#1 Inviato 16 Febbraio, 2022 Gentili partecipanti al forum, vi scrivo per esporre il mio problema. Nel mio condominio abbiamo la suddivisione delle calorie. Io sono all'ultimo piano in un appartamento di 100m. L'anno scorso ho speso 400 euro di miei consumi + 300 di quota fissa tra condomini calcolata con la seguente percentuale: Quota fissa per Cli (non so cosa significhi Cli) = 10.016 Kwh / 76,57‰ Ora la maggior parte di noi, siamo 13 appartamenti, paga piu' o meno la stessa cifra fissa, sui 300 euro, con percentuali che variano dai 60 ai 130 millesimi per chi ha appartamenti enormi...la media e' di 70 direi...quindi spendiamo tutti sui 300 euro, piu' o meno. Il problema e' che ci sono degli appartamenti in mezzo al palazzo che, dato che sono piccoli, spendono tantissimo di loro consumi, tipo 500 euro, ma poi hanno una quota fissa molto bassa, perche' sono in mezzo e piccoli. Vi faccio un esempio: quota consumi = 560 euro quota fissa (5.490.00 Kwh / 41,97‰) = 160 euro Quindi questa persona, pur consumano piu' di tutti, paga meno di gente che magari ha il termosifone spento, perche' ha l'appartamento grande. Oppure paga meno di gente che di quota consumi spende 300 euro, stando attenta. Come si puo' livellare questa differenza? E' possibile stabilire una percentuale rispetto a ciò' che effettivamente si consuma? Oppure un coefficiente di riduzione? E' giusto che gli appartamenti di mezzo paghino meno rispetto a chi sta in alto e ha una perdita di calore nel tetto? Vi ringrazio molto e attendo un vostro cortese aiuto, Dan
#2 Inviato 16 Febbraio, 2022 dan81 dice: Gentili partecipanti al forum, vi scrivo per esporre il mio problema. Nel mio condominio abbiamo la suddivisione delle calorie. Io sono all'ultimo piano in un appartamento di 100m. L'anno scorso ho speso 400 euro di miei consumi + 300 di quota fissa tra condomini calcolata con la seguente percentuale: Quota fissa per Cli (non so cosa significhi Cli) = 10.016 Kwh / 76,57‰ Ora la maggior parte di noi, siamo 13 appartamenti, paga piu' o meno la stessa cifra fissa, sui 300 euro, con percentuali che variano dai 60 ai 130 millesimi per chi ha appartamenti enormi...la media e' di 70 direi...quindi spendiamo tutti sui 300 euro, piu' o meno. Il problema e' che ci sono degli appartamenti in mezzo al palazzo che, dato che sono piccoli, spendono tantissimo di loro consumi, tipo 500 euro, ma poi hanno una quota fissa molto bassa, perche' sono in mezzo e piccoli. Vi faccio un esempio: quota consumi = 560 euro quota fissa (5.490.00 Kwh / 41,97‰) = 160 euro Quindi questa persona, pur consumano piu' di tutti, paga meno di gente che magari ha il termosifone spento, perche' ha l'appartamento grande. Oppure paga meno di gente che di quota consumi spende 300 euro, stando attenta. Come si puo' livellare questa differenza? E' possibile stabilire una percentuale rispetto a ciò' che effettivamente si consuma? Oppure un coefficiente di riduzione? E' giusto che gli appartamenti di mezzo paghino meno rispetto a chi sta in alto e ha una perdita di calore nel tetto? Vi ringrazio molto e attendo un vostro cortese aiuto, Dan Visto che citavi il "Cli" suppongo che ripartite col metodo indicato nella norma tecnica UNI 10200. Il Qcli è l'e energia termica per la climatizzazione invernale. Questa metodologia porta esattamente a queste problematiche che hai indicato e anche per questo è stata tolta dalla legge con il Dlgs 73/20, rendendo la norma UNI 10200 completamente volontaria. La soluzione tecnica del problema che hai indicato è abbastanza semplice: decidere per una ripartizione a percentuale fissa, cioè con una quota fissa dal 30% al 50%, che viene ripartita in base ai m² o m³ di superficie riscaldata, e ripartire il resto in base ai dispositivi che rilevano i consumi. In questo modo la quota fissa viene ripartita con un parametro uguale per tutti, indipendentemente da dove è locato l'appartamento. Ora però viene la parte difficile: convincere la maggioranza (che saranno quelli in mezzo) di cambiare il metodo di ripartizione. Quello che mi rende però ottimista è il fatto che l'ultimo anno tantissimi condomini che conosco hanno cambiato! P.S. La quota fissa per legge non può superare il 50%! 1
#3 Inviato 16 Febbraio, 2022 ok grazie mille! Ma quota fissa del 50% non avrebbe lo stesso problema? Grazie ancora.
#4 Inviato 16 Febbraio, 2022 La percentuale puo' essere anche piu' bassa? non ho ben capito...ossia dal 30 al 50 % a seconda dei metri quadri?
#5 Inviato 17 Febbraio, 2022 dan81 dice: ok grazie mille! Ma quota fissa del 50% non avrebbe lo stesso problema? Grazie ancora. Ma ripartendo con una quota fissa al 50% in base a parametri uguali per tutti (m² o m³) smussi di molto ingiustizie che sono causate dall'ubicazione dell'appartamento. Se per ripartire la quota fissa usi 'millesimi in base ai fabbisogni', il 'costo fisso al m²' è differente tra quei appartamenti 'esposti' (es. all'ultimo piano) e quelli locati all'interno. Certamente però un appartamento 'esposto' avrà bisogno di più energia per riscaldarsi rispetto a quello 'in mezzo' e conseguentemente avrà una quota consumo necessariamente più alta. E questo è giusto così. dan81 dice: La percentuale puo' essere anche piu' bassa? non ho ben capito...ossia dal 30 al 50 % a seconda dei metri quadri? Certo che può essere più bassa. La legge parla di un massimo del 50% per la quota fissa. Anche se tecnicamente scendere sotto un 30% non ha senso. Modificato 17 Febbraio, 2022 da Rafa1