#1 Inviato 1 Marzo, 2020 Gentilissimi, approfitto della vostra disponibilità e competenza per saperne di più circa la vicenda che espongo e sulla quale sono stato interpellato dall'amministratore attuale che mi ha sostituito da qualche anno e con il quale ho sempre collaborato anche perchè oltre che amici siamo Condomini dello stabile per il quale sto scrivendo. Nel mese di gennaio u.s. nel corso dell'assemblea ordinaria sono state deliberate l'approvazione del rendiconto del periodo concluso e alcuni provvedimenti riguardante una manutenzione straordinaria (rifacimento prospetto e balconi e lastrico solare) che dovremmo affrontare al più presto. Premetto che il rendiconto e gli argomenti all'ordine del giorno sono stati resi noti ai Condomini, in modo esauriente e dettagliato, all'atto della convocazione più di un mese prima della data fissata della riunione, e nessuno ha sentito la necessità di chiedere chiarimenti o avanzare contestazioni per qualche punto del rendiconto o delle decisioni delle quali si chiedeva l'adozione tramite giuste delibere. Detto questo, nei giorni scorsi un Istituto di mediazione ci ha informati che un condomino ha impugnato le delibere riguardanti due punti: uno del rendiconto e l'altro che riguarda la previsione di spesa a lui imputata per il risanamento del lastrico solare. Le notizie fornite all'Istituto e a noi comunicate sono molto succinte e non ci consentono di capire le motivazioni dell'azione intrapresa, lo sapremo solo in sede di convocazione. Ora ci chiediamo, e vi chiediamo, è corretto essere chiamati in mediazione senza che ci sia già stata una qualsiasi forma di contestazione per le vie brevi? ed un rifiuto dell'Amministrazione ad eventuali richieste? Tutto ciò è a norma di legge? Se ciò non fosse è consentito sottrarsi alla mediazione per vizi di forma? Mi scuso per la prolissità e conto come sempre sulla vostra benevolenza. Ringrazio in anticipo e porgo cordiali saluti. Lorenzo
#2 Inviato 1 Marzo, 2020 lorega dice: Gentilissimi, approfitto della vostra disponibilità e competenza per saperne di più circa la vicenda che espongo e sulla quale sono stato interpellato dall'amministratore attuale che mi ha sostituito da qualche anno e con il quale ho sempre collaborato anche perchè oltre che amici siamo Condomini dello stabile per il quale sto scrivendo. Nel mese di gennaio u.s. nel corso dell'assemblea ordinaria sono state deliberate l'approvazione del rendiconto del periodo concluso e alcuni provvedimenti riguardante una manutenzione straordinaria (rifacimento prospetto e balconi e lastrico solare) che dovremmo affrontare al più presto. Premetto che il rendiconto e gli argomenti all'ordine del giorno sono stati resi noti ai Condomini, in modo esauriente e dettagliato, all'atto della convocazione più di un mese prima della data fissata della riunione, e nessuno ha sentito la necessità di chiedere chiarimenti o avanzare contestazioni per qualche punto del rendiconto o delle decisioni delle quali si chiedeva l'adozione tramite giuste delibere. Detto questo, nei giorni scorsi un Istituto di mediazione ci ha informati che un condomino ha impugnato le delibere riguardanti due punti: uno del rendiconto e l'altro che riguarda la previsione di spesa a lui imputata per il risanamento del lastrico solare. Le notizie fornite all'Istituto e a noi comunicate sono molto succinte e non ci consentono di capire le motivazioni dell'azione intrapresa, lo sapremo solo in sede di convocazione. Ora ci chiediamo, e vi chiediamo, è corretto essere chiamati in mediazione senza che ci sia già stata una qualsiasi forma di contestazione per le vie brevi? ed un rifiuto dell'Amministrazione ad eventuali richieste? Tutto ciò è a norma di legge? Se ciò non fosse è consentito sottrarsi alla mediazione per vizi di forma? Mi scuso per la prolissità e conto come sempre sulla vostra benevolenza. Ringrazio in anticipo e porgo cordiali saluti. Lorenzo La convocazione in mediazione viene effettuata all'amministratore in carica e questo deve ottenere il benestare dall'assemblea per partecipare con la maggioranza di cui all'articolo 1136 cc, secondo comma, tu che sei stato sostituito dall'attuale amministratore non c'entri più nulla, fatto salvo non ti interpellino. Art 71 quarter Dacc ... La domanda di mediazione deve essere presentata, a pena di inammissibilità, presso un organismo di mediazione ubicato nella circoscrizione del tribunale nella quale il condominio è situato. Al procedimento è legittimato a partecipare l'amministratore, previa delibera assembleare da assumere con la maggioranza di cui all'articolo 1136, secondo comma, del codice. Se i termini di comparizione davanti al mediatore non consentono di assumere la delibera di cui al terzo comma, il mediatore dispone, su istanza del condominio, idonea proroga della prima comparizione. La proposta di mediazione deve essere approvata dall'assemblea con la maggioranza di cui all'articolo 1136, secondo comma, del codice. Se non si raggiunge la predetta maggioranza, la proposta si deve intendere non accettata. Il mediatore fissa il termine per la proposta di conciliazione di cui all'articolo 11 del decreto legislativo 4 marzo 2010, n. 28, tenendo conto della necessità per l'amministratore di munirsi della delibera assembleare.
#3 Inviato 1 Marzo, 2020 lorega dice: Ora ci chiediamo, e vi chiediamo, è corretto essere chiamati in mediazione senza che ci sia già stata una qualsiasi forma di contestazione per le vie brevi? ed un rifiuto dell'Amministrazione ad eventuali richieste? Tutto ciò è a norma di legge? Si, è corretto perchè la mediazione è proprio la fase iniziale dell'impugnazione, senza doverla motivare per vie brevi, nemmeno in assemblea se l'interessato fosse stato presente. lorega dice: Se ciò non fosse è consentito sottrarsi alla mediazione per vizi di forma? Poichè la mediazione è una fase stragiudiziale, è possibile sottrarsi se l'assemblea non autorizza ma non c'è vizio di forma per cui un eventuale rifiuto a presentarsi in mediazione può aggravare la posizione del condominio se la lite proseguirà in Tribunale ed il Giudice riterrà grave il fatto che il condominio ha mandato fallita la mediazione.
#4 Inviato 1 Marzo, 2020 Rispondo agli amici che gentilmente sono intervenuti. Adesso è tutto più chiaro, la procedura è regolare e l'Amministratore debitamente autorizzato dall'Assemblea andrà a sentire le motivazioni che hanno determinato la chiamata. Resta comunque il giudizio non certamente positivo per un comportamento che sembra ignorare le regole di civile convivenza in una comunità di persone legate da molteplici interessi comuni qual'è quella di un Condominio, e di conoscenza e rispetto reciproco dopo parecchi anni di frequentazione. Rinnovo sentiti ringraziamenti e saluto. Lorenzo
#5 Inviato 1 Marzo, 2020 lorega dice: Rispondo agli amici che gentilmente sono intervenuti. Adesso è tutto più chiaro, la procedura è regolare e l'Amministratore debitamente autorizzato dall'Assemblea andrà a sentire le motivazioni che hanno determinato la chiamata. Resta comunque il giudizio non certamente positivo per un comportamento che sembra ignorare le regole di civile convivenza in una comunità di persone legate da molteplici interessi comuni qual'è quella di un Condominio, e di conoscenza e rispetto reciproco dopo parecchi anni di frequentazione. Rinnovo sentiti ringraziamenti e saluto. Lorenzo Eh si, prima di andare a spendere soldi in mediazione, il buon senso imporrebbe di parlarsi in maniera civile in modo da chiarire un eventuale fraintendimento. Se, però, il condòmino ha voluto agire in quel modo, i motivi li conosce solo lui ma, purtroppo per le persone di buon senso, il condòmino ha agito nella legalità. Buona serata
#6 Inviato 1 Marzo, 2020 Ciao Anche se sinteticamente espresse le motivazioni nel atto notificato ci sono. Se io fossi l'amministratore del nostro condominio avrei fatto una telefonata a chi ha proposto la mediazione per capire se era possibile addirittura comporla prima della mediazione stessa evitando spese in quanto l'amministratore potrà partecipare ma accompagnato da un legale
#7 Inviato 1 Marzo, 2020 lorega dice: Rispondo agli amici che gentilmente sono intervenuti. Adesso è tutto più chiaro, la procedura è regolare e l'Amministratore debitamente autorizzato dall'Assemblea andrà a sentire le motivazioni che hanno determinato la chiamata. Resta comunque il giudizio non certamente positivo per un comportamento che sembra ignorare le regole di civile convivenza in una comunità di persone legate da molteplici interessi comuni qual'è quella di un Condominio, e di conoscenza e rispetto reciproco dopo parecchi anni di frequentazione. Rinnovo sentiti ringraziamenti e saluto. Lorenzo Probabilmente quel condominio ha impugnato qualche delibera irregolare a cui lui ha votato contrario o era astenuto o assente, ora sarà da vedere in sede di mediazione se la cosa potrà essere risolta con un accordo comune, altrimenti sarà possibile adire al Tribunale dove solo il Giudice potrà adottare dei provvedimenti, come p.es. l'annullamento della/e delibere impugnate.
#8 Inviato 2 Marzo, 2020 Solo per completezza, mi piace precisare che tale condomino, proprietario da sette anni a fronte della anzianità media di circa 30 anni della maggior parte, sin dal primo momento a trovato qualcosa da ridire nella gestione del condominio e piuttosto che accettare composizioni bonarie ha preferito intentare procedimenti legali che poi ha perduto. Questo chiarisce la riluttanza dell'amministratore a promuovere un avvicinamento atto a chiarire. Ringrazio ancora per l'attenzione e saluto. Lorenzo
#9 Inviato 3 Marzo, 2020 ciao è proprio in questi casi che l'opera dell'amministratore è necessaria, avendo qualche pazienza in più nel seguire quello che ragiona in modo diverso dalla maggioranza, specie se si capisce che non lo fa con cattiveria, ma perchè convinto delle sue idee. Il fatto poi che abbia già perso altre impugnazioni, è tutto grasso che cola a favore dell'ammorbidimento della sua posizione, dove anche l'amministratore avrà dei vantaggi, non dovendo più perdere tempo in mediazioni.