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toscana

Conseguenze della residenza su uno stato di famiglia non mio

Buongiorno e vogliate perdonare se sono nel settore sbagliato.

Ho da porre una domanda riguardo la mia situazione:

Vivo senza contratto in un appartamento dove il mio padrone di casa ha lasciato la sua residenza e che per motivi fiscali non puo' spostare.

Io vivo li con mia figlia, ma avendo la residenza a casa di mio padre, dove lavorano sia lui che mia madre,mi ritrovo a perdere tutti I benefici di cui potrei godere essendo un io un mono reditto ed avendo la bimba a carico(quindi dalla mensa alle spese mediche)., io ho necessita' di spostare la residenza nell'appartamento dove vivo ,con il consenso del mio proprietario, se questo pero' non comporta nulla sul suo stato di famiglia, sul suo isee e soprattutto sull'eventualita' di un contratto di afftto a cui ne io e ne si vuole ricorrere. Vi ringrzio anticipatamento

In virtu' delle nuove disposizioni per la residenza ti serve il contratto di locazione o altro titolo oppure in mancanza una dichiarazione del proprietario . Dopo di che potrai andare a chiedere la residenza . Se c'è una locazione il contratto e' un obbligo non una scelta ovvero obbligo di farlo in forma scritta obbligo di registrarlo e obbligo di pagarsi le dovute tasse .

 

 

P.s mantenere una residenza fittizia per motivi fiscali e' elusione fiscale .

In virtu' delle nuove disposizioni per la residenza ti serve il contratto di locazione o altro titolo oppure in mancanza una dichiarazione del proprietario . Dopo di che potrai andare a chiedere la residenza . Se c'è una locazione il contratto e' un obbligo non una scelta ovvero obbligo di farlo in forma scritta obbligo di registrarlo e obbligo di pagarsi le dovute tasse .

 

 

P.s mantenere una residenza fittizia per motivi fiscali e' elusione fiscale .

Dato che sembra difficile poter regolarizzare un contratto d'affitto in una prima casa, l'elusione potrebbe essere doppia, beneficiando eventualmente il proprietario dello sconto su IMU/TASI, IRPEF e altro.

 

A meno che non sia possibile valutare l'ipotesi di subaffittare, nel senso di affitto col proprietario in casa.

Non è affatto difficile regolarizzare un contratto di affitto in un appartamento in cui risiede anche il prorpietario ed è la sua prima casa. Ovviamente il contratto prevederà l'affitto di una parte dell'immobile con uso dei servizi. Il locatario potrà trasferire la sua residenza in quell'immobile e farà, a meno di norme specifiche del comune, un nucleo a sè stante. Il numero delle persone influirà sull'importo della TARI mentre non mi risulta influisca sulla TASi che rimane come prima casa ed interamente a carico del proprietario. Comunque sarà bene informarsi presso il comune sulla possibilità di convivenza di due nuclei familiari diversi.

il problema di "toscana" e' che non ha nessun contratto . senza contratto o altro titolo abitativo non avviano neanche la pratica .

Non è affatto difficile regolarizzare un contratto di affitto in un appartamento in cui risiede anche il prorpietario ed è la sua prima casa. Ovviamente il contratto prevederà l'affitto di una parte dell'immobile con uso dei servizi. Il locatario potrà trasferire la sua residenza in quell'immobile e farà, a meno di norme specifiche del comune, un nucleo a sè stante. Il numero delle persone influirà sull'importo della TARI mentre non mi risulta influisca sulla TASi che rimane come prima casa ed interamente a carico del proprietario. Comunque sarà bene informarsi presso il comune sulla possibilità di convivenza di due nuclei familiari diversi.

Se ti riferivi al mio post, su IMU/TASI e Tari, mi sa che non hai capito.

Se uno possiede una prima casa, ma vive in quella di un'altra persona (ad esempio), dato che la prima è locata (in nero), usufruisce indebitamente dell'aliquota IMU prima casa, non paga la TASI addizionale, e sulla Tari dipende dal comune. Oltre ovviamente agli aspetti della locazione in nero, come rileva chi mi ha preceduto.

 

Poi, concordo con te che è possibile sanare la locazione in prima casa. Dubito che il canone possa però essere uguale a quello della casa per intero.

Quindi mi sembra di capire che la residenza è vincolata ad un contratto di affitto? E nel caso potrei risolvere con un comodato d uso gratuito?

E x lo stato di famiglia dovrei chiedere in comune cosa comporterebbe trasferire la residenza nella stessa abitazione del mio proprietario?

Adesso e' vincolata ad un titolo abitativo non necessariamente un contratto di locazione ma visto che paghi un canone perché non dovresti avere un contratto di locazione che ti tuteli ? Perché favorire un evasione fiscale con un comodato d'uso ?

Perché mi aumenterebbe l'affitto:eek: e purtroppo nn posso permettermelo. Che posso fare? Con un comodato d uso gratuito potrebbero sussistere la mia e la sua residenza nella sgessa abitazione? E come incide sul suo stato di famiglia? Cmq grazie per le risposte.

se vuoi la residenza fatti fare il contratto di locazione (cosa che avresti dovuto farti fare prima di entrare ).

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