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mitico

Compenso amministratore - insomma cosa mi consigliate?

Ho una questione da porre. Il regolamento condominiale stabilisce che il compenso dell'Amministratore debba essere ripartito in base ai millesimi di proprietà. Tuttavia, nel lontano 2001, l'assemblea a maggioranza approvò una delibera con la quale si stabiliva di far pagare invece a tutti i condomini la stessa quota. E così è avvenuto sino ad oggi. Ora un condomino, che per anni ha approvato i rendiconti consuntivi, ha sollevato la questione sostenendo che in questi anni ha pagato più del dovuto e chiede di poter recuperare le somme in eccesso da lui pagate. Ora mi chiedo se questo sia possibile. Apparentemente sembra che abbia ragione perchè penso che la delibera sia nulla e non annullabile....insomma cosa mi consigliate? Grazie per l'aiuto

Ho una questione da porre. Il regolamento condominiale stabilisce che il compenso dell'Amministratore debba essere ripartito in base ai millesimi di proprietà. Tuttavia, nel lontano 2001, l'assemblea a maggioranza approvò una delibera con la quale si stabiliva di far pagare invece a tutti i condomini la stessa quota. E così è avvenuto sino ad oggi. Ora un condomino, che per anni ha approvato i rendiconti consuntivi, ha sollevato la questione sostenendo che in questi anni ha pagato più del dovuto e chiede di poter recuperare le somme in eccesso da lui pagate. Ora mi chiedo se questo sia possibile. Apparentemente sembra che abbia ragione perchè penso che la delibera sia nulla e non annullabile....insomma cosa mi consigliate? Grazie per l'aiuto

La delibera è nulla perchè deroga i criteri legali di riparto.

Questo significa che il condòmino potrà impugnare il prossimo consuntivo e rivolgersi al Giudice che dovrà decidere se il riparto è nullo oppure la deroga è equiparata ad una convenzione per fatti concludenti, essendosi protratta per molti anni.

 

Diverso è il discorso per gli anni precedenti. I consuntivi non impugnati nei termini di annullabilità non possono essere modificati senza il consenso unanime per cui non c'è possibilità di recuperare le somme per il passato.

chiedo scusa, con un pò di titubanza e senza tante certezze....ma se la delibera di "oggi" è nulla lo sarà anche quella di ieri...credo...piuttosto che se l'attuale contestatore sia stato a conoscenza del regolamento allora si configura l'ipotesi di "fatti concludenti" per una modifica non formale dell'accordo a suo tempo stabilito. ma direi che se la vedranno tra avvocati....ciao

chiedo scusa, con un pò di titubanza e senza tante certezze....ma se la delibera di "oggi" è nulla lo sarà anche quella di ieri...credo...piuttosto che se l'attuale contestatore sia stato a conoscenza del regolamento allora si configura l'ipotesi di "fatti concludenti" per una modifica non formale dell'accordo a suo tempo stabilito. ma direi che se la vedranno tra avvocati....ciao

Se la delibera è nulla significa che non esiste e quindi se dichiarata nulla ci si deve comportare come se non esiste.

 

Un consuntivo approvato, anche se fosse errato solo per un semplice errore di clacolo, è solamente annullabile per cui non può essere rimesso in discussione senza l'unanimità di 1000 millesimi.

 

Circa la validità del riparto in deroga per fatti concludenti, come ho già detto nel mio precedente post, solo il Giudice può stabilire se il criterio è valido o meno. Finchè nessuno si rivolge al Giudice resterà valido il criterio approvato dalla maggioranza.

Scusa Leonardo, ma la delibera nulla ha la caratteristica di essere impugnata da chiunque ed in qualunque tempo, quindi il condomino "controcorrente" indicato da mitico, se volesse, potrebbe impugnare tutte le delibere da lui ritenute affette da nullità e, qualora un giudice gli desse ragione, i bilanci così approvati dovrebbero essere riscritti e riportati in assemblea.

 

Un consuntivo approvato, anche se fosse errato solo per un semplice errore di clacolo, è solamente annullabile per cui non può essere rimesso in discussione senza l'unanimità di 1000 millesimi.

 

Circa la validità del riparto in deroga per fatti concludenti, come ho già detto nel mio precedente post, solo il Giudice può stabilire se il criterio è valido o meno. Finchè nessuno si rivolge al Giudice resterà valido il criterio approvato dalla maggioranza.

Non funziona proprio così.

Un riparto approvato può generare sia una delibera annullabile sia una nulla.

Tutto dipende da come viene proposto ed adottato il diverso criterio di riparto.

Se l'assemblea esprime volontà e consapevolezza adottando un criterio in deroga a quello legale con la semplice maggioranza si produce una delibera nulla.

Se l'assemblea semplicemente approva il criterio proposto dall'amministratore senza esprimerne consapevolezza si produce una delibera annullabile.

Non funziona proprio così.

Un riparto approvato può generare sia una delibera annullabile sia una nulla.

Tutto dipende da come viene proposto ed adottato il diverso criterio di riparto.

Se l'assemblea esprime volontà e consapevolezza adottando un criterio in deroga a quello legale con la semplice maggioranza si produce una delibera nulla.

Se l'assemblea semplicemente approva il criterio proposto dall'amministratore senza esprimerne consapevolezza si produce una delibera annullabile.

Purtroppo la consapevolezza sta tutto all'interpretazione del Giudice.

In questo caso specifico se lo stesso condòmino che ora contesta ha approvato per tanti anni i bilanci in deroga, non credo che per tanti anni ha espresso la consapevolezza di voler pagare di più votando a favore di un riparto a lui sfavorevole.

Se avesse avuto consapevolezza ora non starebbe a chiedere quello che lui ritiene il maltolto.

Per diversi anni il bilancio è stato approvato, per cui penso che ricorra l'ipotesi di deroga per fatti concludenti, altrimenti effettivamente la delibera sarebbe stata nulla.

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