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nnlasopportopiù

Devo smontare la tettoia oppure è solo ripicca?

salve,

abito in un appartamento sito all'ultimo piano di un condominio e mesi addietro, per motivi igenico-sanitari, ho prolungato la piccola tettoia in cemento già esistente con una tettoia in ferro e plastica in modo da coprire parte del mio terrazzino divenuto antigenico a causa delle colombe che "abitano" nel cornicione.l'inquilino accanto a me si è iniziato a lamentare della tettoia ke in ogni caso non invade il suo terrazzo, non invade il divisorio in plastica ke abbiamo in comune e non toglie la veduta d'appiombo a nessuno(solo alle colombe). Inoltre c'è già un precedente infatti al primo piano del palazzo c'è già una tettoia(molto ma molto più grande della mia). A mio avviso le sue sono solo recriminazioni xkè più di una volta gli ho chiesto di non usare il pianerottolo come sgabuzzino di casa sua, infatti mette la spazzatura fuori per ore, ci tiene scarpe, palle da calcio e soprattutto lo stendino nel quale stende i vestiti soprattutto la sera utilizzando quindi la luce condominiale. inoltre usa un ammorbidente ke fa una puzza infernale ke mi provoca la rinite allergica e mi costringe a stare barricata in stanza da letto perchè l'odoraccio si intrufola in casa.Secondo voi ke dovrei fare?mi può davvero fare smontare la tettoia di appena 2-3 metri quadrati?grazie in anticipo a chiunque voglia rispondermi

il regolamento condominiale dice qualcosa in proposito?

 

 

per quanto mi è stato riferito dopo la costruzione della tettoia(abito in questo palazzo da appena 8 mesi)quando l'inquilino del primo piano ha fatto la tettoia, i condomini hanno dato il permesso di fare tettoie sono agli inquilini del primo piano(legge ad personam)...ciò è ingiusto xkè se i condomini hanno pari diritti e pari doveri non si può concedere il permesso solo a due persone...inoltre la sua tettoia è visibile dalla strada xkè ubicata dove c'è il portone, la mia si trova dalla parte dietro e non è visibile da nessuno se non da qualche condomino ciao e grazie

 

 

Ripeto la domanda che già ti è stata fatta: prevede qualcosa in merito il vostro regolamento condominiale?

 

 

semplicemente quando l'inquilino del primo piano ha chiesto il permesso per costruire la sua tettoia, i condomini hanno dato il permesso solo a quelli del primo piano...non esiste regolamento di condominio

 

 

Nemmeno allegato al rogito?

Se nulla esiste come regolamento puoi fare come meglio credi, nessuno potrà mai importi di smontare assolutamente nulla, se non un giudice, dopo una sentenza di lesione del decoro architettonico.

Il mio consiglio è quello di munirvi di un adeguato regolamento e di un bell'amministratore....decente possibilmente.

 

 

grazie mille,niente nenache nel rogito. purtroppo l'amministratore in questo momento è proprio il mio vicino perchè si fa a turno ogni due anni fino a quando non lo fanno tutti i condomini e poi si passerà ad un amministratore esterno (speriamo presto). Vivo in un condominio un pò particolare quindi non credo faremo al più presto un regolamento...grazie grazie

 

 

Visto che non avete regolamento di condominio e se volete esonerare l'amministratore esistente per nominarne uno nuovo (esterno o meno al condominio) potete farlo: basta che chiediate l'auto convocazione dell'assemblea per la revoca dell'attuale amministratore e la nomina di un nuovo: basta la firma di due condòmini con un 1/6 del valore dell'edificio.

La lettera la puoi trovare al link seguente al mio sito:

 

--link_rimosso--

(fai copia e incolla nel tuo browser e ti appare)

 

Dopo di che ti consiglio di far redarre un regolamento di condominio...

 

_________________________

geom. MATTEO Massimiliano

Immobil MaxMatteo

 

Qualunque cosa te la può dire od imporre l'amministratore (che è come se non ci fosse) sulla base di un regolamento (che non c'è) oppure un giudice (al quale nessuno si rivolgerà mai vista la situazione come sopra) che sentenzierebbe sul decoro.

Il presunto amministratore (termine adatto a quei palazzi autogestiti dove tutti si improvvisano esperti in materia condominiale) non è il primo a dare un bell'esempio, tra stendino e spazzatura nelle parti comuni. Fai una cosa: quando lui parla tu fatti entrare le sue parole da una parte e lasciale uscire dall'altra. Soprattutto non roderti il fegato: quando nominerete un amministratore vero il caro vicino capirà (o gli sarà fatto capire) che il vento è cambiato.

 

 

grazie mille per i tuoi consigli ma purtroppo con l'attuale "amministratore" non si ci può parlare xkè per lui è normale tenere la scala in queste condizioni infatti mi sono sentita risponde"ma che fastidio ti da?devo per forza stendere i vestiti qui xkè mia moglie è allergica all'umidità!"cmq adesso preparerò la lettera per convocare un'assemblea straordinaria per chiedere un nuovo amministratore e per vedere di risolvere il problema della scala...spero di trovare un altro condomino disposto a firmare grazie grazie

 

 

Ovviamente devi richiedere la convocazione all'attuale "amministratore", dovete essere almeno 2 e rappresentare almeno un sesto del valore millesimale (se non ricordo male). Non ci hai detto però se il tipo in questione rende conto regolarmente del suo operato (approvazione consuntivi, preventivi, ecc.) altrimenti se è in difetto di due esercizi ci si può rivolgere al tribunale e chiedere la revoca.

 

 

Devi verificare presso l’Ufficio Tecnico del tuo Comune se quella tettoia che hai fatto, così come si presenta, determina nuovo volume.

 

Se determina nuovo volume tu non la puoi installare senza il consenso unanime dei condomini ed allora la devi rimuovere perché se la tua vicina ti porta davanti al giudice tu , oltre a dovere smontare la tettoia dovrai anche pagare tutte le spese processuali.

 

 

 

 

Se invece la tua tettoia così costruita non determina nuovo volume allora puoi stare tranquillo e lasciare che la vicina sbraiti quanto vuole.

 

 

 

Devi solo avere le autorizzazioni comunali, anche se crea nuovo volume non è previsto da nessuna parte il consenso condominiale, come erroneamente (e già ti è stato spiegato da più persone caro giangy) afferma l'utente in qustione.

 

 

so ke l'autorizzazione serve per una tettoia ke supera i 20metri quadrati, la mia a stento 2-3...quindi la lascio sbraitare sperando ke mi conceda l'assemblea straordinaria...cosa di cui dubito fortemente!!!

 

 

Non è così e soprattutto non è come dice wolverine75 che con le sue affermazioni dimostra di non conoscere la sostanza del volume residuo,né che cosa sia il volume edificabile, né a cosa sia riferito e soprattutto a chi appartenga.

 

 

 

 

Come ho già avuto modo di chiarire in altre discussioni, il volume edificabile è una caratteristica del suolo su cui sorge il condominio, fissata dal Comune( su quel terreno di quelle misure il Comune, nel suo piano regolatore, ha stabilito che non si possa costruire oltre a “x” metri cubi di fabbricato fuori terra) e , come il suolo del condominio , è un bene comune indivisibile, o meglio è una limitazione edificabile comune a tutti i condomini, anche se tale limitazione è appunto stata stabilita dal Comune.

 

 

 

 

Dunque il volume residuo edificabile è di tutti i condomini proprietari e non del primo furbo che se ne appropria come sostiene ed ha sempre sostenuto Wolverine e come forse usa fare lui.

 

 

 

Come ho detto il volume residuo edificabile segue le stesse identiche condizioni e leggi del terreno condominiale, che come tale tu non hai la facoltà di appropriarti della tua quota millesimale o più, perché la legge te lo vieta.

 

 

 

 

Quindi ripetendo il concetto del mio precedente post, se la tettoia che hai realizzato fa volume, tu non la puoi tenere anche se il Comune ti ha dato l’autorizzazione.

 

 

 

 

Questo perché il Comune non può per legge intervenire nel privato; e dunque anche se la nuova volumetria realizzata con la tua tettoia rientra nei parametri Comunale fissati per il tuo terreno condominiale , per la quale ragione il Comune ti ha dato la concessione, il singolo condomino ti può benissimo citare davanti al giudice per violazione del 1102 e vieni condannato.

 

 

 

 

E poco importa la concessione dell’assemblea straordinaria perché per l’appropriazione di parte del bene comune, cosa che contravviene il 1102, ci vuole l’unanimità . E se la tua vicina è contraria non se ne fa nulla e non puoi tenere la tettoia.

 

 

 

 

Sei in un condominio che è regolamentato da leggi precise a civile convivenza anche perché ci potrebbero essere personaggi che ritengono, per il solo fatto di essere proprietari di un appartamento, essere invece anche proprietari di tutto e comportarsi come se fossero in villa indipendente.

 

 

 

 

 

Questa è la situazione pio fai come credi.

 

 

 

L'importante è che tu e soltanto tu ne sia convinto.Tutti, e sottolineo TUTTI, alle tue affermazioni hanno risposto adeguatamente in altri post. Una tettoia che non è altro, in questo caso, che il prolungamento di una esistente, al 99% non è ritenuta aumento di volumetria e quindi non necessita proprio di nulla se non delle autorizzazioni comunali che vengono date in base alla volumetria disponibile. Idem vale per una veranda, bastano le autorizzazioni comunali, le tue disquisizioni sulla volumetria residua sono, in tutta Italia, aria fritta, forse al tuo paese trovi l'allocco che ti crede, nel resto d'Italia non è così, rassegnati.

 

 

Infatti non ho mai inteso farti cambiare opinione perché per quanto mi riguarda, per come scrivi e rispondi ( continui a dimostrare la completa ed assoluta ignoranza in merito al problema che si sta trattando), non ti ritengo assolutamente meritevole della mia attenzione.

 

 

 

Nelle mie risposte faccio a volte riferimento a Wolverine non certo per la persona che , come detto, non mi interessa , ma solo perché Wolverine si inserisce “motu proprio” nei mie discorsi con assurde ed incongruenti affermazioni alle quali necessariamente mi trovo costretto a controbattere per la loro infondatezza e per l’aspetto forviante che contengono.

 

 

Purtroppo ho l’abitudine di non riportare e/o ripetere quanto gli altri dicono, bensì di esprimermi sulla base delle mie conoscenze alle quali faccio sempre riferimento.

 

 

So che in un contesto aperto a tutti dove ognuno si può liberamente esprimere anche nella assoluta ignoranza della materia e del problema, non sempre è facile riportare i discorsi nel giusto alveo, ma così sono e così farò fino a quando mi sarà data la possibilità di scrivere nel forum.

 

 

 

 

P.S.

 

Giusto per evidenziare ai lettori le incongruenze e la strampalaggine dell’ultimo scritto di wolverine:

 

 

……Una tettoia che non è altro, in questo caso, che il prolungamento di una esistente, al 99% non è ritenuta aumento di volumetria e quindi non necessita proprio di nulla SE NON delle autorizzazioni comunali che vengono date in base alla volumetria disponibile

 

 

 

Questo scritto è tutto un poema!!!

 

 

È lo scritto di uno che non sa quello che scrive e che , cosa più allarmante, non sa neppure leggere quanto ha scritto.

Senza poi tenere conto che sta ripetendo quanto è già stato detto( ma questo, il ripetere quanto altri scrivono/dicono, e probabilmente senza rendersene conto, è la sua caratteristica).

 

 

 

Intendevo semplicemente dire, mi scuso se non si è capito bene, che dipende di cosa parliamo, ovvero se di un semplice prolungamento (e comunque è sempre meglio informarsi al proprio Comune) o di una tettoia vera e propria per la quale in genere i Comuni richiedono la DIA..ma NON POSSONO RICHIEDERE NULLA IN MERITO AL CONDOMINIO CHE NON HA VOCE IN CAPITOLO.

Ora ti è chiaro? Qui se c'è uno che dimostra tutta la sua arroganza ed IGNORANZA (tutto maiuscolo non solo l'iniziale) quello sei tu.

Se io voglio costruire una veranda, vado SOLO al Comune, non devo chiedere proprio nulla al condominio, forse non ti è chiaro e già ti è stato fatto notare che, a sostegno della tua tesi, IGNORANTE anch'essa, tu non hai mai e sottolineo MAI portato uno straccio di legge o sentenza che ti desse ragione.

Il problema delle verande è ben noto in Italia, l'unico modo che c'è per rimuoverle è la lesione del decoro (ma devi far causa). La cosa principale è che andrebbe usato il buonsenso e soprattutto TUTTI i Comuni dovrebbero tenere in considerazione il problema della cubatura, ma non lo fanno, mai lo faranno e se ne fregano altamente di tutelare te o me. La legge glielo permette (tra virgolette) e loro fanno verande o chiusure a tutto spiano...che fai citi in giudizio tutti? Non mi pare che dalle tue parti sia tanto diverso che dal resto d'Italia.

Per questi motivi puoi tranquillamente evitare di rispondere e ti puoi nel frattempo leggere questa sentenza, non interpretarndola perchè non mi pare proprio tu abbia titolo per poter fare una cosa del genere....

 

Ciascun condomino ha il diritto di trasformare in veranda il balcone di sua proprietà (senza dover richiedere l'autorizzazione degli altri condomini), purchè la trasformazione non arrechi danno alle parti comuni dell'edificio ed, in particolare, non alteri il decoro architettonico dell'edificio e non arrechi pregiudizio agli altri condomini, ai quali deve essere comunque assicurato un pari uso del bene comune. (Trib. civ. Milano, 31 gennaio 1991.)

 

 

 

 

 

Modificato Da - wolverine75 il 05 Apr 2013 12:39:32

Hai sottolineato per l’ennesima volta la tua ignoranza in materia e, quello che veramente è tragico, la tua perseveranza nel divulgare concetti ed interpretazioni personali totalmente opposti alla logica ed ai disposti delle varie leggi condominiali e delle stesse sentenze che tu, senza comprenderne il contenuto, continui a postare come farebbe un cd - rom.

 

 

 

 

Prova per una volta e con umiltà a rileggerti e poi posta il tuo scritto, ma postalo coerente con il problema in discussione e con i documenti stessi che alleghi.

 

 

 

In questo ultimo tuo scritto , in apertura , esordisci sottolineando come elemento fondamentale tutto quanto ho già detto e ripetuto:

 

“..che dipende di cosa parliamo, ovvero se di un semplice prolungamento (e comunque è sempre meglio informarsi al proprio Comune) o di una tettoia vera e propria per la quale in genere i Comuni richiedono la DIA..ma NON POSSONO RICHIEDERE NULLA IN MERITO AL CONDOMINIO CHE NON HA VOCE IN CAPITOLO.”…

 

E che cosa ho detto fino ad ora? Ma sai leggere?

 

 

Ma che senso ha? Che cosa vuoi dimostrare ? Se vuoi convincere te stesso leggiti i vari post una, due o tre volte ma non postare le cose già scritte da altri perché i frequentatori del forum hanno capito benissimo!!!

 

 

Tralasciando la tua successiva farneticazione in ordine alla veranda , alla cubatura e via dicendo, veniamo alla sentenza da te postata che è l’ennesima dimostrazione di quanto sia assurdo ed inaffrontabile il tuo modo di pensare e di ragionare.

 

 

 

Posti una sentenza che recita in ultimo:

 

…e non arrechi pregiudizio agli altri condomini,[uai quali deve essere comunque assicurato un pari uso del bene comune][/u] , e poi hai il coraggio e l’arroganza di sostenere quanto stai sostenendo che è l’esatto opposto al contenuto della sentenza postata.

 

 

Ma sai che cosa vuol dire “ pari uso” , che cosa significa “ bene comune”, che cosa significa e come avvenga “l’ uso del bene comune” e che cosa sia catalogabile come “ bene comune”?

 

 

Ed ancora sai la differenza tra uso e/o pari uso di “un bene comune finito” ed uso e/o pari uso di un” bene comune infinito” ovvero senza limitazioni spaziali e volumetriche?

 

 

Suvvia wolverine siamo seri e smettiamo di prendere in giro gli onesti frequentatori del forum.

 

 

 

 

La volumetria residua che si viene a creare facendo una veranda, evidentemente, tutti i giudici in Italia, non la considerano tra i beni comuni. Questo è quello che oggi, in tutta Italia, i giudici permettono di fare.

Io sto ancora aspettando una sola sentenza che ti dia ragione, ovvero che per fare una veranda o una tettoia, ci sia la necessità di una delibera assembleare all'unanimità.

Tutto il forum la attende.....

 

 

Vedasi sentenza del Consiglio di Stato in:

 

 

http://venetoius.myblog.it/media/01/00/1946308337.pdf

 

 

Sostanzialmente potreste avere ragione tutti e due, in quanto nella sentenza si legge testualmente che non vi è necessità di consenso degli altri condomini se si tratta della percentuale di volume residuo spettante al singolo. Se invece tale percentuale è già stata utilizzata, e si deve intaccare quella spettante al fabbricato, occorre il consenso degli altri.

Si deve quindi accertare di quale volumetria residua si tratta.

 

Ciao

 

Me Ri

 

Modificato Da - ME RI il 06 Apr 2013 12:09:47

Il problema, che giangy non vuole capire, è che nessun ufficio tecnico si preoccupa di controllare questo e quindi le verande vengono costruite senza tenere nella giusta considerazione questo fattore. Tutto qui. E' sbagliato non tenerlo in considerazione ma questo è ciò che avviene e sostanzialmente nessuno se ne frega e soprattutto chiedere una qualsiasi autorizzazione condominiale non è previsto nè lecito chiederla. Il calcolo dovrebbero farlo loro.....ma siamo sempre in Italia e dappertutto funziona così.

 

 

In effetti, nessun Ufficio Edilizia Privata Comunale si mette a fare tali conteggi, e quindi compare sempre la solita dicitura: "fatti salvi diritti di terzi".

Gli unici quindi che potrebbero creare dei problemi sono gli altri condomini (come nel caso della sentenza).

Nel caso esposto, il problema sorge dalle lamentele di un vicino, e quindi nnlaso....ecc.. deve verificare se si tratta del suo volume residuo per evitare eventuali noie da tale soggetto.

Secondo me non è quindi possibile dare una risposta certa, stante che manca un dato essenziale. Occorrerebbe poi determinare se l'elemento effettivamente costituisce volume.

 

Ciao

 

Me Ri

 

Modificato Da - ME RI il 06 Apr 2013 17:03:36

Tralasciando qualsiasi intenzione di continuare un dialogo con soggetti incapaci di comprendere le regole e termini fissati da precisi articoli di legge , ma solo tesi a riportare situazioni ed argomentazioni che nulla hanno a che vedere con il problema in essere , riferendomi dunque al contenuto dei post di ME RI, mi permetto di fare notare che la sentenza richiamata, pur confermando per sommi capi quanto ho da sempre sostenuto, nulla ha a che vedere con il problema in essere.

 

 

Qui non si tratta di volume residuo spettante al singolo.

 

 

Qui si tratta di volume residuo spettante al suolo condominiale che appartiene ad un solo proprietario quando il proprietario è unico, ma appartiene a tutti i condomini quando il proprietario diventa il condominio.

 

 

 

Quello che alcuni frequentatori, molto addentrati nella problematica “ volumetria residua” e che reputano di conoscerla a perfezione e nel dettaglio, non vogliono comprendere, è che il/i singoli condomini non possono usare liberamente la volumetria residua come se fosse un bene esclusivo, perché essa volumetria residua non è loro, non è un bene personale di loro esclusiva proprietà, ma invece, anche se nessuna legge lo contempla in modo specifico, è un bene comune come bene comune è il terreno in virtù e per il quale essa volumetria edificabile si è costituita in origine, si è consolidata nel seguire, si è formata quale residuale alla fine.

 

 

 

 

E non è vero, perché non è contemplato da alcuna legge vigente, che la volumetria residua debba seguire nel suo uso un percorso diverso da quello che invece deve seguire il terreno condominiale comune, perché essa volumetria è una caratteristica, una peculiarità del terreno, e dunque colui che acquista il terreno ne acquista anche tutte le peculiarità, delle quali diventa proprietario esclusivo.

 

 

 

E se poi il terreno, da terreno di in solo proprietario diventa terreno condominiale e come tale bene indivisibile, volume residuo condominiale e bene residuo condominiale indivisibile diventa anche il volume residuo edificabile che al terreno appartiene.

 

 

 

Nessun condomino si sognerebbe mai, se non pazzo, di appropriarsi( fare sua proprietà esclusiva) della quota millesimale del terreno comune che gli appartiene.

 

 

 

E così è , perché sancito dal 1102 che tratta l’uso del bene comune, anche per il volume residuo edificabile, fino a legge che specificatamente reciti l’opposto.

 

 

 

Che la volumetria residua debba seguire un percorso diverso dal restante bene comun lo afferma solo Wolverine. Ma wolverine, come si è evidenziato negli scritti di questo forum , non fa testo perché dice tutto e nel contempo afferma il contrario del tutto.

 

 

 

Lui cerca sentenze in quanto da solo non è in grado di analizzare il problema perché non solo non lo conosce ma, visto anche i suoi e l’ultimo scritto, non riesce neppure a comprenderlo.

 

 

 

Se mai nessuno ha affrontato il problema in tali termini, e dunque non sono presenti sentenze, non significa che il problema non esista e dunque ognuno può fare liberamente quello che vuole.

 

 

 

E se i giudici non considerano nuova volumetria una veranda significa che tale veranda non ha superato i termini per creare volume residuo.

Ma se il Comune considera volumetria una veranda , spieghi Wolverine come fanno i giudici a non considerarlo tale.

 

 

 

Faccio un semplice esempio per i lettori ( escludo tra questi wolverine perché certamente avrà difficoltà a comprenderlo e dunque mi darà torto)

 

 

 

 

Si ipotizzi,su un lotto condominiale, una volumetria residua di 80mc.

 

 

Io Rossi decido in totale autonomia, (ragiono come wolverine) di verandare il mio balcone la qual cosa determina 65 mc di nuova volumetria.

Faccio il progetto, lo porto in Comune , lì viene verificata la fattibilità strutturale ed il rispetto dell’edificabilità sul terreno e mi viene concessa la DIA ( rientro nei limiti residuali della volumetria fissati dal Comune per quel lotto di terreno condominiale).

Eseguo la mia veranda e, secondo il mio ragionamento e la mia interpretazione della legge ( ragiono alla wolverine) sono totalmente in regola ed ho esercitato un mio diritto.

 

 

 

Il Bianchi mio sovrastante che ha un appartamento identico al mio, vede il mio operato e decide di copiarmi.

Fa anche lui il progetto identico al mio, lo porta in Comune, ma il Comune , verificata la disponibilità volumetrica ancora presente sul terreno condominiale non gli concede l’autorizzazione.

Bianchi reclama e chiede perché al suo coinquilino Rossi è stata concessa la realizzazione della veranda e a lui, che la vuole realizzare identica, invece no.

Risposta: su quel terreno è possibile volumetrare solo 15 mc mentre invece il suo progetto ne contempla 65( come Rossi). Quindi nessuna DIA

 

 

 

Come la mettiamo?

 

 

 

È un fesso Bianchi che si è svegliato tardi o è un furbo Rossi che per un suo interesse personale ha fottuto Bianchi e lo ha fottuto su una cosa che apparteneva anche a lui Bianchi?

 

 

 

Ma il volume residuo, dice Wolverine , per i giudici non è bene comune. Ed allora di chi è? Perché in un condominio un condomino(Rossi) può verandare il suo balcone esclusivo e un altro condomino(Bianchi) invece no?

 

 

 

Bianchi si rivolge al giudice.

Che cosa pensate che risponda il giudice a Bianchi?

Gli risponderà che è stato un co….. perché si è svegliato tardi, oppure gli risponderà di fare causa al Comune che ha concesso la DIA a Rossi? Ma la legge vieta al Comune di intervenire nei fatti privati dei singolo condomini.

 

 

 

E se invece gli rispondesse che ha torto Rossi perché con il suo operato ha impedito a Bianchi di fare “ parimenti uso del bene comune” ed ha anche cambiato destinazione al bene comune senza consenso dei comunisti, in quanto da bene comune lo ha trasformato, in totale autonomia, in proprietà esclusiva e dunque non più comune?

 

 

 

Non ci sono sentenze per tale problematica e dunque non possiamo leggere le risposte.

Ed allora solo per questo( sempre richiamandomi a wolverine) continuiamo a fare i porci comodi nostri in barba ai diritti degli altri?

 

 

 

Non credo. Ci sono le leggi giuste che lo impediscono. Basta solo cercarle, ragionare sul problema, individuarle ed osservarle prima che le faccia osservare d’autorità il giudice..( anche se wolverine dice assolutamente il contrario)

 

 

 

 

Attendiamo ancora sentenze in merito. Strano che in tutta Italia con tutte le cause che ci sono tra condomini non ce ne sia nessuna in merito.

Quando la troverai avrai ragione, fino ad allora chiunque, senza autorizzazione condominiale, se il Comune approva la DIA, può fare una veranda, il resto, come hai ampiamente dimostrato con i tuoi poemi senza alcun appiglio certo (le sentenze di cassazione, e solo quelle, lo sono), è aria fritta, sono solo ragionamenti che non portano a nulla perchè privi di conferme legali. (e per tua informazione le verande si fanno da almeno 50 anni).

 

 

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