#1 Inviato 10 Dicembre, 2020 ciao a tutti, il proprietario del piano 3 sopra il mio, ha completamente staccato i caloriferi di tutto l'appartamento. Mi sembra che questo non sia consentito, infatti non ha messo un impianto autonomo, ma solo staccato per non pagare quasi nulla, se non le spese generiche e non di consumo. Ora pero' il mio appartamento e' 2-3 gradi piu' freddo in questi mesi invernali, e siamo ai primi di dicembre, poi a gennaio sara' peggio. In camera da letto io tengo il calorifero al massimo come regolazione del contabilizzatore, e di giorno ci sono 16 gradi... Di notto quando spenti, sono arrivato a 15 e 14 gradi Ora vi chiedo cosa io posso chiedere all'amministratore, quali diritti ho, se : - devo mandare una raccomandata o pec, in cui chiedo che di sopra vengano riattaccati i caloriferi, ma poi ovviamente devono essere messi al livello mi pare 3 cioe' che non scendano sotto i 16 gradi - se posso invece dire che voglio che il 15% delle spese di riscaldamento che io paghero', vengano assegnate al proprietario di sopra. Io infatti da quando ha staccato, tengo i caloriferi sempre al massimo, a 5 come livello, ma nelle camere appunto non arrivo a 17 ma spesso sono 16 gradi Voi cosa consigliate e quali sono i miei diritti ed e' corretta la mia affermazione per cui e' vietato staccare ma si deve garantire una temperatura minima nell'appartamento, anche se non viene usato, proprio per non arrecare problemi ai condomini di sotto? grazie
#2 Inviato 10 Dicembre, 2020 non credo che sia possibile quello che desideri, in quanto il piano di sopra ti fa già intercapedine isolante, se invece al piano di sopra avresti un normale tetto logicamente non riscaldato non puoi pretendere che il sottotetto venga riscaldato. Antonio 1
#3 Inviato 10 Dicembre, 2020 Prima di tutto bisognerà vedere in cosa sia consistito tale distacco e secondo se abbia provveduto a seguire l'iter previsto... Se non lo ha fatto, ci sono gli estremi per contestare.
#5 Inviato 10 Dicembre, 2020 Non puoi "pretendere", che l'appartamento del piano superiore sia riscaldato. E se gli occupanti se ne andassero tre mesi alle Maldive? E se fosse sfitto? Dovrebbero riscaldare per venire incontro alle tue esigenze?
#6 Inviato 10 Dicembre, 2020 billymi dice: ciao a tutti, il proprietario del piano 3 sopra il mio, ha completamente staccato i caloriferi di tutto l'appartamento. Mi sembra che questo non sia consentito, infatti non ha messo un impianto autonomo, ma solo staccato per non pagare quasi nulla, se non le spese generiche e non di consumo. Ora pero' il mio appartamento e' 2-3 gradi piu' freddo in questi mesi invernali, e siamo ai primi di dicembre, poi a gennaio sara' peggio. In camera da letto io tengo il calorifero al massimo come regolazione del contabilizzatore, e di giorno ci sono 16 gradi... Di notto quando spenti, sono arrivato a 15 e 14 gradi Ora vi chiedo cosa io posso chiedere all'amministratore, quali diritti ho, se : - devo mandare una raccomandata o pec, in cui chiedo che di sopra vengano riattaccati i caloriferi, ma poi ovviamente devono essere messi al livello mi pare 3 cioe' che non scendano sotto i 16 gradi - se posso invece dire che voglio che il 15% delle spese di riscaldamento che io paghero', vengano assegnate al proprietario di sopra. Io infatti da quando ha staccato, tengo i caloriferi sempre al massimo, a 5 come livello, ma nelle camere appunto non arrivo a 17 ma spesso sono 16 gradi Voi cosa consigliate e quali sono i miei diritti ed e' corretta la mia affermazione per cui e' vietato staccare ma si deve garantire una temperatura minima nell'appartamento, anche se non viene usato, proprio per non arrecare problemi ai condomini di sotto? grazie con il sistema di termo contabilizzazione non può pretendere che l'appartamento sopra al suo si ha sempre caldo. In ogni caso l'appartamento non scaldato offre minore distorsione termica che l'esterno, molto minore. Questo quindi per lei non è un aggravio eccessivo. Il racconto che lei fa di temperature prossime ai 17 ° con i radiatori alla massima temperatura fa capire che forse il problema esisteva anche prima, non è dovuto alla carenza di riscaldamento del suo soffitto. La soluzione è procedere isolamento termico integrativo.
#7 Inviato 10 Dicembre, 2020 Una volta argomenti simili venivano catalogati come furto di calore ma non lo è: una cosa però è certa l'appartamento del piano di sopra con i radiatori staccati e non scaldato attira calore da quello scaldato al piano di sotto: in sostanza come fosse un volano. Ora invece bisogna procedere con isolamento termico,come dice nanojoule. Spese a carico di chi?
#8 Inviato 10 Dicembre, 2020 Nicola L. dice: Spese a carico di chi? A carico di chi commissiona il lavoro. 2
#9 Inviato 10 Dicembre, 2020 Nicola L. dice: Una volta argomenti simili venivano catalogati come furto di calore ma non lo è: una cosa però è certa l'appartamento del piano di sopra con i radiatori staccati e non scaldato attira calore da quello scaldato al piano di sotto: in sostanza come fosse un volano. Ora invece bisogna procedere con isolamento termico,come dice nanojoule. Spese a carico di chi? L'isolamento termico della struttura interna è eseguito per limitare la dispersione di calore della singola unità. in conseguenza di ciò colui che esegue l'integrazione di isolamento termico interno ne assume la spesa, poiché avrà effetto sulla riduzione del proprio consumo volontario. A rigor di logica però questo isolamento può avere duplice funzione, quindi isola anche l'altro appartamento e riduce le dispersioni dell'altro, se a sua volta è oggetto di "confinamento" con appartamento non scaldato. in questo caso potrebbe essere intelligente dividere la spesa fra i due appartamenti, poiché entrambi potrebbero trarne vantaggio. Modificato 10 Dicembre, 2020 da Nanojoule 1
#10 Inviato 10 Dicembre, 2020 Ma che pretese sono queste? A casa mia potrò o no tenere spento il riscaldamento o staccare addirittura i termosifoni. Io nel condominio sto al 1 piano e il riscaldamento è spento perché io sto a San Severino Marche: ci provassero a dire qualcosa!! Solo il primo anno ho pagato il riscaldamento , ma son passati ai singoli altrimenti avrei dovuto staccarli anche io. 4
#11 Inviato 10 Dicembre, 2020 Dino40 dice: Ma che pretese sono queste? A casa mia potrò o no tenere spento il riscaldamento o staccare addirittura i termosifoni. Io nel condominio sto al 1 piano e il riscaldamento è spento perché io sto a San Severino Marche: ci provassero a dire qualcosa!! Solo il primo anno ho pagato il riscaldamento , ma son passati ai singoli altrimenti avrei dovuto staccarli anche io. La logica è un'altra Dino, quello che dici non fa una piega. Quando in passato le tabelle millesimali di riscaldamento si elaboravano seguivano un criterio basato sulla potenza termica dei radiatori,sull'area della casa e sul volume, i criteri di calcolo che i tecnici si riferivano erano diversi; se un utente staccava un radiatore da una stanza lo faceva per risparmiare e nel contempo per riscaldare questa stanza senza radiatore teneva la porta aperta in modo tale che il calore della stanza riscaldata veniva attratto da quella fredda. Confrontando i due metodi di calcolo (UNI 10200 e 10300) per la redazione delle nuove tabelle millesimali è evidente che il criterio di erogazione del calore cambia: nel primo i valori erano la risultanza della media tra i millesimi della superficie radiante e il volume riscaldato - la più vera ma la meno giusta -; nel secondo invece ci sono i contabilizzatori che misurano la quantità di calore erogata nell'ambiente da riscaldare e il volume dello stesso. Dino in alcuni appartamenti ci sono corridoi e stanze contigue: in entrambi i lati delle pareti opposte - nella molteplicità dei casi, vedi appartamenti anni 50/60 - ci sono radiatori che riscaldano contemporaneamente l'ambiente dove il termosifone è montato e la parete retrostante dove è fissato il termosifone: in questo caso la parete, dell'appartamento separato dal muro di mattoni forati da 8 cmè riscaldata dal termosifone dell'altra unità immobiliare; i furbetti sai che fanno " chiudono il termosifone e si riscaldano col calore della parete riscaldato dall'altro appartamento". Quindi alla fine il sig.Rossi paga e il sig.Bianchi (il furbetto) si riscalda. Modificato 10 Dicembre, 2020 da Nicola L. 1
#12 Inviato 10 Dicembre, 2020 Nicola L. dice: La logica è un'altra Dino, quello che dici non fa una piega. Quando in passato le tabelle millesimali di riscaldamento si elaboravano seguivano un criterio basato sulla potenza termica dei radiatori,sull'area della casa e sul volume, i criteri di calcolo che i tecnici si riferivano erano diversi; se un utente staccava un radiatore da una stanza lo faceva per risparmiare e nel contempo per riscaldare questa stanza senza radiatore teneva la porta aperta in modo tale che il calore della stanza riscaldata veniva attratto da quella fredda. Confrontando i due metodi di calcolo (UNI 10200 e 10300) per la redazione delle nuove tabelle millesimali è evidente che il criterio di erogazione del calore cambia: nel primo i valori erano la risultanza della media tra i millesimi della superficie radiante e il volume riscaldato - la più vera ma la meno giusta -; nel secondo invece ci sono i contabilizzatori che misurano la quantità di calore erogata nell'ambiente da riscaldare e il volume dello stesso. Dino in alcuni appartamenti ci sono corridoi e stanze condigue: in entrambi i lati delle pareti opposte - nella molteplicità dei casi, vedi appartamenti anni 50/60 - ci sono radiatori che riscaldano contemporaneamente l'ambiente dove il termosifone è montato e la parete retrostante dove è fissato il termosifone: in questo caso la parete, dell'appartamento separato dal muro di mattoni forati da 8 cmè riscaldata dal termosifone dell'altra unità immobiliare; i furbetti sai che fanno " chiudono il termosifone e si riscaldano col calore della parete riscaldato dall'altro appartamento". Quindi alla fine il sig.Rossi paga e il sig.Bianchi (il furbetto) si riscalda. Ed è una delle ragioni perchè è consigliabile tenere la quota fissa alta, come ad esempio il 50%. Così si riducono queste 'ingiustizie' intrinseche del sistema, pur mantenendo alta la motivazione al risparmio. 2
#13 Inviato 10 Dicembre, 2020 Nicola L. dice: La logica è un'altra Dino, quello che dici non fa una piega. Quando in passato le tabelle millesimali di riscaldamento si elaboravano seguivano un criterio basato sulla potenza termica dei radiatori,sull'area della casa e sul volume, i criteri di calcolo che i tecnici si riferivano erano diversi; se un utente staccava un radiatore da una stanza lo faceva per risparmiare e nel contempo per riscaldare questa stanza senza radiatore teneva la porta aperta in modo tale che il calore della stanza riscaldata veniva attratto da quella fredda. Confrontando i due metodi di calcolo (UNI 10200 e 10300) per la redazione delle nuove tabelle millesimali è evidente che il criterio di erogazione del calore cambia: nel primo i valori erano la risultanza della media tra i millesimi della superficie radiante e il volume riscaldato - la più vera ma la meno giusta -; nel secondo invece ci sono i contabilizzatori che misurano la quantità di calore erogata nell'ambiente da riscaldare e il volume dello stesso. Dino in alcuni appartamenti ci sono corridoi e stanze contigue: in entrambi i lati delle pareti opposte - nella molteplicità dei casi, vedi appartamenti anni 50/60 - ci sono radiatori che riscaldano contemporaneamente l'ambiente dove il termosifone è montato e la parete retrostante dove è fissato il termosifone: in questo caso la parete, dell'appartamento separato dal muro di mattoni forati da 8 cmè riscaldata dal termosifone dell'altra unità immobiliare; i furbetti sai che fanno " chiudono il termosifone e si riscaldano col calore della parete riscaldato dall'altro appartamento". Quindi alla fine il sig.Rossi paga e il sig.Bianchi (il furbetto) si riscalda. Scusami Nicola tutto il tuo discorso che voleva dire solo che ci sono i furbi? 1* Come si calcolavano le tabelle a me sinceramente non importa e tra i coefficienti utilizzati dal tecnico sulla potenza termica. 2* Io a casa mia faccio come voglio io e come vuole Pinco pallino. 3* Anche mia nipote si è accorta quando il mio appartamento è diventato freddo, ma ovviamente così è restato. 2
#14 Inviato 10 Dicembre, 2020 Rafa1 dice: Ed è una delle ragioni perchè è consigliabile tenere la quota fissa alta, come ad esempio il 50%. Così si riducono queste 'ingiustizie' intrinseche del sistema, pur mantenendo alta la motivazione al risparmio. Appunto per questo è da "stupidi" utilizzare il sistema in deroga con il 30% massimo di quota involontaria. Più corretto è applicare quello che la Uni 10200 dice, soprattutto dal 2018, cioè la quota involontaria deve essere affinata al tipo di impianto, non presa a "capo capocchia" dall'assemblea. Il d lgs 3502 del 2020 pone parziale rimedio alla stupidata del dlgs 141/2016 incrementando la quota involontaria a un valore massimo del 50%. Da questo si intuisce che tutti i condomini che hanno utilizzato il calcolo in deroga con il 30% di involontaria + 70% di volontaria....... Hanno fatto un grande errore! Lasciare la decisione di quantificare la quota involontaria all'assemblea condominiale, priva di ogni preparazione tecnica per la scelta, è un grande errore! Purtroppo fatto da molti..... Modificato 10 Dicembre, 2020 da Nanojoule 1
#15 Inviato 10 Dicembre, 2020 Rafa1 dice: Ed è una delle ragioni perchè è consigliabile tenere la quota fissa alta, come ad esempio il 50%. Così si riducono queste 'ingiustizie' intrinseche del sistema, pur mantenendo alta la motivazione al risparmio. Che vorresti riscaldarsi alle mie spalle? Io preferisco il freddo e allora? 1
#16 Inviato 10 Dicembre, 2020 Dino40 dice: Scusami Nicola tutto il tuo discorso che voleva dire solo che ci sono i furbi? 1* Come si calcolavano le tabelle a me sinceramente non importa e tra i coefficienti utilizzati dal tecnico sulla potenza termica. 2* Io a casa mia faccio come voglio io e come vuole Pinco pallino. 3* Anche mia nipote si è accorta quando il mio appartamento è diventato freddo, ma ovviamente così è restato. Si ci sono i furbi e volevo mettere in evidenza alcuni aspetti tecnici ,della normativa,deboli e niente più. Condivido e rispetto i punti di vista di Rafa e nanojoule. Dino40 dice: Che vorresti riscaldarsi alle mie spalle? Io preferisco il freddo e allora? Poi gli artrosi si sentiranno maggiormente e sarai costretto ad utilizzare la stufetta elettrica 😊.
#17 Inviato 10 Dicembre, 2020 Sarebbe ora di dire chiaramente che dovrebbero eliminare per legge il riscaldamento centralizzato. Ogni condomino si riscalderà tanto o poco in base ai sui gusti e necessità. Perché io che non voglio riscaldarmi dovrei pagare come avete suggerito non il 30%, ma bensì il 50%? Vi sembra giusto? Poi leggiamo discussioni sull'accensione del riscaldamento. 1
#18 Inviato 10 Dicembre, 2020 Dino non facciamoci ingannare da questi valori percentuali, ormai si è capito che bisogna badare a quanto si spende quindi la quota involontaria diviene funzione della volontaria che è legata all'isolamento termico. Chi ne trae utilità e/o vantaggi dovrebbe essergli consentito di poter detrarre la spesa al 100% 1
#19 Inviato 10 Dicembre, 2020 Io sostengo e da molto che è lo Stato che non vuole eliminare il nero perché sarebbe sufficiente poter detrarre tutte le spese ( oggi abbiamo le carte che possono memorizzare tutto) e pagare le tasse sul netto sarebbero risolti tutti i problemi. Io dal dottore o altra persona non mi sentirei dire 150€ con fattura e 120€ senza perché sarei interessato e non avrei dubbi.
#20 Inviato 10 Dicembre, 2020 Dino40 dice: Io sostengo e da molto che è lo Stato che non vuole eliminare il nero perché sarebbe sufficiente poter detrarre tutte le spese ( oggi abbiamo le carte che possono memorizzare tutto) e pagare le tasse sul netto sarebbero risolti tutti i problemi. Io dal dottore o altra persona non mi sentirei dire 150€ con fattura e 120€ senza perché sarei interessato e non avrei dubbi. Perdonami @Dino40 , ma che "centra" questo discorso? Non mi dirai che a San Severino Marche il COVID "annebbia" i neuroni? Sarebbe un nuovo effetto collaterale del COVID, da svelare e "indagare".....una scoperta sensazionale!!! (.....anche se di "annebbio" neuroni ne soffrono anche molti "sani"...) Seguendo il tuo esempio potrei dirti che questa sera sono preoccupato perchè non trovo la copertina-contenitore del CD "Animals" dei Pink Floyd. Sapendo che la donna delle pulizie è passata questa mattina e ho ascoltato il CD ieri sera, considerando che il CD rimane all'interno del dispositivo di riproduzione mentre la copertina è appoggiata all'esterno sul mobile, conoscendo che l'addetta al riordino non ha la minima conoscenza della sacralità dei Pink Floyd e potrebbe "sconfondere" la copertina del CD con un qualsiasi altro foglio colorato inutile.....mi vien da pensare che l'oggetto "sacro" sia in viaggio verso la discarica ......AAGGHHHHHHHH!!!!!!😱😱😱 Modificato 10 Dicembre, 2020 da Nanojoule
#21 Inviato 10 Dicembre, 2020 billymi dice: ciao a tutti, il proprietario del piano 3 sopra il mio, ha completamente staccato i caloriferi di tutto l'appartamento. Mi sembra che questo non sia consentito, infatti non ha messo un impianto autonomo, ma solo staccato per non pagare quasi nulla, se non le spese generiche e non di consumo. Ora pero' il mio appartamento e' 2-3 gradi piu' freddo in questi mesi invernali, e siamo ai primi di dicembre, poi a gennaio sara' peggio. In camera da letto io tengo il calorifero al massimo come regolazione del contabilizzatore, e di giorno ci sono 16 gradi... Di notto quando spenti, sono arrivato a 15 e 14 gradi Ora vi chiedo cosa io posso chiedere all'amministratore, quali diritti ho, se : - devo mandare una raccomandata o pec, in cui chiedo che di sopra vengano riattaccati i caloriferi, ma poi ovviamente devono essere messi al livello mi pare 3 cioe' che non scendano sotto i 16 gradi - se posso invece dire che voglio che il 15% delle spese di riscaldamento che io paghero', vengano assegnate al proprietario di sopra. Io infatti da quando ha staccato, tengo i caloriferi sempre al massimo, a 5 come livello, ma nelle camere appunto non arrivo a 17 ma spesso sono 16 gradi Voi cosa consigliate e quali sono i miei diritti ed e' corretta la mia affermazione per cui e' vietato staccare ma si deve garantire una temperatura minima nell'appartamento, anche se non viene usato, proprio per non arrecare problemi ai condomini di sotto? grazie Sono le regole che l'Amminitratore impone, anche quando potrebbe disattendere queste regole, certe regole vanno bene quando tutti gli appartamenti vengano riscaldati normalmente, non quando vengono spenti o tolti per non pagare quel 70% sui consumi, consigliati dalla norma UNI 10200 ma non obbligatori, quasi tutti i palazzi costruiti prima del 1991 ecc..... dove ricadono quasi tutti i palazzi e in alcuni casi chi spegne o toglie i caloriferi, dovrebbero pagare il 100% sui millesimi, perché chi spegne o toglie i caloriferi, incrementano i consumi, non diminuiscono, ne so qualche cosa anch'io, nel mio palazzo di 29 condomini, ce ne sono 8 che hanno tolto o spento i caloriferi, io abito al 7° piano i 3 condomini dell'8° piano sono spenti, 1 al piano 6°, 2 nel 3° piano e 2 nel seminterrato, una volumetria che supera i 200millesimi. Nota: Con 0,71 Mb. l'unica non entra nemmeno un francobollo. Modificato 10 Dicembre, 2020 da Ferdinando Rufino
#22 Inviato 11 Dicembre, 2020 Chiedo scusa ma a me paiono regole assurde. Abito nello stesso appartamento da 42 anni (un tempo con i miei genitori e la mia famiglia). Riscaldamento centralizzato originariamente con termoconvettori.. la metà dei condomini dopo qualche anno li sostituì abusivamente con radiatori, sbilanciando l'impianto e provocando danni ingenti a caldaia e impianto. Di investire in infissi con doppio vetro o cappotto non se ne parlava proprio finché il riscaldamento lo pagava qualcun altro. Per decenni ho pagato cifre folli di riscaldamento senza poterne usufruire dato che mi alzavo per lavoro alle 5.30 6 giorni su 7 e il riscaldamento veniva democraticamente acceso alle 6... ora che l'appartamento arrivava a 18 gradi ero già in treno.. nei feriali tornavo a casa poco prima delle 19 e il riscaldamento veniva spento alle 22 (tutt'ora è così anche dopo l'avvento dei contabilizzatori). Una volta rinnovata la centrale termica ed installati radiatori in tutte le unità abitative mi sono trovata i tubi dei caloriferi bloccati dalla ruggine che circolava nell'impianto, con un danno di migliaia di euro per radiatori nuovi e la casa al freddo. Francamente ho benedetto l'avvento del contabilizzatore che ci ha fatto abbattere del 30% il consumo annuo di gas e ha premiato chi in casa non supera i 20-21 gradi (contro i 25 fissi del passato). Se si alzassero le quote del consumo fisso al 50% torneremmo agli sperperi a spese altrui. Francamente il furto di calore ritengo che lo compia chi non vuole assumersi le responsabilità delle proprie scelte scaricando sugli altri il costo dei propri consumi (se abiti al primo piano sei più esposto ai furti -forse- e hai senz'altro più freddo ma paghi una miseria di ascensore anche se lo utilizzi 4 volte più di me che sto al terzo.. e se devi ristrutturare non sei certamente obbligato a noleggiare piattaforma ed elevatore..). A ciascuno il suo. D'altra parte nei condomini con caldaia autonoma qualcuno può obbligare gli altri a mantenere una temperatura stabilita? È tempo di responsabilizzarsi, mi spiace. 🤗 Modificato 11 Dicembre, 2020 da chiaraz74 1
#23 Inviato 12 Dicembre, 2020 È stato bello stare come la fetta di prosciutto tra due fette di pane vero!? Ora che la fetta di pane sopra non c’è più ti lamenti? Io al posto di quello che hai sopra ti chiederei il rimborso di tutto quello che ho speso in più negli anni per far risparmiare te, sempre basandomi sulle tue teorie del 15%! Scusa ma se eri all’ultimo piano o al pian terreno con chi avresti pensato di potertela rifare per farti rimborsare i maggiori costi di riscaldamento? Alle pretese ridicole non c’è mai fine, e poi ci si chiede come mai nei condomini ci si prende per i capelli!
#24 Inviato 12 Dicembre, 2020 chiaraz74 dice: D'altra parte nei condomini con caldaia autonoma qualcuno può obbligare gli altri a mantenere una temperatura stabilita? Ottimo concetto..... 1