#1 Inviato 19 Aprile, 2016 Salve, innanzitutto vorrei sapere se il diritto d'usucapione è un diritto che si eredita. In secondo luogo, se io condomine dovessi avere dei dubbio riguardo al fatto che una parte (nel mio caso cortile) possa essere di proprietà condominiale o privata, ho diritto affinché l'amministratore si informi sulla situazione chiarendomi tale dubbio? Per ultimo nel caso in cui il condomine che dichiara di essere proprietario non vuole mostrare la documentazione che comprova ciò, che azioni può intraprendere l'amministratore? Ringrazio chiunque risponda, è una questione urgente
#2 Inviato 19 Aprile, 2016 Il diritto di usucapione rimane anche se cambiano il proprietari, ovvero uno inizia il periodo valido per usucapire ed il proprietario successivo erede dell'altro lo può portare a termine, poi per divenire proprietario effettivo deve adire al Giudice dimostrando di aver mantenuto la proprietà in maniera pacifica per il periodo necessario, normalmente 20 anni. Se questo cortile è parte comune è c'è un tentativo di usucapione, l'amministratore ha il dovere di far valere la proprietà condominiale, lo dice l'art. 1130 cc; Attribuzioni dell'amministratore. L'amministratore, oltre a quanto previsto dall'articolo 1129 e dalle vigenti disposizioni di legge, deve 4) compiere gli atti conservativi relativi alle parti comuni dell'edificio Per cui se hai il sospetto che questo condomino tenta di usucapire una parte comune, sollecita l'amministratore ad intervenire, magari si dovrà costituire in assemblea un fondo cassa per le spese legali da sostenere
#3 Inviato 19 Aprile, 2016 Salve, innanzitutto vorrei sapere se il diritto d'usucapione è un diritto che si eredita. In secondo luogo, se io condomine dovessi avere dei dubbio riguardo al fatto che una parte (nel mio caso cortile) possa essere di proprietà condominiale o privata, ho diritto affinché l'amministratore si informi sulla situazione chiarendomi tale dubbio? Per ultimo nel caso in cui il condomine che dichiara di essere proprietario non vuole mostrare la documentazione che comprova ciò, che azioni può intraprendere l'amministratore? Ringrazio chiunque risponda, è una questione urgente c'è un regolamento di condominio di tipo contrattuale ? se sì, cosa dice riguardo alle parti comuni o uso individuale ?
#4 Inviato 20 Aprile, 2016 Nel caso in cui gli altri condomini non fossero d'accordo ad agire per le vie legali, l'amministratore sarebbe comunque obbligato a muoversi in tal senso?
#5 Inviato 20 Aprile, 2016 Nel caso in cui gli altri condomini non fossero d'accordo ad agire per le vie legali, l'amministratore sarebbe comunque obbligato a muoversi in tal senso?L'amministratore deve agire, lo dice l'art. 1130 cc, ma lo potrà fare se ci sono i fondi in cassa, altrimenti dovrà convocare un'assemblea straordinaria per far deliberare la creazione di un fondo per la causa.
#6 Inviato 20 Aprile, 2016 vorrei sapere se il diritto d'usucapione è un diritto che si eredita. Ho certezza che un bene acquisito per usucapione sia ereditabile. Ma, viceversa, ho dei dubbi che il possesso di un bene, per un tempo inferiore al minimo di legge, possa poi essere trasmissibile per eredità, ad un erede. Nel senso che, se un padre ha il possesso (IN BUONA FEDE E SENZA FRODE) di un terreno per un totale di dodici anni, (a mio parere) non può trasmettere in eredità tale possesso al figlio. Nel senso che, il figlio (o chi eredita) non può vantare un successivo periodo di otto anni per dichiarare quel terreno suo per usucapione. Anche perché... se vogliamo... il legislatore parla di "possesso ininterrotto" nel tempo. E, il decesso del primo, interrompe "il possesso ininterrotto". Poi.. magari chiederemo lumi al ns. avvocato di fiducia (Avv. Alessandro Gallucci).
#7 Inviato 20 Aprile, 2016 Ho trovato una sentenza della Cassazione del 2016 la n. 2570 la quale, però, stabilisce che l'amministratore, in caso di azioni reali in tal caso di azione rivendicazione (azioni volte a sollecitare il giudice adito ad accertare che il bene sia di proprietà di chi lo reclama), può agire solo previa autorizzazione dell'assemblea adottata con la maggioranza. Dopo aver letto questo mi è venuto il dubbio che nel caso in cui gli altri condomini si tirassero indietro l'Amministratore non potrebbe fare nulla.
#8 Inviato 20 Aprile, 2016 Ho certezza che un bene acquisito per usucapione sia ereditabile. Ma, viceversa, ho dei dubbi che il possesso di un bene, per un tempo inferiore al minimo di legge, possa poi essere trasmissibile per eredità, ad un erede.Nel senso che, se un padre ha il possesso (IN BUONA FEDE E SENZA FRODE) di un terreno per un totale di dodici anni, (a mio parere) non può trasmettere in eredità tale possesso al figlio. Nel senso che, il figlio (o chi eredita) non può vantare un successivo periodo di otto anni per dichiarare quel terreno suo per usucapione. Anche perché... se vogliamo... il legislatore parla di "possesso ininterrotto" nel tempo. E, il decesso del primo, interrompe "il possesso ininterrotto". Poi.. magari chiederemo lumi al ns. avvocato di fiducia (Avv. Alessandro Gallucci). Nel mio caso ancora il bene non è stato usucapito, nel senso che non è stato adito il Giudice che con sentenza avrebbe eventualmente accertato il possesso per usucapione. Quindi credo che in tal caso l'erede non possa vantare nessun diritto in tal senso proprio perchè il possesso necessario per tale diritto era in capo al defunto e non possa essere quindi trasmesso all'erede.
#9 Inviato 20 Aprile, 2016 Ho trovato una sentenza della Cassazione del 2016 la n. 2570 la quale, però, stabilisce che l'amministratore, in caso di azioni reali in tal caso di azione rivendicazione (azioni volte a sollecitare il giudice adito ad accertare che il bene sia di proprietà di chi lo reclama), può agire solo previa autorizzazione dell'assemblea adottata con la maggioranza. Dopo aver letto questo mi è venuto il dubbio che nel caso in cui gli altri condomini si tirassero indietro l'Amministratore non potrebbe fare nulla.Hai ragione, è una sentenza nuova che non avevo ancora letto, ne parla proprio l'avv. Alessandro Gallucci in questo suo articolo pubblicato nell'archivio del Forum;Azioni conservative e di rivendicazione L'amministratore, recita l'art. 1130 n. 4 c.c., deve porre in essere gli atti conservativi delle parti comuni dell'edificio. La dottrina (cfr. su tutti Branca, Comunione Condominio negli edifici, Zanichelli, 1982) ha sempre affermato che nel novero di questa nozione devono essere ricomprese tanto le azioni materiali volte a mantenere il valore economico e l'integrità dei beni comuni, quanto le azioni giudiziarie volte a eliminare turbative nella condizioni giuridica di quei beni. Gli atti conservativi giudiziari possono essere esperiti d'ufficio dall'amministratore in ragione di quanto combinatamente disposto dagli artt. 1130 n. 4 e 1131 c.c. (un po' come accade per l'azione di recupero del credito, per intendersi). Così, ad esempio, non si pongono dubbi in merito alla legittimazione dell'amministratore a proporre, autonomamente, azioni di manutenzione nel possesso. E per le azioni di rivendicazione? Queste sono iniziative giudiziarie tese non a difendere qualcosa che si ritiene proprio, ma a sollecitare il giudice adito ad accertare che il bene conteso sia di chi lo reclama. Le azioni di rivendicazione, afferma un consolidato orientamento della Corte di Cassazione (cfr. su tutte Cass. 08 gennaio 2015 n. 40, Cass. 6 febbraio 2009 n. 3044, Cass. 3 aprile 2003 n. 5147), non rientrano nel novero degli atti conservativi. Ciò nonostante – sono sempre gli ermellini a parlare – l'amministratore può agire al fine di rivendicare la proprietà comune dei beni purché sia munito di apposita delibera di autorizzazione. In tal senso – conformandosi all'orientamento appena citato – nella sentenza n. 2570 è stato affermato che “le azioni reali da esperirsi contro singoli condomini o contro terzi e dirette ad ottenere statuizioni relative alla titolarità, al contenuto o alla tutela dei diritti reali dei condomini su cose o parti dell'edificio condominiale che esulino dal novero degli atti meramente conservativi (al cui compimento l'amministratore è autonomamente legittimato ex art. 1130, n. 4, cod. civ.) possono essere esperite dall'amministratore solo previa autorizzazione dell'assemblea, ex art.1131, primo comma, cod. civ., adottata con la maggioranza qualificata di cui all'art. 1136 stesso codice” (Cass. 9 febbraio 2016 n. 2570 Fonte https://www.condominioweb.com/quando-i-condomini-si-appropriano-delle-parti-comuni.12462#ixzz46NORUldK www.condominioweb.com
#10 Inviato 20 Aprile, 2016 Nel mio caso ancora il bene non è stato usucapito, nel senso che non è stato adito il Giudice che con sentenza avrebbe eventualmente accertato il possesso per usucapione. Quindi credo che in tal caso l'erede non possa vantare nessun diritto in tal senso proprio perchè il possesso necessario per tale diritto era in capo al defunto e non possa essere quindi trasmesso all'erede. Praticamente quello che ho scritto io. 🙂
#11 Inviato 20 Aprile, 2016 ok, quindi l'Amministratore se non ha la maggioranza non può agire ed allora che si fa?
#12 Inviato 20 Aprile, 2016 ok, quindi l'Amministratore se non ha la maggioranza non può agire ed allora che si fa?Ritengo che qualsiasi condomino potrebbe agire di propria iniziativa Nel mio caso ancora il bene non è stato usucapito, nel senso che non è stato adito il Giudice che con sentenza avrebbe eventualmente accertato il possesso per usucapione. Quindi credo che in tal caso l'erede non possa vantare nessun diritto in tal senso proprio perchè il possesso necessario per tale diritto era in capo al defunto e non possa essere quindi trasmesso all'erede.se ho letto bene, l'erede è legittimato a usucapire; Sì usucapione dell’erede nel possesso dei beni oggetto di successione - https://www.condominioweb.com/morte-condomino.13346
#13 Inviato 20 Aprile, 2016 Ritengo che qualsiasi condomino potrebbe agire di propria iniziativa se ho letto bene, l'erede è legittimato a usucapire; Sì usucapione dell’erede nel possesso dei beni oggetto di successione - https://www.condominioweb.com/morte-condomino.13346 ma eventualmente dovessi agire in giudizio, e al termine il giudice con sentenza accerta che il condominio é proprietario di tale cortile, posso rivalarmi nei confronti degli altri condomini che non hanno voluto intraprendere un'azione legale?
#14 Inviato 20 Aprile, 2016 ma eventualmente dovessi agire in giudizio, e al termine il giudice con sentenza accerta che il condominio é proprietario di tale cortile, posso rivalarmi nei confronti degli altri condomini che non hanno voluto intraprendere un'azione legale?Non posso darti la garanzia, ma credo che ne avresti il diritto