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ferulloa

Condominio dove l'acqua condominiale viene divisa senza contatori individuali

Salve nel condominio in cui mi trovo in affitto l'acqua arriva in forma condominiale ma in nessun appartamento sono presenti contatori individuali, alias si divide alla romana! Ho letto che questo non è ne corretto ne legale in quanto esiste la sentenza numero 17557 : “Le spese relative al consumo dell’acqua devono essere ripartite in base all’effettivo consumo se questo è rilevabile oggettivamente con strumentazioni tecniche”. Cosa si intende per strumentazioni tecniche? Il decreto si riferisce a contatori dell’acqua, conosciuti come contatori di sottrazione.

Sottolinea ancora la Corte: “l’installazione in ogni singola unità immobiliare di un apposito contatore consente, da un lato, di utilizzare la lettura di esso come base certa per l’addebito dei costi, salvo il ricorso ai millesimi di proprietà per il consumo dell’acqua che serve per le parti comuni dell’edificio”.

Il contatore di sottrazione è obbligatorio?

Sì, a dettare legge è il D.P.C.M. del 4 marzo 1996 in materia di risorse idriche (In GU 14 marzo 1996, n. 62, S.O.). Il decreto obbliga ogni unità abitativa ad avere un proprio contatore dell’acqua senza dover fare più riferimento agli altri condòmini. Gli stabili di nuova costruzione sono già dotati di questo impianto. E tutti gli altri? Beh, per installare i contatori di sottrazione serve il parere favorevole dell’assemblea condominiale. In ogni caso qualora il parere fosse negativo, il singolo condòmino può fare ricorso al giudice di pace.

Molti condòmini sono spaventati dal costo delle spese di installazione, in realtà il prezzo dei contatori dell’acqua è molto contenuto. Questi apparecchi offrono numerosi vantaggi in termini di risparmio e allo stesso tempo evitano gli sprechi di un bene che non è inesauribile.

 

Come devo comportarmi?

Mille grazie

è vero, le spese relative al consumo dell’acqua devono essere ripartite in base all’effettivo consumo, se però non installare i contatori individuali questo non è possibile. In questa situazione, l'unica strada per chi volesse che la ripartizione sia effettuata in base all'effettivo consumo, è quella di ricorrere al giudice

Direi di no! Prima di sostenere altre spese legali e giudiziarie ci potrebbe essere altre due soluzioni:

A - se i condomini sono d'accordo suddividere la spesa in base ai millesimi

Oppure

B - sempre se i condomini sono d'accordo, dividere i consumi in base al numero delle persone che vi abitano abitualmente; se un app. è vuoto, il condomino potrà pagare la quota fissa prevista dall'azienda acqua locale.

Direi di no! Prima di sostenere altre spese legali e giudiziarie ci potrebbe essere altre due soluzioni:

A - se i condomini sono d'accordo suddividere la spesa in base ai millesimi

Oppure

B - sempre se i condomini sono d'accordo, dividere i consumi in base al numero delle persone che vi abitano abitualmente; se un app. è vuoto, il condomino potrà pagare la quota fissa prevista dall'azienda acqua locale.

Ed è risolto, che se uno fa il pendolare oppure esce alle 6 e torna alle 19 non paga il consumo degli altri? Oppure che magari che uno ha l'acquario o il giardino e gli altri no?

Salve nel condominio in cui mi trovo in affitto l'acqua arriva in forma condominiale ma in nessun appartamento sono presenti contatori individuali, alias si divide alla romana! Ho letto che questo non è ne corretto ne legale in quanto esiste la sentenza numero 17557 : “Le spese relative al consumo dell’acqua devono essere ripartite in base all’effettivo consumo se questo è rilevabile oggettivamente con strumentazioni tecniche”. Cosa si intende per strumentazioni tecniche? Il decreto si riferisce a contatori dell’acqua, conosciuti come contatori di sottrazione.

Sottolinea ancora la Corte: “l’installazione in ogni singola unità immobiliare di un apposito contatore consente, da un lato, di utilizzare la lettura di esso come base certa per l’addebito dei costi, salvo il ricorso ai millesimi di proprietà per il consumo dell’acqua che serve per le parti comuni dell’edificio”.

Il contatore di sottrazione è obbligatorio?

Sì, a dettare legge è il D.P.C.M. del 4 marzo 1996 in materia di risorse idriche (In GU 14 marzo 1996, n. 62, S.O.). Il decreto obbliga ogni unità abitativa ad avere un proprio contatore dell’acqua senza dover fare più riferimento agli altri condòmini. Gli stabili di nuova costruzione sono già dotati di questo impianto. E tutti gli altri? Beh, per installare i contatori di sottrazione serve il parere favorevole dell’assemblea condominiale. In ogni caso qualora il parere fosse negativo, il singolo condòmino può fare ricorso al giudice di pace.

Molti condòmini sono spaventati dal costo delle spese di installazione, in realtà il prezzo dei contatori dell’acqua è molto contenuto. Questi apparecchi offrono numerosi vantaggi in termini di risparmio e allo stesso tempo evitano gli sprechi di un bene che non è inesauribile.

 

Come devo comportarmi?

Mille grazie

Hai letto il regolamento di condominio?

 

Se non ci sono i contatori, nel regolamento di condominio (quello del costruttore) deve esserci scritto come ripartire la spesa dell'acqua.

 

Di solito, il regolamento dice di dividerere la spesa secondo i millesimi!

Ed è risolto, che se uno fa il pendolare oppure esce alle 6 e torna alle 19 non paga il consumo degli altri? Oppure che magari che uno ha l'acquario o il giardino e gli altri no?

Nel caso in cui è impossibile installare contatori individuali, alcune sentenze impongono la suddivisione per millesimi. Anche in questo caso ci potrebbero essere delle parzialità (Es. Unità immobiliare di 250/1000 con un solo occupante e di un altro appartamento di 80/1000 con 4 persone !!! ) Il mio post aveva lo scopo di suggerire una "mediazione" proprio per evitare conflitti tra condomini e che l'amministratore potrebbe mediare senza costi supplementari.

Il D.P.C.M. 4 marzo 1996 - Disposizioni in materia di risorse idriche (In GU 14 marzo 1996, n. 62, S.O.) impone l'obbligo, ad ogni singola unità abitativa, di installare dei contatori di ripartizione del consumo dell'acqua.

*La legge n° 36 del 5 Gennaio 1994 è stata abrogata e superata con D.L. n° 152 del 3 Aprile 2006 dove si rafforza quanto detto, allargando tale obbligo anche alle attività produttive e terziarie.

Ogni condomino può, dunque, far imporre, a tutti gli altri condomini,l'istallazione dei medesimi, se non amichevolmente, in assemblea, anche a mezzo di ordinanza del Giudice di Pace competente nella materia.

Fonte /contatore-acqua-nel-condominio.204#ixzz4VRNBBVyJhttps://www.condominioweb.com/contatore-acqua-nel-condominio.204#ixzz4VRNBBVyJ

https://www.condominioweb.com

Ed è risolto, che se uno fa il pendolare oppure esce alle 6 e torna alle 19 non paga il consumo degli altri? Oppure che magari che uno ha l'acquario o il giardino e gli altri no?

Per riempire un acquario è sufficiente l'acqua di una vasca da bagno (o anche meno). Una volta che l'acquario è pieno (con filtri e aereatori), ha un'autonomia di più di 6 mesi.

Quindi, per mantenere un'acquario è necessaria, al massimo, l'acqua di 2 vasche da bagno all'anno.

 

Ergo, la presenza di un'acquario è ininfluente.

 

A meno che uno non abbia in giardino una vasca con i delfini!

😂

Questo è il principio di diritto enunciato dalla sentenza della Cassazione Civile, Sezione Seconda del 01/08/2014, n. 17557.

(...) in tema di condominio, fatta salva la diversa disciplina convenzionale, la ripartizione delle spese della bolletta dell'acqua, in mancanza di contatori di sottrazione installati in ogni singola unità immobiliare, va effettuata, ai sensi dell'art. 1123 c.c., comma 1, in base ai valori millesimali delle singole proprietà, sicchè è viziata, per intrinseca irragionevolezza, la delibera assembleare, assunta a maggioranza, che - adottato il diverso criterio di riparto per persona in base al numero di coloro che abitano stabilmente nell'unità immobiliare - esenti al contempo dalla contribuzione i condomini i cui appartamenti siano rimasti vuoti nel corso dell'anno

Per riempire un acquario è sufficiente l'acqua di una vasca da bagno (o anche meno). Una volta che l'acquario è pieno (con filtri e aereatori), ha un'autonomia di più di 6 mesi.

Quindi, per mantenere un'acquario è necessaria, al massimo, l'acqua di 2 vasche da bagno all'anno.

 

Ergo, la presenza di un'acquario è ininfluente.

 

A meno che uno non abbia in giardino una vasca con i delfini!

😂

Bene, e in caso di giardino (in generale, non nel caso del thread), che ci dici?

Che c'è un maggior consumo d'acqua, se ci sono fiori e piante da innaffiare.

Bene, e in caso di giardino (in generale, non nel caso del thread), che ci dici?

Se il giardino è privato il consumo andrà in millesimi del condomino proprietario, se è condominiale pure ma con quelli generali.

Si, a parte considerazioni ot sulla determinazione millesimi, ci potrebbe essere all'opposto chi lo ha pavimentato e non consuma certo come chi annaffia d'estate.

Con i prezzi in rialzo dell'acqua, le ripartizioni a millesimi non sono aderenti alla realtà. Nè improntate al consumo responsabile.

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