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Nanojoule

COVID trito e ritrito, ma.....

Partecipa al forum, invia un quesito

In merito al COVID in molti post vi sono due schieramenti......quello che dice sia gravissimo e quello che minimizza, riconoscendone la gravità, ma non superiore ad una forte influenza.

Perdonate per la estremizzazione, ma solo per definire la lontananza tra i due pensieri.

Come si sarà capito appartengo al secondo gruppo, ma vorrei fornire un dato di fatto che ho rilevato.

Per vari motivi svolgo un'attività che mi porta a contatto con persone nelle loro abitazioni, situazione in cui utilizzo con accuratezza tutti i metodi di prevenzione ed un ferreo protocollo d'azione.

Resto però di sasso quando ho a che fare con medici, le misure che utilizzo già pesanti subiscono integrazioni concordate per aumentare la prevenzione.

La stima nella figura del medico mi porta inevitabilmente a pensare che il tutto non sia frutto di disinformazione o eccesso ingiustificato, ma che qualcosa di grave ci sia veramente.

La valutazione che sinora ho dato al COVID, sintetizzata in forte influenza che colpisce i deboli, sta vacillando.......

In valutazioni legali quale esempio seguire se non quello di avvocato, in quelle tecniche quello di un ingegnere....in quelle sanitarie quello di un medico!!!!

 Stiamo a vedere.....ma riflettiamo!!

 

 

(dato che hanno chiuso i post sul tema......ne ho aperto un altro....)

 

Modificato da Nanojoule
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Ci sono le evidenze dei dati statistici.

Ci sono le evidenze dei defunti.

Abbiamo registrato più testimonianze di enormi criticità raggiunte dal sistema sanitario nel recente passato.

Ci sono gli Stati che privilegiano e tutelano solo determinati aspetti ritenuti di interesse nazionale.
Ci sono i cittadini che vorrebbero privilegiati altri aspetti secondo la convenienza personale.

C'è il mondo dell'imprenditoria che vorrebbe solo produrre.

C'è la galassia del lavoro dipendente diviso fra l'aspirazione allo smart working e l'assistenzialismo.

Commercio e terzo settore che vorrebbero solo vendere indisturbati.

 

Ma niente è più come prima. Ovunque.

Quindi ed a prescindere dalle proprie convinzioni ed all'appartenenza dell'uno o dell'altro schieramento a me sembra evidente che le precauzioni minime (mascherina e distanziamento sociale) siamo da osservare, nel rispetto della propria persona, nel rispetto delle altrui persone.

 

Logica suggerisce che il medico sarebbe la prima persona da ascoltare e seguire. Ma le tesi contrastanti emerse dal fior fiore dell'universo medico purtroppo non hanno contribuito a mantener sereni gli animi.
Quindi non ci resta che procedere a vista, giorno dopo giorno, con cautela, possibilmente sereni, regalandoci qualche sorriso se ancora ne siamo capaci.

E "speriamo che me la cavo".

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Nanojoule dice:

sintetizzata in forte influenza che colpisce i deboli, sta vacillando.......

ogni volta che c'è un male sconosciuto e per questo oscuro, si dice che colpisce i deboli.

basti leggere appunto "Il male oscuro"di Giuseppe Berto sulla depressione.

ma anche testimonianze di altri intellettuali, su internet ne trovi a fiumi.

anche il fumo di sigaretta era sottovalutato fino agli anni '70, se vai su rai storia dove fanno vedere programmi televisivi degli anni '60 e '70 vedi ospiti con le sigarette in mano che fumano e vengono intervistati.

è chiaro che il nostro mondo occidentale vuole essere il più rassicurante possibile,e la pandemia è quanto di meno moderno, basti vedere quanto sta avvenendo in queste ore in Olanda, dove tutto è nel principio della libertà dell'individuo.

Secondo me non esistono deboli e forti.

Esiste chi prende in tempo la malattia e chi no.

Per questo quando sento qualcuno definire "guerriero"che affronta il male e lo vince, mi tappo le orecchie.

siamo tutti guerrieri davanti al male, sia chi lo sconfigge, sia chi ne esce sconfitto.

Ciao.

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Io credo che le prese di posizione diverse (ammettendo che siamo tutti dotati di intelletto e raziocinio e non ci siano vati o santi o eroi in questa storia... come non ce ne sono stati in tutte quelle precedenti), derivino anche da posizioni di partenza diverse.


Ergo lockdown, quarantene, regioni chiuse, multe, non le soffriamo tutti allo stesso modo.

Faccio esempi? I 400 euro di multa se ti beccano in giro sono quasi la metà dello stipendio (da lavoratore attivo) di un occupato medio. Diventano estremamente meno se tolti dalle tasche di una persona più ricca. Chi “se la rischia” più facilmente tra i due?

Stare tutti chiusi in casa dopo le 22, ma avere libera circolazione tra le 7 e le 22, cambia pochissimo la vita di chi è più in là con gli anni o vive in famiglia con figli piccoli, mentre trasforma il classico single che lavora 12 ore al giorno e trova il suo rifugio serale nell’uscire quando può (la notte) in un automa alienato al quale è concesso uscire solo per andare al lavoro. Quanto si soffra per la chiusura delle scuole lo capisce solo chi ha dei bambini vicini.

 

Il rapporto costo/beneficio di tutte queste cose è estremamente diverso a seconda delle persone.

Per una coppia di settantenni il COVID è molto rischioso e il lockdown non così pesante.

Per un ragazzino di 18, il COVID ha un rischio estremamente contenuto e il lockdown è pesantissimo.

Allentare le misure rende un inferno la vita ai dottori perché aumenta i passaggi in ospedale (fossero solo quelli della gente spaventata, che comunque fa folla, casino e va visitata) alle stelle, ristringerle riduce alla miseria chi lavora in altro tipo di attività.

Poi c’è la differenza tra chi è stato messo in CIG, CIG “variabile” che in genere arriva un po’ quando gli pare a lei, mentre alle bollette importa poco se ti è arrivata o no, e chi invece continua a fare il solito lavoro di prima, prendendo il solito stipendio, seduto a casa, che pensa “Quasi meglio!”.

Smettiamola, magari, di pensare che esista UN giusto universale che qualcuno meno moralmente nobile di noi tradisce..

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enrico dimitri dice:

Per questo quando sento qualcuno definire "guerriero"che affronta il male e lo vince, mi tappo le orecchie.

Condivido completamente. Ma si aprirebbe un discorso lungo su altre malattie, che è persino inutile nominare, dove è presente questa retorica del "ce l'ha messa tutta e ne è uscito" (come se chi non ne esce non ce la mettesse tutta e fosse in fondo un po' colpa sua) che trovo terribile.

 

"I medici gliel'hanno scoperto per tempo", "Ha avuto fortuna", "Era in migliori condizioni di partenza" sono le frasi che dovrebbero precedere il "ne è uscito".

 

Ma questo, sapere che il tuo "mettercela tutta" è la norma e non è quello che fa la differenza, ci farebbe forse sentire troppo impotenti e in balia del destino.

Marion Delorme dice:

Smettiamola, magari, di pensare che esista UN giusto universale che qualcuno meno moralmente nobile di noi tradisce

Concordo che non esista UN giusto, ma esiste una necessità di precauzione per ottenere, quantomeno, il minor danno possibile per la generalità, anche se comunque restiamo nella difficoltà di far quadrare il cerchio, situazione a mio parere impossibile.

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Nanojoule dice:

La valutazione che sinora ho dato al COVID, sintetizzata in forte influenza che colpisce i deboli, sta vacillando

questo segna la fine del manicheismo da forum, che in altri termini è già stato espresso.

 

bene così: fidiamoci di chi la realtà, o - per chi non è ancora convinto - di una realtà, la vive, la combatte, tenta di curarla.

La domanda che viene da fare a me è la seguente.. se dicessero che spalmeranno su tutti le perdite, la pensereste ancora così?

Perché ad esempio io al topic sull'iniziativa iorestoaperto non ho partecipato, ma riporto un commento che mi infastidì particolarmente:

 

Anche a me piace, purché dicano #iorestoaperto coloro di cui abbiamo veramente bisogno.

P.e. gli ospedali prima dei ristoranti, perché mangiare a casa è un piccolo sacrificio, non poter entrare in ospedale quando se ne ha bisogno è un grande dramma.

V. p.e.:

--link_rimosso--

Modificato 15 Gennaio da condo77

 

Trovo estremamente mortificanti certe manipolazioni (che non imputo certo a Condo come persona, sia chiaro, lo ripetono continuamente anche esperti, dottori e fauna da salotto televisivo 2020 varia).

Che a leggere così il problema pare che c'è un paio di stru*zi che non hanno voglia di prepararsi la cena da soli, che devono sfoggiare il vestito nuovo per forza, alla facciazza dei poveri cari defunti.

 

Mica centinaia di migliaia di famiglie sul lastrico che fra poco non potranno più permettersi di mangiare in generale. Mica loro, eh.

 

Ripeto: sareste concordi nel far sì che le perdite poi  sono di tutti? Non solo quelli che erano nel posto sbagliato al momento sbagliato?

Perché sennò, a parità di vedersi la vita distrutta e le prospettive future azzerate... a chi è la vittima sacrificale predecisa potrebbe sembrare, sia mai, che il COVID quanto meno sia più democratico, ecco. 

 

So che risulto molto politicamente scorretta e farò drizzare il pelo a più di uno, ma... se di opinioni si vuole parlare.

Marion Delorme dice:

La domanda che viene da fare a me è la seguente.. se dicessero che spalmeranno su tutti le perdite, la pensereste ancora così?

Io sono un semplice pensionato con dei piccoli risparmi racimolati con una vita di lavoro e così come concordo con te che una multa di 400 euro potrebbe rappresentare mezzo stipendio mensile per alcuni ed un paio di caffè per altri, metterei la firma subito per un prelievo del 2 o 3% (le stesse percentuali che prendono gli amministratori) dalle tasche di tutti gli italiani.

Noi italiani siamo un popolo di risparmiatori e con un prelievo del 2 o 3% credo che non si impoverirebbe nessuno ma credo che se si incassassero quelle cifre forse non avremmo più  necessità nemmeno dei vari MES, recovery fund e recovery plan.

Quello che non va è  che si vuole minimizzare per forza. Chi ha avuto il Covid e ne è  uscito ha detto apertamente che una brutta bestia (cacallo, Scotti, Conti ecc) mentre molti non hanno avuto la gioia di poterlo dire. Per giustificare ciò alcuni si sono affrettati a dire erano persone con altre patologie. GIUSTO. Ma si dà il caso che in altri tempi con simili patologie uno campava, mentre ora non hanno retto.

Domani avrò un funerale di un parente che qualche giorno fa aveva messo il pacemaker e se non era per il covid non moriva di certo. 

Allora che dire Nanojoule è  poco più  di una influenza? NON CREDO PROPRIO.

 

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Marion Delorme dice:

Ripeto: sareste concordi nel far sì che le perdite poi  sono di tutti? Non solo quelli che erano nel posto sbagliato al momento sbagliato?

Appartengo alla minoranza che ritiene che si stia già pagando tutti, e piu' questo incubo durerà e piu' pagheremo tutti. La mia minoranza ritiene che le "perdite" degli operatori economici e di conseguenza delle famiglie si ripercuoteranno inevitabilmente su tutti, basti pensare al mancato introito delle imposte con conseguente impoverimento dei servizi pubblici. La mancanza di lavoro è sempre stata una sciagura per tutta la società; quando si crea una falla tutta la barca rischia di affondare, è inevitabile.
Ma è altrettanto disastroso, se non peggio, sostenere che la falla non si sia aperta. E purtroppo si tenta di far passare l'idea che la falla non si sia a perta o quantomeno sia moooooooolto piu' piccola di quanto in realtà non sia.

La mia minoranza sostiene che tutto cio' che è successo non ha fatto altro che mettere a nudo i limiti italici, ad ogni livello di organizzazione e dirigenza e anche di coscienza collettiva.

Per me la questione è: rimaniamo come siamo con il grosso rischio di pagarla cara tutti, o, magari, vediamo di svegliarci e cambiare, almeno qualcosa (anche relativamente alla coscienza individuale)?

Ammetto di essere pessimista, per cui non "andrà tutto bene", salvo che per il solito Olimpo (leggasi detentori della ricchezza) che dall'alto del suo potere puo' permettersi di passare ogni tempesta.

Leonardo53 dice:

Io sono un semplice pensionato con dei piccoli risparmi racimolati con una vita di lavoro e così come concordo con te che una multa di 400 euro potrebbe rappresentare mezzo stipendio mensile per alcuni ed un paio di caffè per altri, metterei la firma subito per un prelievo del 2 o 3% (le stesse percentuali che prendono gli amministratori) dalle tasche di tutti gli italiani.

Noi italiani siamo un popolo di risparmiatori e con un prelievo del 2 o 3% credo che non si impoverirebbe nessuno ma credo che se si incassassero quelle cifre forse non avremmo più  necessità nemmeno dei vari MES, recovery fund e recovery plan.

C'è un problema Leo. Il 2 o 3 % in un periodo storico che si protrae almeno da venti anni, in cui il potere di acquisto è calato sotto i tacchi è una batosta. In 2% su 100000 euro sono 2000 euro, ma tu credi che una tale cifra siano i 200 milioni del 1999? Oggi con tale cifra a Roma non ci comprò nulla, nel 1999 con 200 milioni ci compravi 55 mq in zona semi periferica. Oggi con l'omologo in euro sei fuori mercato,devi andare fuori città,in zone poche servite.

Leonardo53 dice:

Io sono un semplice pensionato con dei piccoli risparmi racimolati con una vita di lavoro e così come concordo con te che una multa di 400 euro potrebbe rappresentare mezzo stipendio mensile per alcuni ed un paio di caffè per altri, metterei la firma subito per un prelievo del 2 o 3% (le stesse percentuali che prendono gli amministratori) dalle tasche di tutti gli italiani.

Noi italiani siamo un popolo di risparmiatori e con un prelievo del 2 o 3% credo che non si impoverirebbe nessuno ma credo che se si incassassero quelle cifre forse non avremmo più  necessità nemmeno dei vari MES, recovery fund e recovery plan.

Ti stai facendo intortare da un falso problema.

 

Stiamo già pagando tutti, economicamente, intendo, con i ristori. Che a loro volta si riversano sulle tasse che dovremo scontare in futuro.

 

I ristori sono un modo nuovo in cui sono chiamati i sistemi che da sempre si usano per aiutare tutti quelli che restano, per un motivo o per l'altro, senza lavoro.

 

Mio padre lavorava nell'edilizia, c'erano crisi periodiche, tempi anche in cui restava senza lavoro: aveva un breve periodo di cassa integrazione, e poi se la doveva vedere con i suoi risparmi.

Non gli sarebbe mai venuto in mente di dire: "Colpa delle leggi, se ci facessero sopraelevare i palazzi a ca..o o costruire villette nei parchi pubblici, allora non ci sarebbe questa crisi!"

 

Chi sta subendo danni sta già ricevendo gli aiuti, certo non arriverà al 100% di quello che guadagnava. Ma del resto a nessuno che guadagni bene, quando perde il lavoro viene dato il 100% di quello che guadagnava quando lavorava.

Come del resto non ci viene prelevato il 100% di quello che guadagnamo, dandoci uno stipendio fisso in cambio, in periodi di vacche grasse.

 

E quello che viene dato è già dato da tutta la comunità.

 

Quindi la risposta è: lo stiamo già facendo, stiamo già spalmando i costi economici su tutti. Nella misura in cui lo si è sempre fatto per le varie crisi nei vari ambiti, che nascono per un motivo o per l'altro.

Modificato da _GC_

Si discorre che la multa di 400€ è  metà stipendio.  Certo, ma vorrei chiedere: è proprio necessario uscire o si vuole soddisfare solo il proprio egoismo. Forse non è  il caso di ricordare ciò che fu detto sulle limitazioni per il Natale, ma molti hanno letto ciò  che è  avvenuto in provincia di Torino (mi pare) quando il covid ha colpito alcuni negazionisti.

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Dino40 dice:

Si discorre che la multa di 400€ è  metà stipendio.  Certo, ma vorrei chiedere: è proprio necessario uscire o si vuole soddisfare solo il proprio egoismo.

Ah, quindi vedo che c'era pure altro.

Ma guarda quante cose mi perdo.

Anzi, visto che quando leggo certe cose mi sale -come si dice in questi casi- la carogna, aggiungo che i ristori, a un certo punto, sono delle cose che già non si erano mai viste prime, in caso di problemi dovuti a crisi sistemiche.

 

Quando hanno iniziato ad aprire i supermarket e i vari negozi di quartiere (latterie, poi via via macellerie, fruttivendoli) hanno chiuso perché non potevano competere, non si sono visti aiuti tali da farli restare aperti. E infatti in buona parte sono spariti.

 

Più recentemente, i vari esercizi che subiscono la concorrenza del mercato digitale non hanno avuto (a partire dalle videoteche... qualcuno se le ricorda?) un cavolo di niente. E infatti sono sparite o stanno sparendo.

 

Qui c'è una crisi pandemica, mondiale, eppure stanno dando soldi -che arrivano dalla comunità e che dovremo pagare, prima o poi, con le tasse- come non mai. Parlano di darne ancora. E ancora ci si atteggia come se ci si trovasse nella condizione della latteria e della videoteca.

 

Anche meno, eh.

Modificato da _GC_
Marion Delorme dice:

ma riporto un commento che mi infastidì particolarmente:

 

Anche a me piace, purché dicano #iorestoaperto coloro di cui abbiamo veramente bisogno.

P.e. gli ospedali prima dei ristoranti, perché mangiare a casa è un piccolo sacrificio, non poter entrare in ospedale quando se ne ha bisogno è un grande dramma.

V. p.e.:

--link_rimosso--

Modificato 15 Gennaio da condo77

 

Trovo estremamente mortificanti certe manipolazioni (che non imputo certo a Condo come persona, sia chiaro, lo ripetono continuamente anche esperti, dottori e fauna da salotto televisivo 2020 varia).

Che a leggere così il problema pare che c'è un paio di stru*zi che non hanno voglia di prepararsi la cena da soli, che devono sfoggiare il vestito nuovo per forza, alla facciazza dei poveri cari defunti.

 

Mica centinaia di migliaia di famiglie sul lastrico che fra poco non potranno più permettersi di mangiare in generale. Mica loro, eh.

Mi spiace averti infastidito, non era naturalmente nelle intenzioni.

Resto però fermo nella mia opinione che esistono servizi essenziali, di importanza primaria, la cui chiusura (o mancato funzionamento) rappresenta un problema di vita o di morte, e altri servizi che sono naturalmente importanti (cosa non lo è?), ma la cui chiusura ha effetti drammaticamente minori e diversi.

 

Capisco inoltre le difficoltà economiche, capisco che in una situazione di emergenza i primi ad essere colpiti (sia nella salute che nel portafoglio) sono le categorie più deboli, ma mi chiedo se non sia anche retorico parlare di "centinaia di migliaia di famiglie sul lastrico che fra poco non potranno più permettersi di mangiare".

 

Non vorrei aver interpretato male i dati ISTAT, ma a novembre 2020 c'erano ca. 250mila disoccupati in meno che a novembre 2019:

 

--img_rimossa--

Modificato da condo77

Vorrei dire a Marion Delorme che saranno spalmate su tutti le perdite, come ha spiegato  anche Daniela, e bisogna temere molto anche per le pensioni visto che esse derivano per la  maggior parte dai versamenti dei lavoratori. 

Proprio per questo dovremmo essere della stessa idea e remare dalla stessa parte e non fare l'opposto di ciò che sarebbe necessario. Perche mangiare a casa è  grosso sacrificio?  E se il virus era morto come si sosteneva qualche tempo fa perché  le persone vengono ancora colpite dal Covid-19 e alcuni ci lasciano la pelle come anche un mio parente sabato?

Modificato da Dino40
enrico dimitri dice:

ma il bene si.

Qualche dubbio su questo, ma.....lo traduco (male) all'orientale: si riordina sempre tutto. 😊

enrico dimitri dice:

io sostengo sempre che l'obbedienza è la più alta forma di libertà, perchè è accettazione non solo di quello che noi siamo dentro una comunità, del nostro posto e del nostro ruolo, ma perché ci mette poi in condizione di essere nel giusto e quindi,se necessario, poter poi rivendicare i nostri diritti.

tutti hanno una maledetta fretta di capire, di reagire, di trovare soluzioni universali.

non è questo il tempo.

la storia si elabora con un vissuto fermo, con una comunicazione aperta scevra da convenienze politiche, si valuta con il metodo del canocchiale come diceva Pirandello, cioè con la giusta distanza dalle cose,ma sentendosi ancora dentro le cose stesse.

quindi questo non è il tempo per trovare risposte: chi le cerca mente a se stesso, oppure vuole creare confusione.

questo è il tempo di seguire i dettami di chi vuoi o non vuoi ci guida, di chi è stato eletto per farlo.

e lo dico io che alle ultime elezioni non ho votato perché deluso.

abbiamo pazienza, nella vita si equilibra sempre tutto, e non so se la verità venga sempre a galla, ma il bene si.

Ciao.

Dimitri sei grande!!

Io lo dicevo ai colleghi che durante il Collegio dei Docenti stavano in silenzio è accettavano tutto quello che diceva la Preside e poi in sala docenti o in corridoio criticavano le decisioni prese. Era più  forte di me e non riuscivo ad accettare tali critiche e dicevo ora è così e si fa.

  • Grazie 1
cacallo dice:

Vorrei affrontare la questione sotto un altro punto di vista, ovvero "cosa ti resta dentro" dopo negativizzazione.

 

A parte le difficoltà di respiro, cefalee, vertigini, difficoltà a concentrarsi, ho riscontrato nel gruppo di sostegno fra negativizzati, a cui ho aderito, anche una sopraggiunta (grave) carenza di vitamine D e B12 (azzerate) e di acido Follico (quasi azzerato), con tutti i dolori muscolari ed ossei conseguenti, per tutto il gruppo.

Praticamente, ed almeno per parecchio tempo, anche se guarisci poi non sei più la stessa persona di prima, neanche a livello psicologico (e molti in Veneto hanno dovuto ricorrere a psichiatri di sostegno messi a disposizione dalla Regione Veneto).

 

Quindi non potrò mai schierarmi fra coloro che la ritengono una specie di influenza perché la realtà è diversa.

 

Oltre a ciò, ho notato che due utenti, di età simile a quella mia e di Dino40, non si affacciano più nel presente Forum; spesso penso di scrivere loro in posta personale per avere loro notizie, poi non l'ho fatto per sensi di pudore e di invadenza, dato che uno degli utenti è di Genova (l'altro è di Bari).

Ci terrei invece molto a sapere che loro sono riusciti a scansare il covid 19 e se qualcuno avesse loro notizie, cortesemente mi scriva pure o in posta personale, oppure alla mia mail personale (cacallo@live.it), che mi farebbe una cortesia immensa.

 

cacallo

Caro guerriero cacallo grazie per la testimonianza che hai reso. Sinceramente avevo memorizzato la tua frase (il covid è  un brutta bestia ), ma non pensavo a problemi così vasti. E poi qualcuno vuol ancora parlare di poco più di un'influenza!!😭😭😭 Auguroni sinceri.

Modificato da Dino40
  • Grazie 2

Che il covid non sia una brutta influenza non lo testimoniano solo i numeri, la letalità (tra le 20 e 30 volte quella di un'influenza media), ma sintomi "strani", seppur rari, che colpiscono soggetti che, paradossalmente, venivano definiti asintomatici.

 

 

Ditemi di quante influenze avete sentito che fanno venire esantemi, eruzioni simil varicella, lesioni confondibili coi geloni e dita blu.

  • Grazie 1

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