#1 Inviato 17 Settembre Buonasera chiedo un consiglio sulla ripartizione di un debito del 2018 relativo ad una fornitura GAS. Si in effetti avete letto bene, si tratta di un debito del 2018. Brevemente la società XXXXXX nel 2021 chiede all'amministratore appena nominato, di saldare un debito prodotto dal suo predecessore di circa 20.000 euro. Durante il passaggio di consegne fra l'ex amministratore da noi revocato ed il nuovo appena nominato nel 2021, non viene evidenziato nel bilancio e nei documenti contabili relativi agli anni passati nessun debito. L'amministratore prende tempo e la società creditrice sembra non sollecitare il saldo. I condomini sono quasi all'oscuro di cosa sta succedendo. Nei primi mesi del 2023 la società XXXXX torna alla carica. Ora il debito di 20.000 euro è diventato con gli interessi di mora di circa 30.000 euro. Controllando il bilancio e le fatture relative alla fornitura GAS, ho appurato che la ripartizione dei consumi di riscaldamento è stata eseguita sul totale fatturato ovvero 40.000 euro ma 3 fatture per 20.000 euro non risultano pagate. Adesso vi chiedo se è corretto rielaborare i consumi sommando ai 40.000 euro di fatturato i 20.000 euro richiesti dal recupero crediti e quindi far pagare la differenza. In questo caso il debito verrebbe diviso in base al consumo di riscaldamento. O se sia più corretto ripartire il debito secondo la tabella generale o in altro modo. Grazie Modificato 17 Settembre da inquilinoignaro
#2 Inviato 17 Settembre Prima di tutto controllerei che il debito non sia stato prescritto. Ricordo che per le utenze la prescizione è di 2 anni, ma solo per le bollette emmesse post 1/1/2020. Per le precedenti, è di 5 anni. Dato che la vostra bolletta è del 2018, sono proprio trascorsi 5 anni: quando è stata emessa esattamente la bolletta?
#3 Inviato 18 Settembre condo77 dice: Ricordo che per le utenze la prescizione è di 2 anni, ma solo per le bollette emmesse post 1/1/2020. Eh, però c'è prescrizione e prescrizione. Mio figlio ne ha usufruito ed è stato fatto un ricalcolo sui consumi perchè il fornitore del gas non aveva mai fatto una lettura dal 2017 fino a giugno 2023 ed aveva sempre fatturato un consumo minimo stimato. Quando hanno preso la lettura nel 2023 ed hanno fatto il conguaglio sulla media dei consumi, mio figlio ha richiesto la prescrizione dei consumi fino al 2021 ed il fornitore (Enel Energia) ha fatto il ricalcolo. Nel caso specifico dell'opener, diversa è la cosa se il condominio era a debito ed il fornitore lo ha messo in mora inviando raccomandate che ne abbiano bloccata la prescrizione.
#4 Inviato 18 Settembre Leonardo53 dice: Nel caso specifico dell'opener, diversa è la cosa se il condominio era a debito ed il fornitore lo ha messo in mora inviando raccomandate che ne abbiano bloccata la prescrizione. Bisogna vedere se siano stati compiuti atti idonei a bloccare la prescrizione o meno. inquilinoignaro dice: la società creditrice sembra non sollecitare il saldo. Modificato 18 Settembre da condo77
#5 Inviato 18 Settembre condo77 dice: Prima di tutto controllerei che il debito non sia stato prescritto. Ricordo che per le utenze la prescizione è di 2 anni, ma solo per le bollette emmesse post 1/1/2020. Per le precedenti, è di 5 anni. Dato che la vostra bolletta è del 2018, sono proprio trascorsi 5 anni: quando è stata emessa esattamente la bolletta? Grazie @condo77 e @leonardo53. Vi assicuro che c'è un tale casino, da mettersi le mani nei capelli, per questo ho sintetizzato. L'amministratore (a) non paga le fatture pur incassando il dovuto dai condomini o quanto meno non segnalando in assemblea morosi e non attivando procedure di decreti ingiuntivi verso nessuno. A metà anno viene mandato via e subentra un nuovo amministratore (b), che ci segnala un debito verso la società che chiamerò (1). Per questo debito ci dice che lui può ottenere uno sconto e per questo favore chiede ed incassa il 5% dello sconto ottenuto (circa 2.000 euro) Nel frattempo, senza comunicare nulla ai condomini, sottoscrive un accordo di saldo e stralcio con la società (2) subentrata alla (1) da circa un anno. Questo accordo però viene firmato solo dall'amministratore (b), non siamo riusciti ad ottenere da nessuna delle due parti in causa amministratore (b) e società (2), la copia sottoscritta da entrambi. Nel frattempo stipula un nuovo contratto con la società (C). Mi chiedo .. è possibile stipulare un nuovo contratto senza saldare un debito. Nel 2021 viene mandato via l'amministratore (b) e subentra il (c). A questo punto la società (2) che nel frattempo ha cambiato nome, chiede il pagamento per alcune fatture non pagate nel 2018. Ad oggi abbiamo pagato fatture ed interessi di mora per 3 società del GAS, richieste da tutti e 3 gli amministratori in carica dal 2017 ad oggi. Se dovessi fare una stima di quanto abbiamo pagato solo di GAS arriviamo a cifre spaventose ovviamente di molto superiori al costo reale del GAS. Non cito le tre società ma posso solo dire che: - Sono nel mercato libero - Nessun amministratore è mai stato autorizzato a stipulare contratti diversi, da quella originale nel mercato tutelato . Con il mio post però cercavo anche di capire, se è corretto ripartire il debito in base al consumo di gas o se deve essere utilizzata ad esempio la tabella generale o altra tabella. Grazie
#6 Inviato 19 Settembre inquilinoignaro dice: Con il mio post però cercavo anche di capire, se è corretto ripartire il debito in base al consumo di gas o se deve essere utilizzata ad esempio la tabella generale o altra tabella. La spesa del consumo del gas va ripartita una sola volta con la tabella di competenza del consumo gas ma se le fatture non vengono pagate perchè il denaro è dirottato altrove o ci sono dei morosi, non si può ripartire nuovamente il debito delle fatture GAS non pagate con la stessa tabella. Nello stato patrimoniale dovrebbe essere riportata la situazione contabile di ciascun condòmino e poichè la matematica non è un'opinione, se c'è un debito verso il fornitore da una parte, ci deve essere un credito del condominio verso morosi dall'altra. Se non si riescono ad incassare nell'immediato le somme dei morosi, per evitare il decreto ingiuntivo della società del gas, l'assemblea deve deliberare di istituire un fondo specifico per millesimi di proprietà, da restituire se e quando si riusciranno a recuperare i denari dai morosi. Stesso discorso vale se si dovesse scoprire un ammanco di cassa per appropriazione indebita da parte di un amministratore; in tal caso l'assemblea deve deliberare di istituire un fondo specifico per millesimi di proprietà, da restituire se e quando si riusciranno a recuperare i denari sottratti dalla cassa.
#7 Inviato 19 Settembre Leonardo53 dice: La spesa del consumo del gas va ripartita una sola volta con la tabella di competenza del consumo gas ma se le fatture non vengono pagate perchè il denaro è dirottato altrove o ci sono dei morosi, non si può ripartire nuovamente il debito delle fatture GAS non pagate con la stessa tabella. Nello stato patrimoniale dovrebbe essere riportata la situazione contabile di ciascun condòmino e poichè la matematica non è un'opinione, se c'è un debito verso il fornitore da una parte, ci deve essere un credito del condominio verso morosi dall'altra. Se non si riescono ad incassare nell'immediato le somme dei morosi, per evitare il decreto ingiuntivo della società del gas, l'assemblea deve deliberare di istituire un fondo specifico per millesimi di proprietà, da restituire se e quando si riusciranno a recuperare i denari dai morosi. Stesso discorso vale se si dovesse scoprire un ammanco di cassa per appropriazione indebita da parte di un amministratore; in tal caso l'assemblea deve deliberare di istituire un fondo specifico per millesimi di proprietà, da restituire se e quando si riusciranno a recuperare i denari sottratti dalla cassa. Non ho ben capito. A mio avviso la fattura non pagata da parte del condominio, comprensiva di tutte le spese maturate (interessi/mora/commissioni mancato adempimento/commissioni incasso ecc) va pagata con lo stesso criterio riservato alla fattura, ovvero quella del gas andrà ripartita in spesa per il consumo volontario e involontario in base alle percentuali deliberate dall'assemblea (p.e. 70% consumo volontario, 30% involontario), poi la spesa per il consumo volontario in base agli effettivi consumi e la spesa per l'involontario in base al criterio individuato dall'assemblea (mq, mc, millesimi, millesimi riscaldamento...)
#8 Inviato 19 Settembre condo77 dice: Non ho ben capito. Non ho ben capito nemmeno io. La fattura del gas (ventimila euro mi pare) è stata contabilizzata con criterio di competenza consumo gas (con tutte le tabelle del caso) ma poi non è stata pagata per assenza di liquidità, oppure non è stata contabilizzata affatto e quindi non ripartita/addebitata nel rendiconto con alcuna tabella? L'una o l'altra ipotesi fa la differenza.
#9 Inviato 19 Settembre Nel testo della domanda si legge: "Durante il passaggio di consegne fra l'ex amministratore da noi revocato ed il nuovo appena nominato nel 2021, non viene evidenziato nel bilancio e nei documenti contabili relativi agli anni passati nessun debito." "Controllando il bilancio e le fatture relative alla fornitura GAS, ho appurato che la ripartizione dei consumi di riscaldamento è stata eseguita sul totale fatturato ovvero 40.000 euro ma 3 fatture per 20.000 euro non risultano pagate." 1
#10 Inviato 19 Settembre Leonardo53 dice: Non ho ben capito nemmeno io. La fattura del gas (ventimila euro mi pare) è stata contabilizzata con criterio di competenza consumo gas (con tutte le tabelle del caso) ma poi non è stata pagata per assenza di liquidità, oppure non è stata contabilizzata affatto e quindi non ripartita/addebitata nel rendiconto con alcuna tabella? L'una o l'altra ipotesi fa la differenza. La seconda penso, v. anche quanto citato da G.Ago Sono d'accordo che fa differenza.
#11 Inviato 19 Settembre G.Ago dice: "Controllando il bilancio e le fatture relative alla fornitura GAS, ho appurato che la ripartizione dei consumi di riscaldamento è stata eseguita sul totale fatturato ovvero 40.000 euro ma 3 fatture per 20.000 euro non risultano pagate." condo77 dice: La seconda penso, v. anche quanto citato da G.Ago Sono d'accordo che fa differenza Ecco, stamattina evidentemente avevo ancora sonno e mi era sfuggito il particolare evidenziato da @G.Ago quindi vale quanto avevo scritto nella seconda parte del mio precedente messaggio e cioè: "Se non si riescono ad incassare nell'immediato le somme dei morosi, per evitare il decreto ingiuntivo della società del gas, l'assemblea deve deliberare di istituire un fondo specifico per millesimi di proprietà, da restituire se e quando si riusciranno a recuperare i denari dai morosi. Stesso discorso vale se si dovesse scoprire un ammanco di cassa per appropriazione indebita da parte di un amministratore; in tal caso l'assemblea deve deliberare di istituire un fondo specifico per millesimi di proprietà, da restituire se e quando si riusciranno a recuperare i denari sottratti dalla cassa"
#12 Inviato 19 Settembre Leonardo53 dice: Ecco, stamattina evidentemente avevo ancora sonno e mi era sfuggito il particolare evidenziato da @G.Ago quindi vale quanto avevo scritto nella seconda parte del mio precedente messaggio e cioè: "Se non si riescono ad incassare nell'immediato le somme dei morosi, per evitare il decreto ingiuntivo della società del gas, l'assemblea deve deliberare di istituire un fondo specifico per millesimi di proprietà, da restituire se e quando si riusciranno a recuperare i denari dai morosi. Stesso discorso vale se si dovesse scoprire un ammanco di cassa per appropriazione indebita da parte di un amministratore; in tal caso l'assemblea deve deliberare di istituire un fondo specifico per millesimi di proprietà, da restituire se e quando si riusciranno a recuperare i denari sottratti dalla cassa" Hmm io ho capito il contrario, ovvero che su 60.000 euro fatturati (20.000*3), 40.000 euro sono stati riportati a bilancio e regolarmente pagati da tutti (non viene evidenziato nel bilancio e nei documenti contabili relativi agli anni passati nessun debito), mentre la terza fattura di 20.000 euro non è stata riportata nel bilancio condominiale, nulla è stato incassato dai condomini e nulla è stato pagato al fornitore, che ora chiede 30.000 euro. In questo caso i 30.000 sarebbero da ripartire con il medesimo criterio degli altri 40.000. Vediamo se @inquilinoignaro ci può chiarire come siano andate le cose...
#13 Inviato 19 Settembre condo77 dice: Hmm io ho capito il contrario, ovvero che su 60.000 euro fatturati (20.000*3), 40.000 euro sono stati riportati a bilancio e regolarmente pagati da tutti (non viene evidenziato nel bilancio e nei documenti contabili relativi agli anni passati nessun debito), mentre la terza fattura di 20.000 euro non è stata riportata nel bilancio condominiale, nulla è stato incassato dai condomini e nulla è stato pagato al fornitore, che ora chiede 30.000 euro. In questo caso i 30.000 sarebbero da ripartire con il medesimo criterio degli altri 40.000. Vediamo se @inquilinoignaro ci può chiarire come siano andate le cose... Vediamo se chiarisce l'opener perchè io ho capito che il totale fatturato e ripartito, rappresentato da XX fatture, ammonta a 40mila euro ma di queste XX fatture per un totale di 40mila euro ne risultano ancora non pagate 3 per una valore complessivo di 20mila euro. Io ho capito che la cifra di 60mila euro da te ipotizzata, per me è inesistente
#14 Inviato 19 Settembre Leonardo53 dice: Vediamo se chiarisce l'opener perchè io ho capito che il totale fatturato e ripartito, rappresentato da XX fatture, ammonta a 40mila euro ma di queste XX fatture per un totale di 40mila euro ne risultano ancora non pagate 3 per una valore complessivo di 20mila euro. Io ho capito che la cifra di 60mila euro da te ipotizzata, per me è inesistente Ah sì, la tua versione è decisamente più sensata della mia, rileggendo. 👍 A questo punto bisogna verificare se il mancato pagamento delle 3 fatture da 20.000 € sia dovuto alla presenza di morosi oppure ad altro.