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DORO DANILO

Distacco da riscaldamento centralizzato che maggioranza serve per lo stacco ?

Amministro un condominio di 17 u nità immobiliari commerciali che attualmente hanno un riscaldamento centralizzato a gasolio.-

Sono tre anni che si discute in merito alla sostituzione della caldaia da gasolio a gas metano.- la cosa non è andata in porto finora.-

Ora con le improrogabili scadenze del D.Lgs 102 e UNI 10200 la maggior parte dei condomini 12 su 17 hanno deciso di riscaldarsi con pompe di calore chiedendo il distacco dal centralizzato.

I rimanenti 5 affermano che le pompe di calore non sono suficienti per le loro esigenze e vogliono rimanere collegati all'impianto centralizzato.-

A questo punto voglio fare un'assemblea straordinaria per deliberare chi vuole staccarsi e chi vuole rimanere collegato.-

Che maggioranza serve per lo stacco ?

Nel caso in cui i 5 rimanessero collegati all'impianto centralizzato possono pretendere dagli altri 12 la partecipazione alle spese di gestione e mantenimento dell'impianto oltre che una perizia per ogni uno distaccato che non sono aggravati di costi ?

Vi ringrazio di una cortese risposta

Ho letto il link proposto.-

Ne deduco che chiunque può staccarsi dall'impianto centralizzato senza il consenso dell'assemblea purchè si munisca di una perizia da parte di un tecnico abilitato, da consegnare all'Amministratore e a disposizione dell'assemblea, che attesti che tale stacco non rechi aggravio di spesa agli altri condomini e partecipi alle spes per il mantenimento in efficienza dell'impianto (manutenzione ordinaria).-

Domande:

1) nel caso di mancata presentazione della perizia l'Amministratore o l'assemblea può negare lo stacco ?

2) Nel caso i condomini che rimangono allacciati all'impianto centralizzato (oggi a gasolio) decidessero di cambiare la caldaia con una a induzione a gas tale spesa sarà a carico dei soli allacciati o anche di chi si è staccato ?

Grazie di una cortese risposta

Ho letto il link proposto.-

Ne deduco che chiunque può staccarsi dall'impianto centralizzato senza il consenso dell'assemblea purchè si munisca di una perizia da parte di un tecnico abilitato, da consegnare all'Amministratore e a disposizione dell'assemblea, che attesti che tale stacco non rechi aggravio di spesa agli altri condomini e partecipi alle spes per il mantenimento in efficienza dell'impianto (manutenzione ordinaria).-

Domande:

1) nel caso di mancata presentazione della perizia l'Amministratore o l'assemblea può negare lo stacco ?

2) Nel caso i condomini che rimangono allacciati all'impianto centralizzato (oggi a gasolio) decidessero di cambiare la caldaia con una a induzione a gas tale spesa sarà a carico dei soli allacciati o anche di chi si è staccato ?

Grazie di una cortese risposta

1) si

2) la spesa sarà a carico di tutti anche di chi si è distaccato, in quanto l'impianto resta di proprietà di tutti i condomini.

1) si

2) la spesa sarà a carico di tutti anche di chi si è distaccato, in quanto l'impianto resta di proprietà di tutti i condomini.

In questo caso non si discute di distacco ma di dismissione dell'impianto centralizzato. A maggioranza semplice viene chiusa la centrale esistente e si passa all'autonomo . Occorre progetto unico che accerti il miglior rendimento degli impianti singoli rispetto al centralizzato , ne abbiamo lungamente discusso in altri post .la cassazione di gennaio ha ribadito che senza dimostrare il miglior rendimento degli impianti singoli occorre l'unanimità.

L'assemblea non nega nè autorizza il distacco semplicemente prende atto della volontà. Se non viene presentata la perizia il distacco non è avvenuto e pagherà i consumi involontari pro quota.

È solo il caso di ricordare che in molte regioni (Piemonte, Lombardia, ecc.) è vietato il distacco dall'impianto centralizzato nei condomini superiori a 4 unità immobiliari.

 

Accertatene anche presso l'ufficio tecnico del tuo comune.

Mi ripeto. Questo caso riguarda la dismissione dell'impianto termico non il distacco dallo stesso . Le regioni che non hanno ancora modificato leggi che vietano il distacco dovranno modificarle per adeguarsi alla normativa sovraordinata

Scusate ma a fronte di una perizia sullo stato di fatto dell'impianto centralizzato obsoleto e non funzionante secondo le norme sul risparmio energetico non è possibile decidere a maggioranza la sospensione del servizio bocciando un adeguamento di 50 appartamenti invasivo è molto oneroso? Lo scorso anno abbiamo avuto oltre 15 riparazioni e figuriamoci ieri abbiamo avuto un altra perdita che ha causato ulteriori danni a degli appartamenti...tre o quattro persone sono per maniere il servizio per principio....circa 20k euro di riparazioni abbiamo eseguito l' ultimo anno per mantenere in vita l' impianto con circa 34 giorni di non godimento ...vai a mettere tre o quattro appartamenti in accordo per eseguire i lavori...grazie per un consiglio su come muovermi..chiedono una stima esatta dei lavori ma penso che sia necessario un progetto di adeguamento dell' impianto prima...non abbiamo il cpi ancora...può essere un pretesto? Cerco di capire come evitare di spendere questi soldi che non portano nessun valore aggiunto quando ci sono altre priorità da affrontare...ciao

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