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genius2604

Danni da lavori di ristrutturazione. Condomino si rifiuta di pagare i lavori.

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Nel condominio dove abito un condomino non ha pagato i lavori di ristrutturazione che hanno interessato la facciata esterna dello stabile e parte del lastrico solare di sua proprietà, avvenuti alcuni anni fà perché, a suo dire, la ditta che ha eseguito i lavori gli ha causato dei danni. Per tale motivo ha cumulato un debito nei confronti del condominio che si protraggono da alcuni anni.

Al condominio non è arrivata nessuna contestazione formale dei danni causati dalla ditta che ha eseguito i lavori.

Di fatto, l'amministratore ha proceduto ad attivare la classica procedura che si attiva per i debiti condominiali. Si è arrivati alla fase del pignoramento.

Prossimamente, è stata indetta una riunione per decidere come procedere verso il condomino moroso e verso altri condomini che, per altre ragioni, non hanno pagato tutte le rate di condominio (si tratta di esposizioni debitorie superiori ai 1000€).

In merito alla situazione che ho cercato di descrivere sopra mi sono venuti dei dubbi:

 

1) Se una ditta viene incaricata dal condominio di eseguire dei lavori di ristrutturazione e, nell'eseguire tali lavori, la ditta causa dei danni ad una proprietà esclusiva di un condomino, chi paga i danni al condomino danneggiato? La ditta che ha eseguito i lavori, il condominio o un'eventuale assicurazione condominiale?

 

2) Possono essere contestati dei danni causati da lavori di ristrutturazione condominiali anche dopo molti anni dal giorno di esecuzione degli stessi? Ci sono dei termini di prescrizione?

 

3) Mi sembra di aver letto che con la riforma delle leggi in materia di condominio l'amministratore è direttamente responsabile del pagamento dei debiti maturati dal condominio. Nel caso si dovesse rendere necessario dover ricorrere ad un avvocato, chi deve pagare l'avvocato? Il condominio o l'amministratore, visto che utilizza l'avvocato per tutelere in qualche modo "se stesso" in quanto responsabile?

 

Grazie in anticipo a tutti coloro che vorranno darmi una mano a chiarire i dubbi che ho descritto sopra!

Scusi l'ignoranza ma cosa intende per D.L. ? Direttore dei Lavori? Per quanto ne so l'amministratore ha curato il procedimento di escussine del debito personalmente tramite suoi collaboratori, credo avvocati.

Al tempo in cui vennero fatti i lavori vi era un Direttore dei Lavori. Proprio quando si stava discutendo di queste problematiche, che le ho descritto sopra, l'amministratore è sparito.

Il nuovo amministratore, visto che intanto la ditta che aveva fatto i lavori voleva essere pagata ed era passato un certo tempo ha consigliato di saldare il debito. Di fatto abbiamo proceduto a saldare il debito e a chiudere il contenzioso che nel frattempo si era instaurato, visto che la ditta aveva messo un avvocato.

 

Ad oggi, cosa può pretendere questo condomino dal condominio per i danni che afferma di aver ricevuto?

 

Grazie per la collaborazione! :-)

Purtroppo, la logica del "C'hai messo l'acqua e nun te pagamo" è dura a morire e ancora ci abbocca qualcuno.

 

Oltretutto, parli già di "debiti", dando per scontato che il condomino abbia una sentenza a favore passata in giudicato, oppure una delibera, oppure un titolo di altra specie.

Fino a quando ciò non si verifica, si parla solo di "pretese", non di "debiti".

 

Danni e corrispettivo lavori sono due questioni diverse che viaggiano su due binari diversi che nemmeno un giudice porterebbe a conguaglio.

 

1) I lavori vanno pagati in quanto il condomino, magari votò pure a favore. Ben ha fatto il tuo amm.re a procedere per il recupero della morosità. Nessun giudice (almeno credo), in fase di opposizione terrebbe conto di argomentazioni a favore, pure nel caso di danni palesi.

 

2) Per quello che riguarda i danni il discorso è lungo. L'assicurazione del condominio di solito non vale in caso di danno a seguito di lavori edili. Poi, vale quanto ti hanno scritto sopra, ovvero vanno viste le carte scritte tra condomino-DL-amministratore-ditta. Se il DL ha dato il fine lavori e proceduto a collaudo e chiusura cantiere, può essere che il danno si sia materializzato dopo. Purtroppo, questo è affare del condomino, il quale deve agire nei modi e nei tempi previsti e non praticando l'autoriduzione dando per scontato sia danno che sua entità.

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