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gaol24

Corso ANAMMI O ARAI

camillo50 dice:

ciao

a questo punto sono curioso di capire che esperienza pratica hai di amministrazione di condomini visto che con tale sistema, certamente qualche confusione in testa i condomini se la fanno, specie se non dotati di un master in redazione di bilanci condominiali, dove la cosa non coincide con la gestione aziendale.    

La pignoleria interpretativa non supportata da norme specifiche espressa da chi fa tutt'altro è tipica della materia.     Con la contabilità per cassa, non fai il bilancio di un anno di gestione condominiale, ma un bilancio solo delle spese che hai pagato.   Quelle spese poi che non hai pagato relative la gestione te le trovi contabilizzate e ripartite nell'anno successivo, quindi non hai nessuna boccia ferma in quanto i tuoi conti dipendono non dalla spesa effettivamente fatta ma questa entra in campo solo se pagata.   Io ho sempre fatto il bilancio per competenza e continuerò cosi visto che non ho mai avuto contestazioni in merito negli ultimi 40 anni.   Sbaglio ? Per qualcuno certamente si, ma fa specie che, in genere, quel qualcuno non faccia tale mestiere di professione e si limiti a leggere qualche massimario.  

Peccato. per te, che i tribunali sentenziano che la confusione contabile non è figlia del principio per cassa. 

Vito46 dice:

... e poi... 

quei numeri se li giocano al lotto? 

Ciao

Infatti.  Strano però che i miei numeri funzionano praticamente, più volte passati al vaglio di competenti ed esperti in materia.

Vito46 dice:

Condivido!!! 

Camillo, ma quanti sono i condomini che ti chiamano per sapere quanto hanno speso fino a quel momento... e poi... 

quei numeri se li giocano al lotto? 

ciao

capisco il tuo modo di esprimere le tue opinioni, specie quando pontifichi, pero quasi mai ex cattedra, il che dovrebbe farti riflettere 

Prenditi in mano un bilancio consuntivo dove perchè non hai pagato alcune fatture, non hai inserite le stesse nei riparti ai fine degli addebiti.      Ora fallo inserendo quello che non hai ancora pagato.  Con l'introito dei saldi di gestione copri anche quelli e nell'esercizio seguente, sul libro cassa riporti tali cifre da pagare che coprirai allorchè le pagherai.       I due saldi hanno valori ben diversi.   Si.   Per una persona normale che chiede quall'è il costo di un anno di gestione cosa rispondo, il totale di quanto gli addebito io o invece quanto gli addebiti secondo il tuo principio.     Per saperlo secondo quanto affermi tu, egli dovrà prendere il totale dei suoi addebiti, andare a prendersi tutte le fatture impagate e quindi calcolare la sua quota per ognuna, e quindi sommare il tutto, e arriverà alla stessa  mia somma.    Qual'è di maggior chiarezza e semplicità ? 

    

Credo che ai tribunali importi di più il fatto che l'amministratore non sottragga somme indebitamente. Da qui l'obbligo di conto corrente condominiale,  tutto deve passare di li e quindi una chiarezza di tipo "contabile". Entrate /uscite, verifica con il c/c.

E' più facile che salti all'occhio qualche mancanza.

Ben diverso è AMMINISTRARE e distribuire correttamente i costi. Un conto è gestire un condominio dove hai 2 fatture ogni tanto e puoi permetterti, se non le paghi, di tenerle in un faldone. Ben diverso se ogni giorno devi gestire  qualche fattura (che se non registrassi immediatamente non starebbe neppure più nel faldone), se aspetti esiti di decreti ingiuntivi che si protraggono e nel frattempo certe unità vengono vendute, gli inquilini entrano, escono. Forse sono io che ho qualche difficoltà e non capisco, ma credo che se non gestissi l'esercizio per competenza  avrei serie difficoltà a mantenere in ordine la contabilità.   Dove per ordine intendo attribuire i costi a chi in quel momento fruisce del servizio, a prescindere, ovviamente, dal fatto che la fattura sia pagata o meno. A me capita di pagare fatture di 2 anni prima, dovrei attribuirle, secondo Voi al poveretto appena entrato??? Non capisco davvero, spiegatemi.

Non ultimo, considerazione sull'obbligo del registro di contabilità. Ritengo che nel medesimo vadano registrate TUTTE le operazioni nell'arco dei 30 giorni, quindi anche tutte le fatture che si ricevono e non vengono pagate: rimangono DA PAGARE senza uscita di cassa.

P.S. La mia contabilità è chiarissima. Tutte le voci da pagare sono elencate e sommate, anno ecc.ecc.

Modificato da edd62
edd62 dice:

Credo che ai tribunali importi di più il fatto che l'amministratore non sottragga somme indebitamente. Da qui l'obbligo di conto corrente condominiale,  tutto deve passare di li e quindi una chiarezza di tipo "contabile". Entrate /uscite, verifica con il c/c.

E' più facile che salti all'occhio qualche mancanza.

Ben diverso è AMMINISTRARE e distribuire correttamente i costi. Un conto è gestire un condominio dove hai 2 fatture ogni tanto e puoi permetterti, se non le paghi, di tenerle in un faldone. Ben diverso se ogni giorno devi gestire  qualche fattura (che se non registrassi immediatamente non starebbe neppure più nel faldone), se aspetti esiti di decreti ingiuntivi che si protraggono e nel frattempo certe unità vengono vendute, gli inquilini entrano, escono. Forse sono io che ho qualche difficoltà e non capisco, ma credo che se non gestissi l'esercizio per competenza  avrei serie difficoltà a mantenere in ordine la contabilità.   Dove per ordine intendo attribuire i costi a chi in quel momento fruisce del servizio, a prescindere, ovviamente, dal fatto che la fattura sia pagata o meno. A me capita di pagare fatture di 2 anni prima, dovrei attribuirle, secondo Voi al poveretto appena entrato??? Non capisco davvero, spiegatemi.

Non ultimo, considerazione sull'obbligo del registro di contabilità. Ritengo che nel medesimo vadano registrate TUTTE le operazioni nell'arco dei 30 giorni, quindi anche tutte le fatture che si ricevono e non vengono pagate: rimangono DA PAGARE senza uscita di cassa.

P.S. La mia contabilità è chiarissima. Tutte le voci da pagare sono elencate e sommate, anno ecc.ecc.

Sono d'accordo con tutto quanto scrivi ma ho dei dubbi sull'ultimo punto: nel registro di contabilità non vanno inserite le fatture non pagate ma solo i movimenti effettivi (c/c, cassa contanti, libretti ecc.). Secondo la sentenza già citata, l'inserimento di fatture non pagate potrebbe creare confusione (almeno secondo il Giudice).

camillo50 dice:

Ciao

Infatti.  Strano però che i miei numeri funzionano praticamente, più volte passati al vaglio di competenti ed esperti in materia.

Camilloooo, la mia non era una critica ai tuoi numeri che nemmeno conosco ma ai fantomatici condomini che fanno ore e ore di coda davanti al tuo ufficio, distanziati di un metro, per conoscere quanto hanno speso fino a quel giorno. 😬

Nel mio profilo ho scritto pensionato ma tu non puoi sapere quali conoscenze ci sono dietro quella parola. 

Di certo ho appreso che un buon 90% degli amministratori non sa redigere correttamente una Situazione contabile. 

Difatti quasi tutti la evitano... se possono... 

Modificato da Vito46
edd62 dice:

Credo che ai tribunali importi di più il fatto che l'amministratore non sottragga somme indebitamente. Da qui l'obbligo di conto corrente condominiale,  tutto deve passare di li e quindi una chiarezza di tipo "contabile". Entrate /uscite, verifica con il c/c.

E' più facile che salti all'occhio qualche mancanza.

Ben diverso è AMMINISTRARE e distribuire correttamente i costi. Un conto è gestire un condominio dove hai 2 fatture ogni tanto e puoi permetterti, se non le paghi, di tenerle in un faldone. Ben diverso se ogni giorno devi gestire  qualche fattura (che se non registrassi immediatamente non starebbe neppure più nel faldone), se aspetti esiti di decreti ingiuntivi che si protraggono e nel frattempo certe unità vengono vendute, gli inquilini entrano, escono. Forse sono io che ho qualche difficoltà e non capisco, ma credo che se non gestissi l'esercizio per competenza  avrei serie difficoltà a mantenere in ordine la contabilità.   Dove per ordine intendo attribuire i costi a chi in quel momento fruisce del servizio, a prescindere, ovviamente, dal fatto che la fattura sia pagata o meno. A me capita di pagare fatture di 2 anni prima, dovrei attribuirle, secondo Voi al poveretto appena entrato??? Non capisco davvero, spiegatemi.

Non ultimo, considerazione sull'obbligo del registro di contabilità. Ritengo che nel medesimo vadano registrate TUTTE le operazioni nell'arco dei 30 giorni, quindi anche tutte le fatture che si ricevono e non vengono pagate: rimangono DA PAGARE senza uscita di cassa.

P.S. La mia contabilità è chiarissima. Tutte le voci da pagare sono elencate e sommate, anno ecc.ecc.

Partiamo dal presupposto che l'amministratore è tenuto a chiedere i soldi sempre e solo al proprietario e mai all'inquilino.

Se tu paghi oggi una fattura vecchia di due anni è altamente improbabile che la possa pagare l'inquilino che due anni fa era affittuario. La chiederai sempre al proprietario - che poi eventualmente si rifarà sull'inquilino dell'epoca - quindi dal tuo punto di vista nulla cambia se adotti un principio di cassa puro.

camillo50 dice:

pero quasi mai ex cattedra

@camillo50 , ti do una informazione: la cattedra non ce l'hai nemmeno te.

camillo50 dice:

Per una persona normale che chiede quall'è il costo di un anno di gestione cosa rispondo

 

Quanto scaturisce dal riparto globale di quell'anno di esercizio, con contabilità tenuta per cassa pura.

camillo50 dice:

I due saldi hanno valori ben diversi.

E con questo?

Modificato da SaintJames
SaintJames dice:

Partiamo dal presupposto che l'amministratore è tenuto a chiedere i soldi sempre e solo al proprietario e mai all'inquilino.

Se tu paghi oggi una fattura vecchia di due anni è altamente improbabile che la possa pagare l'inquilino che due anni fa era affittuario. La chiederai sempre al proprietario - che poi eventualmente si rifarà sull'inquilino dell'epoca - quindi dal tuo punto di vista nulla cambia se adotti un principio di cassa puro.

@camillo50 , ti do una informazione: la cattedra non ce l'hai nemmeno te.

Quanto scaturisce dal riparto globale di quell'anno di esercizio, con contabilità tenuta per cassa pura.

E con questo?

Il problema credo che qui si sposti più sul lato "legale" che contabile. Supponiamo un intervento di ristrutturazione (spesa straordinaria) per il quale i fondi accantonati non siano stati sufficienti. La ditta emette una fattura per la quale non si riescono a saldare 15 mila euro (tanto per ragionare su numeri). I proprietari del momento della delibera sono tenuti al pagamento di questa somma ma qualcuno di loro potrebbe avere venduto, prima che venga pagata. Supponiamo appunto che venga pagata alcuni anni dopo. Registrandola per competenza, il vecchio proprietario avrà la sua quota addebitata nel suo saldo finale: competeva a lui e lui avrà il debito. Registrandola per cassa, il debito ce l'avrà il nuovo proprietario. Non solo ma registrandola per cassa non ci saranno mai i fondi per pagarla, perché il nuovo proprietario non sarà tenuto a farlo ed il vecchio... sarà ormai uccel di bosco! 😉

 

Si può giustamente obiettare che il vecchio proprietario non versi il suo saldo negativo, appellandosi al principio di cassa... ma si andrà in causa e alla fine pagherà comunque, con perdite di tempo e denaro per tutti (tranne che per gli Avvocati ed i Giudici, che devono giustamente mantenere la loro famiglia, grazie a Leggi e sentenze di incerta e dubbia applicazione, nel mondo reale).

 

In conclusione: il principio di cassa o competenza non è il criterio migliore per la scelta tra le due associazioni, perché sono entrambi opinabili.

 

stegemma dice:

Il problema credo che qui si sposti più sul lato "legale" che contabile. Supponiamo un intervento di ristrutturazione (spesa straordinaria) per il quale i fondi accantonati non siano stati sufficienti. La ditta emette una fattura per la quale non si riescono a saldare 15 mila euro (tanto per ragionare su numeri). I proprietari del momento della delibera sono tenuti al pagamento di questa somma ma qualcuno di loro potrebbe avere venduto, prima che venga pagata.

Ti blocco subito: la giurisprudenza è granitica nel ritenere che le spese straordinarie debbano essere imputate a chi, al momento della delibera di approvazione dei lavori, era proprietario dell'u.i.

Quindi nel caso specifico, è sempre il vecchio proprietario a risponderne, mai il nuovo.

SaintJames dice:

Ti blocco subito: la giurisprudenza è granitica nel ritenere che le spese straordinarie debbano essere imputate a chi, al momento della delibera di approvazione dei lavori, era proprietario dell'u.i.

Quindi nel caso specifico, è sempre il vecchio proprietario a risponderne, mai il nuovo.

Esatto, è ciò che ho scritto ed è anche per questo che una contabilità che segua il principio per cassa "puro" è praticamente irrealizzabile (sempre nel mondo reale e nel limite delle mie conoscenze).

 

stegemma dice:

Esatto, è ciò che ho scritto ed è anche per questo che una contabilità che segua il principio per cassa "puro" è praticamente irrealizzabile (sempre nel mondo reale e nel limite delle mie conoscenze).

 

I lavori straordinari seguono una contabilità separata da quella ordinaria, con finanche un conto corrente appositamente acceso.

Se si applica un principio di cassa puro si contabilizzeranno le entrare nell'anno in cui si incassano, cosa che non ha niente a che vedere a chi richiedere quelle somme nel senso che nel registro di contabilità non vanno indicati i debitori/creditori.

Quelli vengono individuati dal prospetto riparto delle somme.
Quindi, secondo me, il principio di cassa puro può essere benissimo applicato e contemporaneamente richiedere le somme dovute all'originario debitore. 

Forse può interessare questa sentenza."La sentenza n. 260 del Tribunale di Teramo è intervenuta in materia di recupero delle spese condominiali non pagate...".

Vito46 dice:

Camilloooo, la mia non era una critica ai tuoi numeri che nemmeno conosco ma ai fantomatici condomini che fanno ore e ore di coda davanti al tuo ufficio, distanziati di un metro, per conoscere quanto hanno speso fino a quel giorno. 😬

Ciao

poichè pensi che tutti debbano adeguarsi a quanto tu sostieni, tu ipotizzi le file, ma fortunatamente devo deluderti.    Infatti è così facile la lettura dei tabulati che raramente chiedono il loro saldo fino a quel giorno.  Nei miei tabulati a piè pagina è indicato anche sino a che giorno è aggiornato il tutto.      Capisco il tuo modo di pensare, dove la formalità prevale sulla sostanza.  Va bene così.  Sarò fortunato ad avere clienti ... concreti.

camillo50 dice:

Nei miei tabulati a piè pagina è indicato anche sino a che giorno è aggiornato il tutto.

Questa è la prassi per programmi come PIGC o Danea Domustudio.

SaintJames dice:

I lavori straordinari seguono una contabilità separata da quella ordinaria, con finanche un conto corrente appositamente acceso.

Se si applica un principio di cassa puro si contabilizzeranno le entrare nell'anno in cui si incassano, cosa che non ha niente a che vedere a chi richiedere quelle somme nel senso che nel registro di contabilità non vanno indicati i debitori/creditori.

Quelli vengono individuati dal prospetto riparto delle somme.
Quindi, secondo me, il principio di cassa puro può essere benissimo applicato e contemporaneamente richiedere le somme dovute all'originario debitore. 

Se gli importi non ancora pagati vengono indicati nel riparto delle somme, si sta applicando un principio misto cassa/competenza.

  • Mi piace 1
stegemma dice:

Se gli importi non ancora pagati vengono indicati nel riparto delle somme, si sta applicando un principio misto cassa/competenza.

Gli importi non pagati sono già compresi nei riparti e nei consuntivi degli anni addietro, si presuppone. E comunque compaiono giocoforza nel riparto dell'anno corrente come "saldi anni precedenti".
In questo modo non si viola il principio di cassa puro.

Modificato da SaintJames
Vito46 dice:

Nel mio profilo ho scritto pensionato ma tu non puoi sapere quali conoscenze ci sono dietro quella parola. 

ciao

 

qui sta la differenza tra me è te, che io ritengo importante.

 

Tu usi un avatar e ti nascondi dietro un nomignolo.    Io invece oltre al mio indirizzo, la mia professione vera ci metto anche la mia faccia.    Direi che se qualsiasi affermazione inesatta, per te non ti importa nulla, per me invece è sempre in gioco la mia competenza e professionalità.    Anche se hai 45 lauree e master, il tuo e sempre un parere che non sottoscrivi.

SaintJames dice:

Questa è la prassi per programmi come PIGC o Danea Domustudio.

Ciao

 

ho un programma mio personale, 

camillo50 dice:

ciao

 

qui sta la differenza tra me è te, che io ritengo importante.

 

Tu usi un avatar e ti nascondi dietro un nomignolo.    Io invece oltre al mio indirizzo, la mia professione vera ci metto anche la mia faccia.    Direi che se qualsiasi affermazione inesatta, per te non ti importa nulla, per me invece è sempre in gioco la mia competenza e professionalità.    Anche se hai 45 lauree e master, il tuo e sempre un parere che non sottoscrivi.

Anche il tuo è un parere, Camillo, e tale resta pure se ci metti la faccia.

stegemma dice:

Se gli importi non ancora pagati vengono indicati nel riparto delle somme, si sta applicando un principio misto cassa/competenza.

ciao

che io ritengo l'unico da applicare per la gestione di un condominio con chiarezza. 

  • Mi piace 1
camillo50 dice:

ciao

che io ritengo l'unico da applicare per la gestione di un condominio con chiarezza. 

Bene, Camillo ritiene che il principio misto sia quello da applicare, il Tribunale e i ctu di Roma ritengono che si debba applicare il solo principio di cassa.
Questo il sunto del topic?

stegemma dice:

 

L'amministratore che non chiedesse per tempo le provviste per lavori straordinari passerebbe dei guai......questo è un altro caso....

SaintJames dice:

Partiamo dal presupposto che l'amministratore è tenuto a chiedere i soldi sempre e solo al proprietario e mai all'inquilino.

Se tu paghi oggi una fattura vecchia di due anni è altamente improbabile che la possa pagare l'inquilino che due anni fa era affittuario. La chiederai sempre al proprietario - che poi eventualmente si rifarà sull'inquilino dell'epoca - quindi dal tuo punto di vista 

Parliamo di società che magari non esistono nemmeno più..... Non riesco a spiegarmi probabilmente, ma se io pago una fattura di due anni or sono, la medesima è stata già conteggiata e ripartita a chi di dovere ( due anni or sono appunto....). Questo perchè viene fatto per competenza. Il fatto che possano essere spariti senza aver pagato il condominio poco rileva con il fatto che comunque debbano quei soldi, in quanto il consuntivo è stato approvato e nessuno si è sognato di impugnarlo. Nessuno potrà mai contestarlo. Sono stato chiaro?

 

SaintJames dice:

Ti blocco subito: la giurisprudenza è granitica nel ritenere che le spese straordinarie debbano essere imputate a chi, al momento della delibera di approvazione dei lavori, era proprietario dell'u.i.

Quindi nel caso specifico, è sempre il vecchio proprietario a risponderne, mai il nuovo.

Le spese straordinarie vanno chieste ai condomini prima di iniziare i lavori.

 

stegemma dice:

Sono d'accordo con tutto quanto scrivi ma ho dei dubbi sull'ultimo punto: nel registro di contabilità non vanno inserite le fatture non pagate ma solo i movimenti effettivi (c/c, cassa contanti, libretti ecc.). Secondo la sentenza già citata, l'inserimento di fatture non pagate potrebbe creare confusione (almeno secondo il Giudice).

Tu mi insegni che il registro di contabilità, lo puoi presentare in mille modi, a seconda di chi ti chiede la cosa e cosa vuole vedere. Per data di pagamento, per nome fornitore, per centro di costo e appunto, se uno volesse saperlo, del resto è  lecito chiederlo , per vedere tutte le fatture non pagate.....e sapere esattamente il nome del fornitore non pagato. Questo senza cercare nei faldoni, ma schiacciando un tasto. Buona continuazione a tutti. 

camillo50 dice:

ciao

 

qui sta la differenza tra me è te, che io ritengo importante.

 

Tu usi un avatar e ti nascondi dietro un nomignolo.    Io invece oltre al mio indirizzo, la mia professione vera ci metto anche la mia faccia.    Direi che se qualsiasi affermazione inesatta, per te non ti importa nulla, per me invece è sempre in gioco la mia competenza e professionalità.    Anche se hai 45 lauree e master, il tuo e sempre un parere che non sottoscrivi.

Ciao

 

ho un programma mio personale, 

Caro Camillo, forse ti sfugge il fatto che le mie affermazioni sono corredate, spesso, da documenti auto prodotti sottoposti alle eventuali immancabili critiche, a volte... gratuite...

 

edd62 dice:

fattura di due anni or sono, la medesima è stata già conteggiata e ripartita a chi di dovere ( due anni or sono appunto....). Questo perchè viene fatto per competenza.

No, questo perché viene fatto per cassa, illo tempore. Sarebbe per competenza se lo fai oggi.

 

 

SaintJames dice:

Gli importi non pagati sono già compresi nei riparti e nei consuntivi degli anni addietro, si presuppone. E comunque compaiono giocoforza nel riparto dell'anno corrente come "saldi anni precedenti".
In questo modo non si viola il principio di cassa puro.

Allora non ho ben capito cosa si intende per "principio di cassa puro"; io credevo che si intendesse "non registro cose che non ho ancora pagato/incassato". Se Queste ultime si trovano nei saldi attuali o precedenti, io penso ad un principio misto: situazione patrimoniale per cassa e riparti per competenza. Così mi piace ma ad altri no. Millesimo ti lascia libero di fare come vuoi e mi sembra che io non possa fare di meglio, come programmatore.

edd62 dice:

Le spese straordinarie vanno chieste ai condomini prima di iniziare i lavori.

 

Questo in teoria. In pratica si chiedono le provviste con il SAL.

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