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EmanueleRoma

Calcolo spese consumi acqua

@Leonardo53 dal file noto che, pur non avendo superato la soglia della tariffa agevolata di 20 mc mi segna un importo di 3,82 euro. Sai come posso modificare le formule del file?

 

Grazie

Immagine.jpg

EmanueleRoma dice:

@Leonardo53 dal file noto che, pur non avendo superato la soglia della tariffa agevolata di 20 mc mi segna un importo di 3,82 euro. Sai come posso modificare le formule del file?

 

Grazie

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Non capisco come mai nella formula relativa alla tariffa agevolata si fa riferimento ai 365 giorni...dovrebbe essere indicato solo l'importo relativo alla tariffa agevolata, poiché il consumo è stato di soli 10 mc

Modificato da EmanueleRoma
EmanueleRoma dice:

Non capisco come mai nella formula relativa alla tariffa agevolata si fa riferimento ai 365 giorni...dovrebbe essere indicato solo l'importo relativo alla tariffa agevolata, poiché il consumo è stato di soli 10 mc

La spettanza di 20 mc. è  ANNUA mentre nel tuo screenshot il periodo che intercorre tra le due date è di 112 giorni.

Nel riquadro in alto a destra sono indicate le spettanze massime per fascia a cui hai diritto per 112 giorni.

Facendo la giusta proporzione:

Se su 365 giorni hai diritto a 20 mc., su 112 giorni avrai diritto a X metri cubi

365 sta a 20 come 112 sta a X

365:20=112:X

X = 112x20/365

X = 6,14 (spettanza massima in fascia agevolata per 112 giorni)

 

Stesso discorso per i 28 mc ANNUI in tariffa base.

Se su 365 giorni hai diritto a 28 mc., su 112 giorni avrai diritto a X metri cubi

365 sta a 28 come 112 sta a X

365:28=112:X

X = 112x28/365

X = 8,59 (spettanza massima in fascia base per 112 giorni)

 

Poichè hai consumato 10 mc., sottraendo dai 10 mc. i 6,14 mc che ti saranno contabilizzati a fascia agevolata:

mc. 10,00 -

mc.   6,14 =

        -----

mc.   3,86 (differenza di metri cubi che ti saranno contabilizzati a tariffa base per 112 giorni

 

Nella foto che hai allegato ti sono stati contabilizzati:

mc.  6,14 in tariffa agevolata per un importo di €. 3,19

mc.  3,86 in  tariffa base per  per un importo di €. 3,82

       ------

mc. 10,00 (totale metri cubi contabilizzati)

 

In conclusione, il risultato del foglio è esatto.

EmanueleRoma dice:

Grazie per la delucidazione @Leonardo53.

Così potrò spiegarlo pure all'inquilino nel caso mi chieda spiegazioni.

Di niente.

Aggiungo che ho notato che nel riquadro in alto a destra i metri cubi di spettanza sono riportati per intero, quindi se vuoi vedere anche lì i metri cubi arrotondati alle due cifre decimali come avviene nel riquadro inferiore, ti ho preparato questo nuovo file, in cui ho visualizzato anche le spettanze a due cifre decimali

Acquedotto lucanotris.xls

  • Grazie 1
Leonardo53 dice:

Io ho usato le tariffe condominiali e non so se il tuo appartamento ha un contratto singolo oppure sei in condominio

Per quanto riguarda gli oneri di perequazione riconrolla bene perchè a te viene una cifra più alta della mia nonostante la tariffa UI3 da te postata sia del 2021 e nel 2022 è aumentata da €. 0,05 a €. 0,179 al mc.

Ricontrolla bene perchè basta calcolare un zero in meno dopo la virgola e le cifre cambiano.

Se non ricordo male, fino al 2021 il costo totale di perequazione era di €. 0,066

 

Se usi la tariffa residenti singoli devi cambiare anche le spettanze annuali per fascia che non saranno più 100 - 50 -100 - oltre bensì saranno 60 - 60 -90 - oltre

Peronami Leonardo non vorrei abusare della tua bonta, volevo chiederti se era possibile avere un modello condominiale che prevede sullo stesso piu nuclei familiari, grazie.

Cicilluzzo dice:

Peronami Leonardo non vorrei abusare della tua bonta, volevo chiederti se era possibile avere un modello condominiale che prevede sullo stesso piu nuclei familiari, grazie

Per quanti nuclei famigliari ti serve?

Le tariffe sono le stesse d inizio anno oppure sono cambiate sia le tariffe che le spettanze per nucleo famigliare come è successo con l'acquedotto pugliese?

 

Cicilluzzo dice:

Ciao e grazie per avermi risposto, le famiglie in questione sono 4 e le tariffe non sono cambiate.

Ciao, ho visto il file che avevo preparato ed era per una unità immobiliare con una persona.

Ho controllato le tariffe dell'acquedotto lucano e le spettanza per fascia per persone non sono uguali in base al numero di persone ma hanno un coefficiente diverso se si tratta di due, tre o più persone ed io non sono in grado di prepararti un foglio in base a quelle tariffe perchè le mie conoscenze di excel sono limitate.

Mi auguro che qualche altro utente possa esserti di aiuto.

Buonasera, se può interessarvi.... è disponibile il software per il riparto dell'acqua per l'acquedotto pugliese, con il quale è possibile ripartire le fasce di consumo anche sulla base dei Componenti del Nucleo Familiare (CNF).

Inoltre, è possibile gestire condomini con pertinenze, con sotto contatori, .... la dispersione (impostabile in base alle proprie esigenze).... e tanto altro ancora.

Per scaricare la demo è sufficiente accedere al sito .... www.tritonaq.it

Modificato da Triton AQ

Una domanda, forse banale, poichè ho ricevuto la bolletta AQP, e ci sono -€82 di Bonus Idrico CNF, nessun condomino dice di averne fatto richiesta (ovviamente) e considerando che non è ancora applicabile la ripartizione in base ai nuclei familiari, a chi attribuisco il credito? Grazie.

 

Gigi74 dice:

Una domanda, forse banale, poichè ho ricevuto la bolletta AQP, e ci sono -€82 di Bonus Idrico CNF, nessun condomino dice di averne fatto richiesta (ovviamente) e considerando che non è ancora applicabile la ripartizione in base ai nuclei familiari, a chi attribuisco il credito? Grazie.

 

Salve, la circostanza che sia presente un bonus idrico in fattura vuol dire una ed una sola cosa:

la fornitura è intestata a una persona fisica invece che al condominio (da qualche anno il bonus idrico non viene più elargito nella fattura condominiale, a meno che la stessa non sia intestata ad una persona fisica)!


Consiglio, innanzitutto, per ovvie ragioni fiscali, a volturare il contratto intestandolo al condominio.


Posto ciò, alla luce delle disposizioni inerenti l'elargizione del bonus idrico, che prevede l'accredito diretto in fattura solo e se, la stessa è intestata al soggetto richiedente o ad altro soggetto dello stesso nucleo familiare (come risultante dall'ISEE prodotto), o, per contro (in caso di forniture condominiali) tramite comunicazione scritta inviata all'indirizzo di residenza indicato nell'ISEE, il bonus idrico dovrà essere riconosciuto all'intestatario della fornitura.
PS.
la contabilizzazione per CNF non è legata al bonus idrico, ma solo ed esclusivamente al numero delle persone di cui è composto il nucleo familiare.... 
Inoltre, tale criterio è già applicabile.

Infatti, non rileva il non invio (o l'omesso invio) della comunicazione all'AQP, in quanto questa facoltà era già operativa da, almeno, l'anno scorso.

Per cui, una famiglia composta da quattro o più persone potrebbe tranquillamente chiedere che gli vengano riconosciute le quantità di consumo disponibile calcolato sulla base del suo nucleo familiare per ciascuna delle fasce del servizio acquedotto (è un suo diritto, che non può essere leso).

E' chiaro, inoltre, che se, ad esempio, in condominio di 10 moduli vi dovessero dimorare solo 20 persone..... diventa sconveniente comunicare il numero. In tal caso però, anche in assenza della comunicazione, dovrà essere comunque riconoscere le giuste quantità (mc per fascia) alle famiglie con CNF > 3.
Ciò perché la non convienienza dell'invio della comunicazione (risultante da una preventiva computazione del CNF globale < n° moduli x 3) non deve, in alcun modo, ledere il diritto ad avere una quantità d'acqua disponibile per fascia calcolato sulla base del proprio CNF.
Spero di essere stato sufficientemente esaustivo
Cordialmente

Raffaele di Bari

Modificato da Triton AQ
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  • Grazie 1
Triton AQ dice:

Salve, la circostanza che sia presente un bonus idrico in fattura vuol dire una ed una sola cosa:

la fornitura è intestata a una persona fisica invece che al condominio (da qualche anno il bonus idrico non viene più elargito nella fattura condominiale, a meno che la stessa non sia intestata ad una persona fisica)!


Consiglio, innanzitutto, per ovvie ragioni fiscali, a volturare il contratto intestandolo al condominio.


Posto ciò, alla luce delle disposizioni inerenti l'elargizione del bonus idrico, che prevede l'accredito diretto in fattura solo e se, la stessa è intestata al soggetto richiedente o ad altro soggetto dello stesso nucleo familiare (come risultante dall'ISEE prodotto), o, per contro (in caso di forniture condominiali) tramite comunicazione scritta inviata all'indirizzo di residenza indicato nell'ISEE, il bonus idrico dovrà essere riconosciuto all'intestatario della fornitura.
PS.
la contabilizzazione per CNF non è legata al bonus idrico, ma solo ed esclusivamente al numero delle persone di cui è composto il nucleo familiare.... 
Inoltre, tale criterio è già applicabile.

Infatti, non rileva il non invio (o l'omesso invio) della comunicazione all'AQP, in quanto questa facoltà era già operativa da, almeno, l'anno scorso.

Per cui, una famiglia composta da quattro o più persone potrebbe tranquillamente chiedere che gli vengano riconosciute le quantità di consumo disponibile calcolato sulla base del suo nucleo familiare per ciascuna delle fasce del servizio acquedotto (è un suo diritto, che non può essere leso).

E' chiaro, inoltre, che se, ad esempio, in condominio di 10 moduli vi dovessero dimorare solo 20 persone..... diventa sconveniente comunicare il numero. In tal caso però, anche in assenza della comunicazione, dovrà essere comunque riconoscere le giuste quantità (mc per fascia) alle famiglie con CNF > 3.
Ciò perché la non convienienza dell'invio della comunicazione (risultante da una preventiva computazione del CNF globale < n° moduli x 3) non deve, in alcun modo, ledere il diritto ad avere una quantità d'acqua disponibile per fascia calcolato sulla base del proprio CNF.
Spero di essere stato sufficientemente esaustivo
Cordialmente

Raffaele di Bari

Buongiorno, è stato più che chiaro. Riscontro infatti che, la persona a cui è intestata la bolletta in questione ha in famiglia un numero di componenti più alto del condominio. Grazie per le delucidazioni.

  • Grazie 1
Leonardo53 dice:

Non devi cercare niente perche sono le 3 fasce che tu stesso hai indicato: 20, 48, 91

Tariffa agevolata: 20

Tariffa base 48-20 = 28

Tariffa prima fascia: 91-48 = 43

Buongiorno signori Leonardo53 ed EmanueleRoma, Vi chiedo scusa se mi inserisco nella vostra discussione, sono Antonio Cosimo mi trovo nella stessa situazione del signor Emanuele, sarei umilmente grato se lei signor Leonardo mi potessi inviare il File che ha così gentilmente trasmesso ad EmanueleRoma in modo da permettermi di calcolare gli importi spettanti al mio inquilino. La mia Regione è la Puglia. Grazie per l'attenzione e attendo fiducioso l'invio del File in excel. 

antonio cosimo dice:

Buongiorno signori Leonardo53 ed EmanueleRoma, Vi chiedo scusa se mi inserisco nella vostra discussione, sono Antonio Cosimo mi trovo nella stessa situazione del signor Emanuele, sarei umilmente grato se lei signor Leonardo mi potessi inviare il File che ha così gentilmente trasmesso ad EmanueleRoma in modo da permettermi di calcolare gli importi spettanti al mio inquilino. La mia Regione è la Puglia. Grazie per l'attenzione e attendo fiducioso l'invio del File in excel. 

Ciao AntonioCosimo, il file che avevo preparato a Emanuele l'ho fatto perchè lui aveva una casa singola con fattura diretta dell'acquedotto. Hai anche tu un contratto singolo con l'acquedotto? Dalla fattura dovresti vedere se viene applicata la tariffa standard o se la tariffa a componente nucleo famigliare.

Se il contrato è intestato a te dovresti postare la fattura eliminando i dati personali.

Se, invece, il contratto è intestato a un codominio, dovresti chiedere una copia della fattura all'amministratore.

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antonio cosimo dice:

Buongiorno signori Leonardo53 ed EmanueleRoma, Vi chiedo scusa se mi inserisco nella vostra discussione, sono Antonio Cosimo mi trovo nella stessa situazione del signor Emanuele, sarei umilmente grato se lei signor Leonardo mi potessi inviare il File che ha così gentilmente trasmesso ad EmanueleRoma in modo da permettermi di calcolare gli importi spettanti al mio inquilino. La mia Regione è la Puglia. Grazie per l'attenzione e attendo fiducioso l'invio del File in excel. 

Se può esserle utile, l'Acquedotto Pugliese ha messo a disposizione uno strumento per la ripartizione dei consumi gratuito che potrà comodamente scaricare dal loro sito.


Tenga conto del fatto che altri acquedotti hanno criteri, seppur tutti rispondenti ai dettami generali delle disposizioni ARERA 665/17, differenti dall'AQP.... come, ad esempio, la distinizione fra uso domestico residenziale, uso domestico non residenziale e altri usi... nella stessa fattura. 

 

Lo troverà sul sito aqpfacile.it ....

clicchi sulle 3 barre in alto a sinistra e comparirà un menù....

verso la metà delle voci troverà:   Strumento di ripartizione importi fatturati "NEW" (cliccando sopra accederà alla pagina, dalla quale potrà scaricare il file)


Oppure clicchi direttamente su questo link

https://aqpfacile.aqp.it/web/aqp/ripartizione-consumi;jsessionid=WmN7DV8wFmE8rCp0vOdG2XUm.sol-as1.aqp.it 

Attenzione, però ! 
se il suo inquilino abita in un condominio, il risultato non sarà "corretto" perchè il foglio di calcolo messo a disposizione non tiene conto dei dati della fattura (nella quale, solitamente, non vengono addebitate tutte le fasce), per cui calcolerà il tutto come se fosse un'utenza singola (quindi addebitando anche i costi delle fasce non contemplate nella fattura).

Infatti, nel caso di condomini, il totale a pagare di tutti condòmini è sempre superiore all'importo della fattura ( nel sito è scritto che "... AQP S.p.A. non si assume alcuna responsabilità per errori o inesattezze nel calcolo o se i risultati dovessero essere difformi da quanto riportato da una eventuale fattura ...." ).


Viceversa, se la fattura è monoutente... allora funziona benissimo 

 

Cordialmente

Raffaele di Bari

Triton AQ dice:

Attenzione, però ! 
se il suo inquilino abita in un condominio, il risultato non sarà "corretto" perchè il foglio di calcolo messo a disposizione non tiene conto dei dati della fattura (nella quale, solitamente, non vengono addebitate tutte le fasce), per cui calcolerà il tutto come se fosse un'utenza singola (quindi addebitando anche i costi delle fasce non contemplate nella fattura).

Infatti, nel caso di condomini, il totale a pagare di tutti condòmini è sempre superiore all'importo della fattura ( nel sito è scritto che "... AQP S.p.A. non si assume alcuna responsabilità per errori o inesattezze nel calcolo o se i risultati dovessero essere difformi da quanto riportato da una eventuale fattura ...." ).

Il foglio di calcolo messo a disposizione dall’AQP, calcolando per ogni modulo contrattuale il consumo per il servizio idrico per fasce di consumo non contemplate in fattura, è identico a quello che alcuni amministratori adottano per la ripartizione fra gli utenti.

Il  suddetto calcolo dà come risultato un consumo totale in euro diverso da quello riportato nella fattura AQP, per cui la differenza fra l’importo totale  in fattura e l’importo totale calcolato col metodo monoutente sopra indicato è ripartito secondo il criterio proposto dall’amministratore e approvato dall’assemblea dei condomini allacciati alla rete idrica, in modo da eguagliare soltanto gli importi in euro, ma i metri cubi consumati per fasce di consumo.

G.Ago dice:

Il foglio di calcolo messo a disposizione dall’AQP, calcolando per ogni modulo contrattuale il consumo per il servizio idrico per fasce di consumo non contemplate in fattura, è identico a quello che alcuni amministratori adottano per la ripartizione fra gli utenti.

Il  suddetto calcolo dà come risultato un consumo totale in euro diverso da quello riportato nella fattura AQP, per cui la differenza fra l’importo totale  in fattura e l’importo totale calcolato col metodo monoutente sopra indicato è ripartito secondo il criterio proposto dall’amministratore e approvato dall’assemblea dei condomini allacciati alla rete idrica, in modo da eguagliare soltanto gli importi in euro, ma i metri cubi consumati per fasce di consumo.

Il problema sta proprio li.


Addebitando delle fasce, che non sono state addebitate in fattura, da come risultato un valore errato sotto diversi aspetti... perchè il principio alla base di ogni ripartizione dovrebbe essere quello di addebitare... per quantità (mc) e prezzi... solo ed esclusivamente i consumi riportati in fattura e le tariffe ufficiali delle predette fasce, ne di più e ne meno.

 

Difficile ? forse.

Impossibile ? assolutamente no.

Basta dotarsi di un idoneo software e il problema è risolto o mettersi a farlo pazientemente con un foglio elettronico ben strutturato.

 

Purtroppo applicare nei riparti fasce che l'acquedotto non ha chiesto di pagare in fattura.... è una "libertà" che si prendono in tanti, ma posso assicurare che in caso di contestazione, al perito basterà rilevare questa circostanza per giudicare errato il riparto (senza nemmeno dover entrare nel merito della spesa addebitata al condòmino che ha sollevato il problema). Per cui fintanto sono "tutti contenti" tutto filerà liscio. Diversamente....

Ma ora, con l'entrata a regime del criterio per CNF..... le cose saranno viste differentemente.
 

La famiglia con CNF > 3 vorrà vedersi riconoscere le quantità disponibili e inizierà ad analizzare le fasce addebitate in fattura.

E non oso immaginare la sua reazione quando scoprirà che gli sono state addebitate delle fasce che non sono presenti in fattura e che, come spesso accade, per far quadrare i conti, sono stati anche, arbitrariamente, modificati i prezzi a mc.

 

Infine.... anche volendo "rapportare" il risultato di un calcolo errato (come quello risultante dal file dell'AQP) al totale della fattura.... da un punto di vista squisitamente matematico.... devo far notare che tale operazione è di fondo comletamente sbagliata perchè danneggerebbe anche chi consumo poco. 

 

Rapportare il tutto al totale della fattura.... non si farebbe altro che spalmare proporzionalmente tutte le spese fra tutti (dalle quote fisse, alle eccedenze)

 

Ma considerato che la maggior fetta (delle spese) è, solitamente, rappresentata dalle eccedenze.... come risultato si otterrebbe che chi avrà consumato poco si ritroverà a pagare anche una percentuale dell'altrui eccedenza.

 

Insomma, errori su errori

Triton AQ dice:

Il problema sta proprio li.


Addebitando delle fasce, che non sono state addebitate in fattura, da come risultato un valore errato sotto diversi aspetti... perchè il principio alla base di ogni ripartizione dovrebbe essere quello di addebitare... per quantità (mc) e prezzi... solo ed esclusivamente i consumi riportati in fattura e le tariffe ufficiali delle predette fasce, ne di più e ne meno.

 

Difficile ? forse.

Impossibile ? assolutamente no.

Basta dotarsi di un idoneo software e il problema è risolto o mettersi a farlo pazientemente con un foglio elettronico ben strutturato.

 

Purtroppo applicare nei riparti fasce che l'acquedotto non ha chiesto di pagare in fattura.... è una "libertà" che si prendono in tanti, ma posso assicurare che in caso di contestazione, al perito basterà rilevare questa circostanza per giudicare errato il riparto (senza nemmeno dover entrare nel merito della spesa addebitata al condòmino che ha sollevato il problema). Per cui fintanto sono "tutti contenti" tutto filerà liscio. Diversamente....

Ma ora, con l'entrata a regime del criterio per CNF..... le cose saranno viste differentemente.
 

La famiglia con CNF > 3 vorrà vedersi riconoscere le quantità disponibili e inizierà ad analizzare le fasce addebitate in fattura.

E non oso immaginare la sua reazione quando scoprirà che gli sono state addebitate delle fasce che non sono presenti in fattura e che, come spesso accade, per far quadrare i conti, sono stati anche, arbitrariamente, modificati i prezzi a mc.

 

Infine.... anche volendo "rapportare" il risultato di un calcolo errato (come quello risultante dal file dell'AQP) al totale della fattura.... da un punto di vista squisitamente matematico.... devo far notare che tale operazione è di fondo comletamente sbagliata perchè danneggerebbe anche chi consumo poco. 

 

Rapportare il tutto al totale della fattura.... non si farebbe altro che spalmare proporzionalmente tutte le spese fra tutti (dalle quote fisse, alle eccedenze)

 

Ma considerato che la maggior fetta (delle spese) è, solitamente, rappresentata dalle eccedenze.... come risultato si otterrebbe che chi avrà consumato poco si ritroverà a pagare anche una percentuale dell'altrui eccedenza.

 

Insomma, errori su errori

La ripartizione dei consumi per fasce, che considera ciascun utente allacciato singolarmente alla rete idrica, è riferita al solo servizio idrico e il totale calcolato non comprende né le quote fisse né gli importi per i servizi di fognatura e depurazione, questi ultimi proporzionali ai consumi in metri cubi.

 

Il metodo suggerito in contrapposizione a quello AQP ripartisce i consumi individuali per fasce, quelle indicate in fattura AQP.

Si  ottengono consumi in metri cubi complessivi  per fasce eguali a quelli in fattura e in modo analogo importi in euro parziali e totale eguali a quelli in fattura.

 Il suddetto metodo avvantaggia i condomini con consumi elevati a differenza del primo metodo che, contrariamente a quanto sostenuto, avvantaggia anche chi ha bassi consumi.

Comunque il criterio da utilizzare è proposto dall’amministratore e approvato da tutti gli utenti.

G.Ago dice:

La ripartizione dei consumi per fasce, che considera ciascun utente allacciato singolarmente alla rete idrica, è riferita al solo servizio idrico e il totale calcolato non comprende né le quote fisse né gli importi per i servizi di fognatura e depurazione, questi ultimi proporzionali ai consumi in metri cubi.

 

Il metodo suggerito in contrapposizione a quello AQP ripartisce i consumi individuali per fasce, quelle indicate in fattura AQP.

Si  ottengono consumi in metri cubi complessivi  per fasce eguali a quelli in fattura e in modo analogo importi in euro parziali e totale eguali a quelli in fattura.

 Il suddetto metodo avvantaggia i condomini con consumi elevati a differenza del primo metodo che, contrariamente a quanto sostenuto, avvantaggia anche chi ha bassi consumi.

Comunque il criterio da utilizzare è proposto dall’amministratore e approvato da tutti gli utenti.

G.Ago dice:

La ripartizion90e dei consumi per fasce, che considera ciascun utente allacciato singolarmente alla rete idrica, è riferita al solo servizio idrico e il totale calcolato non comprende né le quote fisse né gli importi per i servizi di fognatura e depurazione, questi ultimi proporzionali ai consumi in metri cubi.

 

Il metodo suggerito in contrapposizione a quello AQP ripartisce i consumi individuali per fasce, quelle indicate in fattura AQP.

Si  ottengono consumi in metri cubi complessivi  per fasce eguali a quelli in fattura e in modo analogo importi in euro parziali e totale eguali a quelli in fattura.

 Il suddetto metodo avvantaggia i condomini con consumi elevati a differenza del primo metodo che, contrariamente a quanto sostenuto, avvantaggia anche chi ha bassi consumi.

Comunque il criterio da utilizzare è proposto dall’amministratore e approvato da tutti gli utenti.

Mi perdoni, ma non condivido il concetto di "avvantaggiare" qualcuno. O forse, non ho ben compreso cosa intende dire.

 

I contratti condominiali, non sono equiparabili a quelli individuali, ma semmai (volendo fare un paragone) a un utente che ha differenti quantità disponibili per ciascuna fascia intensi nel loro complesso (e non come multiplo)

 

Per fare un esempio che spesso si verifica nei condominio, basti pensare a quando si chiede un prenventivo ad un amministratore o un'impresa di pulizie, questi nel determinare il compenso complessivo terranno sicuramente conto del numero delle unità, ma, ai fini della ripartizione delle relative spese, si terrà conto dei soli millesimi e non di certo del criterio dal quale è scatutirito il costo complessivo. Ovvero, tali spese non saranno di certo ripartite in parti uguali e semmai l'assemblea dovesse deliberare in tal senso, tale delibera verrebbe facilmente annullata in caso di impugnazione.

 

Mutuando questo principio inderogabile ai consumi idrici, inizio evidenziando la principale differenza fra un contratto "singolo" e uno "condominiale".

 

Attualmente le fasce per ciascuna tipologia (e presupponendo l'assenza della comunicazione del CNF, quindi = 3), sono le seguenti:

TA mc/anno 60

TB mc/anno 30 

1 E mc/anno 30 

2 E mc/anno 90

2 E i restanti consumi

 

Mentre in condominio, ad esempio di 10 moduli contrattuali, sono:

TA mc/anno 600

TB mc/anno 300

1 E mc/anno 300

2 E mc/anno 900

2 E i restanti consumi

 

Questo vuol dire che nell'ambito condominio, il contratto stipulato con l'AQP (per un CNF uguale per tutti = 3) i mc disponibili per ciascuna fascia sono considerati nel loro complesso.

Infatti, solo dopo aver superato il limite contrattuale di ciascuna fascia sarà fatturato la fascia successiva.

 

Tenere presente questo principio fondamente non significa avvantaggiare o svantaggiare nessuno.

 

Nessun conteggio dovrebbe, infatti, avvantaggiare nessuno.... ma nemmeno svantaggiare.

Ognuno dovrà pagare quanto gli spetta senza che ciò debba scatenare "invidie". Chi consuma poco.... pagherà quale poco alla tariffa che gli compete. Chi consuma troppo, pagherà di più. Ma sempre ed esclusimante nei limiti di quanto fatturato in termini di mc delle fasce e delle relative tariffe.

Quindi, il solo parlarne annichilerebbe ogni tentativo di comprensione del metodo di riparto.

 

D'altronde, se si considera che la ratio alla base dell'adozione del criterio di addebito per fasce di consumo è proprio quello di disincentivare il consumo eccessivo (nella documentazione ufficiale di ARERA, ATO e AQP, troverete esattamente queste parole) va da se che tale "penalizzazione" è già insita nella fatturazione.

 

Ma tale "penalizzazione" vale sia per chi ha un CNF elevato sia chi ha un CNF basso (per esperienza, posso tranquillamente affermare che solitamente un famiglia di 4 persone non consuma 4 volte di un single... anzi, si verifica spesso che il single consumi, anche se in termini assoluti meno, in proporzione più di una famiglia di 4 persone..... e, nonostante, ciò senza pagare un solo litro in eccedenza perchè sfrutta, impropriamente, un CNF standard = 3).

 

infine, nessun amministratore non dovrebbe nemmeno immaginare di proporre criteri, che non si basino sui principi generali di una corretta ripartizione dei consumi... e l'assemblea, anche se dovesse approvare un criterio di riparto, piuttosto di un altro, in buona fede o per mera convenienza, dovrà tenere bene a mente che ogni ripartizione potrà essere tranquillamente impugnata.

 

Come già detto, in sede di giudizio per valutare la bontà di una ripartizione dell'acqua, il primo elemento esaminato è la rispondenza delle fasce fatturate e il prezzo ufficiale di ciascuna voce di spesa con quelle presenti nella ripartizione impugnata. La non rispondenza di questi semplici ed oggettivi elementi sono sufficienti a dichiarare errati i calcoli.

Modificato da Triton AQ

Intanto devo ringraziare il signor Leonardo53 per essere stato così gentile nel rispondermi, come altrettanto desidero ringraziare i signori Triton AQ e G.Ago per la loro appassionata e alta professionalità manifestata nel discutere sull'argomento e nei suggerimenti dati.

Devo confessare che trattasi di fattura condominiale. Ho cercato di capire il metodo di calcolo utilizzato dall'AQP e mi sono avventurato in ipotesi alquanto discutibili e cioè:

considerando che ci sono 38 Unità Immobiliari

tra parentesi (7910 L/g) vale a dire 7,91 mc al giorno?

 

Consumo accertato dal 8/9/2021 al 31/12/21 (115gg) mc 1203

di cui 910 mc a Tar.Ag.

          293 mc a Tar.Base

che io ho determinato in questo modo:

consumo giornaliero calcolato da AQP mc 10,47(come si evince dalla fattura in alto a destra)

meno 7,91 di cui sopra, mi danno 2,56 mc di differenza da moltiplicare x 115gg = 294,4 (293mc  per AQP) da sottrarre a mc 1203 ottengo in questo modo i mc 910 da assoggettare a Tar.Agev. e 293 a Tar. Base. Sin qui ci siamo?

Il calcolo per me incomprensibile comincia dopo con i 2548 mc da ripartire nelle varie fasce così come indicato dall'AQP.

Come si determinano i mc da indicare in

Tar,Agev. mc 1083;

Tar. Base mc   540;

I Ecced.   mc   541;

II Ecced.  mc   384.

 

Vi sarei immensamente grato se mi aiutaste a venire a capo di questa matassa.

Grazie attendo fiducioso 

 

Allego copia della fattura.

Purtroppo il fronte della fattura non me la fa caricare, ma i dati li ho indicati sopra.

 

 

Leonardo53 dice:

Ciao AntonioCosimo, il file che avevo preparato a Emanuele l'ho fatto perchè lui aveva una casa singola con fattura diretta dell'acquedotto. Hai anche tu un contratto singolo con l'acquedotto? Dalla fattura dovresti vedere se viene applicata la tariffa standard o se la tariffa a componente nucleo famigliare.

Se il contrato è intestato a te dovresti postare la fattura eliminando i dati personali.

Se, invece, il contratto è intestato a un codominio, dovresti chiedere una copia della fattura all'amministratore.

IMG_20221125_195223 (1).jpg

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