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cherry25

Condomino moroso e decreto ingiuntivo

Ciao a tutti, vorrei un consiglio in merito ad un problema credo molto frequente per gli addetti ai lavori.

Ho da poco rilevato un condominio che dall'ultimo bilancio approvato risulta avere un passivo di circa 1000 euro. La causa è data da un condomino che non paga da due anni le quote condominiali e quelle relative ad un riparto acqua (effettuato nel 2012 dall'amministratore uscente) a suo dire errato. Ora che sono subentrata io pretende che io riveda i riparti di due anni fa, correggendoli e distribuendo la somma di sua spettanza fra tutti gli altri condomini. A questo punto devo agire col decreto ingiuntivo oppure cosa conviene fare?

Grazie a coloro che risponderanno

La mediazione può essere più efficace del decreto ingiuntivo.

Concretamente in che modo dovrei mediare?

Ogni volta che ad un condomino non sta bene il bilancio approvato dagli altri dovrei mediare? Quindi io sarei solo una marionetta in balìa dell'umore di ciascun condomino? La legge dice che i dissenzienti per far valere le loro ragioni devono impugnare il bilancio, quindi intraprendere un giudizio. Peraltro qui si parla di un bilancio di due anni fa, che poteri ho io su una cosa fatta dal mio predecessore?

"pretende che io riveda i riparti di due anni fa, correggendoli e distribuendo la somma di sua spettanza fra tutti gli altri condomini".......se i toni del condomino sono pretenziosi ricorda a detto condomino che i consuntivi e preventivi di due anni fa sono stati deliberati e quindi vincolanti per tutti e qualora non provveda a pagare quanto dovuto sarai obbligato ad agire art. 1129 c.c. comma 9 Salvo che sia stato espressamente dispensato dall'assemblea, l'amministratore è tenuto ad agire per la riscossione forzosa delle somme dovute dagli obbligati entro sei mesi dalla chiusura dell'esercizio nel quale il credito esigibile è compreso, anche ai sensi dell'articolo 63, primo comma, delle disposizioni per l'attuazione del presente codice.

Infatti MIChris non solo i toni sono pretenziosi ma addirittura ricattatori visto che io dovrei riferire agli altri condomini che costui non pagherà i mille euro finchè questi non acconsentiranno a detrargliene 200. Nel frattempo ho dovuto fare i salti mortali per pagare bollette dell'acqua sollecitate dall'ente erogatore, pena interruzione del servizio. Ad ogni modo io ho controllato i riparti così come calcolati dall'amministratore precedente e mi sembrano corretti, ma il condomino sulla base di calcoli fatti fare da chissà chi sostiene il contrario. Come sbrogliare la matassa?

Ciao cherry25, presumo il condominio sia composto da poche unità abitative e tu sia amministratore interno??

Guardiamo la questione da due punti di vista, uno prettamente legale "devi obbligatoriamente agire così come ti ho esposto nella mia precedente risposta"

 

Mentre nel caso vuoi trovare una soluzione pacifica io agirei in questo modo: una bella lettera al condomino oppure un incontro c/o il tuo ufficio in cui gli ricordi quanto disposto dall'art.1129.......ma in virtù del fatto che preferisce affrontare il tema in modo pacifico provvederai a mettere all'ordine del giorno quanto da lui richiesto, ma se l'assemblea delibererà inversamente non potrai far altro che procedere con il recupero del credito. (RICORDO che questo è il MIO pensiero e modo di agire che NON è detto sia corretto e/o trovi applicabilità in tutte le situazioni condominiali)

No MIChris io non sono amministratore interno e il condominio è composto da 11 unità abitative. Avevo valutato anche io la soluzione pacifica nonostante la prepotenza del condomino in questione, ma non so se sia la strada migliore dato che già non ci sono buoni rapporti tra gli altri condomini e quello che non paga. E poi penso anche che se inizio ad affrontare i problemi senza considerare le leggi e le procedure, ciascun condomino sulla scorta del pregresso si sentirà autorizzato a fare richieste assurde. Cmq alla prossima riunione di approvazione del preventivo (che l'amministratore uscente non ha presentato) porrò la questione all'ordine del giorno per verificare la volontà dei condomini in merito facendogli presente ciò che la legge prevede. Nel frattempo farò un sollecito scritto al condomino moroso.

Guarda appositamente ti ho suggerito 2 strade percorribili, ma come avevo già scritto le situazioni vanno valutate caso per caso.....a questo punto agisci in virtù di legge che non sbagli mai 😉

Ciao a tutti. Intervengo nella discussione per citare anche alcuni casi che si sono creati nel mio condominio. Sono proprietario di un appartamento che ha un doppio posto macchina ( uno sotto il condominio e l'altro nel piazzale chiuso. Il posto macchina sotto il condominio e' aperto nel senso che non e' un locale chiuso ma come gli altri ha una finestra che prende luce ed aria e guarda sotto il balcone del proprietario del piano terreno. Il mio quesito e' il seguente: puo' detto proprietario intasare completamente la finestra con attrezzi da giardino, da un muretto fatto di sassi ( eretto per occultare dalla sua parte di giardino la visione di tutta quella attrezzatura) inoltre da qualche settimana ha anche depositato anche un contenitore di benzina che gli serve per i suoi attrezzi? Ho avvisato l'amministratore di convocare questo signore ma purtroppo nulla e' stato fatto e la mia finestra non riceve piu' luce ne aria. Devo rivolgermi ad un avvocato oppure l'amministratore e'tenuto a dirimere la questione? Dimenticavo: questo signore non ha mai pagato il condominio. Vi sarei grato di un vostro consiglio.

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