#1 Inviato venerdì alle 15:07 Buongiorno a tutti, scrivo per un quesito in merito al quale non ho trovato soluzione in alcun modo da diverso tempo. Siamo proprietari (come azienda) di 350 millesimi all'interno di un condominio in cui sono presenti altre 10 unità immobiliari (privati). All'interno del cortile condominiale sono presenti due ulteriori piccoli immobili in muratura che nascevano in origine (1937) come voliere e sono poi diventati, chissà come, delle edicole negli anni passati. Tutte e due queste due piccole unità immobiliari sono regolarmente accatastate e presenti nel relativo foglio del catasto con due sub specifici. Una di queste due è perfettamente mantenuta, accatastata oggi come magazzino mentre l'altra è un rudere con le seguenti caratteristiche: - completa assenza di tetto - infissi (1 porta e 1 finestra) non più esistenti - superficie totale inferiore a 10 metri quadrati - pareti su tutti i lati che presentano tagli verticali fino a terra con rischi immediati di crollo - pareti letteralmente invisibili su tutti e quattro i lati in quanto TOTALMENTE ricoperti da un'edera di oltre 30 anni che rende il rudere un enorme cespuglio. L'edera ha il tronco nel giardino condominiale e l'arbusto è evidentemente l'unica cosa che tiene in piedi il rudere. Se venisse potato interamente le pareti collasserebbero all'istante. Il proprietario è morto anni fa lasciando tredici eredi, dei quali nessuno dei condomini attuali ha un contatto e che, probabilmente, non sono neanche a conoscenza del possesso di tale rudere. La domanda è la seguente: come può il condominio abbattere questo rudere (che tra l'altro è anche un ricettacolo di tane di topi e di alveari) in modo corretto? Si potrebbe fare un'usucapione dimostrando che la vegetazione lo avvolge e lo rende inservibile da oltre 30 anni e poi demolirlo? Si potrebbe eliminare l'edera e lasciare che venga giù da solo e a quel punto occuparsi di portare via i calcinacci senza agire in alcun modo sulla proprietà del suolo che rimarrebbe degli eredi? Esiste una soluzione pratica? Grazie a chi riuscirà a dare un minimo di idee su cui ragionare 🙂 Modificato venerdì alle 15:09 da ivano2open
#2 Inviato venerdì alle 17:02 ciao a chi è intestato il subalterno che identifica il rudere ? Se di un privato, a questi vanno rivolte le istanze della messa in sicurezza e quant'altro, e se necessario anche legalmente. Dalle foto, sono sincero, non ho capito molto. Sembrerebbe un cespuglio. Forse sotto ci sono i ruderi di cui si parla,
#3 Inviato venerdì alle 17:55 camillo50 dice: ciao a chi è intestato il subalterno che identifica il rudere ? Se di un privato, a questi vanno rivolte le istanze della messa in sicurezza e quant'altro, e se necessario anche legalmente. Dalle foto, sono sincero, non ho capito molto. Sembrerebbe un cespuglio. Forse sotto ci sono i ruderi di cui si parla, Come specificato, il subalterno è intestato a 13 persone differenti, tutti eredi di una persona deceduta. Sotto quel cespuglio, appunto, si celano le mura del rudere... Praticamente invisibili ma esistenti!
#5 Inviato venerdì alle 18:30 A parte che nessuno conosce i contatti dei 13 proprietari che, sembra, siano sparsi in tutta Italia. Ma non vorremmo ritrovarci con la poliza locale che mette i nastri bianchi e rossi e tutto rimane fermo in eterno. Vorremmo una soluzione pratica e funzionale...
#6 Inviato venerdì alle 18:35 Che fa l'amministratore? Hanno caratura millesimale ? Chi viene convocato?
#7 Inviato venerdì alle 18:41 il fabbricato è fisicamente dentro il condominio ma non ne fa parte, quindi nessuno dei proprietari è mai stato convocato alle assemblee non facendo parte del condominio. L'amministratore se ne lava abbastanza le mani e attende che noi gli diciamo cosa fare...
#8 Inviato venerdì alle 19:20 E se "accidentalmente" una ruspa urtasse e facesse crollare il rudere?🤐
#10 Inviato venerdì alle 19:33 Ma siamo d'accordo che se solo disboschiamo l'edera, il rudere viene giu e nessuno se ne accorge... Ma se un rudere cade, rimangono i calcinacci a terra. Siamo titolati a documentare il tutto come evento fortuito, e a portare il tutto in discarica a costo nostro senza che nessuno un domani ci possa venire a dire che i calcinacci caduti fortuitamente non andavano toccati?
#11 Inviato sabato alle 05:20 ivano2open dice: Siamo titolati a documentare il tutto come evento fortuito Basta avere "opportuni" testimoni..
#12 Inviato sabato alle 10:29 ivano2open dice: il fabbricato è fisicamente dentro il condominio ma non ne fa parte, quindi nessuno dei proprietari è mai stato convocato alle assemblee non facendo parte del condominio. L'amministratore se ne lava abbastanza le mani e attende che noi gli diciamo cosa fare... Quindi è una enclave? Il confine è la muratura, quindi l'edera invaderebbea Vs proprietà? Tagliate i rami che invadono.
#13 Inviato sabato alle 12:11 Se cade fate una segnalazione alle forze dell'ordine dicendo che nessuno si è fatto male verranno a controllare dopo di che rimuovere i ruderi montate un recinto con tanto di lucchetto e dopo 20 anni rivendicate l'usucapione...i 13 eredi fantasmi saranno contenti Antonio
#14 Inviato sabato alle 17:32 camillo50 dice: Quindi è una enclave? Il confine è la muratura, quindi l'edera invaderebbea Vs proprietà? Tagliate i rami che invadono. sì diciamo che è una enclave. E' quel cespuglio in foto al centro del nostro giardino. Il tronco non si trova dentro al cespuglio ma esternamente al manufatto e lo ha inglobato, per questo motivo avevo buttato li l'ipotesi di "usucapione" effettuata dalla nostra edera 🙂 La soluzione di usucapione fra 20 anni è facilmente attuabile ma sinceramente speravamo di cavarcela in tempi più rapidi!
#15 Inviato sabato alle 18:25 forse meno di ventanni considerati gli anni già passati che i proprietari non rivendicano la proprietà, un legale potrà risponderti meglio di me. Antonio
#16 Inviato sabato alle 18:58 ivano2open dice: Tutte e due queste due piccole unità immobiliari sono regolarmente accatastate e presenti nel relativo foglio del catasto con due sub specifici. Salvo la convalida dell'usucapione, qualunque altra iniziativa è azione contro legge e a danno di una proprietà privata. Anche se una ruspa "accidentalmente" inciampasse nel rudere radendolo al suolo, poi il problema non sarebbero i detriti da rimuovere, bensì che l'accatastamento rimarrebbe in essere e valido. Visto che l'accatastamento lo può modificare o cancellare solo la Proprietà, diventa gioco forza necessario rintracciare almeno un comproprietario con cui confrontarsi per risolvere definitivamente la tematica una volta per tutte.
#17 Inviato sabato alle 23:29 albano59 dice: Salvo la convalida dell'usucapione, qualunque altra iniziativa è azione contro legge e a danno di una proprietà privata. Anche se una ruspa "accidentalmente" inciampasse nel rudere radendolo al suolo, poi il problema non sarebbero i detriti da rimuovere, bensì che l'accatastamento rimarrebbe in essere e valido. Visto che l'accatastamento lo può modificare o cancellare solo la Proprietà, diventa gioco forza necessario rintracciare almeno un comproprietario con cui confrontarsi per risolvere definitivamente la tematica una volta per tutte. Ma allora è proprio la soluzione adatta! Se ci occupiamo noi di demolirlo e portare in discarica tutti i residui, poi potremmo godere del giardino (ristrutturandolo) per intero, senza intaccare in alcun modo la proprietà: potremmo addirittura segnare a terra i suoi confini e potenzialmente in futuro i 13 proprietari potrebbero ricostruirlo... Non ci vogliamo appropriare della superficie, ma solo levare il rudere che è pericolante, brutto da vedere, costituisce un problema igienico ed è un ricettacolo di animali di ogni tipo... Sarebbe "regolare" quindi, "abbatterlo" rimuovendo l'edera, rimuovere tutti i calcinacci e lasciare la sua pavimentazione li in loco?