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sara mattioli

Dissenso alle lite; tanti riferimenti (fumosi) online ma in pratica cosa succede?

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Salve a tutti

 

dopo aver letto tutti i riferimenti online sul dissenso alle lite, risulta (in teoria) che il condomino che non intende entrare in giudizio contro un terzo(mentre il condominio vuole proporre una lite)  può dissentire alla lite con racc a\r entro 30 giorni dalla delibera o dalla ricezione del verbale dell'assemblea.

Purtroppo però non si può esimere dalle spese giudiziali e degli avvocati  che dovranno essere pagate in solido da tutti i condomini, salva la possibilita' di rifarsi sui condomini non dissenzienti.

 

In pratica se qualcuno ha esperienze , cosa succede.

 

Esempio, l'amministratore ha un amico avvocato e per farlo lavorare fa iniziare delle cause che durano decenni fino in cassazione per futili motivi.

 

In tal caso le spese condominiali si gonfiano; e il condomino che non intende pagare che cosa può fare?

 

Questo in pratica e non in teoria

 

Qualcuno di voi ha esperienze?

 

Se il condominio perde,il dissociato non deve dare niente a nessuno.

Ma se il condominio vincesse,il dissociato partecipa alle spese legali come beneficiario.

Questo vale da chiunque apre la lite.

Il problema si pone quando l'amministratore continua a promuovere cause inutili (fino in Cassazione) per far lavorare il suo amico avvocato  e teoricamente anche il dissenziente deve pagare le spese legali 

 

Come può praticamente il condomino non interessato a pagare gli spritz all'avvocato non tanto brillante ma voglioso di cash?

sara mattioli dice:

In tal caso le spese condominiali si gonfiano; e il condomino che non intende pagare che cosa può fare?

Se ti sei dissociata,dov'è il problema? L'amministratore non può obbligarti a partecipare alla spesa.

Se sono inutili e perde. Potere denunciarlo per lite temeraria.

Modificato da giglio2
sara mattioli dice:

Il problema si pone quando l'amministratore continua a promuovere cause inutili (fino in Cassazione) per far lavorare il suo amico avvocato  e teoricamente anche il dissenziente deve pagare le spese legali 

 

Come può praticamente il condomino non interessato a pagare gli spritz all'avvocato non tanto brillante ma voglioso di cash?

Cambia amministratore.

 

giglio2 dice:

Se ti sei dissociata,dov'è il problema? L'amministratore non può obbligarti a partecipare alla spesa.

Concordo, v. anche:

 

PS

ho concordato troppo in fretta 😉

in effetti chi si dissocia è cmq obbligato a partecipare alle spese legali, invece non ha da sostenere le spese processuali e quanto dovuto alla controparte in caso di soccombenza.

Modificato da condo77

Una lite temeraria, secondo il lessico giuridico italiano, indica un'azione legale o resistenza ad essa esperite con malafede e colpa grave, ossia con consapevolezza del proprio torto o con intenti dilatori o defatigatori. Si tratta d'una ipotesi di "responsabilità aggravata" di cui al comma 1 dell'art.

Modificato da giglio2
sara mattioli dice:

Questo purtroppo non è così (teoricamente) almeno a leggere le fonti online;

Questo è scritto nel link che ci hai inviato.

"Se l'esito della lite è stato favorevole al condominio, il condomino dissenziente che ne abbia tratto vantaggio è tenuto a concorrere nelle spese di giudizio che non sia stato possibile ripetere dalla parte soccombente".

 

Dove sono i dubbi? In quanto è conferma ciò che ho scritto.

Modificato da giglio2
giglio2 dice:

Questo è scritto nel link che ci hai inviato.

"Se l'esito della lite è stato favorevole al condominio, il condomino dissenziente che ne abbia tratto vantaggio è tenuto a concorrere nelle spese di giudizio che non sia stato possibile ripetere dalla parte soccombente".

 

Dove sono i dubbi? In quanto è conferma ciò che ho scritto.

Più difficile è comprendere, e far comprendere agli interessati, un particolare di non poco conto: il dissenso, lo abbiamo appena ricordato, opera a riguardo delle conseguenze della lite, per il caso di soccombenza; ergo, il dissenziente non è esonerato dal contribuire, secondo la regola di cui all'art. 1123 c.c., alle spese necessarie per introdurre il giudizio o per resistervi.

Cioè, l'avvocato e le spese propedeutiche necessarie per gli incombenti appena cennati, vanno suddivise tra tutti i condòmini, favorevoli, contrari o astenuti che siano.

Però, se il condomino non paga la quota parte delle spese condominiali riferite alla lite cosa potrebbe succedere?

sara mattioli dice:

Però, se il condomino non paga la quota parte delle spese condominiali riferite alla lite cosa potrebbe succedere?

L'amministratore ha la facoltà di chiedere un decreto ingiuntivo per il recupero forzoso delle somme.

Si ma in teoria ci dovrebbe essere un modo pratico per evitare la nefasta pratica di cause inutili protratte per anni (non si capisce a livello psicologico poi come l'amministratore riesca a convincere gli altri condomini a farle)

 

Forse ci sono accordi "fuoribusta" dove l'amministratore "compra" i millesimi di alcuni così da assicurarsi la maggioranza

condo77 dice:

L'amministratore ha la facoltà di chiedere un decreto ingiuntivo per il recupero forzoso delle somme.

Certo ma anche li con aggravio di spese nei confronti di tutti i condomini

Come detto all'inizio, dovete cambiare amministratore.

Se invece alla maggioranza va bene questo tipo di gestione, allora a meno di gravi inadempienze l'amministratore rimarrà in carica e si può fare ben poco.

condo77 dice:

Come detto all'inizio, dovete cambiare amministratore.

Se invece alla maggioranza va bene questo tipo di gestione, allora a meno di gravi inadempienze l'amministratore rimarrà in carica e si può fare ben poco.

Nella tua esperienza di amministrazioni condominiali, le societa' di amministrazione cond sono più "chiare" rispetto ai singoli che devono "campare" sul condominio oppure si tratta solo di folclore di "pianerottolo"?

Puoi entrare nello specifico che ti fa tanto arrabbiare.

Intanto il tale procedimento,si è concluso e come è finito.

Ora l'amministratore ti chiede formalmente la tua quota di competenza,se è giusta o sbagliata devi adempiere comunque.Se è giusta,nulla da eccepire.Ma se secondo te è una decisione contraria alla legge,ovviamente non ti rimane che sentire un legale.

sara mattioli dice:

Nella tua esperienza di amministrazioni condominiali, le societa' di amministrazione cond sono più "chiare" rispetto ai singoli che devono "campare" sul condominio oppure si tratta solo di folclore di "pianerottolo"?

Anche le società sono fatte di persone, quindi non vedo grandi differenze sotto questo aspetto.

Piuttosto conviene raccogliere le opinioni/referenze di altri condomini su quel dato amministratore.

Spesso il problema non è (solo) l'amministratore, ma una compagine condominiale poco coesa e litigiosa, perché se i condomini sono solidali tra loro nelle scelte, l'amministratore può poco essendo essenzialmente un esecutore delle volontà assembleari.

sara mattioli dice:

Il problema si pone quando l'amministratore continua a promuovere cause inutili (fino in Cassazione) per far lavorare il suo amico avvocato  e teoricamente anche il dissenziente deve pagare le spese legali 

 

Come può praticamente il condomino non interessato a pagare gli spritz all'avvocato non tanto brillante ma voglioso di cash?

L'amministratore non ha potere si promuovere niente, se non c'è dietro l'assemblea che gli da mandato, anche per un decreto ingiuntivo.

sara mattioli dice:

Nella tua esperienza di amministrazioni condominiali, le societa' di amministrazione cond sono più "chiare" rispetto ai singoli che devono "campare" sul condominio oppure si tratta solo di folclore di "pianerottolo"?

C'è un fondo di verità, anche se le grandi società o i grandi studi le porcate le fanno pure loro, ma sono più accorti a non farsi sgamare...

SaintJames dice:

L'amministratore non ha potere si promuovere niente, se non c'è dietro l'assemblea che gli da mandato, anche per un decreto ingiuntivo.

Per il d.i. l'amministratore non ha bisogno del mandato assembleare, ha già la legittimazione attiva (anzi, deve farsi autorizzare dall'assemblea per non fare il d.i.)

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