Vai al contenuto
mauri123

Contratto d'affitto cointestato

Partecipa al forum, invia un quesito

Buongiorno,

mi sono proposto come cointestario di un contratto d'affitto per la mia fidanzata perchè lei non ha attualmente un lavoro stabile mentre io ho una buona posizione a tempo indeterminato, ritenendo che la mia firma sul contratto fosse garanzia certa di solvibilità. Io però vorrei mantenere la residenza altrove e lasciare a lei la residenza lì non avendo altre abitazioni, fatto che a me non sembra così anomalo. Ora il punto è che il proprietario vede questa cosa come poco gradita, sostenendo che nonostante la mia firma se la coppia 'scoppiasse' io potrei smettere di pagare l'affitto. Ma è vero questo fatto? Io sono convinto che una mia firma su un contratto abbia valore anche se la relazione finisse. E se fossimo anche sposati, non potremmo divorziare? E  se anche io mettessi la residenza lì, cosa che al momento non mi converrebbe, che differenza ci sarebbe?

Ci sono rimasto molto male, vorrei capire se è un comportamento normale, pur capendo che il padrone di casa abbia diritto di affittate a chi gli pare.

Devo ancora ricevere una risposta definitiva ma comincio a pensare che sia meglio evitare di avere a che fare con padroni di casa di questo genere. Si parla poi di un semplice

 bilocale tutt'altro che economico (ma che piace a lei).

Sbaglio io?

 

Grazie

Maurizio

mauri123 dice:

Buongiorno,

mi sono proposto come cointestario di un contratto d'affitto per la mia fidanzata perchè lei non ha attualmente un lavoro stabile mentre io ho una buona posizione a tempo indeterminato, ritenendo che la mia firma sul contratto fosse garanzia certa di solvibilità. Io però vorrei mantenere la residenza altrove e lasciare a lei la residenza lì non avendo altre abitazioni, fatto che a me non sembra così anomalo. Ora il punto è che il proprietario vede questa cosa come poco gradita, sostenendo che nonostante la mia firma se la coppia 'scoppiasse' io potrei smettere di pagare l'affitto. Ma è vero questo fatto? Io sono convinto che una mia firma su un contratto abbia valore anche se la relazione finisse. E se fossimo anche sposati, non potremmo divorziare? E  se anche io mettessi la residenza lì, cosa che al momento non mi converrebbe, che differenza ci sarebbe?

Ci sono rimasto molto male, vorrei capire se è un comportamento normale, pur capendo che il padrone di casa abbia diritto di affittate a chi gli pare.

Devo ancora ricevere una risposta definitiva ma comincio a pensare che sia meglio evitare di avere a che fare con padroni di casa di questo genere. Si parla poi di un semplice

 bilocale tutt'altro che economico (ma che piace a lei).

Sbaglio io?

 

Grazie

Maurizio

Non sbagli, l'affitto è indipendente dalla residenza, una persona può anche affittare un immobile e non metterci mai piede, se così preferisce. L'importante è rispettare i termini del contratto, nei quali dubito sia compreso un obbligo di residenza.

Qualora si verifichi uno o più mancati pagamenti del canone di locazione da parte del conduttore, il locatore è tenuto a riferire al fideiussore/garante della morosità per ottenere il pagamento.

In mancanza della comunicazione il  fideiussore garante sarà liberato dall’obbligo di pagamento a norma dell’art. 1956 c.c. perché il Locatore ha dato credito al Conduttore pur sapendo di non poter essere soddisfatto. Poi non esistendo nessun vincolo di parentela ovviamente tra te e la tua compagna questo fa stare ancora di più sulle spine il proprietario dell’appartamento🤦🏻‍♂ Ti consiglio di cercare altro

Pietro1981 dice:

Qualora si verifichi uno o più mancati pagamenti del canone di locazione da parte del conduttore, il locatore è tenuto a riferire al fideiussore/garante della morosità per ottenere il pagamento.

In mancanza della comunicazione il  fideiussore garante sarà liberato dall’obbligo di pagamento a norma dell’art. 1956 c.c. perché il Locatore ha dato credito al Conduttore pur sapendo di non poter essere soddisfatto. Poi non esistendo nessun vincolo di parentela ovviamente tra te e la tua compagna questo fa stare ancora di più sulle spine il proprietario dell’appartamento🤦🏻‍♂ Ti consiglio di cercare altro

Qui però non si tratta di garante ma di cointestatario, quindi coobbligato assieme alla fidanzata, almeno finché non dia disdetta secondo i termini del contratto.

Purtroppo alcuni proprietari non si sentono tutelati o sicuri abbastanza e credo che difficilmente riuscirà a convincerlo che il suo credito sarà sempre soddisfatto, meglio cercare altro

mauri123 dice:

Buongiorno,

mi sono proposto come cointestario di un contratto d'affitto per la mia fidanzata perchè lei non ha attualmente un lavoro stabile mentre io ho una buona posizione a tempo indeterminato, ritenendo che la mia firma sul contratto fosse garanzia certa di solvibilità. Io però vorrei mantenere la residenza altrove e lasciare a lei la residenza lì non avendo altre abitazioni, fatto che a me non sembra così anomalo. Ora il punto è che il proprietario vede questa cosa come poco gradita, sostenendo che nonostante la mia firma se la coppia 'scoppiasse' io potrei smettere di pagare l'affitto. Ma è vero questo fatto? Io sono convinto che una mia firma su un contratto abbia valore anche se la relazione finisse. E se fossimo anche sposati, non potremmo divorziare? E  se anche io mettessi la residenza lì, cosa che al momento non mi converrebbe, che differenza ci sarebbe?

Ci sono rimasto molto male, vorrei capire se è un comportamento normale, pur capendo che il padrone di casa abbia diritto di affittate a chi gli pare.

Devo ancora ricevere una risposta definitiva ma comincio a pensare che sia meglio evitare di avere a che fare con padroni di casa di questo genere. Si parla poi di un semplice

 bilocale tutt'altro che economico (ma che piace a lei).

Sbaglio io?

 

Grazie

Maurizio

Ma non avrebbe più senso farti figurare come garante?

Riguardo ai pagamenti in entrambi i casi non cambierebbe nulla e dopotutto la credenza del proprietario è inverosimile poiché sarai comunque obbligato a pagare in caso di rottura, anzi valuta bene tu questa eventualità che potrà rivelarsi controproducente.

mauri123 dice:

... Io però vorrei mantenere la residenza altrove e lasciare a lei la residenza lì non avendo altre abitazioni, fatto che a me non sembra così anomalo. Ora il punto è che il proprietario vede questa cosa come poco gradita, ...

Alcuni Comuni riconoscono un’agevolazione (aliquota ridotta IMU) al proprietario qualora affitti con 3+2 a conduttore che destini l’immobile a sua abitazione principale. In tali Comuni, quindi, sarebbe questa l'agevolazione a venire meno se il conduttore non dovesse prendere la residenza nell’immobile. Questo potrebbe essere il motivo del mancato gradimento da parte del locatore al fatto che l'inquilino non stabilisca la residenza nell'immobile affittato.

Tommaso_C dice:

Alcuni Comuni riconoscono un’agevolazione (aliquota ridotta IMU) al proprietario qualora affitti con 3+2 a conduttore che destini l’immobile a sua abitazione principale. In tali Comuni, quindi, sarebbe questa l'agevolazione a venire meno se il conduttore non dovesse prendere la residenza nell’immobile. Questo potrebbe essere il motivo del mancato gradimento da parte del locatore al fatto che l'inquilino non stabilisca la residenza nell'immobile affittato.

Fosse questo il motivo allora la soluzione di @Fladimiro71 soddisferebbe tutti: garante al posto di coinquilino.

la residenza non ha alcun valore sul contratto o sul soggetto obbligato.

 

Chi firma un contratto è vincolato, poco importa se poi nel locale porta la residenza, se ci vive oppure no..

 

 

SisterOfNight dice:

la residenza non ha alcun valore sul contratto o sul soggetto obbligato.

 

Chi firma un contratto è vincolato, poco importa se poi nel locale porta la residenza, se ci vive oppure no..

 

 

Condivido, infatti poco importa al conduttore, mentre per il locatore è tutta un'altra cosa pagare l'aliquota dello 0,76% invece dello 0,86%, come stabilito dal mio  comune, riduzione che si ottiene solo se:

 

"E' inoltre confermata per l'anno 2019 l'aliquota agevolata 0,76% per gli immobili a canone concordato di cui all'articolo 2 comma 3 in cui i conduttori intestatari del contratto abbiano stabilito la residenza."

 

E' inoltre chiaro che l'agevolazione viene concessa solo se  tutti i conduttori risultino residenti nell'immobile locato.

  • Mi piace 1

Grazie a tutti per le risposte.

Sinceramente non so se il rifiuto da parte del locatore a fare qualsiasi trattativa sia dovuto ad un discorso di aliquote ma non credo, il contratto proposto è un 4 + 4. La zona è commercialmente valida solo perchè vicino al polo ospedaliero e penso che molti lavoratori dell'ospedale cerchino un domicilio più che una residenza, visti i trasferimenti frequenti.

 

Io penso si tratti proprio di diffidenza e timore di insolvenza.

Io ho un lavoro solido e a tempo indeterminato, non avrei probleme a fare da cointestatario nè da garante, pensavo che la prima formula garantisse più sicurezza al locatore ma questo sostiene che io sarei sì costretto a pagare ma potrei oppormi e iniziare una battaglia legale, che poi perderei ma sarebbe comunque un'ovvia seccatura. Sinceramente non afferro fino in fondo, tutto questo cambia se ci metto la residenza? Mah..

É chiaro che se uno è disonesto e non paga deve intervenire la legge ed è una seccatura, ma questo vale allora per ogni tipo di contratto firmato e non rispettato!

 

Mi sono fatto un mezzo identikit di questo locatore: un anziano che ha rastrellato appartamenti per la cittá negli anni 80 ed ora ci vuole lucrare spendendo il meno possibile.

Io son ben felice di stare alla larga da simili padroni di casa, ma sono molto amareggiato perchè la mia fidanzata guarda da oltre 1 anno quella palazzina sperando si liberasse un appartamento e quando ha letto l'annuncio si era quasi commossa.

 

Maurizio

 

Partecipa al forum, invia un quesito

×