otterrai i consumi volontari espressi in kwh. Da qui ti calcoli le % di volontario e involontario espresso in euro e lo ripartirai per la somma di quanto letto su tutti i ripartitori e otterrai il costo unitario in euro che moltiplicheraj per quanto letto su ogni singolo contabilizzatore. Foglio Excel e calcoli semplici. Se siete un piccolo condominio potete anche risparmiare sui contabilizzatori evitando quelli a lettura wifi con l'aggravio di dover entrare in ogni appartamento per leggerli manualmente

OK grazie, però qualora vengano cambiati gli infissi o gli elementi radianti è necessario aggiornare questi millesimi di riscaldamento, giusto?

 

Quindi il fatto che la quota fissa vari di anno in anno in base al clima etc. é una cosa non vera?

I calcoli vengono fatti come era l'edificio in origine. Le migliorie vanno a ridurre i consumi volontari non gli involontari tranne il caso di importanti opere di coibentazione delle parti cominci come ad esempio la coibentazione.

Si ogni anno cambia la % di consumo involontario ma in parlamento giace l'atto di governo 201 che probabilmente cambierà parecchie cose.

Salve a tutti, il mio condominio, come tanti altri si apprestano a fare visto le scadenze, sta valutando una serie di preventivi per la riqualificazione energetica avendo un impianto di riscaldamento centralizzato.

 

La gran parte delle aziende, nel proprio preventivo, prevedeva l'acquisto di un ricevitore radio usb e software per poter effettuare la lettura dei vari ripartitori e conseguente contabilizzazione in modo autonomo per il condominio (che, in quanto piccolo, non ha amministratore). Il preventivo più economico, invece, è di una società che, non fornendo alcun dispositivo/software, offre un servizio di lettura a fine stagione e seguente contabilizzazione ad un certo costo annuo per ogni appartamento.

 

Parlando con il responsabile di quest'ultima, mi è stato detto che la UNI 10200 prevede che la contabilizzazione debba essere fatta in un certo modo e che, per questo, sia molto difficile e complicato per un condominio, seppur piccolo, provvedere alla ripartizione dei costi in modo autonomo. Io inizialmente ero infatti convinto che la ripartizione venisse fatta per un 30% in base ai millesimi di proprietà (per la dispersione) e il restante 70% in base ai consumi registrati dai ripartitori. Leggendo altri thread in questa sezione, sempre che abbia capito bene, mi sono effettivamente reso conto di sbagliarmi: in sostanza se la quota variabile dipende dal consumo registrato dall'apparecchio, la quota fissa varia di anno in anno sulla base dei millesimi di riscaldamento, variabili a loro volta in funzione della potenza dei termosifoni installati nell'appartamento, dalla presenza di infissi nuovo o vecchi, dalla presenza di coibentazione delle pareti esterne etc. (pure della temperatura media della stagione fredda in quell'anno mi ha detto il tecnico di questa società).

 

In sostanza, è necessario un termotecnico che anno in anno valuti e corregga i millesimi di riscaldamento della quota fissa per poter effettuare una ripartizione a norma di legge. (il che, in caso di condomini che si rifiutassero di pagare, è senza dubbio un documento che legalmente ha il suo peso). La cosa, mi è stato detto, è anche importante perché se un condomino ristrutturasse casa installando, per esempio, infissi nuovi e isolanti termicamente vedrebbe una variazione dei propri millesimi di riscaldamento. Ho capito bene oppure qualcosa ho sbagliato?

 

Se avessi capito bene, un dubbio mi viene spontaneo: con queste normative si è quindi "obbligati" a dipendere da tecnici esterni per queste ripartizioni dei costi/aggiornamento millesimi etc.? Come mai, allora, le altre ditte forniscono il software e dispositivi per la gestione se poi questi non permetterebbero il rispetto della normativa vigente?

 

Grazie a tutti coloro che sapranno illuminarmi.

Se siete al PRIMO ANNO di contabilizzazione, vi consiglio di aspettare a rifare i millesimi di riscaldamento.

 

Infatti, entro l'anno dovrebbero uscire delle modifiche alla legge che rendono FACOLTATIVO il calcolo dei nuovi millesimi.

Per info, vedi qui:

https://www.condominioweb.com/ripartizione-spese-del-riscaldamento-condominiale-polemiche-e-perplessit%E0-nuove-modifiche.12500#ixzz46JCNg71L

Se siete al PRIMO ANNO di contabilizzazione, vi consiglio di aspettare a rifare i millesimi di riscaldamento.

 

Infatti, entro l'anno dovrebbero uscire delle modifiche alla legge che rendono FACOLTATIVO il calcolo dei nuovi millesimi.

Per info, vedi qui:

https://www.condominioweb.com/ripartizione-spese-del-riscaldamento-condominiale-polemiche-e-perplessit%E0-nuove-modifiche.12500#ixzz46JCNg71L

l'impianto deve ancora essere realizzato, quindi i millesimi di riscaldamento devono essere ancora stabiliti. Il problema è che la scelta del preventivo la dobbiamo fare, in pratica, proprio sulla possibilità di una lettura e relativa contabilizzazione autonoma oppure affidandoci a esterni. In quest'ultimo caso la spesa si attesterebbe a circa 30€ annui o poco più, per cui se questa contabilizzazione fosse complicata (non tanto per i calcoli in sé, come detto da remejo basta un foglio excel, ma per il fatto che ogni anno bisogna rivalutare la quota involontaria), allora questa spesa potrebbe valere la pena.

l'impianto deve ancora essere realizzato, quindi i millesimi di riscaldamento devono essere ancora stabiliti. Il problema è che la scelta del preventivo la dobbiamo fare, in pratica, proprio sulla possibilità di una lettura e relativa contabilizzazione autonoma oppure affidandoci a esterni. In quest'ultimo caso la spesa si attesterebbe a circa 30€ annui o poco più, per cui se questa contabilizzazione fosse complicata (non tanto per i calcoli in sé, come detto da remejo basta un foglio excel, ma per il fatto che ogni anno bisogna rivalutare la quota involontaria), allora questa spesa potrebbe valere la pena.

Se leggi il link che ti ho postato c'è scritto che, con le nuove modifiche alla legge, i condomini potranno tornare alle quote FISSA e VARIABILE (per esempio 30% e 70%)!!!

Se leggi il link che ti ho postato c'è scritto che, con le nuove modifiche alla legge, i condomini potranno tornare alle quote FISSA e VARIABILE (per esempio 30% e 70%)!!!

anche senza le modifiche della legge, i condomini hanno una quota fissa e una variabile

ma determinata correttamente da un termotecnico e non da un assemblea in modo arbitrario

 

solo in presenza anche di produzione di acqua calda, ogni anno, varia la percentuale di riparto fra acs e riscaldamento, e varia sulla base di un contatore che misura cosa è stato speso per il riscaldamento e cosa per l'acs

 

- - - Aggiornato - - -

 

Salve a tutti, il mio condominio, come tanti altri si apprestano a fare visto le scadenze, sta valutando una serie di preventivi per la riqualificazione energetica avendo un impianto di riscaldamento centralizzato.

 

La gran parte delle aziende, nel proprio preventivo, prevedeva l'acquisto di un ricevitore radio usb e software per poter effettuare la lettura dei vari ripartitori e conseguente contabilizzazione in modo autonomo per il condominio (che, in quanto piccolo, non ha amministratore). Il preventivo più economico, invece, è di una società che, non fornendo alcun dispositivo/software, offre un servizio di lettura a fine stagione e seguente contabilizzazione ad un certo costo annuo per ogni appartamento.

 

Parlando con il responsabile di quest'ultima, mi è stato detto che la UNI 10200 prevede che la contabilizzazione debba essere fatta in un certo modo e che, per questo, sia molto difficile e complicato per un condominio, seppur piccolo, provvedere alla ripartizione dei costi in modo autonomo. Io inizialmente ero infatti convinto che la ripartizione venisse fatta per un 30% in base ai millesimi di proprietà (per la dispersione) e il restante 70% in base ai consumi registrati dai ripartitori. Leggendo altri thread in questa sezione, sempre che abbia capito bene, mi sono effettivamente reso conto di sbagliarmi: in sostanza se la quota variabile dipende dal consumo registrato dall'apparecchio, la quota fissa varia di anno in anno sulla base dei millesimi di riscaldamento, variabili a loro volta in funzione della potenza dei termosifoni installati nell'appartamento, dalla presenza di infissi nuovo o vecchi, dalla presenza di coibentazione delle pareti esterne etc. (pure della temperatura media della stagione fredda in quell'anno mi ha detto il tecnico di questa società).

 

In sostanza, è necessario un termotecnico che anno in anno valuti e corregga i millesimi di riscaldamento della quota fissa per poter effettuare una ripartizione a norma di legge. (il che, in caso di condomini che si rifiutassero di pagare, è senza dubbio un documento che legalmente ha il suo peso). La cosa, mi è stato detto, è anche importante perché se un condomino ristrutturasse casa installando, per esempio, infissi nuovi e isolanti termicamente vedrebbe una variazione dei propri millesimi di riscaldamento. Ho capito bene oppure qualcosa ho sbagliato?

 

Se avessi capito bene, un dubbio mi viene spontaneo: con queste normative si è quindi "obbligati" a dipendere da tecnici esterni per queste ripartizioni dei costi/aggiornamento millesimi etc.? Come mai, allora, le altre ditte forniscono il software e dispositivi per la gestione se poi questi non permetterebbero il rispetto della normativa vigente?

 

Grazie a tutti coloro che sapranno illuminarmi.

sia con le letture in remoto sia con le letture fatte entrando in casa, in ogni caso è meglio che le letture vengano fatte da un terzo estraneo al condominio

le letture vi servono anche quando cambia un conduttore durante la stagione

anche senza le modifiche della legge, i condomini hanno una quota fissa e una variabile

ma determinata correttamente da un termotecnico e non da un assemblea in modo arbitrario

Il termotecnico determina le perdite di rete e le esprime in kwh. Le % economiche vengono calcolate anno per anno in funzione del consumo globale ma non dal termotecnico o dall'amministratore o dal letturista

Se leggi il link che ti ho postato c'è scritto che, con le nuove modifiche alla legge, i condomini potranno tornare alle quote FISSA e VARIABILE (per esempio 30% e 70%)!!!

Il link l'ho letto, ma questa modifica di legge è già in vigore o deve essere ancora approvata (lì parla di Senato, ma alla Camera?)? Perché è una differenza per me sostanziale.

 

La modifica può essere approvata come no, può essere ulteriormente modificata e non voglio onestamente ritrovarmi con il dover poi pagare ogni anno un termotecnico che mi fornisca la % involontaria.

 

sia con le letture in remoto sia con le letture fatte entrando in casa, in ogni caso è meglio che le letture vengano fatte da un terzo estraneo al condominio

le letture vi servono anche quando cambia un conduttore durante la stagione

In effetti se la lettura e la contabilizzazione viene fatta dall'azienda esterna (in particolare è la stessa azienda, non volendo fare nomi, che si occupa della distribuzione del gas) è meglio perché in caso di condomini che, non avendo fatto attenzione con la regolazione delle valvole, si ritrovano con costi più alti degli altri, non possono accusare gli altri di aver fatto male i calcoli e via dicendo (anche se essendo appunto due calcoli in croce, non ci vuole molto a mostrare la loro corretezza). Alla fine sono appunto quei 30-35€ l'anno che non farebbe schifo risparmiare, ma se ci permettono di evitare liti tanto meglio.

 

Il punto sollevato sui conduttori è molto interessante, non ci avevo pensato prima (e a me importa perché nello stesso condominio ho un appartamento in locazione). In effetti così come si prenderanno le letture dei vari contatori, si dovranno prendere anche quelle di ogni radiatore alla fine del rapporto. Certo è che se una persona se ne va a metà della stagione invernale, rido solo al pensiero di andarla a reperire 6 mesi dopo per regolare i conti in base alla contabilizzazione, specie se l'ex conduttore deve sborsare qualcosa in più. Purtroppo l'azienda effettua un'unica lettura e un'unica contabilizzazione all'anno (alla fine della stagione termica).

 

A me quello che preoccupa di più di tutta questa situazione è il modo con cui viene gestito il tutto. La fatturazione del gas condominiale è bimestrale o trimestrale, in sostanza ci troveremmo a dover pagare come si è sempre fatto (ripartendo in base ai millesimi di proprietà) e poi alla fine della stagione termica, verso maggio-giugno, quando ci comunicano la contabilizzazione, ci sarà chi dovrà avere e chi dovrà dare. Hai voglia delle discussioni che ci saranno, delle ingiunzioni di pagamento che saranno da farsi. È un sistema concepito male, visto che ad occuparsi della gestione sarebbe lo stesso distributore del gas potevano creare un sistema integrato, con le ripartizioni fatte bolletta per bolletta.

Ma un preventivo di spesa devi averlo e anche approvato dall'assemblea. A fine anno contabile si fanno i conguagli. Per la % involontaria ti poni problemi che non esistono

Il link l'ho letto, ma questa modifica di legge è già in vigore o deve essere ancora approvata (lì parla di Senato, ma alla Camera?)? Perché è una differenza per me sostanziale.

NO... il primo anno di contabilizzazione è possibile ripartire le spese con i millesimi di proprietà.

 

Quindi, se non si vuole spendere inutilmente, è sufficiente installare solo i contabilizzatori - per essere in regola - e ASPETTARE le modifiche alla legge!

Ma un preventivo di spesa devi averlo e anche approvato dall'assemblea. A fine anno contabile si fanno i conguagli. Per la % involontaria ti poni problemi che non esistono

Siamo 6 appartamenti, non abbiamo mai fatto preventivi di spesa né tantomeno li abbiamo messi al voto in assemblea. Andiamo tutti d'accordo e abbiamo sempre diviso, mano a mano che arrivavano le bollette, le varie voci di costo. So che è un'arma a doppio taglio non fare le cose precise e per bene come si dovrebbero, ma gli altri condomini/proprietari sono persone anziane che hanno sempre fatto per 50-60 anni in un modo e convincerli ora a fare diversamente è impossibile.

 

Sulla % involontaria posso benissimo pormi problemi inesistenti, ma questi problemi sono quelli che mi ha posto il responsabile della ditta che offre il servizio di lettura. Ripeto, lui mi ha detto che è complicato gestire da soli la contabilità perché la percentuale involontaria non dipende solo, stando alla norma UNI 10200, dalla dispersione stimata dal termotecnico che realizza il progetto, ma anche da fattori variabili anno in anno come la temperatura media dell'inverno etc. e che rende, quindi, necessario il lavoro di un tecnico che si occupi di fare tutte queste valutazioni. Ha poi aggiunto l'evenienza di sostituzione degli elementi radianti o altri lavori di riqualificazione energetica (ho letto che gli infissi non contano, tuttavia, come dicevi) che richiederebbero il ricalcolo dei millesimi. Tutto questo sarebbe compreso nel prezzo della lettura annuale, in sostanza. Si tratta di una cavolata detta per convincermi a usufruire del loro servizio oppure è realmente così? Questo voglio capire, al netto di una modifica possibile della norma che, per quanto probabile, allo stato attuale non è approvata.

 

NO... il primo anno di contabilizzazione è possibile ripartire le spese con i millesimi di proprietà.

 

Quindi, se non si vuole spendere inutilmente, è sufficiente installare solo i contabilizzatori - per essere in regola - e ASPETTARE le modifiche alla legge!

D'accordo, però io sto facendo un altro ragionamento: cambia la legge? Va bene, vorrà dire che quando sarà non richiederemo il servizio di lettura all'azienda e faremo da noi con semplici calcoli. Però, tenendo conto che la legge potrebbe non cambiare, voglio capire con le attuali norme a cosa vado incontro, tutto qui.

Ti hanno raccontato frottole. Il calcolo si fa solo la prima volta poi si ricavano le %. Calcoli banali che può fare chiunque.

Ti hanno raccontato frottole. Il calcolo si fa solo la prima volta poi si ricavano le %. Calcoli banali che può fare chiunque.

perfetto, grazie per il chiarimento! 🙂

D'accordo, però io sto facendo un altro ragionamento: cambia la legge? Va bene, vorrà dire che quando sarà non richiederemo il servizio di lettura all'azienda e faremo da noi con semplici calcoli. Però, tenendo conto che la legge potrebbe non cambiare, voglio capire con le attuali norme a cosa vado incontro, tutto qui.

Che la legge cambi o no, il primo anno di contabilizzazione si può ripartire la spesa in base ai millesimi di proprietà.

 

In tal modo, per ora, si può risparmiare il costo del termotecnico per il rifacimento dei millesimi e la valutazione dei consumi involontari.

Ci accingiamo ad installare le valvole termostatiche e gli adeguamenti necessari alla caldaia che si serve del teleriscaldamento. Ieri abbiamo avuto l'assemblea condominiale e l'ingegnere che si occuperà del conteggio e ripartizione millesimale dice che il computo della quota fissa avverrà in base ai dati della caldaia, della dispersione in base alla distanza del condominio e ad un valore ad appartamento stabilito in base ad un sopralluogo "a campione" di qualche appartamento visto che le metrature sono identiche tenendo conto delle condizioni originali dell'immobile. Dice che probabilmente saranno penalizzati il piano terra e gli ultimi piani in quanto si prevede una maggiore necessità di calore per la dispersione prevista dalla loro posizione svantaggiata rispetto agli alloggi intermedi.

Essendo io all'ultimo piano non lo trovo corretto in quanto, nel mio appartamento, ho effettuato una ristrutturazione recente che prevede isolamento dall'esterno con pannelli in cartongesso e poliespanso, infissi con doppi vetri taglio termico e isolamento termico del sottotetto. Non si dovrebbe tenere conto di questo considerando che magari al contrario c'è qualcuno che ha dispersioni maggiori di calore causate da impianti vecchi e infissi poco ritentivi?

Non è che tenendo conto solo della situazione originale si risparmia lui di girare tutti gli 80 appartamenti è semplicemente li considera tutti uguali?

La quota fissa non dovrebbe tenere conto della situazione energetica dell'appartamento, compreso tipologia di coibentazione, infissi e caloriferi esistenti?

Grazie mille.

Come regolarsi, dopo che sarà attuato la riqualificazione energetica e il nuovo sistema di contabilizzazione dei consumi, quando 8 condomini su 16 hanno riscaldamento autonomo e pagavano, fino a Marzo 2016, secondo i loro millesimi, la manutenzione dell'impianto centralizzato e una percentuale sul consumo come dispersione. Inoltre i distaccati si rifiuteranno di pagare la spesa per adeguare l'impianto e la caldaia che si dovrà sostituire con un'altra a condensazione. Che pasticcio!

Come regolarsi, dopo che sarà attuato la riqualificazione energetica e il nuovo sistema di contabilizzazione dei consumi, quando 8 condomini su 16 hanno riscaldamento autonomo e pagavano, fino a Marzo 2016, secondo i loro millesimi, la manutenzione dell'impianto centralizzato e una percentuale sul consumo come dispersione. Inoltre i distaccati si rifiuteranno di pagare la spesa per adeguare l'impianto e la caldaia che si dovrà sostituire con un'altra a condensazione. Che pasticcio!

NON c'è alcun PASTICCIO, la LEGGE è chiara!!!

 

Chi si è distaccato, rimane comproprietario dell'impianto centralizzato e, quindi, DEVE pagare le spese di manutenzione straordinaria e per la conservazione e messa a norma dell’impianto (ARTICOLO 1118 C.C.).

 

Inoltre, DEVONO pagare la quota di CONSUMI INVOLONTARI (per intenderci, le spese dovute alle perdite di distribuzione; per esempio, il calore che proviene dall'appartamento accanto).

 

Chiaramente, NON DEVONO pagare i CONSUMI VOLONTARI, perché hanno il loro riscaldamento autonomo!

ma se andate cosi d'accordo (che bello, beati voi ....) perché semplicemente non ve ne fregate di questi deliri paranoici e continuate a dividere le spese come avete sempre fatto in passato ?!

 

ciao

ma se andate cosi d'accordo (che bello, beati voi ....) perché semplicemente non ve ne fregate di questi deliri paranoici e continuate a dividere le spese come avete sempre fatto in passato ?!

 

ciao

Ehilà ekontar, hai visto che gli 'ingegneri' hanno vinto??

--link_rimosso--

?

Discussioni simili

Condominioweb Forum
×