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Sandro3

Cancello condominiale accesso negato

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Buongiorno, mi chiamo Sandro ho scoperto da poco il vostro forum e ne approfitto subito per fare una domanda inerente una situazione che si protrae ormai da oltre un anno.

Alla morte di nostra madre io e mio fratello abbiamo ereditato il suo appartamento dove mio fratello si è trasferito lasciando tuttavia a me (in maniera informale) l'uso del garage dove coltivo l'hobby di pittura (deposito materiali ed alcuni lavori) e restauro alcuni oggetti d'epoca. Per accedere a tale garage devo oltrepassare un cancello automatizzato, unico accesso a tutta la pertinenza del condominio dove è posto l'appartamento. Tale condominio è composto da 4 appartamenti più un "attico".

La composizione del condominio (a titolo di cronaca) è la seguente: 2 appartamenti sono locati, gli altri due sono abitati dai proprietari e l'ultimo è appunto quello di mio fratello. Gli affittuari non si occupano minimamente delle parti in comune rimandando ai rispettivi locatori che tuttavia abitano molto lontano, per quanto concerne gli altri due invece in un appartamento abita una persona sola anziana con badante, nell'altro una coppia di mezza età che ahimè crea il problema che vado ad esporre.

Praticamente queste persone hanno obiettato che i troppi passaggi dal cancello condominiale con relative aperture dello stesso aggravano i costi della bolletta comune, con riferimento in particolare al sottoscritto, ad eventuali visitatori degli altri residenti ed anche ai mezzi sanitari che talvolta si recano dalla signora con badante. Per ovviare a ciò di loro libera iniziativa hanno deciso di aprire il cancello al mattino, mantenerlo aperto tutta la giornata e riattivare l'automazione per le ore notturne.

Francamente a me non crea particolari problemi tutto ciò, ma trovo comunque assurdo avere un qualcosa e non utilizzarlo, come del resto incolpare i "visitatori" per le troppe aperture e relativi maggiori costi. In fin dei conti mio fratello ha un'auto soltanto, mentre questa stessa coppia ha due auto. Allora anche mio fratello potrebbe lamentare che potenzialmente loro aprono il cancello più volte di lui, al netto dei miei passaggi.

Chiedo quindi se tale imposizione è lecita (al di là dei modi) e se da parte nostra è possibile riattivare il cancello anche durante l'orario diurno.

Un grazie e buona giornata

Sandro

Sandro3 dice:

Alla morte di nostra madre io e mio fratello abbiamo ereditato il suo appartamento dove mio fratello si è trasferito lasciando tuttavia a me (in maniera informale) l'uso del garage dove coltivo l'hobby di pittura (deposito materiali ed alcuni lavori) e restauro alcuni oggetti d'epoca. Per accedere a tale garage devo oltrepassare un cancello automatizzato, unico accesso a tutta la pertinenza del condominio dove è posto l'appartamento. Tale condominio è composto da 4 appartamenti più un "attico".

Sei proprietario a tutti gli effetti di legge.

Sandro3 dice:

Praticamente queste persone hanno obiettato che i troppi passaggi dal cancello condominiale con relative aperture dello stesso aggravano i costi della bolletta comune, con riferimento in particolare al sottoscritto, ad eventuali visitatori degli altri residenti ed anche ai mezzi sanitari che talvolta si recano dalla signora con badante. Per ovviare a ciò di loro libera iniziativa hanno deciso di aprire il cancello al mattino, mantenerlo aperto tutta la giornata e riattivare l'automazione per le ore notturne.

Francamente a me non crea particolari problemi tutto ciò, ma trovo comunque assurdo avere un qualcosa e non utilizzarlo, come del resto incolpare i "visitatori" per le troppe aperture e relativi maggiori costi. In fin dei conti mio fratello ha un'auto soltanto, mentre questa stessa coppia ha due auto. Allora anche mio fratello potrebbe lamentare che potenzialmente loro aprono il cancello più volte di lui, al netto dei miei passaggi.

Poichè siete un condominio, tale decisione a mio avviso, va deliberata esclusivamente in sede di assemblea.

Sandro3 dice:

Chiedo quindi se tale imposizione è lecita (al di là dei modi) e se da parte nostra è possibile riattivare il cancello anche durante l'orario diurno.

Per quanto detto prima, no, non la trovo lecita. Va deciso da tutti voi il sistema di gestione oraria  delle aperture del cancello.

Sandro3 dice:

Buongiorno, mi chiamo Sandro ho scoperto da poco il vostro forum e ne approfitto subito per fare una domanda inerente una situazione che si protrae ormai da oltre un anno.

Alla morte di nostra madre io e mio fratello abbiamo ereditato il suo appartamento dove mio fratello si è trasferito lasciando tuttavia a me (in maniera informale) l'uso del garage dove coltivo l'hobby di pittura (deposito materiali ed alcuni lavori) e restauro alcuni oggetti d'epoca. Per accedere a tale garage devo oltrepassare un cancello automatizzato, unico accesso a tutta la pertinenza del condominio dove è posto l'appartamento. Tale condominio è composto da 4 appartamenti più un "attico".

La composizione del condominio (a titolo di cronaca) è la seguente: 2 appartamenti sono locati, gli altri due sono abitati dai proprietari e l'ultimo è appunto quello di mio fratello. Gli affittuari non si occupano minimamente delle parti in comune rimandando ai rispettivi locatori che tuttavia abitano molto lontano, per quanto concerne gli altri due invece in un appartamento abita una persona sola anziana con badante, nell'altro una coppia di mezza età che ahimè crea il problema che vado ad esporre.

Praticamente queste persone hanno obiettato che i troppi passaggi dal cancello condominiale con relative aperture dello stesso aggravano i costi della bolletta comune, con riferimento in particolare al sottoscritto, ad eventuali visitatori degli altri residenti ed anche ai mezzi sanitari che talvolta si recano dalla signora con badante. Per ovviare a ciò di loro libera iniziativa hanno deciso di aprire il cancello al mattino, mantenerlo aperto tutta la giornata e riattivare l'automazione per le ore notturne.

Francamente a me non crea particolari problemi tutto ciò, ma trovo comunque assurdo avere un qualcosa e non utilizzarlo, come del resto incolpare i "visitatori" per le troppe aperture e relativi maggiori costi. In fin dei conti mio fratello ha un'auto soltanto, mentre questa stessa coppia ha due auto. Allora anche mio fratello potrebbe lamentare che potenzialmente loro aprono il cancello più volte di lui, al netto dei miei passaggi.

Chiedo quindi se tale imposizione è lecita (al di là dei modi) e se da parte nostra è possibile riattivare il cancello anche durante l'orario diurno.

Un grazie e buona giornata

Sandro

Le decisioni in merito alle parti comuni andrebbero prese dall'assemblea dei condòmini che, presumo, nel "tuo" condominio non riunite mai. L'art. 1102 del C.C.recita:

"Ciascun partecipante può servirsi della cosa comune, purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto"

Ora, la coppia di mezza età, tutto sommato, ha messo in atto il modo per risparmiare su luce e manutenzione del cancello, non si puo' sostenere che abbia creato un danno, anche se un cancello chiuso da' meno opportunità ad estranei di accedere al fabbricato.

Detto questo, siamo alla solita questione: entrambi avete un po' ragione e un po' no, potete iniziare a discutere della questione e finire alle calende greche oppure finire dopo vari litigi davanti al giudice. Gli atti imposti sono sempre molto fastidiosi, ma se non sono totalmente svantaggiosi, qualche volta è meglio tollerarli.

Sandro3 dice:

Buongiorno, mi chiamo Sandro ho scoperto da poco il vostro forum e ne approfitto subito per fare una domanda inerente una situazione che si protrae ormai da oltre un anno.

Alla morte di nostra madre io e mio fratello abbiamo ereditato il suo appartamento dove mio fratello si è trasferito lasciando tuttavia a me (in maniera informale) l'uso del garage dove coltivo l'hobby di pittura (deposito materiali ed alcuni lavori) e restauro alcuni oggetti d'epoca. Per accedere a tale garage devo oltrepassare un cancello automatizzato, unico accesso a tutta la pertinenza del condominio dove è posto l'appartamento. Tale condominio è composto da 4 appartamenti più un "attico".

La composizione del condominio (a titolo di cronaca) è la seguente: 2 appartamenti sono locati, gli altri due sono abitati dai proprietari e l'ultimo è appunto quello di mio fratello. Gli affittuari non si occupano minimamente delle parti in comune rimandando ai rispettivi locatori che tuttavia abitano molto lontano, per quanto concerne gli altri due invece in un appartamento abita una persona sola anziana con badante, nell'altro una coppia di mezza età che ahimè crea il problema che vado ad esporre.

Praticamente queste persone hanno obiettato che i troppi passaggi dal cancello condominiale con relative aperture dello stesso aggravano i costi della bolletta comune, con riferimento in particolare al sottoscritto, ad eventuali visitatori degli altri residenti ed anche ai mezzi sanitari che talvolta si recano dalla signora con badante. Per ovviare a ciò di loro libera iniziativa hanno deciso di aprire il cancello al mattino, mantenerlo aperto tutta la giornata e riattivare l'automazione per le ore notturne.

Francamente a me non crea particolari problemi tutto ciò, ma trovo comunque assurdo avere un qualcosa e non utilizzarlo, come del resto incolpare i "visitatori" per le troppe aperture e relativi maggiori costi. In fin dei conti mio fratello ha un'auto soltanto, mentre questa stessa coppia ha due auto. Allora anche mio fratello potrebbe lamentare che potenzialmente loro aprono il cancello più volte di lui, al netto dei miei passaggi.

Chiedo quindi se tale imposizione è lecita (al di là dei modi) e se da parte nostra è possibile riattivare il cancello anche durante l'orario diurno.

Un grazie e buona giornata

Sandro

Fatto salvo altri accordi unanimi o convenzioni l'uso e la spesa di una parte comune va ripartita per mlm di proprietà, art 1123 cc, per cui se nulla dispone il RdC Contrattuale o altre convenzioni o accordi unanimi, la spesa per l'uso e manutenzione del cancello sarà addebitata a tutti coloro sono proprietari in proporzione mlm di proprietà.

Per cui nessuna imposizione è lecita se non esistono altri accordi come già detto.

 

 

Modificato da Tullio Ts
Correzione errori di digitazione
GIME dice:

Sei proprietario a tutti gli effetti di legge.

Poichè siete un condominio, tale decisione a mio avviso, va deliberata esclusivamente in sede di assemblea.

Per quanto detto prima, no, non la trovo lecita. Va deciso da tutti voi il sistema di gestione oraria  delle aperture del cancello.

Ciao Grazie mille. Purtroppo non sò come si citano i vari paragrafi come da te fatto quindi ti fornisco un riscontro complessivo. No, non sono proprietario, utilizzo il garage per sua gentile concessione, alla morte di nostra madre ci siamo suddivisi l'eredità secondo nostre personali esigenze in totale armonia. Questo non ha niente a che vedere con la mia domanda ma lo specifico a titolo di cronaca. Ti ringrazio per il resto e rispondo a te ed all'altro utente assieme

Vi ringrazio per le gentili risposte, fornisco un riscontro complessivo al netto di quanto mi avete scritto.

Come avrete capito vi sono diverse problematiche in questo condominio ormai lasciato un po' troppo a se stesso, come giustamente si fa presente servirebbe deliberare in assemblea ma ciò non avviene perchè i due proprietari delle unità abitative locate sono spesso irreperibili e rimandano, l'anziana fa riferimento ai figli o parenti (non ricordo se abbia figli) ed anche loro non ci sentono.

Rispondendo invece a Danielabi, precisando ancora che a me non crea alcun danno questo comportamento, credo tuttavia che l'articolo del CC a cui si fa riferimento non sia completamente appropriato in questo caso. Un cancello automatico credo che nasca per un motivo ben chiaro aprirsi e chiudersi con telecomando. Se mi si nega ciò, differentemente da quanto scritto nell'articolo citato mi si nega di farne l'uso per il quale è stato collocato. Poi certamente se concordato si può far tutto.

Fermo restando quindi che come mi sembra di capire non è lecito quanto imposto, che le spese si suddividono in millesimi (non potendo quindi negare l'accesso ad eventuali "visitatori"), volevo comunque evidenziare che il cancello come potrete immaginare è stato collocato per ragioni di sicurezza e soprattutto per impedire l'accesso e la sosta agli estranei. Vero che se una persona entra e sosta da noi per andare a fare compere nei vicini negozi possiamo rivolgerci a chi di dovere però potete ben capire il disagio ogni volta, proprio per questo motivo è stato installato il cancello.

Ultimissima chiedo quindi conferma, a chi come entra ed esce dal condominio con l'auto pur non essendo residente non è possibile imporre una "gabella", ma ho diritto di entrare ed uscire liberamente giusto?E ne ho diritto mediante la partecipazione alle spese di mio fratello che è proprietario giusto?

Sandro3 dice:

Vi ringrazio per le gentili risposte, fornisco un riscontro complessivo al netto di quanto mi avete scritto.

Come avrete capito vi sono diverse problematiche in questo condominio ormai lasciato un po' troppo a se stesso, come giustamente si fa presente servirebbe deliberare in assemblea ma ciò non avviene perchè i due proprietari delle unità abitative locate sono spesso irreperibili e rimandano, l'anziana fa riferimento ai figli o parenti (non ricordo se abbia figli) ed anche loro non ci sentono.

Rispondendo invece a Danielabi, precisando ancora che a me non crea alcun danno questo comportamento, credo tuttavia che l'articolo del CC a cui si fa riferimento non sia completamente appropriato in questo caso. Un cancello automatico credo che nasca per un motivo ben chiaro aprirsi e chiudersi con telecomando. Se mi si nega ciò, differentemente da quanto scritto nell'articolo citato mi si nega di farne l'uso per il quale è stato collocato. Poi certamente se concordato si può far tutto.

Fermo restando quindi che come mi sembra di capire non è lecito quanto imposto, che le spese si suddividono in millesimi (non potendo quindi negare l'accesso ad eventuali "visitatori"), volevo comunque evidenziare che il cancello come potrete immaginare è stato collocato per ragioni di sicurezza e soprattutto per impedire l'accesso e la sosta agli estranei. Vero che se una persona entra e sosta da noi per andare a fare compere nei vicini negozi possiamo rivolgerci a chi di dovere però potete ben capire il disagio ogni volta, proprio per questo motivo è stato installato il cancello.

Ultimissima chiedo quindi conferma, a chi come entra ed esce dal condominio con l'auto pur non essendo residente non è possibile imporre una "gabella", ma ho diritto di entrare ed uscire liberamente giusto?E ne ho diritto mediante la partecipazione alle spese di mio fratello che è proprietario giusto?

Non mi sono spiegata: ho citato l'art. 1102 proprio per sostenere che l'uso deve essere pari a tutti i condòmini, tanto è vero che le decisioni devono essere prese collegialmente in assemblea; in sostanza hai ragione a lamentarti, è vero che c'è un illecito.

Che non faceste assemblee era altrettanto chiaro, infatti l'ho scritto, motivo per ritenere la decisione dei due condòmini non lecita. Questa era la premessa (evidentemente non chiara)

Se non ho capito male, tu hai ereditato al pari di tuo fratello l'appartamento, che tu non lo adibisca a tua dimora nulla cambia: sei condòmino al pari di tuo fratello, stessi diritti stessi obblighi.

Ovviamente, salvo non ci sia un regolamento condominiale che disponga altrimenti (e presumo anche che non abbiate regolamento) non c'è senz'altro un numero "chiuso" di visitatori......

La mia finale considerazione verteva sul fatto che, "tutto cio' premesso", cioè che hai ragione a volere il cancello normalmente chiuso e funzionante dietro "necessità", hai due condòmini che la pensano in altro modo, ergo hai un problema. Come risolvi il problema? Assemblea no, per i motivi che hai detto, argomentazioni vs i due "decisionisti" per convincerli forse no (immagino tu abbia già tentato), cosa resta?

O la guerra ad oltranza, o il giudice. Considerando che sono due eventualità "scomode", proponevo di sorvolare, considerando che risparmierete in luce e manutenzioni (non sarà molto, sono d'accordo...).

Poi...ovviamente vedi tu quale ritieni la via migliore.

L'unica decisione formalmente vincolante per tutti può essere presa soltanto in sede di assemblea di condominio. Se per voi è impossibile riunire un'assemblea di condominio, nè avete un regolamento di condominio con i relativi millesimi di proprietà, le uniche alternative percorribili sarebbero il calcolo dei millesimi sulla base dei quali prendere poi delle decisioni (ma ovviamente la cosa ha dei costi), oppure da parte sua rivolgersi al giudice tenendo comunque sempre presente l'aleatorietà della decisione che può essere presa dallo stesso  

Danielabi dice:

Non mi sono spiegata: ho citato l'art. 1102 proprio per sostenere che l'uso deve essere pari a tutti i condòmini, tanto è vero che le decisioni devono essere prese collegialmente in assemblea; in sostanza hai ragione a lamentarti, è vero che c'è un illecito.

Che non faceste assemblee era altrettanto chiaro, infatti l'ho scritto, motivo per ritenere la decisione dei due condòmini non lecita. Questa era la premessa (evidentemente non chiara)

Se non ho capito male, tu hai ereditato al pari di tuo fratello l'appartamento, che tu non lo adibisca a tua dimora nulla cambia: sei condòmino al pari di tuo fratello, stessi diritti stessi obblighi.

Ovviamente, salvo non ci sia un regolamento condominiale che disponga altrimenti (e presumo anche che non abbiate regolamento) non c'è senz'altro un numero "chiuso" di visitatori......

La mia finale considerazione verteva sul fatto che, "tutto cio' premesso", cioè che hai ragione a volere il cancello normalmente chiuso e funzionante dietro "necessità", hai due condòmini che la pensano in altro modo, ergo hai un problema. Come risolvi il problema? Assemblea no, per i motivi che hai detto, argomentazioni vs i due "decisionisti" per convincerli forse no (immagino tu abbia già tentato), cosa resta?

O la guerra ad oltranza, o il giudice. Considerando che sono due eventualità "scomode", proponevo di sorvolare, considerando che risparmierete in luce e manutenzioni (non sarà molto, sono d'accordo...).

Poi...ovviamente vedi tu quale ritieni la via migliore.

Scusami tanto, avevo frainteso io, mi spiace. No l'appartamento è di mio fratello, non mi dilungherei su questo aspetto preciso ulteriormente per cronaca che dopo la morte di mia madre ci siamo divisi l'eredità ed io e mia sorella abbiamo deciso che l'appartamento andasse a nostro fratello per scelta nostra dal momento che lui era senza casa (viveva in affitto).

Per il resto hai pienamente ragione, non sarà facile, ribadisco che per me non ci sono problemi ma che appunto volevo avere chiara la situazione. Non mi piace fare guerra alle persone, ma chiaramente così facendo un domani se sgarro io in qualcosa saranno costretti a tacere. Comunque vedrà mio fratello che fare, ammesso di muovere qualche passo non è detto che ciò accada nell'immediato, le situazioni mutano velocemente, magari tra pochi mesi cambiano gli inquilini delle altre due proprietà e vorranno agire in qualche modo. Vedremo, ti ringrazio molto e scusami per il fraintendimento.

prologo arcangelo dice:

L'unica decisione formalmente vincolante per tutti può essere presa soltanto in sede di assemblea di condominio. Se per voi è impossibile riunire un'assemblea di condominio, nè avete un regolamento di condominio con i relativi millesimi di proprietà, le uniche alternative percorribili sarebbero il calcolo dei millesimi sulla base dei quali prendere poi delle decisioni (ma ovviamente la cosa ha dei costi), oppure da parte sua rivolgersi al giudice tenendo comunque sempre presente l'aleatorietà della decisione che può essere presa dallo stesso  

Si, ti ringrazio, per adesso come dicevo sopra penso non se ne farà di niente, ma magari in un prossimo futuro... Sempre tra l'altro che questa apertura diurna non favorisca qualche situazione spiacevole quale furti o atti vandalici, a quel punto le cose potrebbero cambiare.

Sandro3 dice:

Scusami tanto, avevo frainteso io, mi spiace. No l'appartamento è di mio fratello, non mi dilungherei su questo aspetto preciso ulteriormente per cronaca che dopo la morte di mia madre ci siamo divisi l'eredità ed io e mia sorella abbiamo deciso che l'appartamento andasse a nostro fratello per scelta nostra dal momento che lui era senza casa (viveva in affitto).

Per il resto hai pienamente ragione, non sarà facile, ribadisco che per me non ci sono problemi ma che appunto volevo avere chiara la situazione. Non mi piace fare guerra alle persone, ma chiaramente così facendo un domani se sgarro io in qualcosa saranno costretti a tacere. Comunque vedrà mio fratello che fare, ammesso di muovere qualche passo non è detto che ciò accada nell'immediato, le situazioni mutano velocemente, magari tra pochi mesi cambiano gli inquilini delle altre due proprietà e vorranno agire in qualche modo. Vedremo, ti ringrazio molto e scusami per il fraintendimento.

Si, ti ringrazio, per adesso come dicevo sopra penso non se ne farà di niente, ma magari in un prossimo futuro... Sempre tra l'altro che questa apertura diurna non favorisca qualche situazione spiacevole quale furti o atti vandalici, a quel punto le cose potrebbero cambiare.

Sandro...nessun problema!! E' sempre difficile capirsi con un semplice scritto..

Se è tutto chiaro, bene; buona fortuna 🤞

Sandro3 dice:

No l'appartamento è di mio fratello, non mi dilungherei su questo aspetto

Il problema sta in questi termini.

L'assemblea dei condòmini (proprietari) può regolamentare l'apertura del cancello e pertanto, con la maggioranza di almeno 500 millesimi, può deliberare di tenere aperto il cancello (ad esempio) dalle ore 08.00 alle ore 20.00.

 

Nel tuo condominio c'è una situazione strana.

Tu in quel condominio sei solo un ospite del proprietario o, se volgiamo, tuo fratello ti ha concesso il garage in comodato d'uso gratuito.

Ne tu, ne gli altri affittuari, avete titolo per decidere qualcosa, ma se i condòmini (proprietari) non ci sono s/o non decidono niente che ci vuoi fare?

Leonardo53 dice:

Il problema sta in questi termini.

L'assemblea dei condòmini (proprietari) può regolamentare l'apertura del cancello e pertanto, con la maggioranza di almeno 500 millesimi, può deliberare di tenere aperto il cancello (ad esempio) dalle ore 08.00 alle ore 20.00.

 

Nel tuo condominio c'è una situazione strana.

Tu in quel condominio sei solo un ospite del proprietario o, se volgiamo, tuo fratello ti ha concesso il garage in comodato d'uso gratuito.

Ne tu, ne gli altri affittuari, avete titolo per decidere qualcosa, ma se i condòmini (proprietari) non ci sono s/o non decidono niente che ci vuoi fare?

Certamente, non a caso l'ho sottolineato più volte, chiaramente ho chiesto a titolo informativo anche per supportare mio fratello in eventuali decisioni, ma è ovvio che io non abbia nessuna voce in capitolo per decidere. Chiaramente è legittimo che possa informarmi e farmi trovare preparato nel caso un giorno si svegliassero con la luna storta ed anzichè aperto il cancello lo chiudessero impedendomi di accedere o pretendendo un dazio (parlo per assurdo).

Buona serata :)

Sandro3 dice:

Chiaramente è legittimo che possa informarmi e farmi trovare preparato nel caso un giorno si svegliassero con la luna storta ed anzichè aperto il cancello lo chiudessero impedendomi di accedere o pretendendo un dazio (parlo per assurdo).

Hai perfettamente ragione e fai bene a chiedere delucidazioni sia per te che per tuo fratello.

Non esitare a farlo anche in futuro.

Il forum sarà ben lieto di aiutarti.

GIME dice:

Hai perfettamente ragione e fai bene a chiedere delucidazioni sia per te che per tuo fratello.

Non esitare a farlo anche in futuro.

Il forum sarà ben lieto di aiutarti.

Grazie, gentilissimo tu e tutti quanti :)

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