#1 Inviato 21 Agosto, 2013 Buongiorno a tutti spero sia la sezione giusta per il quesito Ho un'abitazione di proprietà a me intestata dove vive mia madre che non possiede una sua prima casa. Con la vecchia normativa sull'ICI non pagavo l'imposta nè nella casa in cui abito, nè in quella abitata da mia madre. Con l'IMU quella abitata da mia madre è seconda casa ed è un salasso. Considerando che l'IMU non si paga nella prima casa detenuta da un soggetto titolare di un diritto reale (proprietà, usufrutto, abitazione) ho pensato di stipulare un contratto in cui cedo il diritto di abitazione a mia madre, registro l'atto in comune e non pago l'IMU. Ho chiesto un parere, senza però sviscerare bene la materia, e mi è stato risposto che si concettualmente è corretto il ragionamento e l'IMU non è dovuta ma l'atto con cui si cede il diritto di abitazione andrebbe fatto in forma pubblica per essere sicuri che un domani l'agenzia delle entrate non venga a chiedere il pagamento dell'imposta e dei suoi arretrati. Farlo in forma pubblica significa farlo da un notaio e farlo da un notaio (ho chiesto) significa pagare un importo che loro calcolano come se si cedesse l'usufrutto (un salasso triplo) e non già il diritto di abitazione, forse perchè non gli capita spesso di redigere atti per la cessione del diritto di abitazione. Che ne pensate ? Per buon senso, io trovo folle che mia madre abiti una casa in cui è di tutta evidenza io abbia ceduto il diritto di abitazione (o di comodato ma con il comodato non c'è l'esenzione IMU) e comunque debbo redigere un atto che mi costa una fortuna per non pagare un'imposta peraltro maggiorata come se avessi i beni al sole o ne incassassi una rendita. Avete qualche idea per raggiungere l'obiettivo senza svenarsi ?
#2 Inviato 21 Agosto, 2013 Per buon senso, io trovo folle che mia madre abiti una casa in cui è di tutta evidenza io abbia ceduto il diritto di abitazione (o di comodato ma con il comodato non c'è l'esenzione IMU) e comunque debbo redigere un atto che mi costa una fortuna per non pagare un'imposta peraltro maggiorata come se avessi i beni al sole o ne incassassi una rendita. Avete qualche idea per raggiungere l'obiettivo senza svenarsi ? Non è che sembra folle, E' FOLLE. Io sono nella tua stessa condizione. Alla morte di mio padre mia madre ha fatto rinuncia all'eredità e la casa in cui vivevano è diventata di mia proprietà. Mia madre, naturalmente, ha continuato a viverci e con la vecchia ICI poichè era data in uso gratuito a un parente entro il primo grado era assimilabile alla prima casa. Adesso con l'introduzione dell'IMU è a tutti gli effetti una seconda casa e come tale devo pagarci le imposte. Unica soluzione è concederla in usufrutto mantenendo la nuda proprietà. Questo significa fare un atto da notaio con tutti i relativi costi. Alcuni comuni hanno autonomamente deciso di ripristinare la vecchia normativa in uso con l'ICI. Cioè applicare una aliquota ridotta a tutte quelle abitazioni date in comodato gratuito (quindi non usufrutto, serve una semplice dichiarazione all'ufficio competente del comune). Un esempio di cui sono a conoscenza è il comune di Sestri Levante in provincia di Genova, ma fino ad adesso è solo una mosca bianca. La maggiorparte piuttosto applica aliquote maggiorate come se si tenesse un appartamento sfitto. --link_rimosso--
#3 Inviato 21 Agosto, 2013 Non è che sembra folle, E' FOLLE. Io sono nella tua stessa condizione. Alla morte di mio padre mia madre ha fatto rinuncia all'eredità e la casa in cui vivevano è diventata di mia proprietà.Mia madre, naturalmente, ha continuato a viverci e con la vecchia ICI poichè era data in uso gratuito a un parente entro il primo grado era assimilabile alla prima casa. Adesso con l'introduzione dell'IMU è a tutti gli effetti una seconda casa e come tale devo pagarci le imposte. Unica soluzione è concederla in usufrutto mantenendo la nuda proprietà. Questo significa fare un atto da notaio con tutti i relativi costi. Alcuni comuni hanno autonomamente deciso di ripristinare la vecchia normativa in uso con l'ICI. Cioè applicare una aliquota ridotta a tutte quelle abitazioni date in comodato gratuito (quindi non usufrutto, serve una semplice dichiarazione all'ufficio competente del comune). Un esempio di cui sono a conoscenza è il comune di Sestri Levante in provincia di Genova, ma fino ad adesso è solo una mosca bianca. La maggiorparte piuttosto applica aliquote maggiorate come se si tenesse un appartamento sfitto. --link_rimosso-- Jerry | Che differenza fa fra sfitto o affittato? A Padova nessuna. Cambia solo se il contratto è concordato o meno.
#4 Inviato 21 Agosto, 2013 Jerry | Che differenza fa fra sfitto o affittato? A Padova nessuna. Cambia solo se il contratto è concordato o meno. Per adesso niente, ma ho letto da qualche parte che c'è in progetto di applicare un'aliquota maggiorata per gli appartamenti tenuti sfitti.
#5 Inviato 21 Agosto, 2013 comunque cumulate deve prendere come riferimento il regolamento imu di Roma .(li trovera' le risposte)
#6 Inviato 22 Agosto, 2013 comunque cumulate deve prendere come riferimento il regolamento imu di Roma .(li trovera' le risposte) il problema non è Roma o altro comune ma la normativa generale sull'IMU. Considerando che l'IMU non si paga nella prima casa detenuta da un soggetto titolare di un diritto reale (proprietà, usufrutto, abitazione) come fare per stipulare un contratto in cui cedo il diritto di abitazione a mia madre, registro l'atto in comune e non pago l'IMU, evitando la forma pubblica dove debbo pagare anche il notaio e contemporaneamente essere sicuro che un domani l'agenzia delle entrate non venga a chiedere il pagamento dell'imposta e dei suoi arretrati ? C'è un modo per raggiungere l'obiettivo senza svenarsi ?