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lunablublu

Congruità tra progetto architettonico del geometra e progetto ingegnere

Il progetto architettonico della casa che sto costruendo risulta essere diverso da quello dell'ingegnere.

Insomma il tetto è diverso.

Nell'architettonico ha lo spiovente, in quello dell'ingegnere no.

Il muratore, pur avendo ambedue i progetti, ha seguito pedestremente quello dell'ingegnere, per cui, a ponteggi tolti scopro che mi piove sul balcone.

Ora, alle mie lamentele c'è uno scarica barile tra geometra ingegnere e muratore.

Insomma questa svista mi costerà cara.

Con chi mi devo lamentare di più?

Quale progetto deve seguire il muratore? I progetti devono essere congrui? Non ci capisco nulla, ma piove e so che dovrò pagare. Inoltre tra qualche anno l'intonaco si staccherà. Bella roba. Aiuto. C'è qualche legge?

🤬

Chiunque deve seguire il progetto approvato e depositato in Comune. E' quello a cui si farà riferimento anche in caso di giudizio.

Se hai dato tu le disposizioni di non rispettare tale progetto, o non hai controllato che venisse realizzato ciò che è previsto su tale documento, la responsabilità è solo tua.....

 

Ciao

ma come progetto approvato e depositato in Comune intendi dire quello architettonico fatto dal geometra nel quale sono disegnati i vari prospetti della casa? quel grande foglio firmato da geometra committente e impresario?

Se è quello io non ho dato disposizioni in merito, e però la costruzione ha il tetto corto, mentre nel disegno ol tetto va bene.

I progetti sono stati entrambi consegnati in comune: uno unito alla pratica edilizia e l'altro al Genio Civile (presuppongo che il disegno dell'ing. cui ti riferisci siano i cementi armati). Solo che quello allegato alla pratica edilizia è un progetto definitivo, mentre quello su cui si deve basare il progetto dei cementi armati è un esecutivo (può variare in aspetti di dettaglio dal definitivo lasciando inalterata la sostanza.

Il geometra avrebbe dovuto presentare un architettonico impeccabile all'ing. L'ing. avrebbe dovuto realizzare il proprio progetto prendendo come base l'architettonico. Se l'architettonico non andava bene l'ing. avrebbe dovuto farlo cambiare: i due progetti devono "parlarsi" (mica detto che tutto si possa fare). L'impresa, poi, si sarebbe dovuta accorgere che tra i due elaborati c'era qualcosa che non andava, farlo presente e risolverlo. Perciò la colpa è di tutti, da valutare in quale percentuale.

Direi che alla fine la parola più importante è del DL: spero che, per risparmiare, tu non abbia scelto di fare solo una DL amministrativa (un tecnico che si prende la responsabilità per il Comune ma che non ti segue effettivamente il cantiere in tutti i suoi aspetti di dettaglio: non so che lavori hai fatto, normalmente si fa nei lavori interni). Se invece il DL è serio e ha visto un bell'errore dell'impresa, è sufficiente che non dia seguito ai SAL. Quindi cosa dice il DL?

Il direttore lavori dice che il suo disegno è giusto. Ed in effetti lo è. E quello è stato depositato in Comune con tanto di firme per poter avere il permesso di costruire.

Purtroppo non ha controllato bene il disegno dell'ing. che non ha disegnato lo spiovente del tetto e l'ha consegnato all'impresa.

L'impresario dice che ha seguito il disegno depositato in Comune sul quale però lo spiovente c'era e quindi andava bene. Ma purtroppo io non vedo lo spiovente.

Ci dovremo incontrare, nei prossimi giorni per parlare, ma tutti se ne stanno lavando le mani.

I progetti sono stati entrambi consegnati in comune: uno unito alla pratica edilizia e l'altro al Genio Civile (presuppongo che il disegno dell'ing. cui ti riferisci siano i cementi armati). Solo che quello allegato alla pratica edilizia è un progetto definitivo, mentre quello su cui si deve basare il progetto dei cementi armati è un esecutivo (può variare in aspetti di dettaglio dal definitivo lasciando inalterata la sostanza.

Il geometra avrebbe dovuto presentare un architettonico impeccabile all'ing. L'ing. avrebbe dovuto realizzare il proprio progetto prendendo come base l'architettonico. Se l'architettonico non andava bene l'ing. avrebbe dovuto farlo cambiare: i due progetti devono "parlarsi" (mica detto che tutto si possa fare). L'impresa, poi, si sarebbe dovuta accorgere che tra i due elaborati c'era qualcosa che non andava, farlo presente e risolverlo. Perciò la colpa è di tutti, da valutare in quale percentuale.

Direi che alla fine la parola più importante è del DL: spero che, per risparmiare, tu non abbia scelto di fare solo una DL amministrativa (un tecnico che si prende la responsabilità per il Comune ma che non ti segue effettivamente il cantiere in tutti i suoi aspetti di dettaglio: non so che lavori hai fatto, normalmente si fa nei lavori interni). Se invece il DL è serio e ha visto un bell'errore dell'impresa, è sufficiente che non dia seguito ai SAL. Quindi cosa dice il DL?

cosa sono i SAL????

cosa sono i SAL????

Stato di Avanzamento Lavori.

Quindi quanto realizzato è difforme da quanto depositato in Comune e riportato sul P.d.C.?.

E' difforme dal progetto depositato in Comune il tetto di una terrazza, in quanto come dicevo arretra, rispetto al disegno di mezzo metro lasciando quindi bagnare completamente ringhiera e soglie e una buona parte di essa che chiaramente col tempo ne avrà danni. Sul disegno questa parte c'era. Mi sono accorta di ciò tolti i ponteggi ed installate ringhiere. Ripeto sul disegno architettonico depositato in comune la parte c'era.

Non si tratta quindi di una sola problematica, ma più estesa.

Di fatto ci sarà da fare una variante in corso d'opera, o variante finale, per adeguare lo stato di fatto al P.d.C. con conseguenti spese.... C'è poi il "danno" materiale derivante dall'acqua che cade dove non dovrebbe. C'è infine l'eventualità di dover fare ulteriori lavori, non proprio "economici" se non è possibile adeguare semplicemente la struttura allo stato da te voluto.

Quindi le "responsabilità" sono diversificate:

La responsabilità di non rispondenza al P.d.C. nei confronti del Comune è tua;

La responsabilità per i danni dall'acqua sarebbe del D.L. che non ha verificato che venisse realizzato quanto descritto nel P.d.C., sospendendo i lavori quando accortosi che c'erano discordanze tra gli elaborati;

La responsabilità per non aver verificato la rispondenza tra disegno architettonico e strutturale è di chi ha presentato e firmato come progettista gli elaborati al Comune (tecnico firmatario del progetto architettonico). La dichiarazione per le opere in c.a. non costituisce presentazione di progetto ma solo allegato prescritto.

 

Ciao

Grazie, ma i lavori non sono ancora chiusi, come posso rimediare?

L'impresario non è stato dietro al disegno architettonico e ora non vuole rimediare.

DL NON SI IMPUNTA. DORME

ci sono un bel pò di problematiche mescolate tra loro.

Io penso che Impresa , progettista e anche Ingegnere hanno una propria polizza assicurativa obbligatoria per legge. Quindi adesso cosa fare? Be il progetto andava bene e quindi pretendi che sia eseguito. Cosa importa a te se per eseguirlo bisogna togliere un pezzo di cornice e poi bisogna metterne una nuova . Chi ha sbagliato rimedi . Quindi se l'impresa dice che c'è un errore dell'ingegnere spetta all'impresa fare rivalsa sul'ingegnere. Intanto Tu dovresti oltre che rifiutarti di pagare il Sal come controprestazione finchè non saranno chiariti chi paga e mette a posto il danno arrecato. Ovviamente prenderei anche in considerazione un parere legale per rendere più veloce la soluzione del problema che non è stato da te creato ma subito.

Non sta a te stabilire chi ha torto o ragione.

 

Fatti assistere da un legale x chiedere A TUTTI E TRE di rifare l'aggetto di gronda come da progetto approvato.

 

Tutti e tre hanno torto.

 

L'ingegnere non doveva modificare il progetto architettonico (non vedo quale problema potesse esserci nel fare i calcoli strutturali di un tetto con la gronda aggettante)

L'impresa, visti i progetti non conformi, non doveva procedere fino a chiarimento con tutti e due i tecnici

Il d.l. Architettonico doveva pretendere la conformità del tetto non appena si è accorto che non tornava

 

Comunque, se la sbrighino loro. Tu chiedi che rifacciano tutto come da progetto

 

Saluti

 

Giuseppina

Grazie Giuseppina.

Volevo chiederti però ancora una cosa:

L'impresa, quando esegue i lavori deve controllare ambedue i progetti (architettonico e dell'ingegnere) o solo quello dell'ingegnere, perchè l'impresario mi ha detto che , per legge, l'impresa deve seguire solo quello dell'ingegnere per le parti strutturali come in questo caso il tetto. Per cui l'impresa non c'entra nulla. Devo fermare il tutto fino a quando la cosa non sarà chiarita?

No, non è vero.

 

Se all'impresa sono stati dati entrambi i progetti e ha notato discrepanze doveva chiedere lumi a entrambi i direttori lavori (architettonico e strutturale).

 

La sensazione è che l'impresa si sia limitata a guardare il progetto strutturale che L'ingegnere ha fatto senza curarsi dell'architettonico e che il d.l. Architettonico non si sia fatto vedere se non a cose fatte.

 

Per questo ti dico che tutti e tre sono corresponsabili

 

Saluti

 

Giuseppina

No, non è vero.

 

Se all'impresa sono stati dati entrambi i progetti e ha notato discrepanze doveva chiedere lumi a entrambi i direttori lavori (architettonico e strutturale).

 

La sensazione è che l'impresa si sia limitata a guardare il progetto strutturale che L'ingegnere ha fatto senza curarsi dell'architettonico e che il d.l. Architettonico non si sia fatto vedere se non a cose fatte.

 

Per questo ti dico che tutti e tre sono corresponsabili

 

Saluti

 

Giuseppina

grazie. chiarissima.

Non pagando l'impresa e nessun altro tecnico finchè non sistemano la cosa...

Impresa mi ha inviato fattura e DL dice che devo pagare almeno metà di questa e provare a trattare, ma impresa non ci sta a nulla.

Impresa ha detto a DL che se non pago mi denuncia perchè non si tratta di pagare questo tetto, già pagato,(anche i mq non eseguiti) ma uno stato di avanzamento lavori. Infatti me ne sono accorta dopo che hanno tolto i ponteggi e loro avevano già fatto altri lavori.

Posso mandare via impresa? Che faccio?

Non esiste la regola che ti hanno detto.

Salvo che vi sia una regola contrattuale diversa, la tua rivalsa decorre dal momento in cui ti sei accorta delle difformità e quindi non c'entra niente lo SAL. Si può interrompere il pagamento anche al saldo se si è scoperta l'irregolarità da ultimo.

A tal proposito puoi leggere la sentenza del Tribunale di Monza del 5 ottobre 2004 n° 2519:

 

"Il S.A.L. attesta unicamente che l’avanzamento dei lavori corrisponde a quello contrattualmente previsto per il pagamento di una parte del corrispettivo e quindi la funzione della verifica compiuta dal committente, o in sua rappresentanza dal direttore dei lavori, in sede di formazione del S.A.L. riguarda, sotto il profilo degli effetti giuridici, solo il riconoscimento del presupposto di esigibilità del relativo credito. Ne consegue che se nell’ambito di tale verifica il committente, o il direttore dei lavori, non solleva riserve, questo non gli impedisce di formulare successivamente la contestazione, in quanto la regola generale, riflettente la normale unitarietà dell’opus dedotta come oggetto del contratto e rispondente all’intrinseca necessità di una sua valutazione globale, è che l’ accettazione anche tacita può verificarsi solo all’atto della consegna dell’opera, avendo in quel momento il committente l’onere di procedere ad un approfondito esame e di contestare gli eventuali vizi e difetti riconoscibili.

A questo punto mi rivolgerei ad un legale.....

 

Ciao

Non sta a te stabilire chi ha torto o ragione.

 

Fatti assistere da un legale x chiedere A TUTTI E TRE di rifare l'aggetto di gronda come da progetto approvato.

 

Tutti e tre hanno torto.

 

L'ingegnere non doveva modificare il progetto architettonico (non vedo quale problema potesse esserci nel fare i calcoli strutturali di un tetto con la gronda aggettante)

L'impresa, visti i progetti non conformi, non doveva procedere fino a chiarimento con tutti e due i tecnici

Il d.l. Architettonico doveva pretendere la conformità del tetto non appena si è accorto che non tornava

 

Comunque, se la sbrighino loro. Tu chiedi che rifacciano tutto come da progetto

 

Saluti

 

Giuseppina

Non sono riuscita a risolvere il problema. Impresa, DL, e ingegn. sono disposti solo a rattoppare il tetto, nona rifarlo, con credo io anche danno estetico.

Impresa continua a insistere su fattura che non ho pagato ancora, proprio per trattenermi qualcosa per garanzia e dice che non è giusto che sia solo lei a dover anticipare.

DL non si decide a risolvere.

La cifra che io tratterrei a impresa non mi servirebbe neanche a rifare il tetto da altra impresa perchè decisamente minore. Ma insomma....Avvocato dice che devo pagare, ma lo cambierò,( certo che gli errori degli altri incidono non poco sul mio portafogli.)

Allora, se io accettassi il prolungamento del tetto con aggiunta di legni tenuti da ferri starebbe male esteticamente? Cosa comporta?

Ho proposto anche ad impresa di accettare una risoluzione del contratto, ma Essa, dichiarandosi disponibile a fare il prolungamento tetto, vuole invece farmi pagare penale per recesso come invece scritto su contratto.

Mi sembrano molto disonesti ed io in questo vespaio non so come muovermi. Come vi muovereste voi?

Confermo quanto ti ho già scritto:

 

"A questo punto mi rivolgerei ad un legale...."

e aggiungo:

 

Serio.

Ciao

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