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Distacco dal riscaldamento centralizzato

Salve vi contatto in quanto vivo in un condominio di 24 unità immobiliari con riscaldamento centralizzato. Per la prossima assemblea due condomini (proprietari)che sono anche i due più morosi per un ammontare intorno ai 7000€ hanno richiesto il distacco dal riscaldamento centralizzato.

Avendo letto alcune sentenze e decreti vorrei capire

1) in che modo potremmo tutelarci i restanti condomini per verificare che vi sia un reale distacco dall'uso del riscaldamento centralizzato e distacco delle diramazioni della sua unità immobiliare dall'impianto termico comune;

 

2) chi devo contattare e a carico di chi sono le spese per un eventuale perizia termotecnica per capire che questa operazione non comporti un aggravio di spese per gli altri condomini e che l'operazione non determini inconvenienti tecnici e non vada ad alterare, peggiorandola, la funzionalità dell'intero impianto;

 

3) quali sono e come si calcolano le spese che questi condomini dovranno continuare a pagare?

 

grazie

Ciao

1) per distaccarsi è necessaria una perizia che dimostri che non ci sia uno squilibrio termico dell'impianto e un aumento dei costi per i condòmini che rimangono allacciati. La certezza del distacco ve la può dare solo il tecnico (o la ditta) che effettuerà l'intervento.

 

2) la perizia è a carico di colui/coloro che si distacca.

 

3) pagano le spese per la manutenzione dell'impianto (essendo comunque comproprietari dello stesso) ma non le spese di consumo.

Buongiorno,

perdonatemi l'intrusione... io vivo in un contesto di unità con riscaldamento centralizzato ( io sono affittuaria ).

Qualche tempo fa è stata messa ai voti la proposta di alcuni condomini di passare dal riscaldamento centralizzato a quello autonomo, mantenendo un'unica caldaia per ripartirne le spese di manutenzione.

La proposta è stata respinta per non aver raggiunto la maggioranza.

Ora, leggendo il post di Liberty vorrei chiedere: può un singolo condomino distaccarsi dal riscaldamento centralizzato anche se l'assemblea non concorda?

Lo chiedo perché noi ( e il proprietario ) saremmo interessati ad avere un'autonomia di riscaldamento, vivendo fuori casa per maggior parte della giornata... visto che il centralizzato ha costi davvero esagerati.

Grazie a tutti, buona giornata

Sonia

Scritto da Sonia1971 il 07 Nov 2012 - 10:01:31: Buongiorno,

perdonatemi l'intrusione... io vivo in un contesto di unità con riscaldamento centralizzato ( io sono affittuaria ).

Qualche tempo fa è stata messa ai voti la proposta di alcuni condomini di passare dal riscaldamento centralizzato a quello autonomo, mantenendo un'unica caldaia per ripartirne le spese di manutenzione.

La proposta è stata respinta per non aver raggiunto la maggioranza.

Ora, leggendo il post di Liberty vorrei chiedere: può un singolo condomino distaccarsi dal riscal [...]

La rinuncia unilaterale al riscaldamento operata da un singolo è vietata se da ciò derivano squilibri termici con aggravi di spesa per gli altri condomini (> sent. Cassazione n. 4023/1966); è consentita invece se è prevista dal regolamento condominiale, se è stata deliberata dall'assemblea o se il proprietario interessato può dimostrare che il distacco comporta un’effettiva riduzione dei costi rapportata al costo complessivo. Se invece il distacco dall'impianto centrale di riscaldamento da parte di uno o più condomini comporta un aumento di costi per gli altri fruitori, i primi sono tenuti a sostenerli (vedi > sent. Cassazione 10214/96 e n. 8924/2001).

 

Quindi nel caso in cui il tuo distacco non comporti squilibri termici con aggravi di spesa per gli altri condomini può anche essere UNILATERALE.

Scritto da vanni il 06 Nov 2012 - 21:16:39: Ciao

1) per distaccarsi è necessaria una perizia che dimostri che non ci sia uno squilibrio termico dell'impianto e un aumento dei costi per i condòmini che rimangono allacciati. La certezza del distacco ve la può dare solo il tecnico (o la ditta) che effettuerà l'intervento.

 

2) la perizia è a carico di colui/coloro che si distacca.

 

3) pagano le spese per la manutenzione dell'impianto (essendo comunque comproprietari dello stesso) ma non le spese di consumo.

Si ma non mi sono chiare alcune cose

1) La ditta che effettua la perizia e gli eventuali lavori di distacco devono essere scelti di comune accordo da tutto il condominio (in modo da essere imparziali e non di parte) o dai richiedenti il distacco?

 

2) Una volta approvato l'eventuale distacco come possiamo noi altri condomini tutelarci ed assicurarci che vi sia stato un reale distacco delle tubature e dei radiatori nelle abitazioni dei distaccanti? Ci sono dei sigilli da mettere e/o delle verifiche periodiche da fare per verificare che non si siano riallacciati abusivamente?

INteressa anche a me questo argomento, infatti non ho ben capito se basti chiudere le valvole dei termosifoni tramite una chiavetta specifica in uso agli idraulici, oppure se è necessario proprio distaccare fisicamente i propri tubi dall'impianto centralizzato attraverso saldatura degli stessi.

Ciao

1) nei pochi casi che mi sono capitati, del lavoro se ne è occupata la ditta che aveva la manutenzione dell'impianto essendo a conoscenza della collocazione delle montanti e delle relative derivazioni;

2) la stessa ditta provvedeva a stilare una relazione descrivendo gli interventi fatti e garantendo il distacco dall'impianto.

Per il resto, mia opinione non essendo un termo tecnico, per riallacciare i termosifoni non credo si possa fare il lavoro di nascosto almeno fintantoché l'impianto è in pressione.

Perchè non vi interessate per far montare valvole termostatiche e ripartitori di calore: è una buona via di mezzo tra un centralizzato classico senza controllo (divisione spese a m/m) e impianti autonomi.

Di solito, quando un condomino si "stacca" vengono semplicemente "tappati" i tubi dei radiatori con dei tappi (perchè, come ha detto qualcuno, per poter ricollegare fraudolentemente le valvole bisogna praticamente allagarsi) e il condomino continua a pagare la sua parte a m/m per le spese di manutenzione dell'impianto, anche se non lo usa più.

Scritto da ekontar il 08 Nov 2012 - 11:00:39: Perchè non vi interessate per far montare valvole termostatiche e ripartitori di calore: è una buona via di mezzo tra un centralizzato classico senza controllo (divisione spese a m/m) e impianti autonomi.

Di solito, quando un condomino si "stacca" vengono semplicemente "tappati" i tubi dei radiatori con dei tappi (perchè, come ha detto qualcuno, per poter ricollegare fraudolentemente le valvole bisogna praticamente allagarsi) e il condomino continua a pagare la sua parte a m/m p [...]

Si ma se il condomino volesse ricollegare fraudolentemente potrebbe farlo svuotando l'impianto senza che nessuno se ne accorga durante l'estate o nei periodi di inutilizzo dello stesso.

 

ieri c'è stata l'assemblea condominiale alla quale i due condomini hanno riferito e messo a verbale che loro si staccheranno dall'impianto centralizzato senza presentare alcuna perizia termotecnica nonostante la richiesta da parte della maggioranza dell'assemblea di presentarla preventivamente.

Come possiamo agire?

Scritto da liberty il 13 Nov 2012 - 12:53:53: ieri c'è stata l'assemblea condominiale alla quale i due condomini hanno riferito e messo a verbale che loro si staccheranno dall'impianto centralizzato senza presentare alcuna perizia termotecnica nonostante la richiesta da parte della maggioranza dell'assemblea di presentarla preventivamente.

Come possiamo agire?

non dovete fare nulla.

Ignora quello che hanno detto e scritto perchè non ha nessun valore.

Continua ad addebitare le spese di riscaldamento.

ciao

Ciao

non è così semplice. Meglio pensarci per tempo e diffidare i condòmini avvertendoli che, se procedono, dovrai agire legalmente.

concordo con Vanni, perchè agire per vie legali è molto costoso. E' bene che l'amministratore rispetti la volontà della maggioranza e diffida i due proprietari di fare subito questa perizia, altrimenti il condominio andrà per vie legali.

 

Un ragionamento terra terra è quello di dire: troppo facile fare così, tanto se poi il condominio paga di più a loro non gli importa perchè son passati all'impianto singolo. Quindi è possibile passare all'impianto singolo, a patto che la relazione tecnica del termotecnico sia favorevole al distacco dall'impianto. Inoltre con una sentenza della cassazione analoga, ci penseranno due volte a fare come vogliono.

 

Saluti

Scritto da vanni il 06 Nov 2012 - 21:16:39: Ciao

1) per distaccarsi è necessaria una perizia che dimostri che non ci sia uno squilibrio termico dell'impianto e un aumento dei costi per i condòmini che rimangono allacciati. La certezza del distacco ve la può dare solo il tecnico (o la ditta) che effettuerà l'intervento.

 

2) la perizia è a carico di colui/coloro che si distacca.

 

3) pagano le spese per la manutenzione dell'impianto (essendo comunque comproprietari dello stesso) ma non le spese di consumo.

Si, ma il tecnico che deve certificare, ammesso che se ne assuma la responsabilità, da chi deve essere scelto?

E se la perizia certifica che non vi sarà squilibrio ed una volta eseguiti i lavori e negli anni successivi si verifica invece un'aggravio per gli altri che sono rimasti collegati.

Cosa succede???

Ritengo inoltre, oltre a quanto detto da vanni, di accertarsi presso il Comune se è consentita la trasformazione da riscaldamento centralizzato a riscaldamento autonomo, perché in alcuni Comuni ciò non è consentito.

Scritto da frac47 il 14 Nov 2012 - 17:07:52:

Si, ma il tecnico che deve certificare, ammesso che se ne assuma la responsabilità, da chi deve essere scelto?

E se la perizia certifica che non vi sarà squilibrio ed una volta eseguiti i lavori e negli anni successivi si verifica invece un'aggravio per gli altri che sono rimasti collegati.

Cosa succede???

Ripongo il quesito: cosa succede, cosa fare se, nonostante il parere positivo del tecnico, negli anni successivi al distacco, si verifica un aggravio di spese per gli altri?

Il distaccato lo obblighiamo a riattaccarsi??

Considerando poi che non tutti gli anni si ha un consumo identico al precedente per le condizioni meteorologiche che differiscono da un anno all'altro e per la fornitura di calore che può dipendere da una gestione all'altra.

 

Modificato Da - frac47 il 16 Nov 2012 09:52:55

Sono certo che il recente regolamento condominiale, che andrà in vigore a tutti gli effetti il prossimo mese di giugno, esclude che l'assemblea condominiale possa negare il distacco dall'impianto centralizzato al condomino che manifesti tale sua intenzione. In pratica il distacco dall'impianto centralizzato è diventato un diritto, fermo restando l'ovvio intervento di un tecnico qualificato che ne certifichi l'operazione.

Salve a tutti,

sono una neo-proprietaria di un appartamento in condominio con riscaldamento centralizzato e vorrei distaccarmi dal'impianto - stessa situazione di molti interventi letti qui. L'amministratore mi dice che, anche quando non servirà più l'approvazione dell'assemblea per il distacco, sarà comunque necessaria una perizia termotecnica. Ora, vi chiedo: chi la deve redigere? Perchè l'amministratore mi dice che potrebbe essere la ditta che si occupa della manutenzione dell'impianto, la ditta medesima pensa che dovrebbe occuparsene l'altra ditta, quella che monta i contabilizzatori e che quindi è realmente esperta del consumo condominiale ecc. Ora, la mia domanda è la seguente: potrebbe occuparsene anche un certificatore energetico/geometra di mia fiducia? Nel caso ciò non fosse possibile, e mi dovessi dunque rivolgere alle suddette ditte, quanto potrebbero/dovrebbero chiedermi per questa perizia? Vi ringrazio delle risposte

Salve, mi accodo a questa discussione per non cerarne una parallela.

Può l'assemblea autorizzare lo slaccio anche senza presentazione della perizia?

Nel caso di risposta affermativa quale dovrebbe essere la maggioranza?

grazie

 

Salve, vorrei sapere: se viene tolto un termosifone da un alloggio si paga di meno il riscaldamento? come avviene il calcolo in quanto in assemblea l'amministratore dice che mi dovrei far risarcire dal vecchio propietario che lo ha eliminato. ma i termo sono di propietà del condominio comele tubazioni? p.s. il condominio ha il riscaldamento centralizzato. grazie.

Perchè non vi interessate per far montare valvole termostatiche e ripartitori di calore: è una buona via di mezzo tra un centralizzato classico senza controllo (divisione spese a m/m) e impiantiiautonomi.

Di solito, quando un condomino si "stacca" vengono semplicemente "tappati" i tubi dei radiatori con dei tappi (perchè, come ha detto qualcuno, per poter ricollegare fraudolentemente le valvole bisogna praticamente ali) e il condomino continua a pagare la sua parte a m/m per le spese di manutenzione dell'impianto, anche se non lo usa più.

RISPOSTA

 

Già da anni sono in vendita anche nelle farmacie, bombolette di CO2 che, spruzzate sul tubo dell'impianto termico, ne congelano l'acqua contenuta che quindi fa da tappo. E questo anche con acqua non ancora fredda e quindi anche poco dopo lo spegnimento . In caso di lavori a metà tubo, bisogna naturalmente congelare a valle e a monte del punto interessato. Allacciarsi illegalmente, è quindi lavoro da dilettanti.

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