Vai al contenuto
serale

Come funziona il ripartitore

a proposito di contabilizzazione del calore, per favore vorrei sapere se il ripartitore tiene conto del tipo di termosifone, delle sue dimensioni e di quant'altro possa definire il riscaldamento di una stanza impostando la valvola termostatica. Nel nostro condominio abbiamo messo i ripartitori, ma, incredibile, le famiglie che si lamentavano sempre di aver freddo hanno consumato MOLTO MENO di altre famiglie.

Grazie

 

roberta

forse si lamentano di avere freddo perchè tengono i termosifoni mezzi chiusi e questo sarebbe coerente con la bassa spesa sopportata.

Putroppo le valvole termostatiche "ingannano" l'utilizzatore sull'effettiva temperatura impostata. Impostare la valvola termostatica a "3" non vuol dire impostare la temperatura della stanza a 22 gradi, ma si imposta la temperatura dell'aria VICINO al termosifone a 22 gradi. Con l'ovvia conseguenza che nella stanza ce ne saranno 18/19.

Lo stesso problema si presenta in particolari condizioni anche alla massima apertura "5", tanto è vero che alcune marche di valvole termostatiche hanno inserito un "blocco" a fondo corsa che tiene sempre aperte le valvole, una specie di "overboost" oltre il "5".

Comunque è possibile fare una prova per stabilire se sia questo il problema lasciando 2/3 giorni i termosifoni _senza_ i regolatori termostatici (basta svitarli) cosi da lasciare al massimo il flusso dell'acqua.

Se il freddo persiste allora è un problema dell'impianto, altrimenti probabilmente è per causa di quello che ho sopra descritto.

Saluti.

 

Modificato Da - nickbyte il 20 Giu 2012 10:12:40

Grazie per le informazioni che mi hai dato, ma il mio problema è diverso. Vorrei sapere se:

1) ha parità di temperatura ambiente, il consumo rilevato dal ripartitore in uno stesso intervallo di tempo può cambiare a seconda del tipo di termosifone,

2)un termosifone più efficiente (per esempio in ghisa o banalmente con un maggior numero di elementi) comporta un risparmio energetico personale, ma un uguale consumo per la caldaia e quindi un aumento di costi per gli altri condomini.

Grazie per l'attenzione

 

roberta

Salve,

rispondo al quesito.

Il ripartitore, se parametrizzato in fase di installazione (ossia vengono caricati dei parametri che dipendono dalla potenza nominale del radiatore e dalla tipologia di radiatore) conteggia degli scatti che tengono conto dello specifico radiatore (appunto potenza e tipologia). Quindi, gli scatti registrati dal ripartitore sono proporzionali all'energia emessa dal radiatore, secondo la UNI EN 834.

 

Saluti

Gaetano Moschetto

Save Energy Srl

Buongiorno mi rivolgo a tecnici di dette apparecchiature: due domande

1 mi pare di capire che va inserito nell'apparecchio la grandezza del singolo radiatore diversamente un radiatore piccolo segnerebbe la stessa quantità di calore rispetto ad uno grande in quanto il punto di contatto e' unico

Giusto?

2 il ripartitore ovvero la centralina che legge tutti i dati, funziona solo con caldaia accesa o sempre? Ha contatto elettrico con la caldaia solo attiva?

 

Grazie

Buongiorno mi rivolgo a tecnici di dette apparecchiature: due domande

1 mi pare di capire che va inserito nell'apparecchio la grandezza del singolo radiatore diversamente un radiatore piccolo segnerebbe la stessa quantità di calore rispetto ad uno grande in quanto il punto di contatto e' unico

Giusto?

2 il ripartitore ovvero la centralina che legge tutti i dati, funziona solo con caldaia accesa o sempre? Ha contatto elettrico con la caldaia solo attiva?

 

Grazie

1. Si, i ripartitori devono essere PARAMETRIZZATI. In alternativa, se non sono stati parametrizzati, in fase di calcolo dei consumi si dovrà tenere conto di fattori correttivi (fattore K), basati sul tipo e le dimensioni dei radiatori.

 

Per maggiori info, vedi qui:

https://www.condominioweb.com/i-contabilizzatori-di-calore-devono-essere-leggibili-da-remoto-altrimenti.15455

 

2. Il ripartitore ha una batteria propria, non ha contatti elettrici 'esterni'.

Buongiorno, volevo sapere se qualcuno può aiutarmi... ho acquistato da poco un appartamento in un condominio di 9 appartamenti e ho rifatto tutto e coibentato tutto. Volevo sapere se la quota fissa del riscaldamento (abbiamo le fialette sui termosifoni per il variabile) deve essere ricalcolata dato che ho coibentato oppure non cambia nulla come sostiene il tecnico.... ed inoltre se non utilizzo il riscaldamento per nulla devo comunque pagare il controllo dei consumi delle fialette del tecnico? G

razie mille..

Buongiorno, volevo sapere se qualcuno può aiutarmi... ho acquistato da poco un appartamento in un condominio di 9 appartamenti e ho rifatto tutto e coibentato tutto. Volevo sapere se la quota fissa del riscaldamento (abbiamo le fialette sui termosifoni per il variabile) deve essere ricalcolata dato che ho coibentato oppure non cambia nulla come sostiene il tecnico.... ed inoltre se non utilizzo il riscaldamento per nulla devo comunque pagare il controllo dei consumi delle fialette del tecnico? G

razie mille..

La quota fissa non cambia, quella che cambierà è la quota variabile perché consumerai meno combustibile (grazie alla coibentazione).

 

La quota fissa e la quota per la lettura si pagano sempre (anche perché se non c'è una "lettura", come fa l'amministratore a sapere che hai tenuto tutto spento?).

Grazie per la risposta

Ma credo di aver formulato male la seconda domanda.

Mi riferivo alla centralina Se ha contatti con la caldaia.

Io ho doppio impianto : condominiale e autonomo utilizzando gli stessi radiatori.

Quindi la domanda è : quando accendo l'autonomo la centralina (quella che raccoglie tutti i dati) legge anche quelli anche se la caldaia condominiale è spenta?

 

Grazie

l'amministratore del mio condominio ha informato i condomini dell'avvicinarsi della scadenza 31.12.2016 per mettersi in regola rispetto al dl 102/2014 quindi assemblea; visti i tempi stretti, molto probabilmente non si rispetterà il termine per cui: in caso di controllo e sanzione (fino a 2500 euro !!), un condomino può rivalersi sul condominio in quanto l'amministratore è stato superficiale e non si è attivato in tempo ?

altra domanda: il mio palazzo è degli inizi anni 70 con impianto verticale; l'amministratore dice che ci vorrà prima una perizia di un tecnico per verificare la situazione dello stabile (presumo anche per calcolare la presunta dispersione termica dello stabile, per la ripartizione) e capire così se si è esenti da questo adeguamento ... ora chiedo: è vero ? è possibile essere esentati da una legge ? l'amministratore è poco informato e molto superficiale ? grazie a tutti.

Grazie per la risposta

Ma credo di aver formulato male la seconda domanda.

Mi riferivo alla centralina Se ha contatti con la caldaia.

Io ho doppio impianto : condominiale e autonomo utilizzando gli stessi radiatori.

Quindi la domanda è : quando accendo l'autonomo la centralina (quella che raccoglie tutti i dati) legge anche quelli anche se la caldaia condominiale è spenta?

 

Grazie

Hai parlato di questa situazione agli installatori???

Il ripartitore "legge" il calore EMANATO dai radiatori (quindi ritengo che 'contabilizzerà' in entrambi i casi).

l'amministratore del mio condominio ha informato i condomini dell'avvicinarsi della scadenza 31.12.2016 per mettersi in regola rispetto al dl 102/2014 quindi assemblea; visti i tempi stretti, molto probabilmente non si rispetterà il termine per cui: in caso di controllo e sanzione (fino a 2500 euro !!), un condomino può rivalersi sul condominio in quanto l'amministratore è stato superficiale e non si è attivato in tempo ?

altra domanda: il mio palazzo è degli inizi anni 70 con impianto verticale; l'amministratore dice che ci vorrà prima una perizia di un tecnico per verificare la situazione dello stabile (presumo anche per calcolare la presunta dispersione termica dello stabile, per la ripartizione) e capire così se si è esenti da questo adeguamento ... ora chiedo: è vero ? è possibile essere esentati da una legge ? l'amministratore è poco informato e molto superficiale ? grazie a tutti.

In teoria, si può essere esentati, ma sono casi molto rari. In tal caso, è necessaria una perizia di un termotecnico abilitato.

... il mio palazzo è degli inizi anni 70 con impianto verticale; l'amministratore dice che ci vorrà prima una perizia di un tecnico per verificare la situazione dello stabile (presumo anche per calcolare la presunta dispersione termica dello stabile, per la ripartizione) e capire così se si è esenti da questo adeguamento

La direttiva europea 27/2012 impone la contabilizzazione individuale (valvola termostatica + ripartitore dei costi) proprio sugli edifici come quello che lei descrive per ridurre gli sprechi.

Casi particolari di strutture esentate sono le scuole, gli ospedali, gli edifici adibiti ad attività sportiva ecc.

×