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sig.ra C.

Disdetta contratto d'affitto

Salve, vorrei lumi sulla seguente questione:

Da un anno vivo in un appartamento ammobiliato 4 + 4 con cedolare secca.

Nel suddetto contratto in caso di disdetta devo informare il proprietario con 6 mesi di anticipo.

Il punto è questo lo scorso inverno, appena arrivata, ho cominciato ad avere problemi di muffa sui muri, intorno a gli infissi per non parlare dei vetri che colavano acqua a volontà!

Ho subito fatto presente la cosa al padrone di casa il quale ha cercato di addossarmi la colpa: panni stessi, poco riscaldamento... Tutte bugie!

In realtà il problema lo ha anche un altro appartamento sempre di sua proprietà che si trova accanto al mio.

Quest'anno sono punto e a capo e sinceramente non stendo neanche un fazzoletto in casa ma vado ad asciugare il bucato da mia madre, i riscaldamenti li accendo con regolarità... Insomma tutto questo non argina minimamente il problema, per altro da un amico mi è stato detto che gli infissi non sono a taglio termico.

Ho deciso di andarmene ma non voglio perderci la mia cauzione, visto che che nel precedente appartamento la mia cauzione non mi è stata restituita per intero... ma questa è un'altra storia. Ora il punto è questo posso chiedere la risoluzione anticipata del contratto per difetto senza dovermi per forza di cose attenere ai 6 mesi?

In oltre posso appellarmi al fatto che la casa locata sia "in difetto", passatemi il termine corretto, e scontare i 3 mesi anticipati con l'affitto?

Vi ringrazio anticipatamente

Ella ha tutti i diritti del caso; trattasi infatti di vizi di cui Ella non poteva aver conoscenza alcuna in sede di trattativa.

Dovrà tuttavia attivare il procedimento di risoluzione del contratto per inadempimento del locatore rispetto agli obblighi di legge.

Gli obblighi a carico del locatore sono definiti dall'art. 1575 c.c

- consegnare al conduttore la cosa locata in buono stato di manutenzione.

- eseguire tutte le riparazioni necessarie con esclusione solo di quelle di piccola manutenzione

il locatore deve quindi garantire che il bene locato sia adeguato; unica esimente a suo vantaggio, che il conduttore conoscesse preventivamente i vizi che il bene locato presentava; in tal caso il locatore non ne sarebbe responsabile purchè però non si fosse mai impegnato a farvi fronte (Cassazione sentenza 06.03.2012 n° 3454).

 

A sua volta Cassazione Sentenza 7 febbraio 2012, n.1694: "Se al momento della consegna la cosa locata è affetta da vizi che ne diminuiscono in modo apprezzabile l’idoneità all’uso pattuito, il conduttore può domandare la risoluzione del contratto o una riduzione del corrispettivo, salvo che si tratti di vizi da lui conosciuti o facilmente riconoscibili. Il locatore è tenuto a risarcire al conduttore i danni derivanti da vizi della cosa, se non prova di avere senza colpa ignorato i vizi stessi al momento della consegna”, articolo 1578 del Codice Civile".

 

Le servirà un legale od appoggiarsi ad un'associazione di inquilini.

Quanto scritto da OLLI è perfetto sotto al profilo legale.

La tua "causa" potrebbe essere però, secondo me, molto contrastata dalla controparte che tenderebbe ad addebitare a te un cattivo uso della cosa locata, sia pure tendenziosamente. Mancata utile aerazione, per esempio, e poi mettici il riscaldameto e la stesura dei panni (che tu non puoi provare).

Pertanto si andrebbe per le lunghe e se tu, nel frattempo, traslocassi, potrebbe chiederti i danni dal mancato rispetto contrattuale per i primi quattro anni.

Ti rispondo non in contraddizione a OLLI, sia chiaro, bensì sotto al profilo di vedere i risvolti d'una azione legale sempre... aleatoria.

Come farei io?

Cercherei un accordo con la proprietà affinchè accetti un preavviso di mesi tre, facedole balenare la tua intenzione di tutelarti attraverso un'associazione inquilini.

Quanto a conguagliare gli ultimi mesi con la cauzione non è legale (nè corretto), benchè siano in molti a farlo...

Prediligo che le faccie della stessa medaglia siano ambedue visibili.

La Sig.ra C. in questo post ha "certificato" una sua mancanza essenziale.

Restando ferma la liceità delle dritte fornite, in un eventuale contenzioso parte rilevante del difetto della casa sarà probabilmente addebitato all'insufficiente riscaldamento operato dalla Sig.C: la condensa interna sui vetri attesta tale condotta disdicevole; se il riscaldamento fosse adeguato non ci sarebbe condensa interna colante sui vetri delle finestre. Concause di minor rilevanza sono i panni stesi, il mancato ricambio quotidiano dell'aria, la stessa respirazione dei residenti. Non escludo ovviamente difetti della cosa locata.

 

Queste valutazioni le sa fare, anche meglio del sottoscritto, qualunque ATP o CTU.

saluti ?

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