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luxet

Diritti inquilino e violazione proprietà

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Salve a tutti,

 

è da un po' che cerco informazioni, visito sindacati ed associazioni inquilini, forze dell'ordine... Ma partiamo dal principio perché spero ancora che qualcuno infine possa darmi quell'illuminazione di cui ho bisogno perché sono stanca.

La mia via Crucis inizia a febbraio di quest'anno, quando ho ricevuto la diffida del legale dei miei ex proprietari di casa: avevo locato una camera di un appartamento condiviso con altre 2 ragazze, una delle quali si è dimostrata ad un certo punto aggressiva nei miei confronti fino a sfiorare la violenza: purtroppo viviamo in Italia e fin quando non ti ammazzano nessuno interviene (chiamate a 112 e 113 si sprecano...); sicché io ero costretta a vivere barricata chiusa a chiave in quella cameretta. Così chiamai la proprietaria e raccontai tutto ciò che succedeva perché lei poteva allontanare l'altra ma niente da fare, anzi mi disse trai denti che se me ne fossi andata sarebbero seguite azioni legali da parte loro. Non pensavo davvero potesse accadere, perché in fondo pagavo solo 200€ e il contratto (studenti) si sarebbe concluso ad agosto, se me ne fossi andata via prima, a maggio, non credo avrei danneggiato il loro patrimonio che si compone di 2 o 3 appartamenti ed attici locati, una villa, Mercedes, barca...

Invece, a seguito dell'invio della mia raccomandata contenente la mia disdetta nei modi e nei tempi previsti dal contratto, loro si sono rivolti al loro avvocato, "giustamente" vilipesi no? "Poverini", loro parte forte del contratto, contro una studentella che non arriva neanche a pagare le bollette tra poco... 

Quindi, per farla breve, nell'ultima lettera che hanno inviato (a casa dei miei, dove ho ancora la residenza, quindi mi ha dato molto fastidio, non volevo venissero a conoscenza, perché non volevo dare un dispiacere del genere) mi intimano di pagare entro l'inizio di agosto o procederanno nel richiedere le somme dovute + 150 € (ma perché 150 € ?? BOH).

A questo punto, dato che il sindacato - che faccio notare è per la tutela degli INQUILINI -è colluso con questi signori PROPRIETARI DELL'IMMOBILE (giuro, non mi hanno aiutata perché i miei ex proprietari "sono brava gente, vengono da noi ogni anno per stipulare il contratto") ergo non ha mosso un dito, e soldi per legali non ne ho, cosa faccio??

Io ho pensato di telefonare all'avvocato di lor signori, affermando che se loro continueranno, io sarò costretta a tutelarmi denunciandoli per violazione di domicilio: un giorno, mentre non ero in casa, portarono una lettera e l'affissero alla porta della mia camera (perché secondo loro dovevo dare un'altra disdetta, la prima non era valida, per andarmene ad agosto). Ho letto l'articolo e  si realizza anche nel mio caso, in cui la mia coinquilina ha aperto la porta: "Lo ius excludendi ovvero il diritto di escludere altri dalla propria abitazione o dimora etc. spetta al soggetto che legittimamente ed attualmente vi abiti o vi dimori, quindi in misura uguale tanto al marito quanto alla moglie, con la conseguenza che il dissenso dell'uno è in grado di neutralizzare il consenso dell'altro". Ergo il mio dissenso neutralizza il consenso della mia coinquilina, io non ce li volevo in casa, in camera mia! Avrebbero potuto scrivermi un messaggio per prendere un appuntamento, invece mi tempestavano di telefonate ai quali io ovviamente non ho risposto, soprattutto perché comunicavamo per messaggi scritti per le visite! Che ne pensate quindi? Potrei denunciarli? Come prova di ciò che dico ho la lettera che trovai appesa alla porta, e la testimonianza delle mie coinquiline.

Scusate, forse non ho scritto tutto e neanche ho spiegato bene, ma riportare la mente a quanto ho passato... Credetemi mi fa star male... Comunque se non sono stata chiara, chiedete e cercherò di spiegare meglio.

Grazie per quanti vorranno aiutarmi, grazie davvero!

 

Scusami.. dici che hai inviato lettera di disdetta nel rispetto dei modi e dei tempi previsti nel contratto. Il contratto prevedeva che si poteva lasciare la camera anche entro la fine della prevista scadenza a condizione che fossero rispettati "modi e tempi previsti"?

 

Tranquilla, non disperare...proviamo a ragionare: 

come giustamente chiede Giovanni, spiega meglio cosa hai scritto con 

luxet dice:

......l'invio della mia raccomandata contenente la mia disdetta nei modi e nei tempi previsti dal contratto, loro si sono rivolti al loro avvocato,

Ancora: cosa ti è stato risposto, sempre con riferimento al contratto con la 

luxet dice:

lettera che hanno inviato (a casa dei miei, dove ho ancora la residenza, quindi mi ha dato molto fastidio, non volevo venissero a conoscenza, perché non volevo dare un dispiacere del genere) mi intimano di pagare entro l'inizio di agosto o procederanno nel richiedere le somme dovute + 150 € (ma perché 150 € ?? BOH).

In ogni caso, a prescindere dalle nostre risposte, devi convenire che l'armonia dove vivi non è proprio di casa.

Un consiglio: cambia abitazione e non roderti più di tanto. Forza e coraggio, dai!!!

Ok? 👌😉

non mi sembra che ci siano  gli estremi del reato di violazione di domicilio visto che non sono entrati in camera tua . si sono limitati a entrare in casa con il consenso delle tue coinquiline .

 

 

 

p.s. comunque il reato di violazione di domicilio semplice e' stato depenalizzato 

Modificato da peppe64

Dipende cosa c'è scritto nel contratto, se hai rispettato i termini peggio per loro (Attici o Mercedes fa niente) se non lo hai rispettato devi pagare quanto previsto dai termini contrattuali mentre i 150 € che ti chiede per il disturbo il loro legale sono cavoli loro almeno finché non finite in tribunale.

Bologna è una grande città, cambia sindacato degli inquilini (strano che un proprietario utilizzi il sindacato degli inquilini), ce ne sono diversi.

Altrimenti cercati un legale, ce ne sono di giovani che chiedono cifre modeste, per una situazione come questa non serve un principe del foro.

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Molto probabilmente non è stata rispettata la legge sull'invio di raccomandata per recedere dalc ontratto.

L'Inquilino infatti devo dare preavviso (e o resta nel locale o comunque paga il fitto) e deve motivarlo oggettivamente. Se cio' manca il recesso non è valido e pertanto le somme dovute.

Se il legale ti chiede i canoni ha ragione, ma non ha ragione di chiederti i 150 per suoi onorari (credo siano per questo), poichè in fase stragiudiziale, e salvo diverso accordo, ognuno si paga il proprio legale.

La violazione di domicilio non ci sta.

 

GIME dice:

Tranquilla, non disperare...proviamo a ragionare: 

come giustamente chiede Giovanni, spiega meglio cosa hai scritto con 

Ancora: cosa ti è stato risposto, sempre con riferimento al contratto con la 

In ogni caso, a prescindere dalle nostre risposte, devi convenire che l'armonia dove vivi non è proprio di casa.

Un consiglio: cambia abitazione e non roderti più di tanto. Forza e coraggio, dai!!!

Ok? 👌😉

Grazie mille a tutti per le risposte!

 

Hai ragione, devo restare tranquilla! 

Io ho inviato una raccomandata con ricevuta di risposta il 30 gennaio, a partire dal quale si conteggiano 3 mesi secondo il contratto che sottoscrissi a suo tempo: ergo, io il 30 aprile avrei dovuto lasciare l'appartamento.

Secondo il contratto, bastava nominare i "motivi gravi" per i quali lasciavo l'appartamento: il legislatore non indica quali siano, io scrissi "motivi di salute" poiché a causa del vivere quotidiano in quell'appartamento uniti a MUFFA presente sotto la mia finestra e in bagno al quale io sono allergica, avevo sviluppato macchie sul corpo, astenia, problemi nella respirazione, ecc. inoltre avevo sviluppato anche problemi di digestione, diarrea, vomito, con reflusso quasi onnipresente e quindi si pensava fosse celiachia, quindi scrisse anche che dovevo sottopormi probabilmente anche ad una biopsia. 

Ciò perché il sindacato colluso mi aveva consigliato di dire che avevo bisogno di tornare dai miei per fare esami ecc avendo medico lì. La polizia mi disse che era meglio non scrivere nella disdetta "a cuasa della mia coinquilina" perché avrei potuto beccarmi una denuncia per diffamazione, nonostante avessi ragione. Quindi tutti mi consigliarono problemi di salute. Che potevo fare?? Voi che avreste fatto scusate???

 

In seguito, altre persone mi dissero che avrei potuto scrivere semplicemente "problemi economici" perché tanto questi sono sempre validi e nessuno fa causa. Che stupida che sono!! Perché non ho incontrato le persone giuste prima?? Solo io ho problemi , tutti fanno disdetta e magari non pagano neanche più e sono sempre i proprietari ad andare di mezzo, invece nella mia situazione, loro sono già parte FORTE del contratto legalmente (e mi ha risposto anche un avvocato che può confermare ciò!) io parte DEBOLE ma sembra che loro siano le vittime!!!!! 

 

L'avvocato mi scrisse nella prima lettera che i motivi non erano validi perché non c'erano prove... Ma scusate per BUON SENSO, mi dite come potevo avere prove se avevo scritto che ho bisogno di fare esami per diagnosticare eventuali patologie??

Quindi secondo loro io dovevo restare lì, sorbirmi una matta senza che loro avessero mai fatto niente (polizia disse che i propietari hanno potere di allontanare un inquilino se fastidioso), pagare come nulla fosse.

Ricapitolando: motivi per il loro avvocato non validi. Beh in sede giudiziale potrei anche dire ormai questo, perché la polizia e i carabinieri conoscevano quanto accadeva lì dentro, quindi da una parte sono tranquilla. Ma dall'altra, le lettere continuano ad arrivare dai miei, mi dispiace dare loro altri problemi.

Voi, sinceramente, nella mia situazione attuale (non ripensando a cosa avrei potuto fare ) cosa fareste? Paghereste e bon? Perché con la cauzione loro di solito pagano le utlime bollette e restituiscono, ma io sono andata via prima e dovrebbero pagare molto molto meno per me, ma non hanno voluto sapere neanche i miei consumi. Quindi, io pago gli ultimi 400€ e non ho neanche parte della cauzione indietro? Per voi quindi è normale e giusto che io non abbia indietro nulla?? 

 

 

SisterOfNight dice:

Molto probabilmente non è stata rispettata la legge sull'invio di raccomandata per recedere dalc ontratto.

L'Inquilino infatti devo dare preavviso (e o resta nel locale o comunque paga il fitto) e deve motivarlo oggettivamente. Se cio' manca il recesso non è valido e pertanto le somme dovute.

Se il legale ti chiede i canoni ha ragione, ma non ha ragione di chiederti i 150 per suoi onorari (credo siano per questo), poichè in fase stragiudiziale, e salvo diverso accordo, ognuno si paga il proprio legale.

La violazione di domicilio non ci sta.

 

Buongiorno, come ho già scritto, è stata rispettata in tutto. Solo che l'avvocato non ritiene valido il motivo (quindi soggettivamente, dato che il legislatore non ha operato discriminazioni in tal senso).

Quindi in casa mia in affitto si possono introdurre i miei proprietari perché altri coinquilini sono consenzienti? La mia volontà non conta nulla?? Non credo proprio, stando a cosa leggo nel codice penale. Inoltre, io cosa ne so che non abbiano aperto la porta e non si siano introdotti anche in camera mia per controllare che io non abbai per esempio subaffittato?

Se lei dovesse difendermi, cosa farebbe ? Le sembra giusta una situazione in cui io debbo versare gli ultimi 400€ senza neanche più vedere la cauzione, al netto di ultime bollette?

peppe64 dice:

non mi sembra che ci siano  gli estremi del reato di violazione di domicilio visto che non sono entrati in camera tua . si sono limitati a entrare in casa con il consenso delle tue coinquiline .

 

 

 

p.s. comunque il reato di violazione di domicilio semplice e' stato depenalizzato 

Dalle informazioni in mio possesso, a quanto pare come ho scritto la volontà di un inquilino della casa di non fare entrare chicchesia sovrasta sulla volontà positiva dell'altro o altri. 

Da CONTRATTO, i proprietari possono entrare in casa SOLO IN SEGUITO ad appuntamento!

 

Inoltre, di certo non sono entrati con violenza o con stratagemmi, ma allora la proprietà privata a cosa serve? Perché tutelarla? Immagino che chiunque abbia voglia di ritrovarsi ospiti sgraditi perché la moglie o il figlio o l'inquilino abbia aperto la porta ignari di tutto e che la situaizone potrebbe ripresentarsi. Perché l'ordinamento non mi dovrebbe tutelare in questo caso? 

 

 

 

luxet dice:

Io ho inviato una raccomandata con ricevuta di risposta il 30 gennaio, a partire dal quale si conteggiano 3 mesi secondo il contratto che sottoscrissi a suo tempo: ergo, io il 30 aprile avrei dovuto lasciare l'appartamento.

Aspetta...ma la signora l'avrà ricevuta a febbraio, quindi, a mio avviso la fine locazione sarebbe per il 31/5/18.

luxet dice:

Secondo il contratto, bastava nominare i "motivi gravi" per i quali lasciavo l'appartamento: il legislatore non indica quali siano, io scrissi "motivi di salute"

E questa causale già ti sarebbe bastata. Punto.

Circa quello che chiedi con questo:

luxet dice:

Quindi, io pago gli ultimi 400€ e non ho neanche parte della cauzione indietro? Per voi quindi è normale e giusto che io non abbia indietro nulla??  

Non dai elementi certi per poterti rispondere, ma mi sembra utile ribadire il consiglio di

SisterOfNight dice:

Molto probabilmente non è stata rispettata la legge sull'invio di raccomandata per recedere dalc ontratto.

L'Inquilino infatti devo dare preavviso (e o resta nel locale o comunque paga il fitto) e deve motivarlo oggettivamente. Se cio' manca il recesso non è valido e pertanto le somme dovute.

Se il legale ti chiede i canoni ha ragione, ma non ha ragione di chiederti i 150 per suoi onorari (credo siano per questo), poichè in fase stragiudiziale, e salvo diverso accordo, ognuno si paga il proprio legale.

La violazione di domicilio non ci sta.

 

SisterOfNight dice:

Molto probabilmente non è stata rispettata la legge sull'invio di raccomandata per recedere dalc ontratto.

L'Inquilino infatti devo dare preavviso (e o resta nel locale o comunque paga il fitto) e deve motivarlo oggettivamente. Se cio' manca il recesso non è valido e pertanto le somme dovute.

Se il legale ti chiede i canoni ha ragione, ma non ha ragione di chiederti i 150 per suoi onorari (credo siano per questo), poichè in fase stragiudiziale, e salvo diverso accordo, ognuno si paga il proprio legale.

La violazione di domicilio non ci sta.

 

Un'altra cosa molto importante secondo me.

Loro vennero di fretta in quell'appartamento lasciando quella lettera, affinché io inviassi un'altra raccomandata con la disdetta del contratto per andare via quindi ad agosto: nel contratto c'è scirtto che se non l'avessi inviata il contratto si prolungava, perché silenzio-assenso. Ergo, loro non potrebbero affittare ancora la camera, invece stanno cercando un'altra inquilina: così loro stanno violando il contratto, no??

GIME dice:

Aspetta...ma la signora l'avrà ricevuta a febbraio, quindi, a mio avviso la fine locazione sarebbe per il 31/5/18.

E questa causale già ti sarebbe bastata. Punto.

Circa quello che chiedi con questo:

Non dai elementi certi per poterti rispondere, ma mi sembra utile ribadire il consiglio di

Legalmente, i giorni da conteggiare vanno dal giorno in cui è stata inviata, quindi 30/01! 

Altrimenti si finirebbe nell'incertezza.

luxet dice:

Legalmente, i giorni da conteggiare vanno dal giorno in cui è stata inviata, quindi 30/01! 

Altrimenti si finirebbe nell'incertezza.

Con altrettanta franchezza, devo dirti di no. Conta il giorno in cui la signora ritira fisicamente la a/r.

GIME dice:

E questa causale già ti sarebbe bastata. Punto.

 

Appunto! 

L'avvocato poi mi disse al telefono che i motivi di salute devono solo essere "TUMORI" quando il legislatore non ha ASSOLUTAMENTE descritto quali siano!!! QUindi è lui in errore perché agisce giudicando soggettivamente e non oggettivamente.

 

Per la problematica che citi, non si scrive nessuna patologia quando si evidenziano "problemi di salute". Si violerebbe la privacy.

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GIME dice:

Con altrettanta franchezza, devo dirti di no. Conta il giorno in cui la signora ritira fisicamente la a/r.

I 2 sindacati interpellati mi dissero che potevo andare via il 30 aprile, perfino il loro avvocato mi disse che era 30 aprile, ma che essendo motivi non validi io ero tenuta a restare lì , a meno che non avessi un tumore.

GIME dice:

Per la problematica che citi, non si scrive nessuna patologia quando si evidenziano "problemi di salute". Si violerebbe la privacy.

Quello che mi hanno detto anche al sindacato, cioè io non sarei tenuta neanche a spiegare cosa ho, allora perché l'avvocato dice che i miei motivi non sono validi? Dice che io devo inviare i miei esami a loro addirittura... Sono o non sono validi questi motivi?  

Ti consiglio di attenerti ai termini contrattuali:

in generale, a seguito di regolare disdetta si sconta la caparra non pagando l'affitto ed al termine si restituisce la chiave dell'immobile che deve essere nelle stesse condizioni di inizio locazione, salvo accordi diversi.

Questo è il mantra che devi seguire, a mio parere.

Modificato da GIME

 

GIME dice:

Ti consiglio di attenerti ai termini contrattuali:

in generale, a seguito di regolare disdetta si sconta la caparra non pagando l'affitto ed al termine si restituisce la chiave dell'immobile che deve essere nelle stesse condizioni di inizio locazione, salvo accordi diversi.

Questo è il mantra che devi seguire, a mio parere.

Ricapitolando:

invio raccomandata di recesso c'è stato seguendo alla lettera ciò che c'è scritto sul mio contratto, invio anche, pulizia perfetta di tutta la camera, pagamento di tutti i mesi fino alla scadenza della disdetta fatto, chiavi restituite già (non abito più lì infatti da un bel po' per fortuna altrimenti credo mi sarei suicidata, senza scherzare troppo): sotto consiglio del sindacato, poiché lor signori non venivano a prenderle, le ho inviate e mi basta aver ricevuto il ritorno della raccomandata con il quale ho inviato le chiavi ... 

 

Quello che qui chiedevo è come dovermi comportare ora, dato che l'avvocato mi ha minacciata ancora di trascinarmi in tribunale se non pago ciò che secondo me non mi spetta e che invece mi spetterebbe la cauzione al netto delle bollette fino ai miei consumi...

 

Modificato da luxet
luxet dice:

Quello che qui chiedevo è come dovermi comportare ora, dato che l'avvocato mi ha minacciata ancora di trascinarmi in tribunale se non pago ciò che secondo me non mi spetta e che invece mi spetterebbe la cauzione al netto delle bollette fino ai miei consumi...

 

Per come dici, allora mettici una pietra sopra e non pensarci più. Se hanno soldi e tempo da spendere ti citeranno in giudizio...Ma non lo faranno. Gli costerebbe troppo.

Modificato da GIME
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GIME dice:

Perc ome dicie, allora mettici una pietra sopra e non pensarci più. Se hanno soldi e tempo da spendere ti citeranno in giudizio...Ma non lo faranno. Gli costerebbe troppo.

Nell'ultima lettera me lo hanno promesso... Secondo me lo faranno perché ho sentito alcuni loro discorsi 😢 i soldi ce li hanno, non hanno empatia ed umanità ma in quanto a soldi scoppiano... 

Hai già lasciato la stanza...vai avanti.

In bocca al lupo.👌

  • Grazie 1

Da quello che ho compreso la tua motivazione è valida, non è corretta la data del 30.4.2018 perché fa fede la data di ricevimento (molti utilizzano la data di invio ma legalmente è il contrario).

Ovviamente, come GIME, credo assolutamente che non ti vadano a citare per una questione del genere, anche perché la motivazione è corretta e loro non possono sapere se tu avevi veramente problemi di salute da accertare e comunque è una questione di privacy.

 

Allo stesso tempo puoi mettere persa la caparra che non ti restituiranno mai a meno di un tuo intervento in tribunale.

 

Puoi adottare due strade, o non rispondi e aspetti una eventuale citazione che non credo arriverà, oppure ti rivolgi ad un legale e ti fai tutelare rispedendo al mittente le loro motivazioni.

 

P.S. In che data è stata ricevuta la raccomandata?

luxet dice:

Dalle informazioni in mio possesso, a quanto pare come ho scritto la volontà di un inquilino della casa di non fare entrare chicchesia sovrasta sulla volontà positiva dell'altro o altri. 

Da CONTRATTO, i proprietari possono entrare in casa SOLO IN SEGUITO ad appuntamento!

 

Inoltre, di certo non sono entrati con violenza o con stratagemmi, ma allora la proprietà privata a cosa serve? Perché tutelarla? Immagino che chiunque abbia voglia di ritrovarsi ospiti sgraditi perché la moglie o il figlio o l'inquilino abbia aperto la porta ignari di tutto e che la situaizone potrebbe ripresentarsi. Perché l'ordinamento non mi dovrebbe tutelare in questo caso? 

 

 

 

Certo ma tu non eri presente quindi non potevi esternare il tuo dissenso , quindi a posteriori non puoi contestare nulla , il proprietario e’ entrato con il consenso . ( ovviamente riguardo alle loro camere e alle parti di uso comune )

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