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Comunione ereditaria

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Buonasera. Ho una domanda da porVi. Spero di avere una risposta e grazie a chi mi aiutera' a capire. In un condominio esiste una comunione ereditaria indivisa che possiede 12 appartamenti + altri 4 condomini (in totale 5 condomini=5 teste) I partecipanti alla comunione sono sette'comunisti'. In una riunione condominiale in cui la maggioranza dei comunisti (4 su sette) piu' tutti gli altri condomini aveva votato a favore della nomina di un amministratore, un ulteriore  comunista (uno dei tre rimanenti) ha impugnato il verbale perche'' contrario" alla nomina dell' Amministratore citando il condominio in tribunale previa mediazione a cui il condominio non si e' presentato. Questo e: l'antefatto, ora vengo al problema:  l'amministratore ha informato il condominio che le spese per l'avvocato difensore del condominio saranno divise tra i soli quattro condomini rimanenti escludendo i quattro comunisti che avevavo votato a favore e non attori dell'impugnazione. Andava quindi ad escludere l'intera comunione ereditaria a causa di un solo comunista  autore dell'impugnazione. lL''Amministratore ha considerato nell'insieme l' intera comunione e quindi parte avversa in tribunale. Mi sembra strana una tale interpretazione in quanto, in caso di esito favorevole per il condominio della causa, i quattro comunisti non contrari alla nomina e che oltre tutto rappresentavano la maggioranza della comunione si troverebbero comunque ad aver perso in tribunale nonostante fossero favorevoli alla nomina dell'Amministratore come maggioranza della comunione con pagamento delle relative spese. Si arriva ad un assurdo e cioe' che pur ottenendo quanto deliberato e non impugnato(la nomina dell'Amministratore) la maggioranza della comunione e' costretta a soccombere in tribunale.  Ma nelle comunioni cosi ' fuunziona? Uno solo dei comunisti decide come vuole anche per conto, non dico di chi e' d'accordo, ma di chi rappresenta la maggioranza in una decisione contraria alla sua? 

se ho capito bene , i 7 comunisti non sono d'acccordo tra loro. E sono affari loro.

 

In assemblea le loro 7 persone debbono esprimere 1 voto.  Se uno non è d'accordo dei sette, si devono arrangiare tra loro..

Quello che ha impugnato la delibera ha torto a mio avviso proprio perchè la comunione ha espresso un voto, e quindi lui non puo' ora impugnare.

Ma per far valere la cosa, occorre che voi condominio vi muniate di difensore.

Il difensore va diviso tra i condomini: e siete 5 (4 piu' 1 rappresentato dai sette della comunione).

Mi pare corretto al momento  dividere il legale tra i 4 condomini....anche se capisco il disappunto

 

Non mi è mai capitato che uno dei comproprietari impugnasse una delibera votata favorevolmente dagli altri comproprietari. 

nic dice:

 In una riunione condominiale in cui la maggioranza dei comunisti (4 su sette) piu' tutti gli altri condomini aveva votato a favore della nomina di un amministratore,   

i comunisti dovevano esprimere solo UN voto, quindi non esiste scrivere che 4 comunisti hanno detto si e tre no...  In verbale deve comparire solo un voto per queste sette persone.  In questo modo nessuno della comunione puo' impugnare, poichè hanno votato a favore...

è possibile che chi ha impugnato abbia impugnato anche per vizi della delibera?

Modificato da SisterOfNight
SisterOfNight dice:

se ho capito bene , i 7 comunisti non sono d'acccordo tra loro. E sono affari loro.

 

In assemblea le loro 7 persone debbono esprimere 1 voto.  Se uno non è d'accordo dei sette, si devono arrangiare tra loro..

Quello che ha impugnato la delibera ha torto a mio avviso proprio perchè la comunione ha espresso un voto, e quindi lui non puo' ora impugnare.

Ma per far valere la cosa, occorre che voi condominio vi muniate di difensore.

Il difensore va diviso tra i condomini: e siete 5 (4 piu' 1 rappresentato dai sette della comunione).

Mi pare corretto al momento  dividere il legale tra i 4 condomini....anche se capisco il disappunto

 

Non mi è mai capitato che uno dei comproprietari impugnasse una delibera votata favorevolmente dagli altri comproprietari.

 

Eppure e' successo (quando non c'e' accordo si tenta in tutti i modi di creare problemi anche trascinando terzi) . Quello che trovo incoerente e' che l'impugnazione di un comunista possa trascinare anche gli altri comunisti in tribunale, ma non come controparte che non ha impugnato, bensi' come attore  dell'impugnativa. Io capisco il SOLIDALE", ma nel caso specifico non si tratta di un debito da pagare. Cosi' facendo, per colpa di un singolo tutti gli altri si trovano a dover essere esclusi dal condominio per le delibere approvate anche da loro. Qui non si tratta di COSE interne alla comunione, bensi' di cose che interessano

anche terzi e nei terzi io considererei anche i comunisti che non hanno impugnato. 

Modificato da nic

C'è stato un errore iniziale del presidente dell'assemblea, che doveva accettare soltanto UN rappresentante della comunione, designato dai comunisti, il quale poteva esprimere soltanto UN voto e rappresentava soltanto UNA testa. Il Codice Civile a proposito è chiaro e l'interpretazione univoca.

Modificato da madly

esatto, un errore nella delibera, che probabilmente la rende annullabile.

 

Conviene, se siete ancora in tempo,  che rifacciate l'assemblea, invalidiate questa delibera e rivotate i punti al'odg.  Almeno non finite in mediazione/tribunale.

 

Se invece il vostro legale, che meglio di noi conosce il tutto perchè ha il verbale sottomano, ritiene che non sia corretta l'impugnazione, e che quindi la delibera sia inattacabile, andate avanti.

SisterOfNight dice:

esatto, un errore nella delibera, che probabilmente la rende annullabile.

 

Conviene, se siete ancora in tempo,  che rifacciate l'assemblea, invalidiate questa delibera e rivotate i punti al'odg.  Almeno non finite in mediazione/tribunale.

 

Se invece il vostro legale, che meglio di noi conosce il tutto perchè ha il verbale sottomano, ritiene che non sia corretta l'impugnazione, e che quindi la delibera sia inattacabile, andate avanti.

forse, anzi, non sono stato chiaro. Ora cerco di spiegarmi meglio. Nella riunione quattro comunisti  su sette, quindi la maggioranza che vale sempre uno, ha votato a favore della nomina dell'amministratore. Anche gli altri condomini (4 in tutto) hanno dato voto favorevole quindi siamo all'unanimita'. Ok tutto chiaro? Uno dei tre comunisti (che a questo punto rappresentavano la minoranza e comunque presenti tutti in riunione senza proferire parola,   accettando quindi il deliberato) ha voluto comunque impugnare questa nomina  portando tutto il condominio il 14-10-2021  in tribunale. Certo questo "comunista" puo' spendere i soldi come vuole anche in cause che certamente perdera',  ma il mio dilemma era: puo' questo signore, solo perche' non si e' fatto quello che lui preferiva (scegliere l'Amministratore che portava lui), portare in tribunale l'intero condominio? Certo che lo puo' fare, ma il problema era proprio che, quasi per dispetto nei confronti degli altri comunisti (la maggioranza) abbia pensato di portare anche loro e, come parte  solidale, nonostante la loro contrarieta',far pagare, a questo punto per dispetto,  anche a loro questa causa nonostante avessero dato parere favorevole in ambito condominiale. Poiche' questo comunista ha fatto tutto da solo anche scegliendo in propria autonomia due avvocati (e non uno solo!!!), mi vien da pensare che lo ha fatto apposta per far addebitare  anche agli altri comunisti (in accordo con tutto il condominio) tutte le spese che in piena autonomia ha deciso (fare causa nonostante non abbia alcuna possibilita' di vincere). In queste spese poi potrebbero anche essere comprese costi gonfiati dei due avvocati per farlo uscire indenne da qualsiasi spesa. Certo e' un pensiero maligno, ma considerando il suo comportamento potrebbe anche essere. Ora la mia domanda era proprio questa: e' mai possibile che il codice civile preveda un tale abuso? cioe' un singolo  "comunista" possa trascinare un intero condominio (compresa una comunione) in un tribunale quando tutti i presenti (compresa la maggioranza  della comunione) abbia votato a favore? Non solo, ma anche gli ulteriori  tre comunisti presenti (erano presenti anche loro) non si sono  astenuti, ma hanno dato parere favorevole (anche se non necessario in quanto valeva l'unico voto della maggioranza stessa). Certo che poteva e puo' farlo,  ma non mi sembra corretto  che la scelta autonoma di un comunista porta tutti gli altri  comunisti ad adattarsi alle sue pazzie  solo per dare fastidio sia morale che patrimoniale. Sembra dalle Vostre risposte che questo preveda la legge. E' vero che successivamente  i comunisti possono anche denunciarsi tra loro  e farsi tutto il male possibile,  ma, almeno in questi casi dovrebbe bloccare in sul nascere queste questioni e cioe': tu da solo hai portato il condominio (compresi gli altri eredi che non erano d'accordo con te) in tribunale' OK portali dove vuoi, ma, se perdi, da solo ti paghi il tutto perche' da solo hai deciso senza l'autorizzazione degli altri. Se poi vinci, da solo ti prendi gli onori.     In sintesi quello che voglio dire e' che se faccio parte di un condominio, e voto contro o a favore delle delibere vorrei seguire le sorti del condominio stesso e non staccarmi per seguire quelle della comunione per colpa di uno solo che ha soldi da buttare o mettersi in contrasto con tutti perche' non si fa quello che lui desidera.

Modificato da nic
nic dice:

Sembra dalle Vostre risposte che questo preveda la legge.

No, dalle risposte non sembra  che la legge "dia i numeri", sono le persone che tentano furbate di ogni tipo.

Se la situazione è come la descrivi, finirà in un nulla di fatto per il "buontempone", pero' prima è necessario arrivare davanti ad un giudice, non puo' essere che si sappia prima se la denuncia sia corretta oppure no.

E' altrettanto chiaro che gli avvocati che l'assistono avrebbero potuto consigliarlo diversamente, ma del resto non conosciamo tutta la vicenda, forse anche a te mancano dei particolari, oppure, semplicemente, attaccano l'asino dove vuole il padrone....a costo di farlo sbattere (oppure proprio per quello).

Cara Daniela volevo chiarire anche il motivo dell'impugnazione da parte del singolo comunista: afferma che il nuovo e primo amministratore del condominio (eletto ex novo nella riunione in questione) non ha convocato l'amministratore della comunione, ma si e' limitato a convocare tutti  i singoli comunisti. A prescindere che l'Amministratore di condominio si e' comportato bene in quanto ha convocato tutti i comunisti, non vedo perche'avrebbe dovuto convocare l'eventuale amministratore di questa comunione che, se in vigore, comunque avrebbe dovuto avere una delega da parte della comunione solo successivamente alla convocazione della riunione inviata correttamente a tutti i comunisti. Poi l'Amministratore della comunione in effetti esisteva fino al 2016 quando gli furono tagliate le competenze a seguito di truffe perpretate nei confronti della comunione. Questa situazione era ed e' conoscenza di questo unico comunista che ha anche firmato il precedente taglio delle competenze  che, pero' con il suo comportamento strumentale e con l'aiuto delle leggi per la comunione ereditaria indivisa, ci sguazza creando problemi agli altri componenti. E' certo che con queste premesse al 100% perdera', ma il problema era proprio che gli altri componenti della comunione pur votando a favore ed in pieno accordo con tutto il condominio potrebbe trovarsi a pagare le spese della comunione in forma "solidale" pur avendo vinto in relazione al condominio di cui fa parte. La mia domanda era proprio questa: e: vera questa stortura? Oltre tutto l'amministratore del condominio, certo di queste norme, ha gia' escluso tutta la comunione (che avevano votato a favore con il condominio)  nel pagare un anticipo per l'avvocato che andra' in tribunale a difendere il condominio affermando che: Quale comunione, anche se la maggioranza della stessa ha votato a favore della sua nomina sono da escludere perche' li considera come parte avversa. E questo per colpa di uno solo che, sempre da solo, ha preso questa iniziativa. 

Modificato da nic

Oltre tutto chiamale furbate od altro, comunque dal giudizio uscira' un perdente ed un vincitore. Ed e' proprio questo il dubbio sulla giustezza della legge sulle comunioni e cioe' l'unico comunista' perdera' trascinando nelle spese anche gli altri 6 comunisti che erano favorevoli al condominio. E' questa come la chiami? A meno che, sia io che l'amministratore del condominio  non abbiamo capito bene le leggi in vigore che magari prevedono anche casi opposti di cui non siamo a conoscenza. Ecco perche' mi rivolgevo al forum. 

Modificato da nic
nic dice:

questo "comunista" puo' spendere i soldi come vuole anche in cause che certamente perdera',  

Ok fin qui.
Ma nel momento che questo comunista (della comunione di 7) cita il Condominio si apre la prospettiva per i 4 comunisti per dissentire dall'iniziativa del comunista solitario.
Come ? Citandolo in giudizio in una nuova causa separata e distinta da quella condominiale.

Come vi è stato evidenziato fin dall'inizio, il disaccordo è all'interno della vostra comunione, e solo tra di voi 7  ve la dovete regolare ed aggiustare.

Se questo comunista solitario cita il Condominio, per altro immotivatamente visto che a verbale risulta il voto favorevole della sua "testa" condominiale, ora per tutte le spese procurate voi 4 comunisti che eravate favorevoli alla delibera assembleare usate proprio i documenti assembleari per addossare tutti i costi procurati dal vostro comunista solitario: si paga tutto lui perchè nella vostra comunione era in minoranza e non avrebbe dovuto intentare alcuna azione giudiziaria. 

albano59 dice:

Ok fin qui.
Ma nel momento che questo comunista (della comunione di 7) cita il Condominio si apre la prospettiva per i 4 comunisti per dissentire dall'iniziativa del comunista solitario.
Come ? Citandolo in giudizio in una nuova causa separata e distinta da quella condominiale.

Come vi è stato evidenziato fin dall'inizio, il disaccordo è all'interno della vostra comunione, e solo tra di voi 7  ve la dovete regolare ed aggiustare.

Se questo comunista solitario cita il Condominio, per altro immotivatamente visto che a verbale risulta il voto favorevole della sua "testa" condominiale, ora per tutte le spese procurate voi 4 comunisti che eravate favorevoli alla delibera assembleare usate proprio i documenti assembleari per addossare tutti i costi procurati dal vostro comunista solitario: si paga tutto lui perchè nella vostra comunione era in minoranza e non avrebbe dovuto intentare alcuna azione giudiziaria. 

Verissimo e ti ringrazio. Vorrei solo dire che lui cita il condominio e non e' giusto che trascini con se gli altri comunisti che sono in disaccordo. Gli altri dalle leggi in vigore, anche se partecipanti alla stessa comunione, vogliono essere trattati nell'ambito del condominio e non fare una causa a lui solo perche' e' in comunione. Una volta che entri in una realta' diversa, nel nostro caso il condominio, si dovrebbero seguire le regole della nuova realta' e non considerare da dove si proviene, altrimenti con le citazioni non e' mai finita. Oltre tutto si gettano le basi per non essere sicuri di niente se non facendo un' altra causa. Infatti nel nostro caso c' e' l'unanimita' sulla delibera, ma c' e' sempre quello che  pescando nel torbido ti crea problemi ben sicuro che anche se perde non paga lui solo, ma divide le spese con gli altri, magari guadagnandoci pure, scegliendo al limite anche piu' di un avvocato tanto si divide. Se questa e' la legge!!!!! Certo, per farlo pagare da solo ci vorrebbe un ulteriore causa!!!!! E ne facciamo cause per bypassare queste anomalie. Io comprendo solo "essere solidali" nella comunione di fronte alle spese che interessano tutti, ma non di fronte a queste scelte personali che coinvolgono altri che sono in pieno disaccordo. Ma non esiste la responsabilita' singola nella comunione? Ognuno fa quello che vuole imbarcando anche altri nelle scelte personali anche se gli altri non condividono? 

nic dice:

Ma non esiste la responsabilita' singola nella comunione? Ognuno fa quello che vuole imbarcando anche altri nelle scelte personali anche se gli altri non condividono? 

E' la causa separata e distinta  a cui ho accennato: solo fra voi sette , escludendo il Condominio.

Tu e gli altri tre della tua fazione andate di fronte al giudice per testimoniare che lui con le sue iniziative  non sta al volere della maggioranza della vostra comunione di sette.

E chiedete al giudice di addossare solo a lui tutte le conseguenze (giuridiche ed economiche) di cui solo lui è artefice e responsabile.

nic dice:

forse, anzi, non sono stato chiaro. Ora cerco di spiegarmi meglio. Nella riunione quattro comunisti  su sette, quindi la maggioranza che vale sempre uno, ha votato a favore della nomina dell'amministratore. Anche gli altri condomini (4 in tutto) hanno dato voto favorevole quindi siamo all'unanimita'. Ok tutto chiaro? Uno dei tre comunisti (che a questo punto rappresentavano la minoranza e comunque presenti tutti in riunione senza proferire parola,   accettando quindi il deliberato) ha voluto comunque impugnare questa nomina  portando tutto il condominio il 14-10-2021  in tribunale. Certo questo "comunista" puo' spendere i soldi come vuole anche in cause che certamente perdera',  ma il mio dilemma era: puo' questo signore, solo perche' non si e' fatto quello che lui preferiva (scegliere l'Amministratore che portava lui), portare in tribunale l'intero condominio? Certo che lo puo' fare, ma il problema era proprio che, quasi per dispetto nei confronti degli altri comunisti (la maggioranza) abbia pensato di portare anche loro e, come parte  solidale, nonostante la loro contrarieta',far pagare, a questo punto per dispetto,  anche a loro questa causa nonostante avessero dato parere favorevole in ambito condominiale. Poiche' questo comunista ha fatto tutto da solo anche scegliendo in propria autonomia due avvocati (e non uno solo!!!), mi vien da pensare che lo ha fatto apposta per far addebitare  anche agli altri comunisti (in accordo con tutto il condominio) tutte le spese che in piena autonomia ha deciso (fare causa nonostante non abbia alcuna possibilita' di vincere). In queste spese poi potrebbero anche essere comprese costi gonfiati dei due avvocati per farlo uscire indenne da qualsiasi spesa. Certo e' un pensiero maligno, ma considerando il suo comportamento potrebbe anche essere. Ora la mia domanda era proprio questa: e' mai possibile che il codice civile preveda un tale abuso? cioe' un singolo  "comunista" possa trascinare un intero condominio (compresa una comunione) in un tribunale quando tutti i presenti (compresa la maggioranza  della comunione) abbia votato a favore? Non solo, ma anche gli ulteriori  tre comunisti presenti (erano presenti anche loro) non si sono  astenuti, ma hanno dato parere favorevole (anche se non necessario in quanto valeva l'unico voto della maggioranza stessa). Certo che poteva e puo' farlo,  ma non mi sembra corretto  che la scelta autonoma di un comunista porta tutti gli altri  comunisti ad adattarsi alle sue pazzie  solo per dare fastidio sia morale che patrimoniale. Sembra dalle Vostre risposte che questo preveda la legge. E' vero che successivamente  i comunisti possono anche denunciarsi tra loro  e farsi tutto il male possibile,  ma, almeno in questi casi dovrebbe bloccare in sul nascere queste questioni e cioe': tu da solo hai portato il condominio (compresi gli altri eredi che non erano d'accordo con te) in tribunale' OK portali dove vuoi, ma, se perdi, da solo ti paghi il tutto perche' da solo hai deciso senza l'autorizzazione degli altri. Se poi vinci, da solo ti prendi gli onori.     In sintesi quello che voglio dire e' che se faccio parte di un condominio, e voto contro o a favore delle delibere vorrei seguire le sorti del condominio stesso e non staccarmi per seguire quelle della comunione per colpa di uno solo che ha soldi da buttare o mettersi in contrasto con tutti perche' non si fa quello che lui desidera.

Ho capito..

 

a mio avviso l'impugnazione da parte di un comunista della delibera non ci sta. Ossia chiaramente puo' impugnare ma non penso abbia chance

 

e questa è una prima causa.

 

Successivamente gli altri della comunione si rivarranno su di lui, ed è altra causa.

Non è una strada semplice portare avanti una comunione così.

SisterOfNight dice:

Ho capito..

 

a mio avviso l'impugnazione da parte di un comunista della delibera non ci sta. Ossia chiaramente puo' impugnare ma non penso abbia chance

 

e questa è una prima causa.

 

Successivamente gli altri della comunione si rivarranno su di lui, ed è altra causa.

Non è una strada semplice portare avanti una comunione così.

Ringrazio per le risposte precedenti. Molto gentili. Io comunque resto della mia idea e cioe: alla riunione condominiale la comunione rappresentava un condomino ( 1 testa), ha votato in favore e si e' raggiunta l'unanimita' del condominio. Ora se un partecipante alla comunione impugna e cita non credo assolutamente che, a livello di spese e se perde, possa trascinarsi il condomino "comunione" che, ripeto, in riunione condominiale era condomino a tutti gli effetti con tutto quello che ne consegue. Tanto e' vero che ho gia' parlato con l'amministratore dicendogli che l'eventuale acconto da dare all'avvocato per la causa la deve suddividere per l'intero condominio e non solo tra i condomini non in " comunione". E poiche il condomino in " comunione" rappresenta tutta la comunione ed un solo condomino, la spesa incide su tutta la comunione (condomino) compreso il comunista che impugna. Non credo che da una situazione di "condomino" si possa tornare indietro e fare suddivisioni/frazionamenti empirici. E credo che sia corretto pensarla in questo modo altrimenti si aprirebbero contestazioni inutili dove non si sarebbe mai sicuri del risultato finale. Oltre tutto, per la presenza di una comunione in un qualsiasi condominio si andrebbero a cambiare i connotati di regole gia' scritte a livello condominiale quando ci sono spese legali per lo mezzo. E' vero che i comunisti se la devono vedere al loro interno, ma e` anche vero che una volta che diventa condomino (proprio per accordi interni alla comunione) ed accettato come tale dall'assemblea, non puo' certamente rifare la strada a ritroso. 

Modificato da nic
nic dice:

Ringrazio per le risposte precedenti. Molto gentili. Io comunque resto della mia idea e cioe: alla riunione condominiale la comunione rappresentava un condomino ( 1 testa), ha votato in favore e si e' raggiunta l'unanimita' del condominio. Ora se un partecipante alla comunione impugna e cita non credo assolutamente che, a livello di spese e se perde, possa trascinarsi il condomino "comunione" che, ripeto, in riunione condominiale era condomino a tutti gli effetti con tutto quello che ne consegue. Tanto e' vero che ho gia' parlato con l'amministratore dicendogli che l'eventuale acconto da dare all'avvocato per la causa la deve suddividere per l'intero condominio e non solo tra i condomini non in " comunione". E poiche il condomino in " comunione" rappresenta tutta la comunione ed un solo condomino, la spesa incide su tutta la comunione (condomino) compreso il comunista che impugna. Non credo che da una situazione di "condomino" si possa tornare indietro e fare suddivisioni/frazionamenti empirici. E credo che sia corretto pensarla in questo modo altrimenti si aprirebbero contestazioni inutili dove non si sarebbe mai sicuri del risultato finale. Oltre tutto, per la presenza di una comunione in un qualsiasi condominio si andrebbero a cambiare i connotati di regole gia' scritte a livello condominiale quando ci sono spese legali per lo mezzo. E' vero che i comunisti se la devono vedere al loro interno, ma e` anche vero che una volta che diventa condomino (proprio per accordi interni alla comunione) ed accettato come tale dall'assemblea, non puo' certamente rifare la strada a ritroso. 

Oltre tutto sono ben convinto anche di aver detto all'Amministratore di suddivere le eventuali spese legali tra tutti condomini e non diversamente in quanto l'avvocato difende tutto il

condominio e si presenta in tribunale a nome ed in rappresentanza dello stesso. Fino a prova contraria anche la comunione e' un condomino che ha  votato e che partecipa alla vita del condominio. Quindi qualsiasi altra suddivisione della spesa e' contro legge ed autonoma. Certo che anche l'amministratore con questa suddivisione solo per i condomini non in "comunione" ci mette del suo!!!! 

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