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Liomede

Casella PEC obbligatoria??

per come stanno le cose in questa italietta poco informatizzata e anzianotta, la PEC è un'altra trovata utile quanto un cappone per la fecondazione...

Bastava semplicemente che oltre la fax, racc. pec e ricevuta a mano si integrasse la validazione della mail come valida prova di invio e/o consegna dei documenti (nel caso di Condominio convocazione di assemblea e/o verbali agli assenti).

Perché non usufruire di un specifico servizio per altro contemplato come una delle alternative disposte dalla legge?

Comunque la pongo così.... se nel corso del suo mandato l'amministratore su delibera di assemblea straordinaria che lo "obbliga" da quel giorno in poi che le comunicazioni a tutti i condomini che lo richiedono debbano essere inviate solo per PEC non lo ottempera' date=' a mio avviso, è suscettibile di revoca in quanto non ha dato seguito al deliberato.

Poi che, forse non si sà, la revoca in questi termini ancora non è avvenuta è altra cosa.[/quote']

 

Fammi capire Sasà, se domani un'assemblea delibera che l'amministratore debba vestirsi con la giacca a pois da quel momento in poi l'amministratoresarà obbligato a presentarsi sempre in giacca a pois pena la sua revoca?

Credo che tu abbia una grande confusione...le delibere assembleari non possono mai prevalicare il codice civile e se il codice civile prevede una serie di alternative alla PEC sarà facoltà dell'amministratore scegliere quella che gli è piu consona e favorevole. Sarà poi sempre l'assemblea ogni anno a stabilire se il modo di lavorare di quell'amministratore gli aggrada oppure no ma di certo non revocarlo per una PEC

Bastava semplicemente che oltre la fax, racc. pec e ricevuta a mano si integrasse la validazione della mail come valida prova di invio e/o consegna dei documenti (nel caso di Condominio convocazione di assemblea e/o verbali agli assenti).

è tecnicamente impossibile validare la mail semplice per la peculiarità del protocollo, per questo motivo abbiamo la Pec con tutte le sue pecche.

tra l'altro la pec non è uno standard riconosciuto a livello internazionale :-)

e parecchie istituzioni, anche pubbliche, a volte raccomadano di non inviare certe comunicazioni con la Pec, ma solo tramite semplice email...

Ho trovato sul web questo, dopo avere visto in Tv uno spot su una raccomandata elettronica che sostituisce la Pec:

 

MYSOLUTION POST: La posta elettronica è raccomandata (forse)...

“La raccomandata non serve più, ora c’è la posta elettronica certificata!” si usa dire. Eppure i più attenti sanno che l’equiparazione tra lettera raccomandata con avviso di ricevimento e messaggio inviato da un indirizzo Pec ad altro indirizzo Pec necessita alcune importanti precisazioni che spesso sfuggono.

 

MySolution Post – di Carlo Piana

In questo panorama si inserisce il tentativo di fornire una soluzione innovativa compiuto da un nuovo operatore postale italiano chiamato inPoste.it che attraverso il sito web http://www.tnotice.com offre un servizio di “raccomandata elettronica” che di fatto riproduce in digitale il modello della classica raccomandata e che quindi permette di inviare comunicazioni digitali legalmente opponibili anche verso soggetti non dotati di un indirizzo pec.

 

In generale il tema, se da un lato desta una serie di legittimi interrogativi sia di carattere tecnico sia di carattere giuridico (che ovviamente non possono essere del tutto estrinsecati in questa sede), dall’altro mostra un potenziale innovativo indiscutibile; motivo per cui la start-up risulta in queste settimane uno degli osservati speciali dei media e di tutti coloro che si interessano al mondo dell’innovazione.

 

Si attendono notizie certe...

Fresco fresco, e questo è il caso dell'Amministratore con casella PEC obbligatoria.

 

--link_rimosso--

 

Ciao

Ho trovato sul web questo, dopo avere visto in Tv uno spot su una raccomandata elettronica che sostituisce la Pec:

[...]

 

Si attendono notizie certe...

Mi raccomando, leggete anche la critica prima di aderire a quel servizio :-)

 

tnotice afferma(va):

 

"Il destinatario riceve nella sua email un avviso di giacenza della raccomandata, che può accettare oppure rifiutare. Il rifiuto determina gli stessi effetti comunicativi di una raccomandata non ritirata presso l’ufficio postale."

 

tecnicamente potrebbe anche non arrivare mai a destinazione...

Fammi capire Sasà, se domani un'assemblea delibera che l'amministratore debba vestirsi con la giacca a pois da quel momento in poi l'amministratoresarà obbligato a presentarsi sempre in giacca a pois pena la sua revoca?

Credo che tu abbia una grande confusione...le delibere assembleari non possono mai prevalicare il codice civile e se il codice civile prevede una serie di alternative alla PEC sarà facoltà dell'amministratore scegliere quella che gli è piu consona e favorevole. Sarà poi sempre l'assemblea ogni anno a stabilire se il modo di lavorare di quell'amministratore gli aggrada oppure no ma di certo non revocarlo per una PEC

Non sono confuso...... vedi post 19.

All'interno di quel microcosmo complicato ma affascinante che è un Condominio, vi sono, per usare il motto di Meri, gli stolti che cercano i problemi e i furbi che li evitano. Tocca al saggio amministratore/trice capire di volta in volta con quale soggetto ha a che fare. Ecco, perchè, forse, la legge gli offre diversi strumenti di dialogo/notifica degli atti condominiali (PEC, fax , messi comunali o giudiziari e raccomandate varie ).

Personalmente li uso tutti perchè, pur abitando a 50 mt dal Condominio da me amministrato, e pur in forza di un rapporto fiduciario,

devo regolarmi di conseguenza: le pensionate sole in casa che mi affidano i soldi dicendomi"di te mi fido" le vado a trovare di persona, così come anche gli altri cosidetti virtuosi, ma con gli stolti che spesso sono furbi e con i furbi che si fingono stolti, utilizzo tutti gli strumenti a mia disposizione ma prima di tutto uso il cervello. Infine trovo paradossale in una società ipertecnologica discutere di PEC si o PEC no...

Non vorrei aver perso qualcosa,

ma ammesso che l'amministratore abbia la PEC, il privato

per dialogare con lui deve avere la PEC a pagamento perchè

quella free può dialogare solo con le istituzioni.

Tra l'altro, anche se non con valore legale, un invio di una PEC ad una mail normale è considerato come posta ordinaria (ergo francobollo).

spesso l'invio con pec non arriva alla mail normale

 

- - - Aggiornato - - -

 

Ma chi più servizi da e più riceve consensi.

.

dal singolo, non dalla maggioranza condominiale che si uniforma sempre al livello mentale del più deficiente, l'unico livello che possono comprendere tutti, se non fosse così non si spiegherebbe come vengono scelti gli amministratori

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