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EmilioDN

Divisione spese acqua.

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Buongiorno.

L'amministratore del condominio dove vivo suddivide le spese per il consumo dell'acqua i maniera per me singolare. Premetto che l'immobile ha un contatore generale e, ogni appartamento, ha un contatore individuale.

Alcuni condomini (me compreso) sforano la soglia della seconda fascia di consumo, mentre la somma dei singoli consumi rimane compresa nella 1a fascia. 

Al momento del calcolo della spesa singola, l'amministratore applica agli "spreconi" il costo superiore per la parte di acqua che supera la 1a fascia, anche se l'ente, per i suoi calcoli, non ha utilizzato il costo superiore. 

Ciò comporta un aggravio di costi, rispetto a quelli fatturati, per chi non è rimasto nei limiti della 1a fascia.

Per far coincidere la somma da corrispondere dai condomini con quella fatturata dall'ente fornitore, l'amministratore fa degli "aggiustamenti" consistenti in uno spostamento di un numero X di mc. dalla fascia superiore a quella immediatamente inferiore, ed in una modifica di alcuni decimi percentuali di alcuni importi che compongono la bolletta.

Ritengo che tale prassi sia, non solo errata, ma contra legem in quanto lui dovrebbe limitarsi a calcolare i singoli consumi sulla base delle tariffe applicate dal fornitore e dividere la differenza (in più o in meno) tra tutti in condomini sulla base dei millesimi di proprietà o, al limite, dei millesimi di consumo pro-capite.

Mi piacerebbe conoscere la Vostra opinione.

Ringrazio.

EmilioDN dice:

Premetto che l'immobile ha un contatore generale e, ogni appartamento, ha un contatore individuale.

Non riesco a capire: se avete un contatore individuale la ditta non fattura direttamente a voi condomini il consumo? Perchè i conteggi li fa l'amministratore? Ciascuno deve pagare ciò che consuma visto che ha il contatore oppure la ditta incaricata fa solo la fattura globale in base al contatore di tutto il condominio? Non mi sembra una cosa normale!!!

Modificato da Dino40

Abbiamo un contatore generale, in base alla cui lettura l'ente fornitore fattura i consumi, ed ogni appartamento è dotato di un contatore di sottrazione che viene letto annualmente dall'amministratore che calcola poi i singoli consumi.

EmilioDN dice:

Abbiamo un contatore generale, in base alla cui lettura l'ente fornitore fattura i consumi, ed ogni appartamento è dotato di un contatore di sottrazione che viene letto annualmente dall'amministratore che calcola poi i singoli consumi.

L'acqua è un bene comune PREZIOSO per tutti ed il fornitore idrico applica delle tariffe per fasce di consumo.

Non è giusto che gli spreconi di acqua si avvantaggino alle spalle dei virtuosi, così come non è giusto che i virtuosi si avvantaggino sui consumi degli spreconi.

Nel mio condominio, dove io stesso mi occupo della ripartizione dei singoli consumi, abbiamo trovato una soluzione equa per non danneggiare nessuno che è questa:

 

Ognuno paga i propri consumi alla tariffa indicata dall'ENTE ed i soldi finiscono in cassa.

La plusvalenza (ma anche la minusvalenza in caso di "sfrifo") di denaro derivante tra quanto incassato per i singolo consumi e quanto si andrà a pagare al gestore viene riaccreditata ai condòmini in proporzione ai propri consumi personali e quindi se ci restano € XXX saranno riaccreditati in misura maggiore a chi ha consumato di più ed in misura minore a chi ha pagato di meno.

Ti sembra equo questo tipo di riparto?

Leonardo53 dice:

Ti sembra equo questo tipo di riparto?

Povera Italia!!! Mille situazioni diverse!! Scusate, ma qual'è lo scopo di ciò perchè in forza della mia esperienza non riesco a capirlo. In varie discussioni si è parlato della confusione esistente per la mancanza dei contatori e poi scopriamo che anche in presenza di contatori c'è un guazzabuglio di metodi. Io consumo tot metri cubi e tot pagherò direttamente alla ditta e non dovrebbe essere l'amministratore con criteri più o meno fantasiosi a fare i conti. Possibile che solo nel mio condominio avvenga tutto regolare? Passa il letturista che con sms invia lettura a chi risiede fuori e la ditta fattura al titolare del contratto. Amen.

Per Leonardo53: Lungi da del volermi avvantaggiare da situazioni particolari, la situazione prospettata è quella da me suggerita all'amministratore, ma da lui non ben accolta perchè, dice, lui "ha sempre fatto così".

Quanto ai "virtuosi" ed agli "spreconi", potrei obbiettare che i secondi potrebbero essere solo più attenti all'igiene, ma sarebbe semplicistico.

 

Per Dino40: Voi avete, evidentemente, contratti separati con l'Ente erogatore, mentre noi un solo contratto generale condominiale. I due casi non sono sovrapponibili.

Dino40 dice:

Possibile che solo nel mio condominio avvenga tutto regolare?

I condominii come i tuoi sono la minoranza ma nella maggior parte dei condominii verticali funziona così:

Se in un edificio ci sono 10 condòmini si fa un contratto condominiali per 10 moduli contrattuali e l'acquedotto ripartirà il consumo rilevato al contatore generale con le spettanze per 10 moduli.

Ne vien fuori, ad esempio, che su un consumo generale di 500 mc di acqua l'ente emette una fattura di 1.000 euro.

Se io prendo le letture dei singoli, siccome chi consuma poco è premiato e chi consuma tanto paga le eccedenze a tariffe maggiori, applicando a ciascuno le tariffe del fornitore in proporzione ai propri consumi incasserò 1.200 euro a fronte di una fattura da pagare di 1.000 euro, A chi dovrò restituire questi 200 euro che avanzano grazie al comportamento dei virtuosi?

In pratica, se ogni condòmino consumasse la stessa quantità di acqua il problema non si porrebbe perchè tutti pagherebbero l'acqua con la stessa tariffa al metro cubo.

Il problema si pone perchè dopo un certo consumo, il costo al mtero cubo raddoppia o triplica.

La fattura viene dell'ente viene emessa non sui singoli consumi ma sulla media dei moduli contrattuali.

Che ti piaccia o no, questo è il sistema usato nella stragrande maggioranza degli edifici verticali in Italia.

EmilioDN dice:

Quanto ai "virtuosi" ed agli "spreconi", potrei obbiettare che i secondi potrebbero essere solo più attenti all'igiene, ma sarebbe semplicistico.

Ho usato quei termini, forse non proprio felici, solo per indicare la differenza tra chi consuma poco e chi consuma tanto, senza addentrarmi nell'igiene personale perchè i casi possono essere tanti e variegati.

Ad esempio, ci può essere il meccanico, il muratore o l'atleta che si fa 3 docce al giorno ed il pendolare che sta fuori 5 giorni su 7 e rientra solo a fine settimana.

Nessuno e sprecone e nessuno e sporcaccione, ma ci sono esigenze diverse.

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Leonardo53 dice:

Che ti piaccia o no, questo è il sistema usato nella stragrande maggioranza degli edifici verticali in Italia.

NO!!  Non mi sta bene, ma poichè non posso decidere nulla ne prendo atto mio malgrado!!!

Leonardo53 dice:

stragrande maggioranza degli edifici verticali in Italia.

confermo, per quanto riguarda la mia città....e non è neppurre possibile, come invece

fanno in qualche città,  chiedere all'acquedotto un contatore individuale....

Il che per me è uno spreco, considerato che l'impianto è nato in un certo modo

e per installare contatori individuali devi rompere muri, fsar passare tubi, 

e moltiplicare gli addetti alle letture (o meglio installare contatori elettronici.)

Inoltre da noi il 2019 è stato il primo anno di applicazxione della fatturazione a scaglioni.

 

 

Modificato da Giova-over
Dino40 dice:

 NO!!  Non mi sta bene, ma poichè non posso decidere nulla ne prendo atto mio malgrado!!!

Il "ti piaccia o no" era un modo di dire ma è evidente che non piace neanche a me e preferirei avere il mio contratto individuale come ce l'ho per il gas e per la luce del mio appartamento.

Questo sistema piace tanto  ai morosi che consumano acqua e non pagano.

Ad ogni modo, se ognuno avesse il proprio contratto di fornitura come ce l'hai tu, chi consuma poco paga l'acqua a X al metro cubo e chi consuma tanto paga X+Y al metro cubo e non sarebbe nata aperta questa discussione.

Speravo di ricevere risposte tecniche e non lezioni di morale ed igiene.

Se non siete in grado di soddisfare la mia esigenza, vi prego di astenersi dal rispondere.

Grazie.

EmilioDN dice:

Speravo di ricevere risposte tecniche e non lezioni di morale ed igiene.

Se non siete in grado di soddisfare la mia esigenza, vi prego di astenersi dal rispondere.

Grazie.

Contrariamente a quanto sostieni ritengo che Leonardo53 abbia risposto con argomentazioni tecniche alla tua domanda, illustrando un metodo che adotta il medesimo piano tariffario sia per il calcolo dei consumi individuali, misurati dai contatori divisionali , sia per il calcolo del consumo di tutti i condomini allacciati alla rete idrica, misurato dal contatore generale di proprietà dell’ente erogatore.

Come  ha già evidenziato Leonardo53, il suddetto calcolo comporta una differenza fra gli importi fatturati dall’ente e quello complessivo calcolato come somma dei consumi individuali per fasce, per  cui è necessario ripartire la differenza in proporzione ai volumi consumati (o meglio, secondo il mio parere, in proporzione agli importi calcolati).

Tuttavia esiste un altro metodo il cui obiettivo è quello di ripartire fra i condomini allacciati alla rete  i volumi totali fatturati in ciascuna fascia dall’ente erogatore e calcolare gli importi dovuti moltiplicandoli per le tariffe corrispondenti.

Il suddetto metodo alternativo avvantaggia i condomini che hanno consumi elevati (quelli che sono stati definiti spreconi con solo scopo di distinguerli da quelli che hanno bassi consumi senza volere dare lezioni di morale e di igiene).

 

Modificato da G.Ago
  • Mi piace 1
EmilioDN dice:

Ritengo che tale prassi sia, non solo errata, ma contra legem

EmilioDN dice:

Speravo di ricevere risposte tecniche e non lezioni di morale ed igiene.

forse speravia di ricevere un generale sostegno al suo pensiero... ma ci sono opinioni diverse

e se non vuole ricevere risposte non gradite si astenga dal porre domande. Che in effetti

non era una domanda, ma la richiesta di confermare che le facevano ingiustamente pagare

l'acqua senza fruire dei risparmi degli altri utenti.

  • Mi piace 1
Giova-over dice:

forse speravia di ricevere un generale sostegno al suo pensiero... ma ci sono opinioni diverse

e se non vuole ricevere risposte non gradite si astenga dal porre domande. Che in effetti

non era una domanda, ma la richiesta di confermare che le facevano ingiustamente pagare

l'acqua senza fruire dei risparmi degli altri utenti.

Per G.Ago: ho effettivamente confermato che la risposta fornitami da Leonardo53 coincide con il mio pensiero, quindi il suo modo di calcolare i consumi nel condominio soddisfa la mia richiesta di una opinione di terzi estranei al mio condominio. 

Questo per il semplice fatto che durante le riunioni condominiali è difficile affrontare temi complessi senza annoiare i presenti che non hanno il tuo stesso problema.

Studierò Il secondo metodo da lei suggerito per capirne bene il funzionamento. 

Per il resto, preferisco parlare di chi consuma di più e chi consuma di meno, senza aggiungere altro. Anche perché, i miei interlocutori non sanno né quanto sia il mio consumo complessivo, né a cosa esso sia dovuto.

Ringrazio comunque per la sua risposta.

La contbilizzazione dei consumi, nel mio condominio, avviene col seguente metodo: a) la suddivisione dei mc  su base annua rispetta le fasce indicate dall'Ente erogatore calcolando gli aggiustamenti attraverso integrazioni proporzionali in maniera che i totali ( 1^,2^3^ fascia ed altri ammenicoli ) combaciano con quelli delle fatture ; b) è vero che cosiì facendo " gli spreconi " si avvantaggiano ma resta salvo il principio della corrispondenza  dei criteri contrattuali quali risultano dai documenti. L'essenziale, a mio parere, è che nessuno si senta danneggiato.

 

 

 

radar dice:

La contbilizzazione dei consumi, nel mio condominio, avviene col seguente metodo: a) la suddivisione dei mc  su base annua rispetta le fasce indicate dall'Ente erogatore calcolando gli aggiustamenti attraverso integrazioni proporzionali in maniera che i totali ( 1^,2^3^ fascia ed altri ammenicoli ) combaciano con quelli delle fatture ; b) è vero che cosiì facendo " gli spreconi " si avvantaggiano ma resta salvo il principio della corrispondenza  dei criteri contrattuali quali risultano dai documenti. L'essenziale, a mio parere, è che nessuno si senta danneggiato.

 

 

 

Beh, presumibilmente usate il criterio cosiddetto a "corsa di cavalli".

In tal caso nessuno è danneggiato (nel senso che nessuno paga di più del dovuto) ma solo qualcuno è avvantaggiato dal risparmio altrui (nel senso che qualcuno paga meno del dovuto).

Ripartendo e restituendo il surplus tra incassato e bolletta in proporzione, invece, si arriva allo stesso risultato di lasciare in cassa l'esatta cifra della fattura, accontentando un po' tutti.

Ecco un esempio del riparto "a corsa di cavalli" che avvantaggia solo chi consuma di più (è stata fatta anche un'app):

 

 

In effetti la mia proposta è proprio questa: calcolo dei consumi pro capite sulla base delle tariffe applicate dall'ente erogante che emette le bollette, divisione della differenza in + o in - tra tutti in proporzione. E tutto ciò senza tariffe "aggiustate" ad hoc per far tornare i conti.

Cosi' facendo pero' tu vai ad applicare  ad un condomino una tariffa che, probabilmente, l'Ente erogatore  non ha inserito in fattura trasformando il contratto di somministrazione sottoscritto con l'Ente in un contratto , non scritto, tra condomini (mutuando le stesse condizioni ).

Saluti.

EmilioDN dice:

In effetti la mia proposta è proprio questa: calcolo dei consumi pro capite sulla base delle tariffe applicate dall'ente erogante che emette le bollette, divisione della differenza in + o in - tra tutti in proporzione. E tutto ciò senza tariffe "aggiustate" ad hoc per far tornare i conti.

Il metodo esposto nel video pubblicato da Leonardo53, limitato al caso particolare di consumo condominiale in una sola fascia, pur calcolando gli importi dovuti da ciascun utente moltiplicando i rispettivi consumi per fasce per le tariffe corrispondenti, distribuisce il risparmio complessivo cumulato dai condomini che hanno bassi consumi, inferiori ai limiti previsti per ciascuna fascia, fra i condomini che hanno consumi superiori, a differenza del metodo proposto da Leonardo53  e da chi scrive, che lo distribuisce fra tutti gli utenti.

Gli aggiustamenti di tariffa necessari per compensare i diversi importi totali calcolati nel primo metodo e nello sconto di spesa attribuito a pochi utenti (quelli con maggiori consumi) nel secondo, si verificano in entrambi i metodi.

 

facendo un passo indietro..nel sistema propugnato da @Dino40  ognuno paga quello che consuma

(e non c'è il rischio di pagare per i morosi)  Nel caso dei contatori condominiali e successivo

riparto con quelli individuali tutti assieme si risparmia recuperando i minori costi non utilizzati

dai consumatori nelle singole  fasce. C'è quindi comunque un risparmio, a parte che ci si pagano

le letture,  Ma il problema sorge quando ci si deve spartire il risparmio... ognuno la pensa nel

mudo in cui ha più convenienza.

Giova-over dice:

Ma il problema sorge quando ci si deve spartire il risparmio... ognuno la pensa nel

mudo in cui ha più convenienza.

Visto che la rilevazione esatta dei consumi ( e la relativa somma dovuta) è quella che avviene nei due condominii ( uno a Porto San Giorgio ed uno a San Severino M grazie al sisma del 2016) dove abito, però mi avete detto che non solo è minoritaria, ma non ci si sogna neanche di modificare la cosa mi devo complimentare con i vari metodi che avete mostrato per accaparrarsi il risparmio dei virtuosi e far fronte ai morosi: la vita è bella perchè è avariata!!!!

Dino40 dice:

Visto che la rilevazione esatta dei consumi ( e la relativa somma dovuta) è quella che avviene nei due condominii ( uno a Porto San Giorgio ed uno a San Severino M grazie al sisma del 2016) dove abito, però mi avete detto che non solo è minoritaria, ma non ci si sogna neanche di modificare la cosa mi devo complimentare con i vari metodi che avete mostrato per accaparrarsi il risparmio dei virtuosi e far fronte ai morosi: la vita è bella perchè è avariata!!!!

Ripetendo quanto già scritto, mentre nel tuo caso il contatto di fornitura è a te  intestato, quindi il contatore dell’ente misura esclusivamente il tuo consumo in mc e il calcolo degli importi dovuti è quello affettivo ottenuto moltiplicando i mc consumati per le tariffe previste dal piano tariffario dell’ente erogatore del servizio idrico, nei condomini (quasi tutti quelli della mia città) il contratto è condominiale, il contatore dell’ente, posto fuori della proprietà privata misura, il consumo di tutti gli utenti allacciati alla rete (moduli contrattuali = numero di utenti) e gli importi in fattura sono calcolati  per fasce di consumo sul consumo condominiale.

 

Ciò detto, l’amministratore ha l’ulteriore compito di suddividere il consumo totale fra i vari utenti.

In assenza di un regolamento condominiale contrattuale o di una  deroga unanime al criterio di legge, che disponga una ben determinata ripartizione, e in assenza di contatori divisionali posti all’interno delle singole proprietà private o in apposito locale condominiale non accessibile al fontaniere (addetto dell’ente erogatore che effettua le letture del contatore generale), la ripartizione dell’intera somma fatturata è fatta in millesimi di proprietà generale non tenendo conto degli consumi individuali (che comunque potrebbero essere oggetto di stima).

Questa modalità di ripartizione , in aggiunta a quelle descritte in caso di presenza di contatori divisionali, non ridistribuisce il risparmio dei condomini con bassi consumi, beneficiando i condomini che hanno consumi elevati? Ritieni  che vi sia "accaparramento del risparmio dei virtuosi"?

 

Nei metodi utilizzati in presenza di contatori divisionali, gli aggiustamenti apportati che a torto sono ritenuti artifici contabili per favorire alcuni condomini a scapito di altri, sono necessari per eguagliare gli importi delle fatture con quelli calcolati in applicazione delle tariffe previste dal contratto, altrimenti non sarebbe possibile pareggiare i conti.

G.Ago dice:

la ripartizione dell’intera somma fatturata è fatta in millesimi di proprietà generale non tenendo conto degli consumi individuali (che comunque potrebbero essere oggetto di stima).

In assensa di contatori divisionali, che peraltro dovrebbero essere per legge installati(per ora in caso di ristrutturazioni oltre che nel nuovo) non rimane che la ripartizione per millesimi, la più ingiusta,

assurda e che non favorisce il risparmio di acqua...

Ricordo ancora quando ciascuno aveva un pozzo davanti a casa...e attingevi acqua fresca con il 

secchio.... e uno dei vicini, il cui pozzo forniva acqua più gradevole al palato, ti permetteva di

attingere al suo pozzo il necessario per bere e la cucina... E non esistevano le quote fisse  ed

accessori.... e da qualche parte si usavano ancora i lumi a petrolio......

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