#1 Inviato 28 Ottobre, 2020 Salve, ho acquistato un appartamento che ho ristrutturato. Ho deciso di staccarmi dall'impianto di riscaldamento condominiale come avevano fatto in precedenza altri condomini. Ho provveduto ad effettuare perizia da un ingegnere qualificato che ha certificato l'assenza di problematiche, ho quindi comunicato all'amministratore che ha fatto intervenire la ditta di manutenzione per permettere il distacco. Da qualche mese è stato nominato un nuovo amministratore che adesso mi invia un bollettino di pagamento mensile relativo al riscaldamento. Alla richiesta di mie spiegazioni l'amministratore mi scrive: " il regolamento di condominio, registrato quindi legge del condominio vieta il distacco dall'impianto centralizzato, pone come unica clausola il distacco per un solo anno previo pagamento del 50% del dovuto". Leggendo il regolamento lo stesso dice: " la rinuncia al servizio di riscaldamento centrale è ammessa purché per un'intera stagione e con le opportune garanzie, ed importa l'obbligo di pagare la metà del contributo che il rinunziante avrebbe dovuto pagare se avesse usufruito del servizio". Come mi devo comportare? E poi la quota anche se fosse corretto pagare il 50% non andrebbe calcolata sulle tabelle millesimali che noi non abbiamo? Devo sul serio pagare metà quota per tutta questa stagione invernale e dopo non avrò più problemi? Grazie in anticipo per la risposta, mi scuso per essermi dilungata
#3 Inviato 28 Ottobre, 2020 Quella clausola norma la rinuncia al servizio e non il distacco da un'impianto comune. Secondo me, trova applicazione nel caso in cui un condomino abbia in previsione di non usufruire della propria abitazione per un determinato periodo invernale, per cui la clausola gli impone di non usufruire del riscaldamento per un intero anno e pagando cmq il 50% di ciò che gli sarebbe spettato. Cmq, per tagliare la testa al toro: CORTE DI CASSAZIONE, SEZ. II CIVILE - ORDINANZA 2 novembre 2018, n.28051 MASSIMA È nulla, per violazione del diritto individuale del condomino sulla cosa comune, la clausola del regolamento condominiale, come la deliberazione assembleare che vi dia applicazione, che vieti in radice al condomino di rinunciare all’utilizzo dell’impianto centralizzato di riscaldamento e di distaccare le diramazioni della sua unità immobiliare dall’impianto termico comune, seppure il suo distacco non cagioni alcun notevole squilibrio di funzionamento né aggravio di spesa per gli altri partecipanti. E infatti, la disposizione regolamentare che contenga un incondizionato divieto di distacco si pone in contrasto con la disciplina legislativa inderogabile emergente dagli artt. 1118, comma 4, c.c., 26, comma 5, L. n. 10 del 1991 e 9, comma 5, d.lgs. n. 102 del 2014 (come modificato dall’art. 5, comma 1, lettera i, punto i, del d.lgs. 18 luglio 2016, n. 141), diretta al perseguimento di interessi sovraordinati, quali l’uso razionale delle risorse energetiche ed il miglioramento delle condizioni di compatibilità ambientale, e sarebbe perciò nulla o "non meritevole di tutela".
#4 Inviato 28 Ottobre, 2020 <<Il regolamento condominiale, anche se di natura contrattuale, non può infatti derogare alle disposizioni richiamate dall’art. 1138 quarto comma c.c., né menomare i diritti dei singoli condomini, così come risultano dagli atti di acquisto e dalle convenzioni.>> Lo ha affermato la Seconda Sezione Civile della Corte di Cassazione, con l’ordinanza 21 maggio 2020, n. 9387. Quindi considerato il diritto al distacco sono convinto che le clausole che ne limitano l'applicabilità siano di conseguenza illegittime. A questo punto però ti chiedo: Quanti distaccati ci sono? Loro pagano? Il vostro impianto è contabilizzato? Qual'è il consumo involontario? Il tecnico non deve dichiarare che non ci sono problemi, deve dichiarare l'assenza di aggravio e di squilibri termici
#5 Inviato 28 Ottobre, 2020 Grazie per la risposta. Innanzitutto la perizia ha dichiarato che il mio distacco non comporta alcuno squilibrio e non pregiudica il buon funzionamento dell'impianto, non determina aggravi di spesa per gli altri condomini e anzi il distacco permetterà al sistema centralizzato di avere migliori prestazioni e minori costi per gli altri condomini visto che il mio è un piano terra con sotto il garage e c'è molta dispersione termica. Nel palazzo ci sono altri 2 distacchi e non so se pagano o no, non ci sono buoni rapporti nel condominio. Inoltre aggiungo che non abbiamo neanche una tabella millesimale nonostante sia stato fatto presente all'amministratore. A questo punto devo pagare come dice l'amministratore oppure no?
#6 Inviato 28 Ottobre, 2020 Chicca1989 dice: A questo punto devo pagare come dice l'amministratore oppure no? Io credo che il miglior aiuto che tu possa ricevere da noi è quello di avere informazioni. Sei tu che poi devi costruirti un'idea che dovrai portare avanti e determinerà le tue azioni. Mi pare che due pronunce di cassazione siano un buon punto di partenza. Personalmente credo che tu debba pagare solo quanto previsto dall'art. 1118 cc. Penso anche che a limite l'amministratore avrebbe dovuto portare la questione in assemblea se lo riteneva opportuno ma certamente non inventarsi crediti, e meno male che non ti chiede gli arretrati. Purtroppo il distaccato viene spesso, anche qui sul forum, visto come il furbetto condominiale e quando ci si aggiunge l'incompetenza dell'amministratore, la vita per costui può diventare difficile Modificato 29 Ottobre, 2020 da salpa65
#7 Inviato 28 Ottobre, 2020 salpa65 dice: e quando ci si aggiunge l'incompetenza dell'amministratore, la vita per costui può diventare difficile 👍 Infatti fatto salvo l'amministratore non sia un tecnico termotecnico potrebbe essere assolutamente incompetente
#8 Inviato 28 Ottobre, 2020 Grazie a tutti per il tempo dedicatomi e per la prontezza delle risposte.