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giovannj

Consiglio di condominio conflittuale

Nel nostro condominio, di 30 unità immobiliari, c'è un consiglio di condominio composto da 3 membri.  Adesso per varie ragioni, che sarebbe troppo lungo riportare, all'interno dello stesso sono sorte gravi divergenze di opinioni sul modo da procedere e quindi 1 consigliere starebbe valutando l'ipotesi di dare le dimissioni.

Volevo sapere cosa succede in questi casi:  tutto il consiglio decade, oppure può rimanere in carica con soli 2 membri? 

Nel primo caso, come avviene la nomina del successore?  Occorre fare subito una nuova assemblea per nominarlo, oppure si può aspettare l'assemblea dell'anno prossimo, visto che quella di quest'anno è stata già fatta pochi giorni fa? 

Poi un altra domanda:  per impedire che possano ricrearsi in futuro tali conflittualità, non sarebbe meglio che l'organo del consiglio di condominio fosse formato da un gruppo omogeneo di persone?  Lo so che sembra una domanda assurda... ma attualmente tali diversità di vedute bloccano l'operato dello stesso consiglio e creano non pochi problemi anche all'amministratore.

Grazie

giovannj dice:

Nel nostro condominio, di 30 unità immobiliari, c'è un consiglio di condominio composto da 3 membri.  Adesso per varie ragioni, che sarebbe troppo lungo riportare, all'interno dello stesso sono sorte gravi divergenze di opinioni sul modo da procedere e quindi 1 consigliere starebbe valutando l'ipotesi di dare le dimissioni.

Volevo sapere cosa succede in questi casi:  tutto il consiglio decade, oppure può rimanere in carica con soli 2 membri? 

Nel primo caso, come avviene la nomina del successore?  Occorre fare subito una nuova assemblea per nominarlo, oppure si può aspettare l'assemblea dell'anno prossimo, visto che quella di quest'anno è stata già fatta pochi giorni fa? 

Poi un altra domanda:  per impedire che possano ricrearsi in futuro tali conflittualità, non sarebbe meglio che l'organo del consiglio di condominio fosse formato da un gruppo omogeneo di persone?  Lo so che sembra una domanda assurda... ma attualmente tali diversità di vedute bloccano l'operato dello stesso consiglio e creano non pochi problemi anche all'amministratore.

Grazie

Visto che la norma dice che l'assemblea può nominare un consiglio di condominio, e visto anche che il consiglio non ha nessun potere deliberativo ma solo quello di consulto e controllo, ovvero non c'è nemmeno un obbligo specifico per la nomina del consiglio, direi che per ripristinare il terzo consigliere mancante dopo le dimissioni potete attenedere la prossima assemblea, anche ad evitare spese per una straordinaria.

giovannj dice:

Poi un altra domanda:  per impedire che possano ricrearsi in futuro tali conflittualità, non sarebbe meglio che l'organo del consiglio di condominio fosse formato da un gruppo omogeneo di persone?  Lo so che sembra una domanda assurda... ma attualmente tali diversità di vedute bloccano l'operato dello stesso consiglio e creano non pochi problemi anche all'amministratore.

Il consiglio di condominio non è obbligatorio e non ha nessun potere deliberativo ma solo quello di consigliare e controllare l'amministratore.

Se il consiglio di condominio anzichè agevolare il lavoro dell'amministratore ne blocca il suo operato provocando problemi, potete deliberare la dismissione del consiglio di condominio in modo che l'amministartore possa lavorare con più autonomia, rendendo conto del proprio operato in assemblea alla fine di ogni gestione annuale.

Il consiglio può anche sindacalizzare il lavoro del mandatario o meglio per interesse condominiale. L'agevolazione non vuol significare di fare una certa procedura celere ma di mettersi a tavolino e fare riscontri di tutto. Ciò lo può fare anche un condomino semplice.

Tullio Ts dice:

Visto che la norma dice che l'assemblea può nominare un consiglio di condominio, e visto anche che il consiglio non ha nessun potere deliberativo ma solo quello di consulto e controllo, ovvero non c'è nemmeno un obbligo specifico per la nomina del consiglio, direi che per ripristinare il terzo consigliere mancante dopo le dimissioni potete attenedere la prossima assemblea, anche ad evitare spese per una straordinaria.

Quindi significa che, per adesso, il consiglio rimane valido e in carica anche con soli due membri?

giovannj dice:

Quindi significa che, per adesso, il consiglio rimane valido e in carica anche con soli due membri?

Per quello che conta il "consiglio di condominio"...(= niente)...io direi che anche due bastano e avanzano...

 

 

giovannj dice:

Quindi significa che, per adesso, il consiglio rimane valido e in carica anche con soli due membri?

Concordo con il pensiero di Maddy, il consiglio di condomnio conta poco o nulla, ovvero quello che puo fare il consiglio, lo possono fare tutti i condomini contattando l'amministratore, sia consigliarlo che controllare l'operato 

giovannj dice:

Quindi significa che, per adesso, il consiglio rimane valido e in carica anche con soli due membri?

Si, per adesso lasciatelo così com'è ma se, come dici, crea intralcio all'amministrazione del condominio, come già consigliato nel mio precedente post, è meglio se alla prima assemblea utile dismettete completamente questo consiglio che provoca più danni che benefici.

Le dimissioni del terzo consigliere avevano proprio lo scopo di chiudere un organismo che alla luce dei fatti sta arrecando solo problemi al condominio... senza contare l'avvelenamento dei rapporti interpersonali fra  tutti i condomini che, chiaramente, si rendono conto delle incompatibilità di vedute all'interno del consiglio.

Di conseguenza, se con tali dimissioni il resto del consiglio rimane in carica ugualmente, significa che la situazione è destinata a degenerare ulteriormente con danni irreparabili... che potrebbero anche costringere l'amministratore alle dimissioni.  Difatti, continuando così, l'autonomia dell'amministratore verrà gravemente compromessa e, anche se per adesso è solo una nostra preoccupazione,  se la situazione non viene ricondotta nel suo alveo naturale quella delle dimissioni dell'amministratore potrebbe essere un epilogo da non sottovalutare.

Quindi, visto che l'assemblea condominiale è stata fatta pochi giorni fa, non credo che sia opportuno dover aspettare quella del prossimo anno per affrontare il problema.

Allora cosa si fa? 

Modificato da giovannj
giovannj dice:

Le dimissioni del terzo consigliere avevano proprio lo scopo di chiudere un organismo che alla luce dei fatti sta arrecando solo problemi al condominio... senza contare l'avvelenamento dei rapporti interpersonali fra  tutti i condomini che, chiaramente, si rendono conto delle incompatibilità di vedute all'interno del consiglio.

Di conseguenza, se con tali dimissioni il resto del consiglio rimane in carica ugualmente, significa che la situazione è destinata a degenerare ulteriormente con danni irreparabili... che potrebbero anche costringere l'amministratore alle dimissioni.  Difatti, continuando così, l'autonomia dell'amministratore verrà gravemente 

compromessa e, anche se per adesso è solo una nostra preoccupazione,  se la situazione non viene ricondotta nel suo alveo naturale quella delle dimissioni dell'amministratore potrebbe essere un epilogo da non sottovalutare.

Quindi, visto che l'assemblea condominiale è stata fatta pochi giorni fa, non credo che sia opportuno dover aspettare quella del prossimo anno per affrontare il problema.

Allora cosa si fa? 

Richiedete un'assemblea straordinaria a norma dell'art 66 Dacc con all'OdG "eliminazione e/o soppressione consiglio di condominio"

 

Dacc Art. 66.
L'assemblea, oltre che annualmente in via ordinaria per le deliberazioni indicate dall'articolo 1135 del codice, può essere convocata in via straordinaria dall'amministratore quando questi lo ritiene necessario o quando ne è fatta richiesta da almeno due condomini che rappresentino un sesto del valore dell'edificio. Decorsi inutilmente dieci giorni dalla richiesta, i detti condomini possono provvedere direttamente alla convocazione. ...

 

Modificato da Tullio Ts
giovannj dice:

se con tali dimissioni il resto del consiglio rimane in carica ugualmente, significa che la situazione è destinata a degenerare ulteriormente con danni irreparabili... che potrebbero anche costringere l'amministratore alle dimissioni.  

Scusami ma....mi viene da cuore e cervello...: se l'amm.re si fa mettere in crisi dal "consiglio di condominio" che è pure ultraconfluttuale al proprio interno....mi sa proprio che chi è un  po' "debole" nella propria professionalità sia l'amm.re! 

 

 

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Quali sono i veri problemi che l'amministratore subisce assilli dai consiglieri? Si potrebbe pensare di essere pignoli? 

giovannj dice:

visto che l'assemblea condominiale è stata fatta pochi giorni fa, non credo che sia opportuno dover aspettare quella del prossimo anno per affrontare il problema.

Allora cosa si fa? 

Se fossi l'amm.re continuerei nel mio Lavoro, sapendo benissimo che l'unica responsabile verso il mondo intero delle cose che firmo o commissiono resto IO. 

E mi guarderei bene dal far spendere un sacco di soldi e di Tempo ai condòmini per ...stare a disquisire di un "organo" condominiale che conta meno del due di coppe..........

Questo, ovviamente, è solo il mio punto di vista. 

Tu sei troppo ottimista... se tale organo non viene smantellato la situazione può anche degenerare fino al punto di costringere l'amministratore alle dimissioni.

Adesso la domanda è:  visto che per una cosa del genere l'amministratore non credo possa avere potere per indire autonomamente un assemblea straordinaria e che perciò debbano essere i condomini stessi a farlo,  quali sono le modalità per chiedere da questi una assemblea straordinaria?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

giovannj dice:

se tale organo non viene smantellato la situazione può anche degenerare fino al punto di costringere l'amministratore alle dimissioni.

Se l'amm.re è un Amm.re ...questo che dici NON è possibile. 

 

giovannj dice:

visto che per una cosa del genere l'amministratore non credo possa avere potere per indire autonomamente un assemblea straordinaria e che perciò debbano essere i condomini stessi a farlo,  quali sono le modalità per chiedere da questi una assemblea straordinaria?

L'amm.re può benissimo indire un'assemblea per questo, senza stare a complicare ulteriormente le cose. 

Certo resta (mia opinione) che un amm.re che convocasse assemblea per questo o che addirittura inducesse gli amministrati ad autcovoncarsi per questo...scusa ma...per me è uno che farebbe meglio (per se stesso e per gli altri) a cambiare mestiere IMMEDIATAMENTE. 

Lasciando un attimo da parte l'amministratore,  si possono sapere le modalità stabilite per legge, perché dei condomini posano attivarsi per la convocazione di questa assemblea?  So che su 30 servono almeno tot teste

e tot di millesimi.  Magari finirà tutto in una bolla di sapone... ma intanto è bene sapere cosa dicono le norme in merito.

giovannj dice:

Lasciando un attimo da parte l'amministratore,  si possono sapere le modalità stabilite per legge, perché dei condomini posano attivarsi per la convocazione di questa assemblea?  So che su 30 servono almeno tot teste

e tot di millesimi.  Magari finirà tutto in una bolla di sapone... ma intanto è bene sapere cosa dicono le norme in merito.

L'avevo già scritto al Post # 10, vedi Dacc art. 66

Se il regolamento prevede l'esistenza di un consiglio di condominio composto di tre membri ed uno si dimette, non vedo come la nomina del subentrante non possa essere messa all'OdG della prossima assemblea, senza bisogno di convocarne una apposita. 

Il fatto che nel mentre rimangono i due superstiti non pregiudica minimamente l'attività dell'amministratore.

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togato dice:

Se il regolamento prevede l'esistenza di un consiglio di condominio composto di tre membri ed uno si dimette, non vedo come la nomina del subentrante non possa essere messa all'OdG della prossima assemblea, senza bisogno di convocarne una apposita. 

L'avevo già scritto al mio primo post # 2;

 

...  direi che per ripristinare il terzo consigliere mancante dopo le dimissioni potete attenedere la prossima assemblea, anche ad evitare spese per una straordinaria. 

Modificato da Tullio Ts
giovannj dice:

Tu sei troppo ottimista... se tale organo non viene smantellato la situazione può anche degenerare fino al punto di costringere l'amministratore alle dimissioni.

Perdonami, ma il problema non è rappresentato dal consiglio di condominio.

Uno o più proprietari inclini a polemiche ostruzionismo e quant'altro di peggio immaginabile lo possono benissimo metter in pratica tanto dall'interno del consiglio di condominio, quanto dall'esterno dello stesso come singoli condòmini. Da ciò, siete voi condòmini che attribuite al consiglio di condominio (ed ai suoi componenti) una valenza che in realtà non ha.

A mio avviso il problema a cui porre rimedio è rappresentato dai condòmini spropositamente tuttologhi ed oltranzisti o nella persona dell'amministratore probabilmente privo di polso. Con o senza consiglio di condominio l'operatività dell'amministratore rimane inalterata e piena.

  • Mi piace 1
MADDY60 dice:

Per quello che conta il "consiglio di condominio"...(= niente)...io direi che anche due bastano e avanzano...

 

 

Il consiglio di condominio sarebbe cosa buona e giusta perchè potrebbe rappresentare all'amministratore varie problematiche comuni che potrebbero insorgere tra un'assemblea e l'altra e sollecitarlo nell'esecuzione delle delibere. Purtroppo, invece, spesso nessuno si vuole proporre perchè comunque dovrebbe interessarsi e quindi approfondire certe tematiche e perdere tempo; ed a volte, se qualcuno si propone, neppure viene approvato. Per di più ci dovrebbe essere anche  una certa rotazione tra i condomini, proprio per evitare che i consiglieri siano sempre gli stessi. Da ciò ne deriva che ognuno aspetta che qualcun altro telefoni all'amministratore per fargli una segnalazione, cosa che può anche accadere, e magari gli telefonino in molti, ma questo potrà sempre cavarsela rispondendo con un  "non lo sapevo, lei è il primo che mi telefona" .

ALTOLA' dice:

Da ciò ne deriva che ognuno aspetta che qualcun altro telefoni all'amministratore per fargli una segnalazione, cosa che può anche accadere, e magari gli telefonino in molti, ma questo potrà sempre cavarsela rispondendo con un  "non lo sapevo, lei è il primo che mi telefona"

Nel mio condominio abbiamo un gruppo whats'app condominiale e così quando uno telefona lo sanno tutti.

ALTOLA' dice:

Il consiglio di condominio sarebbe cosa buona e giusta perchè potrebbe rappresentare all'amministratore varie problematiche comuni che potrebbero insorgere tra un'assemblea e l'altra e sollecitarlo nell'esecuzione delle delibere. Purtroppo, invece, spesso nessuno si vuole proporre perchè comunque dovrebbe interessarsi e quindi approfondire certe tematiche e perdere tempo; ed a volte, se qualcuno si propone, neppure viene approvato. Per di più ci dovrebbe essere anche  una certa rotazione tra i condomini, proprio per evitare che i consiglieri siano sempre gli stessi. Da ciò ne deriva che ognuno aspetta che qualcun altro telefoni all'amministratore per fargli una segnalazione, cosa che può anche accadere, e magari gli telefonino in molti, ma questo potrà sempre cavarsela rispondendo con un  "non lo sapevo, lei è il primo che mi telefona" .

Per esperienza personale nel condominio dove abito da moltissimi anni, mai c'è stato un consiglio di condominio, eppure si procede benissimo, anche perchè i consiglieri non hanno nessun potere in più di qualsiasi altro condomino, che può suggerire, consigliare e controllare l'operato dell'amministratore.

ALTOLA' dice:

ognuno aspetta che qualcun altro telefoni all'amministratore per fargli una segnalazione, cosa che può anche accadere, e magari gli telefonino in molti, ma questo potrà sempre cavarsela rispondendo con un  "non lo sapevo, lei è il primo che mi telefona" .

Anche il consigliere è un condòmino, quindi non capisco : perchè l'amm.re dovrebbe ignorare o negare le segnalazioni dei condòmini e non quella del consigliere, se è tipo da negarle? 

 

 

Prendo l'occasione per aggiornare sugli sviluppi.

Allora pensavamo che la cosa si potesse sgonfiare da sola, ma a quanto pare non è così e i due consiglieri si stanno sempre più "montando": addirittura hanno diffidato gli amministratori da prendere decisioni senza previa consultazione del consiglio di condominio, usando anche un tono sempre più arrogante.

Siamo arrivati al punto che gli amministratori hanno detto chiaramente che, perdurando cosi le cose, non saranno più in grado di svolgere la loro funzione e saranno costretti a dare le dimissioni.

Quindi loro stessi ritengono che una assemblea straordinaria per tentare di rimettere le cose al loro posto, sarà inevitabile.

Speriamo bene...

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