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karlokarl

Brutta abitudine o illecito legale

vivo in un condominio in cui un condomino che di fatto fa l'amministratore di diversi condomini (non il nostro), e tramite dicitura sul regolamento contrattuale sulla possibilita' di usare gli appartamenti come studio professionale ha deciso di svlogere la sua funzione in un suo appartamento.

Fin qui nulla da dire ma il problema è che lo stesso svolge le sue assemblee condominiali nell'appartamento nelle ore serali che spesso durano fino alle 10,30-11,30 con relativi schiamazzi il piu delle volte anche quando è finita l'assemblea e tutti si fermano sulle scale a " discutere".

Volevo chiedere per cortesia se è legale tale situazione anche alla luce di una delibera in cui si intimava allo stesso di cercare un posto dove fare le sue assemblee, lo stesso amministratore ha deciso di proseguire dicendo che cerchera' di non superare l'orario delle 10,30.

Grazie

Quello che fa l'amministratore nel suo appartamento/studio è legale, quello che non è legale è il probabile superamento della normale tollerabilità sul rumore (schiamazzi ed altro) che vengono provocati dai convocati, l'articolo del Codice Civile è l'844

 

cc Art. 844.Immissioni.

Il proprietario di un fondo non può impedire le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori, gli scuotimenti e simili propagazioni derivanti dal fondo del vicino, se non superano la normale tollerabilità, avuto anche riguardo alla condizione dei luoghi.

Per cui se non volete sentire questi rumori sarà opportuno far periziare da un tecnico l'intensità del rumore, e se questi superano i limiti consentiti, potete procedere per vie legali.

Ti dico subito che la perizia non costa poco e che la causa sarà lunga, costosa e l'esito incerto

Volevo chiedere per cortesia se è legale tale situazione anche alla luce di una delibera in cui si intimava allo stesso di cercare un posto dove fare le sue assemblee, lo stesso amministratore ha deciso di proseguire dicendo che cerchera' di non superare l'orario delle 10,30.

Grazie

Mi pare che per regolamento contrattuale gli avete vietato di svolgere questa attività, quindi a mio parere non la può svolgere. Il problema, semmai, è che l'organo preposto all''irrogazione della sanzione è proprio colui che ne è destinatario, quindi o revocate l'amministratore o vi tenete il problema.

Mi pare che per regolamento contrattuale gli avete vietato di svolgere questa attività, quindi a mio parere non la può svolgere. Il problema, semmai, è che l'organo preposto all''irrogazione della sanzione è proprio colui che ne è destinatario, quindi o revocate l'amministratore o vi tenete il problema.
Scusami ma a me pare che il RdC Contrattuale permetta di svolgere questa attività, infatti karlokarlscrive;

tramite dicitura sul regolamento contrattuale sulla possibilita' di usare gli appartamenti come studio professionale

Inoltre questo amministratore non è l'amministratore dello stabile dove lui ha lo studio, karlokarlscrive;

un condomino che di fatto fa l'amministratore di diversi condomini (non il nostro)

Mi pare che per regolamento contrattuale gli avete vietato di svolgere questa attività...

Mi pare di aver capito che il regolamento contrattuale consente proprio di usare gli appartamenti come studio.

Ogni volta che si sentono schiamazzi e assembramenti nel portone sarà sufficiente chiamare il 113 temendo che ci sia una rissa e forse l'amministratore riuscirà ad educare i suoi condòmini, almeno a non fare assembramenti per le scale.

Ogni volta che si sentono schiamazzi e assembramenti nel portone sarà sufficiente chiamare il 113 temendo che ci sia una rissa e forse l'amministratore riuscirà ad educare i suoi condòmini, almeno a non fare assembramenti per le scale.

Francamente mi pare che questa soluzione sia piuttosto inefficace sul piano pratico: lui chiama il 113 e dice che sente gente litigare e teme una rissa, gli operatori di Polizia arrivano, l'amministratore li rassicura sul fatto che sta solo svolgendo un'assemblea condominiale nel suo studio, nessuno dei presenti porta segni di collutazione e tutti confermano la versione dell'amministratore. Risultato: gli operatori se ne vanno, magari un pò scocciati, e alla prossima chiamata si guarderanno ben bene dall'intervenire nuovamente. A mio avviso nulla cambierebbe.

Ho riletto con attenzione il post e mi scuso di averlo fatto troppo di fretta ieri sera, forse troppo stanco ed accaldato, così da scrivere una risposta non coerente.

Questo tizio è un condòmino e non l'amministratore? Gli avete vietato con una delibera di svolgere le assemblee nel condòminio? In primis, rivolgetevi all'amministratore per una lettera di richiamo e l'irrogazione delle dovute sanzioni. Magari non servirà a nulla, ma è un primo passo. Ciao.

Francamente mi pare che questa soluzione sia piuttosto inefficace sul piano pratico: lui chiama il 113 e dice che sente gente litigare e teme una rissa, gli operatori di Polizia arrivano, l'amministratore li rassicura sul fatto che sta solo svolgendo un'assemblea condominiale nel suo studio, nessuno dei presenti porta segni di collutazione e tutti confermano la versione dell'amministratore. Risultato: gli operatori se ne vanno, magari un pò scocciati, e alla prossima chiamata si guarderanno ben bene dall'intervenire nuovamente. A mio avviso nulla cambierebbe.

Servirebbe solo a dare un po' di fastidio all'amministratore... meglio che niente.

Gli operatori saranno anche un po' scocciati ma non possono non intervenire...

metti che proprio il giorno in cui non intervengono succede l'irreparabile dopo un tempo ragionevolmente lungo dalla chiamata?

Le liti condominiali sono una bomba ad orologeria di cui non conosci l'ora programmata

Ho riletto con attenzione il post e mi scuso di averlo fatto troppo di fretta ieri sera, forse troppo stanco ed accaldato, così da scrivere una risposta non coerente.

Questo tizio è un condòmino e non l'amministratore? Gli avete vietato con una delibera di svolgere le assemblee nel condòminio? In primis, rivolgetevi all'amministratore per una lettera di richiamo e l'irrogazione delle dovute sanzioni. Magari non servirà a nulla, ma è un primo passo. Ciao.

I condomini non gli hanno vietato nulla, tra l'altro il divieto deve essere;

o già previsto dal RdC Contrattuale

oppure con delibera unanime, cioè anche con il voto del condomino che svolge l'attività di amministratore (non di quel condominio)

Anzi sul RdC Contrattuale è concessa la possibilità di usare gli appartamenti come studio professionale (--> 1° post)

Il regolamento prevede di poter usare l'immobile come studio professionale, non luogo per tenere le assemblee, tant'è che è stato intimato espressamente di non tenerle in tale luogo (non ha specificato con quali maggioranze, tu da dove hai dedotto che non c'era il voto unanime?)

Gli operatori saranno anche un po' scocciati ma non possono non intervenire...metti che proprio il giorno in cui non intervengono succede l'irreparabile dopo un tempo ragionevolmente lungo dalla chiamata? Le liti condominiali sono una bomba ad orologeria di cui non conosci l'ora programmata

Posso anche condividere in linea di principio, ma sul piano pratico so per esperienza che se chiami due volte per lo stesso motivo (e la prima volta non è stato riscontrato nulla di penalmente rilevante) la seconda volta l'intervento avverrà con molta calma o si troverà una scusa per non effettuarlo (il classico è "equipaggio impegnato in altra attività di servizio di carattere più urgente").

Ergo, temo che dopo il primo intervento non tornerà più nessuno a verificare nulla, salvo che si rappresenti una situazione diversa e più pericolosa (ad es., segnalazione di persona armata sulle scale)

buonasera grazie per le risposte, ribadisco anche per chiarezza che chi fa assemblee nel suo studio nelle ore serali, non è l'amministratore del nostro condominio.

come dice incubus il regolamento contrattuale prevede si l'uso dell'appartamento come studio ma riporta di fatto anche che gli stessi appartamenti sono finalizzati ad uso specificatamente residenziale.

poi di fatto nella delibera assembleare dell'anno scorso non vi era unanimita' perche' chi usa l'appartamento per assemblee serali non ha aderito alla sollecitazione di trovare un altro posto, non sono esperto ma visto che non si tratta di innovazioni ma di una semplice tutela mirata alla quiete condominiale non penso fosse neccessario.

Il regolamento prevede di poter usare l'immobile come studio professionale, non luogo per tenere le assemblee, tant'è che è stato intimato espressamente di non tenerle in tale luogo (non ha specificato con quali maggioranze, tu da dove hai dedotto che non c'era il voto unanime?)
Il Regolamento è contrattuale e permette l'attività studio professionale, perciò lo usa come studio professionale per amministrazioni, e come sai o ben puoi immaginare molte volte nello studio amministrazione stabili esiste una saletta per le riunioni di condominio.
poi di fatto nella delibera assembleare dell'anno scorso non vi era unanimita' perche' chi usa l'appartamento per assemblee serali non ha aderito alla sollecitazione di trovare un altro posto,
Lo credo bene che non ha aderito, visto che il Regolamento Contrattuale premette l'attività Studio Professionale, perchè dovrebbe spostarsi?
Il Regolamento è contrattuale e permette l'attività studio professionale, perciò lo usa come studio professionale per amministrazioni, e come sai o ben puoi immaginare molte volte nello studio amministrazione stabili esiste una saletta per le riunioni di condominio.

La tua interpretazione è tutta da discutere: lo studio di un dentista prevede certamente l'uso di certi macchinari, lo studio di un amministratore di condominio non prevede tassativamente che le assemblee si tengano in detto studio. Ad esempio le assemblee nel mio condominio si tengono in una stanza posta al piano interrato all'interno dello stesso condominio, a ciò dedicata, mentre in quello dove abitano in miei genitori le assemblee si tengono in una sala presa appositamente in locazione presso una locale parrocchia. Se nel regolamento non è previsto espressamente che si possano tenere le assemblee in studio, io dico che c'è spazio per fronteggiare, anche in via giudiziale se del caso, la condotta di questo condòmino.

... Se nel regolamento non è previsto espressamente che si possano tenere le assemblee in studio, io dico che c'è spazio per fronteggiare, anche in via giudiziale se del caso, la condotta di questo condòmino.

Direi che è vero l'esatto contrario.

Ciò che non è vietato è permesso per cui se nel regolamento non è previsto espressamente che NON si possano tenere le assemblee in studio, a mio avviso l'assemblea di condominio fa parte dell'attività di studio.

Che poi questa attività crei disturbo è un altro discorso ed è il disturbo (danno) che deve essere fronteggiato in via giudiziale.

La tua interpretazione è tutta da discutere: lo studio di un dentista prevede certamente l'uso di certi macchinari, lo studio di un amministratore di condominio non prevede tassativamente che le assemblee si tengano in detto studio. Ad esempio le assemblee nel mio condominio si tengono in una stanza posta al piano interrato all'interno dello stesso condominio, a ciò dedicata, mentre in quello dove abitano in miei genitori le assemblee si tengono in una sala presa appositamente in locazione presso una locale parrocchia. Se nel regolamento non è previsto espressamente che si possano tenere le assemblee in studio, io dico che c'è spazio per fronteggiare, anche in via giudiziale se del caso, la condotta di questo condòmino.
Tu hai l'amministratore che effettua le assemblee nella saletta del condominio, l'altro nella sala parrocchiale, invece tutti gli amministratori che si sono succeduti nel condominio dove abito, ben 3, avevano la saletta nell'appartamento adibito a studio amministrativo, ma non essendoci norme stabilite e che lo vietano non mi meraviglio che questo amministratore svolga le assemblee nel suo studio, se invece esiste una norma di legge che vieta questo hai ragione tu, ma temo che non esista.
Ciò che non è vietato è permesso

Quindi, fammi capire, se il regolamento condominiale vieta, ad esempio, di giocare a pallone in cortile, lo posso fare sulle scale perchè non è espressamente vietato dal regolamento?

Il principio che affermi è proprio del diritto penale, non di quello civile.

 

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se invece esiste una norma di legge che vieta questo hai ragione tu, ma temo che non esista.

Nemmeno io credo che esista, ma ciò non ostante non darei per scontato che la definizione di "studio professionale" estenda la possibilità, per l'amministratore, di tenere le assemblee nel suo appartamento.

Quindi, fammi capire, se il regolamento condominiale vieta, ad esempio, di giocare a pallone in cortile, lo posso fare sulle scale perchè non è espressamente vietato dal regolamento?

Il principio che affermi è proprio del diritto penale, non di quello civile.

In questo caso il regolamento dice semplicemente che si può giocare (si può usare per studio).

Potendo giocare si potrà correre, usare la palla....

 

Guarda questo link:

--link_rimosso--

è un Centro di mediazione civile al terzo piano, in un condominio a prevalente uso residenziale.

Ci sono due mediatori per due mediazioni alla volta, due sale ed un salone che può ospitare una trentina di persone.

Pensi che se devono mediare qualcosa tra condòmini ed amministratore o tra numerosi eredi vadano in hotel o in parrocchia?

Nemmeno io credo che esista, ma ciò non ostante non darei per scontato che la definizione di "studio professionale" estenda la possibilità, per l'amministratore, di tenere le assemblee nel suo appartamento.
Non è che non lo estende, lo comprende invece, ovvero il mandato all'amministratore prevede nei suoi obblighi professionali l'assemblea di condominio, e non indica dove è prevista sia svolta, per cui sta a lui decidere dove, e visto che ha lo studio con annessa saletta per le assemblee nell'invito scriverà tra le altre cose "l'assemblea si terrà nella saletta delle assemblee dello studio dell'amministratore ....."

Non ti seguo: non capisco cosa c'entri il mandato all'amministratore (che in questo caso non riveste tale carica, essendo un mero condòmino) e la comunicazione di convocazione.

Qui si tratta di un condòmino che esercita la sua attività professionale (studio professionale) in un condominio: potrebbe anche trattarsi di un commercialista, di un avvocato, o quant'altro.

Io dico che se nel regolamento è scritto in modo generico che un condòmino può esercitare uno "studio professionale" nel suo immobile, ciò non implica che egli possa svolgere QUALSIASI attività, specie se, come in questo caso, molesta nei confronti degli altri.

Hanno pure approvato - a maggioranza - una delibera dove gli intimavano di non tenere più questa attività nel condòminio, delibera che costui non ha nemmeno impugnato.

Non posso certo garantire il buon esito di un Giudizio, ma credo che dello spazio difensivo ci sia, eccome.

Non ti seguo: non capisco cosa c'entri il mandato all'amministratore (che in questo caso non riveste tale carica, essendo un mero condòmino) e la comunicazione di convocazione.

Qui si tratta di un condòmino che esercita la sua attività professionale (studio professionale) in un condominio: potrebbe anche trattarsi di un commercialista, di un avvocato, o quant'altro.

Io dico che se nel regolamento è scritto in modo generico che un condòmino può esercitare uno "studio professionale" nel suo immobile, ciò non implica che egli possa svolgere QUALSIASI attività, specie se, come in questo caso, molesta nei confronti degli altri.

Hanno pure approvato - a maggioranza - una delibera dove gli intimavano di non tenere più questa attività nel condòminio, delibera che costui non ha nemmeno impugnato.

Non posso certo garantire il buon esito di un Giudizio, ma credo che dello spazio difensivo ci sia, eccome.

Si lo so che questo amministratore è anche un condomino, ma nelle sue funzioni di amministratore nel suo studio professionale svolge l'attività di amministratore (non di quello stabile) e nelle sue mansioni professionali è previsto anche lo svolgimento delle assemblee, dove meglio dello studio si possono tenere le assemblee?

Ovvero ci fa tutto quanto è inerente alla sua professione assemblee incluse, fatto salvo non ci sia un espresso divieto di Legge, oppure sul RdC Contrattuale

...Hanno pure approvato - a maggioranza - una delibera dove gli intimavano di non tenere più questa attività nel condòminio, delibera che costui non ha nemmeno impugnato...

Se a maggioranza hanno deliberato il divieto di attività in una proprietà privata la delibera è NULLA perchè incide sui diritti individuali.

Non c'è bisogno di impugnare.

Spetta a chi vuole che quella delibera sia eseguita agire per le vie legali.

Secondo te perchè non hanno agito? Perchè come è nulla la delibera è nulla la possibilità che il Giudice vieti l'attività.

Ripeto, la molestia è un'altra cosa.

Potranno agire per disturbo alla quiete ma non per vietare le assemblee.

Senza volere sostituirmi ad un esperto, penso che tra fare attivita' di gestione condominiale ed usare l'appartamento per cose accessorie alla attivita' (assemblee in loco) vi è una bella differenza.

è come se un geometra o un costruttore si metta a fare manufatti o cose adibite alla sua attivita' con frese, martelli e quant'altro ancora.

Auguro a tutti delle serene ferie.

Senza volere sostituirmi ad un esperto, penso che tra fare attivita' di gestione condominiale ed usare l'appartamento per cose accessorie alla attivita' (assemblee in loco) vi è una bella differenza.

è come se un geometra o un costruttore si metta a fare manufatti o cose adibite alla sua attivita' con frese, martelli e quant'altro ancora.

Auguro a tutti delle serene ferie.

Si si. e il carpentiere navale può costruire una nave da crociera da 100.000 tonnellate nel suo appartamento, e come no, ... ma dai che paragoni fai?
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