#1 Inviato 6 Marzo, 2015 Buongiorno, devo districare una matassa un po' complicata e chiedo aiuto a voi. Dunque nel 1996 una persona ha locato il suo immobile commerciale ad una ditta. Il contratto era di sei anni. E' scaduto quindi nel 2003. Però si rinnovava tacitamente se non veniva comunicato almeno sei mesi prima della scadenza. Annualità sono state pagate però fino al 2003. Cosi si evince da un estratto dell'agenzia delle Entrate, secondo la quale il contratto risulta cessato nel 2003. Al contratto inquilino e proprietario hanno continuato fino ad ora. Nel frattempo, circa un anno fa, hanno pure ridotto il canone, Ora il proprietario vorrebbe fare un nuovo contratto, con un nuovo canone d'affitto. L'inquilino non si oppone ma si impunta sul canone che secondo lui deve rimanere invariato. C'è da tenere presente che: Nei modelli fiscali del proprietario è sempre stato dichiarato il primo canone d'affitto, quindi più alto di quello attuale. Non sono state pagate le annualità e neppure depositata la modifica per la riduzione del canone. Cosa mi conviene fare? - Nuovo contratto bisticciando sul canone con l'inquilino o proseguire il vecchio contratto, sanare le annualità e registrare la riduzione del canone e cercare di applicare quanto meno gli aumenti Istat dei vari anni mai applicati, senza per altro chiederne il pagamento perché degli aumenti arretrati ma adeguando il canone ad oggi? Sono nelle peste più nere... mi hanno passato una bella gatta da pelare...
#2 Inviato 6 Marzo, 2015 nel 1996 una persona ha locato il suo immobile commerciale ad una ditta. Il contratto era di sei anni. E' scaduto quindi nel 2003. ... Annualità sono state pagate però fino al 2003. ...agenzia delle Entrate, secondo la quale il contratto risulta cessato nel 2003. Ora il proprietario vorrebbe fare un nuovo contratto, con un nuovo canone d'affitto. Salve,non sono sicuro di aver capito bene, anzi sono sicuro di non aver capito bene, 🤔
#3 Inviato 6 Marzo, 2015 Ti ringrazio... il problema però non è quello delle annualità ma il fatto che il proprietario vuole applicare un canone nuovo, più altro rispetto a quello corrisposto fin ora, e l'inquilino si avvale del fatto che questo contratto, anche se risolto per l'AdE, è in essere allo stato dei fatti dal 2003, anche senza il pagamento delle annualità. Trovare la quadra per metterli daccordo è il mio crucio!
#4 Inviato 7 Marzo, 2015 A parte le implicazioni fiscali che chiarirai con l'AdE tieni conto che per un contratto commerciale se alla naturale scadenza il proprietario vuole cambiare il canone e l'inquilino non accetta l'inquilino ha diritto a 18 mensilità per perdita di avviamento, oltre ad altre garanzie. Però l'inquilino non ha il diritto di ricontrattare il canone perciò, secondo me, tu puoi continuare a locare al canone precedente, in questo modo se l'inquilino non vuole pagare si disdice automaticamente senza garanzie. Spero di esserti stato utile e comunque ti consiglio di consultare un avvocato.